Name: Gli animali sacri nell'antico Egitto DOCUMENTARIO tratto caratteristico fondamentale della religione egizia era proprio la venerazione degli animali,fra cui i gatti e la zoolatria.il leone era simbolo del potere regale.Il Grande Gatto era il dio Ra
Uploaded: 2024-03-07T06:00:18+00:00
Duration: 56 min 2 s
Description: Certo che chiamare un gran maestro Leo è come scavarsi la fossa per poi farsi pigliare per il culo e nessuno potrà mai dire nulla.. Per zoolatria si intende un culto religioso che considera gli animal

1 month ago

Certo che chiamare un gran maestro Leo è come scavarsi la fossa per poi farsi pigliare per il culo e nessuno potrà mai dire nulla.. Per zoolatria si intende un culto religioso che considera gli animali come manifestazioni della divinità.
https://it.wikipedia.org/wiki/Zoolatria
Tale culto era diffuso soprattutto nell'antichità e, in particolar modo, presso gli antichi Egizi.
Animali sacri egizi: quali sono
Alla scoperta del magico mondo egizio, fatto di animali sacri e divinità.
https://www.viaggiamo.it/animali-sacri-egizi/
Apprezzati per la loro utilità nei lavori dei campi e nella vita domestica, temuti per la forza e la pericolosità o idealizzati per la bellezza e il singolare mistero che sembrava accompagnarne le orme, nell’antico Egitto gli animali divennero delle vere e proprie divinità, spesso venerati in città fondate appositamente per il loro culto.

Dai mammiferi ai rettili agli uccelli, senza dimenticare insetti e aracnidi, sono numerosissimi gli animali sacri egizi. Vediamone alcuni.

Animali sacri egizi: il gatto
Animale sacro per eccellenza, il gatto è probabilmente il più noto nel pantheon dell’antico Egitto.

Tenuto in grande considerazione perché cacciatore di topi e di altri animali nocivi, con il tempo il gatto assunse il ruolo di protettore del focolare domestico e della maternità.

Sotto forma di dea Bastet era invocato dalle donne durante il parto, mentre come Grande Gatto di Eliopoli, una delle forme del dio Ra, difendeva il sole dagli assalti del temibile serpente Apopi.

I gatti erano talmente amati nell’antico Egitto da meritare una sepoltura con tutti gli onori. Come accadde a Myt, la gatta del primogenito del faraone Amenofi III, il cui sarcofago di pietra è tra i reperti esposti nel Museo del Cairo.

A Bubasti (l’attuale Zagazig), rinomato centro di culto dedicato alla dea gatta, è stata rinvenuta una delle più grandi necropoli di gatti sacri mummificati.

Lo sciacallo
È il dio della mummificazione e dei cimiteri.

Il tramite per il mondo dei morti e colui che presiede all’imbalsamazione. È il dio-sciacallo Anubi.

Protettore delle sepolture, tra le quali si aggirava al calare della notte, lo sciacallo era anche la divinità che si occupava di guidare le anime nel mondo dei morti, la Duat, per attendere alla pesatura del cuore del defunto.

Se il cuore fosse risultato più leggero di una piuma, il defunto sarebbe stato portato al cospetto di Osiride, in caso contrario sarebbe stato dato in pasto al mostro Ammit, senza speranza di poter godere della vita nell’aldilà.

Il coccodrillo
Divinità temibile, il dio coccodrillo Sobek era connesso alle acque e alla fertilità.

Proprio come le piene del Nilo, che allagando i campi li rendevano nuovamente fertili, Sobek era un dio ambivalente, capace di atti di inaudita ferocia come di estrema benevolenza.

Associato al potere militare e a quello regale, Sobek divenne ben presto una delle divinità più importanti del pantheon egizio, della quale i coccodrilli del Nilo erano la diretta incarnazione.

A Crocodilopoli, della quale oggi non restano che poche rovine nel nord del Fayyum, veniva accudito e allevato con tutti gli onori il Petsuchos, il coccodrillo sacro.

Il serpente
Divinità maligna e intrigante, dio del Caos e delle tenebre, il gigantesco serpente Apopi attendeva ogni notte la comparsa della barca solare di Ra per divorarla.

La battaglia tra il serpente divino e il dio del sole durava le dodici ore notturne, e si diceva che terremoti e temporali fossero una diretta conseguenza di questo scontro.

L’ibis
Thot era rappresentato alternativamente come un babbuino o come un ibis sacro, uccello che in Egitto è ormai dichiarato estinto.

Divinità lunare, dio della scrittura e della sapienza e pertanto patrono degli scribi, Thot era ritenuto uno degli artefici del mondo.

Come il gatto, anche l’ibis era apprezzato per la sua utilità, nutrendosi di carogne e piccoli invertebrati come i serpenti, e lo si poteva trovare spesso come animale domestico nelle case. Ermopoli era la città dove era più sentito il suo culto.

Lo scarabeo
Rappresentato come uno scarabeo sormontato dal disco solare, Khepri era il dio della rinascita e del rinnovamento, che ogni mattina spingeva il sole dall’oltretomba in superficie.

Le sembianze di Khepri e i suoi attributi erano modellati su quelli dello scarabeo stercorario, il quale fa pazientemente rotolare davanti a sé una palla di sterco nella quale sono racchiuse le uova.

Lo scarabeo era associato all’idea di resurrezione e amuleti con l’effige del dio erano posti tra le bende delle mummie, in corrispondenza del cuore del defunto.
Gli animali domestici erano molto importanti per gli antichi Egizi e questo popolo li considerava doni degli dei da accudire fino alla loro morte. In quel momento si credeva che poi avrebbero nuovamente raggiunto regno divino da cui erano venuti. In vita, gli esseri del regno animale ricevevano molte cure e, alla loro morte, venivano spesso mummificati, proprio come le persone. Gli antichi Egizi tenevano come animale da compagnia cani e gatti domestici, babbuini, scimmie, pesci, gazzelle, uccelli (soprattutto falchi), leoni, manguste e ippopotami. I coccodrilli erano persino tenuti come esseri sacri nei templi del dio Sobek. Non tutti gli studiosi sono d’accordo nel ritenere che effettivamente tutti fossero oggetto di venerazione.

Statuetta dorata di coccodrillo e animali
Un esempio che possiamo però nominare per parlare della considerazione che gli Egizi avessero degli animali è quello della tomba di Maatkare Mutemhat. Gli archeologi trovarono ai suoi piedi una mummia più piccola, delle dimensioni di un bambino molto piccolo. L’interpretazione originaria era che si trattasse del suo bambino e che fosse morta durante il parto, ma ciò non aveva senso in quanto Maatkare Mutemhat era notoriamente celibe. Nel 1968, le radiografie della mummia più piccola hanno stabilito che non si trattava del suo bambino, ma della sua scimmia domestica.

disegno di cani in fila
Gli Egizi amavano gli animali e spesso li raffiguravano in dipinti e rilievi sulle pareti delle loro tombe. Anche cani e scimmie erano spesso raffigurati come domestici. Poiché gli Egizi credevano che il mondo dei morti fosse una continuazione di questo e che si potessero “portare con sé”, non sorprende che facessero mummificare i loro animali domestici e li includessero nelle loro sepolture.

statuetta dorata di gatto
Sebbene in Egitto non fossero rari gli animali esotici come babbuini, scimmie, ippopotami e falchi, gli antichi egizi sembravano prediligere il cane e il gatto tanto quanto lo facciamo noi oggi. Il cane era considerato un membro molto importante della famiglia, mentre gatto doveva certamente essere l’animale domestico più popolare.
https://www.worldatlas.com/articles/animals-of-ancient-egypt.html
Una varietà di animali ha svolto un ruolo significativo nella vita degli antichi egizi. In effetti, alcuni degli animali addomesticati che conosciamo oggi hanno le loro origini nell'antico Egitto. Il più noto di questi è il gatto domestico. Leoni e ghepardi erano animali esotici e simboli di regalità. Animali molto temuti come i coccodrilli e gli ippopotami erano venerati e adorati per salvarsi dall'ira di questi animali. Si credeva che il cobra velenoso proteggesse il re dal male, mentre si pensava che l'ibis proteggesse i saggi scribi che vivevano in Egitto. Nell'articolo che segue, diamo un'occhiata agli animali più sacri dell'antico Egitto.

Gatto
I gatti sono forse il più sacro di tutti gli animali dell'antico Egitto. Gli antichi egizi veneravano i felini ed era comune per la maggior parte delle famiglie avere un gatto domestico. Si credeva che i gatti fossero discendenti di Bast, la dea del chiaro di luna e della fertilità. I gatti erano spesso raffigurati nei dipinti, seduti sulle ginocchia dei loro proprietari o sotto la sedia dove era seduto il loro proprietario. I gatti aiutavano anche a tenere i cereali immagazzinati al sicuro da roditori e serpenti. In particolare, la punizione per l'uccisione di un gatto nell'antico Egitto era molto severa.

Cobra
Il cobra era molto temuto e venerato dagli antichi egizi. Era usato come simbolo di regalità e le rappresentazioni di questo serpente mortale adornavano le sopracciglia di vari re. Si credeva che il cobra fosse il protettore del re e ci si riferiva a lui come all'Ureo.

Ibis
Gli egizi associavano l'uccello ibis a Thoth, il dio egizio della saggezza e della scrittura. Thoth ha un corpo umano e la testa di un ibis. Si credeva che proteggesse i saggi scribi che gestivano l'amministrazione dell'Egitto.

Bovini
Il bestiame era molto importante nella vita quotidiana degli antichi egizi. Latte, carne, corna e pelli erano ricavati dal bestiame ed erano un bene prezioso per la gente della regione. La pelle ricavata dal bestiame veniva utilizzata per realizzare scarpe, scudi, sedili per sedie, ecc. Il loro sterco serviva come fonte di biocarburante.

Ariete
Nell'antico Egitto le pecore servivano a un gran numero di scopi. Venivano usati per estrarre carne, latte, lana e pelle. Gli arieti hanno anche svolto un ruolo importante nella religione dell'antico Egitto. Gli arieti erano associati alle due divinità egizie, Amon e Khnum e anche considerati simboli di fertilità. I corpi degli arieti erano spesso mummificati e decorati e sfingi con la testa di ariete fiancheggiavano l'ingresso del tempio di Amon a Tebe.

Cane
I cani erano i migliori amici dell'uomo anche nell'antico Egitto. Molte famiglie tenevano i cani come animali domestici e davano loro nomi affettuosi. I cani venivano utilizzati anche per la caccia e come cani da guardia. I resti mummificati di cani sono stati scoperti anche dagli egittologi. Questi cani erano probabilmente animali domestici della casa reale.

Sciacallo
Gli egizi adoravano lo sciacallo come il dio sciacallo Anubi, il dio egizio associato all'aldilà e alla mummificazione. Nell'antico Egitto, gli sciacalli vagavano nei deserti e si avvicinavano a città e villaggi per nutrirsi in modo opportunistico. Queste creature sono state avvistate anche nei cimiteri da dove sono state associate ai morti.

Scarabeo
Tra gli animali dell'antico Egitto, lo scarabeo occupa una posizione speciale. Lo scarabeo mostra un'abitudine unica di raccogliere sterco animale, arrotolarlo in una palla e deporre le uova sulla palla in modo che quando le larve si schiudono, possano accedere immediatamente al cibo. Gli Egizi associavano questa natura dello scarabeo al sole nel cielo. Secondo gli antichi egizi, lo scarabeo o Khepri rinnovava il sole ogni giorno e poi lo faceva rotolare sopra l'orizzonte, trasportandolo attraverso l'altro mondo per rinnovarlo di nuovo il giorno successivo.

I Grandi Felini
Anche i grandi felini come il leone e il ghepardo erano animali nell'antico Egitto che fungevano da simboli di potere e regalità. Erano spesso tenuti come animali domestici nelle case reali. Anche la pelle di queste bestie era molto apprezzata e venivano cacciate per lo stesso.

animali da uso agricolo
Gli antichi egizi usavano gli asini come bestie da soma primarie. Gli asini venivano utilizzati anche per arare i campi e calpestare i semi per seppellirli nel terreno. Cammelli e cavalli erano usati come bestie da soma fin dal tardo periodo. Gli elefanti sono stati utilizzati per un breve periodo di tempo, ma la mancanza di pascoli sufficienti ha scoraggiato questa pratica.

Cavalli
I cavalli furono introdotti in Egitto relativamente tardi, intorno al 1500 a.C. All'inizio, i cavalli erano rari e a causa della loro novità erano considerati come status symbol. I cavalli venivano utilizzati per trainare i carri e in guerra. Venivano utilizzati anche per cerimonie e per scopi di caccia. I ricchi e influenti tenevano i cavalli in grandi scuderie e si nutrivano con foraggio di alta qualità e ricevevano anche nomi individuali.

Ippopotamo
L'ippopotamo era una bestia molto temuta e venerata nell'antico Egitto e quindi è menzionato in questa lista di animali dell'antico Egitto. Hanno spesso danneggiato le barche sul fiume Nilo e hanno anche attaccato le persone vicino alle rive del fiume. Così, per salvarsi dall'ira dell'ippopotamo, gli egiziani adoravano l'animale sotto forma di una dea egizia, Tauret. Il nome che significa "colei che è grande" è rappresentato sotto forma di una femmina di ippopotamo incinta con seni umani femminili e il dorso di un coccodrillo del Nilo. Tauret è anche considerata la dea della fertilità.

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Gli animali sacri nell'antico Egitto DOCUMENTARIO tratto caratteristico fondamentale della religione egizia era proprio la venerazione degli animali,fra cui i gatti e la zoolatria.il leone era simbolo del potere regale.Il Grande Gatto era il dio Ra

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