Name: I 10 animali più sacri e adorati nel mondo come divinità DOCUMENTARIO Per zoolatria si intende un culto religioso che considera gli animali come delle divinità da adorare oppure come delle reincarnazioni di anime di defunti
Uploaded: 2024-03-12T08:45:12+00:00
Duration: 6 min 54 s
Description: siccome agli gnostici,i massoni e altra merdaglia varia adorano la dea madre e gli piacciono le simbologie degli animali,basta dirgli di andare ad adorare la sacra mucca e di bersi il suo piscio e man

1 month ago

siccome agli gnostici,i massoni e altra merdaglia varia adorano la dea madre e gli piacciono le simbologie degli animali,basta dirgli di andare ad adorare la sacra mucca e di bersi il suo piscio e mangiarsi la sua merda come fanno in India..visto che simboleggia proprio il culto alla dea madre cielo pagano e la vacca celeste che fanno loro...logico..di farsi pure un idolo magari d'oro e adorare pure quello ovvio..oltre le statue delle madonne che già venerano e a cui si prostrano..di adorare pure un idolo zoolatrico e prostrarcisi come già fanno da millenni..una bella mucca animale da far adorare ai fedeli seguaci della dea madre,massoni e gnostici della Sophia pagani cattolici romani messa in Vaticano per fargli bere la sacra piscia ai fedeli e messa in tutte le logge massoniche e al vescello a Roma così possono adorarla meglio alla dea madre invece di dire cazzate e che il culto degli antichi egizi è contraddittorio..mica ve lo dicono questo..chissà come mai
La mucca sacra è un modo di dire, un riferimento figurato al bestiame nella religione e nella mitologia.
https://en.wikipedia.org/wiki/Sacred_cow_(idiom)
L'idioma si basa sulla comprensione popolare del posto elevato delle mucche nell'induismo
https://rumble.com/v4j5stx-la-mucca-kamdhenu-la-mucca-sacra-induista-documentario
https://rumble.com/v4j7rau-la-leggenda-della-mucca-celeste-kamdhenu-documentario
https://rumble.com/v4j7tiu-lord-krishna-con-la-sua-mucca-kamdhenu-documentario
Una vacca sacra letterale o un toro sacro è una vera mucca o un toro che viene trattato con sincero rispetto.
https://en.wikipedia.org/wiki/Cattle_in_religion_and_mythology
Ci sono diverse credenze sul bestiame nelle società e nelle religioni.
Il bestiame è considerato sacro nelle religioni indiane come l'induismo, il giainismo e il buddismo, così come nel paganesimo africano. Il bestiame ha svolto altri ruoli importanti in molte religioni, tra cui quelle dell'antico Egitto, dell'antica Grecia, dell'antico Israele, dell'antica Roma.

In alcune regioni, in particolare nella maggior parte degli stati dell'India, la macellazione del bestiame è vietata e la loro carne (manzo) può essere tabù.
L'induismo considera specificamente lo zebù (Bos indicus) sacro. [3][4][5] Il rispetto per la vita degli animali, compresi i bovini, la dieta nell'induismo e il vegetarianismo in India si basano sull'etica indù. L'etica indù è guidata dal concetto centrale di Ahimsa, cioè la non violenza verso tutti gli esseri, come menzionato nella Chandogya Upanishad (~ 800 a.C.). [6][7] Verso la metà del I millennio a.C., tutte e tre le principali religioni – buddismo, induismo e giainismo – sostenevano la non violenza come valore etico e qualcosa che aveva un impatto sulla rinascita di una persona.
Status sacro della mucca

Il dio indù Krishna è spesso raffigurato con le mucche che ascoltano la sua musica.

Il vitello è paragonato all'aurora, nell'induismo. Qui, con un sadhu.
Molti testi indù antichi e medievali discutono la logica di un arresto volontario della macellazione delle mucche e il perseguimento del vegetarianismo come parte di una generale astensione dalla violenza contro gli altri e da tutte le uccisioni di animali
Le mucche da latte sono chiamate aghnya "ciò che non può essere macellato" nel Rigveda. Yaska, il primo commentatore del Rigveda, dà nove nomi per la mucca, il primo dei quali è "aghnya".
Questa pratica è stata ispirata dalle credenze dell'induismo secondo cui un'anima è presente in tutti gli esseri viventi, la vita in tutte le sue forme è interconnessa e la non violenza verso tutte le creature è il più alto valore etico. [8][9] Il dio Krishna e i suoi parenti Yadav sono associati alle mucche, il che si aggiunge al suo vezzeggiativo. [8][9]

Secondo Nanditha Krishna, la venerazione delle mucche nell'antica India durante l'era vedica, i testi religiosi scritti durante questo periodo invitavano alla non violenza nei confronti di tutti i bipedi e quadrupedi, e spesso equiparavano l'uccisione di una mucca all'uccisione di un essere umano, in particolare un bramino. [22] Nanditha Krishna affermò che l'inno 8.3.25 della scrittura indù Atharvaveda (~1200-1500 a.C.) condanna tutte le uccisioni di uomini, bovini e cavalli, e prega il dio Agni di punire coloro che uccidono
Nei Purana, che fanno parte dei testi indù, la dea-terra Prithvi aveva la forma di una mucca, successivamente munta di sostanze benefiche a beneficio dell'uomo, da divinità a partire dal primo sovrano: Prithu mungeva la mucca per generare raccolti per gli esseri umani per porre fine a una carestia. [25] Si ritiene che Kamadhenu, la miracolosa "mucca dell'abbondanza" e la "madre delle mucche" in alcune versioni della mitologia indù, rappresenti la vacca sacra generica, considerata la fonte di tutta la prosperità
Negli insegnamenti di Gandhi
La protezione delle mucche era per Gandhi un simbolo dei diritti degli animali e della non violenza contro tutte le forme di vita. Venerava le mucche e suggeriva di porre fine alla macellazione delle mucche come primo passo per fermare la violenza contro tutti gli animali. [34] Disse: "Lo adoro e difenderò il suo culto contro il mondo intero", e affermò che "il fatto centrale dell'induismo è la protezione delle mucche".
Il giainismo è contro la violenza contro tutti gli esseri viventi, compreso il bestiame.
I testi del Buddhismo affermano che l'ahimsa è uno dei cinque precetti etici, che richiede a un buddista praticante di "astenersi dall'uccidere esseri viventi".
Ebraismo
Secondo la Bibbia, gli Israeliti adoravano un'immagine di culto di un vitello d'oro quando il profeta Mosè salì sul Monte Sinai. Mosè considerava questo un grande peccato contro Dio. Come risultato della loro astensione dall'atto, la tribù levita ottenne un ruolo sacerdotale. Il culto dei vitelli d'oro appare più tardi, durante il regno di Geroboamo.