Adaneth - History&Politics

Un documentario Rai del 2020 diretto da Graziano Conversano. Milano durante il secondo conflitto mondiale: la vita quotidiana dei cittadini, i bombardamenti, la fame, il razionamento, gli sfollati. E poi gli scioperi del marzo 1943, la caduta del fascismo, l'armistizio, l'occupazione nazista, il periodo della Repubblica Sociale Italiana. Tra il 1943 e il 1945 Milano rappresenta uno dei principali centri della lotta partigiana. Qui, dopo l'8 settembre, nascono le Brigate Garibaldi e la resistenza si organizza militarmente, ma la repressione nazifascista è durissima.

Kampf um Norwegen – Feldzug 1940 is a 1940 Nazi propaganda film directed by Martin Rikli and Dr. Werner Buhre, narrated by Harry Giese. The film is produced by the Oberkommando Wehrmacht (OKW) and Die Universum Film AG (UFA). Audio in German with English subtitles. Introduction by historian Guri Hjeltnes. Germany's surprise invasion of Denmark and Norway in April 1940 witnessed heavy fighting on land and at sea, and the first confrontation of the war against Anglo-French forces. Berlin's 1940 cinematic record of the campaign incorporated footage shot by German combat correspondents, animated maps, and scenes from captured Allied newsreels to present a dramatic, comprehensive chronology of the fighting. The German army's rapid seizure of Copenhagen and Oslo, and the infantry's advance across mountainous terrain defended by Norwegian ski troops, define the struggles for Denmark and central Norway. The film's editors blended Allied documentation of naval engagements off Norway's coast with German footage, offering a riveting account of the battles as seen by the men of both navies. The Germans' tenacious defense of Narvik against elite French troops highlights the full-length feature. The film was shown only internally for the three branches of the German armed forces, although it was a feature film designed for the general audience. It was shelved for unknown reasons, perhaps only because the topic was no longer top priority. Believed lost, a brilliant print surfaced in auction 2005 , and was preserved by the Norsk Filminstitutt and the Bundesarchiv-Filmarchiv.

Un film-documento di Nicola Caracciolo e Emanuele V. Marino, con la supervisione storica di Renzo De Felice, prodotto dall'Istituto Luce con Rai 3 nel 1991. La Repubblica sociale italiana nasce nel settembre del 1943, all'indomani dell'armistizio con gli Alleati e della liberazione di Mussolini, come tentativo di ricostruire uno stato italiano che proseguisse l'opera del fascismo. Il governo della nuova Repubblica ha sede a Salò, sulle rive del lago di Garda, con un centro politico a Verona, dove viene ricostituito il Partito Fascista Repubblicano. Da allora, fino all'aprile del 1945, la penisola conosce diciannove mesi drammatici, caratterizati da una lunga scia di morte e distruzione: le bombe degli alleati, le stragi dei nazisti in ritirata, la "guerra civile" tra italiani dei diversi schieramenti, la fame e le privazioni, il drama degli sfollati, le vendette trasversali. Nel tentativo vano di ritornare alle origini e di riconquistare il consenso delle masse, la Repubblica di Salò diventa in realtà uno strumento di repressione nelle mani dei tedeschi e crolla, nell'aprile del 1945, di fronte all'avanzata degli eserciti alleati. Questo film non vuol parteggiare per nessuno, dando semplicemente nelle immagini il quadro di un'epoca della nostra storia. Si parte dalla ripresa del potere fascista con l'appoggio del nazismo fino alla Liberazione. Il film ricostruisce fedelmente, attraverso i filmati dell'epoca, la vita quotidiana al tempo del fascismo, dalla ripresa del potere con la fondazione della Repubblica Sociale Italiana alla Liberazione. In particolare, il film si avvale di documenti di prima mano: migliaia di metri di pellicola che, girati dagli operatori dell'Istituto Luce tra l'ottobre del 1943 e il maggio del 1945, erano rimasti finora inediti.

A 1941 Tobis Filmkunst War Documentary directed by Hans Bertram, narrated by Herbert Gernot. Audio in German with English subtitles. The Legend of the Luftwaffe began in Poland. Feuertaufe, directed by Hans Bertram, himself a world-renowned aviator, captures war as never seen before. Combat cameramen filmed the aerial campaign, showing preparations for flight, massive air strikes, and the appalling devastation wreaked upon Polish towns and armies. (Seven cameramen died during filming.) The use of trick photography and maps makes this documentary one of the Third Reich's most sophisticated propaganda films. Norbert Schultze's original score lyrically enhances this masterpiece, and his concluding anthem - promising "Bomben auf Engelland" - predicts further triumphs for the mighty Luftwaffe.

Tag der Freiheit: Unsere Wehrmacht (Day of Freedom: Our Armed Forces) is the third documentary directed by Leni Riefenstahl, following Der Sieg des Glaubens and Triumph des Willens. No narration. Her third film recounts the Seventh Party Rally of the Nazi Party, which occurred in Nuremberg in 1935, and focuses on the German army. Tag der Freiheit was considered lost at the end of World War II, but an incomplete print of the film was discovered in the 1970s—the extant footage reveals Riefenstahl mainly reprising the approach she used in Triumph of the Will (1934), though certain more expressionistic sequences clearly presage the more audacious style she would adopt for Olympia (1938). When several generals in the Wehrmacht protested over the minimal army presence in Triumph of the Will, Hitler proposed his own "artistic" compromise where Triumph would open with a camera slowly tracking down a row of all the "overlooked" generals (and placate each general's ego). According to her own testimony, Riefenstahl boldly refused his suggestion and insisted on keeping artistic control over Triumph of the Will. She did agree to return to the 1935 rally and make a film exclusively about the Wehrmacht, which became Tag der Freiheit. The film depicts a mock battle staged by German troops during the ceremonies at Nuremberg on German Armed Forces Day 1935. The camera follows the soldiers from their early-morning preparations in their tent city as they march singing to the vast parade grounds where a miniature war involving infantry, cavalry, aircraft, flak guns and the first public appearance of Germany's new forbidden tank is presented before Hitler and thousands of spectators. The film ends with a montage of Nazi flags to the tune of the "Deutschlandlied" and a shot of German fighter biplanes flying overhead in a swastika formation.

La seconda puntata – "Attacco alla Francia" – ripercorre la breve fase della guerra "vittoriosa", nel giugno 1940, contro la nazione transalpina, già messa in ginocchio dall'invasione tedesca. Le battaglie si concentrano principalmente sul versante delle Alpi occidentali. Dopo due settimane di combattimenti, con l'armistizio di Villa Incisa a Roma, l'Italia fascista riesce a ottenere soltanto piccole zone di occupazione sulle Alpi e la città di Mentone sul mare. Nell'estate-autunno 1940 si svolgono alcune battaglie nello spazio strategico del Mediterraneo e in Africa contro l'Inghilterra. Sul versante africano l'esercito italiano cerca di penetrare in Egitto ma le sue conquiste si arrestano poco oltre il confine libico. Le mire di invasione rimangono frustrate. La guerra italiana si rivela in un'impresa piena di difficoltà anche per l'impreparazione delle forze militari. E sono spesso complicati i rapporti con l'alleato tedesco, rispetto al quale Mussolini intende perseguire un'irrealistica "guerra parallela".

La terza puntata - "Attacco alla Grecia" - affronta la guerra che, dopo un celebre ultimatum al dittatore greco Metaxàs del 28 ottobre 1940, l'Italia combatte contro la nazione ellenica. L'idea mussoliniana di "spezzare le reni alla Grecia" si scontra presto con la dura realtà: la resistenza greca e la progressiva disfatta dell'esercito italiano, che renderanno necessario l'intervento risolutivo della Germania. Tutto si conclude nell'aprile 1941: il fallimento della guerra italiana in Grecia mette la parola 'fine' alle velleità di una "guerra parallela".

Il 10 giugno del 1940 è una data fatidica della nostra storia nel Novecento: l'Italia dichiara guerra alla Francia e alla Gran Bretagna ed entra nel secondo conflitto mondiale. La serie in tre puntate di Rai Storia si propone di ripercorrere le vicende politiche e belliche che dal Patto d'Acciaio con la Germania del maggio 1939, arrivando fino alla disastrosa la guerra combattuta contro la Grecia tra la fine del 1940 e l'inizio del 1941. Il racconto si svolge sulla base di documenti diplomatici custoditi presso il Ministero degli Affari Esteri, attraverso i diari e le testimonianze dei protagonisti di quei drammatici anni, le preziose Teche Rai e i contributi di importanti storici italiani e stranieri. La prima puntata - Dal balcone di Palazzo Venezia il Duce annuncia al popolo che "Un'ora segnata dal destino batte nel cielo della nostra patria. L'ora delle decisioni irrevocabili. La dichiarazione di guerra è già stata consegnata agli ambasciatori di Gran Bretagna e di Francia». Ma come si era arrivati a quella scellerata decisione? Il racconto inizia nel maggio 1939, con la firma a Berlino del Patto d'Acciaio tra l'Italia e la Germania di Hitler: Mussolini fa una decisa scelta di campo. Ma, contrariamente alle assicurazioni tedesche, per cui la guerra non sarebbe scoppiata prima di 3-4 anni, il 1° settembre 1939 Hitler attacca la Polonia: inizia la Seconda Guerra mondiale. L'Italia, non sentendosi pronta militarmente, dichiara la propria "non belligeranza". Attraverso documenti diplomatici del Ministero degli Affari Esteri, testimonianze e diari dei protagonisti, in particolare quello del Ministro degli Esteri Galeazzo Ciano, seguiamo gli eventi di quei mesi, durante i quali Mussolini è ancora incerto se intervenire o meno nel conflitto. Una fattore preoccupa principalmente il Duce, lo stato di impreparazione militare dell'Italia. Il racconto si svolge attraverso gli importanti contributi degli storici Umberto Gentiloni, Antonio Varsori, Nicola Labanca e Lutz Klinkhammer, le riprese dei luoghi che hanno fatto da sfondo agli eventi di quel drammatico anno e i preziosi repertori delle Teche Rai.

Triumph of the Will (German: Triumph des Willens) is a 1935 German Nazi propaganda film directed, produced, edited and co-written by Leni Riefenstahl. Audio in German with English subtitles. It chronicles the 1934 Nazi Party Congress in Nuremberg, which was attended by more than 700,000 Nazi supporters. The film contains excerpts of speeches given by Nazi leaders at the Congress, including Hitler, Rudolf Hess and Julius Streicher, interspersed with footage of massed Sturmabteilung (SA) and Schutzstaffel (SS) troops and public reaction. Its overriding theme is the return of Germany as a great power with Hitler as its leader. The film was produced after the Night of the Long Knives, and many formerly prominent SA members are absent. Following its release in March 1935, it became a major example of film used as propaganda and was well-received at home. Riefenstahl's techniques—such as moving cameras, aerial photography, the use of long-focus lenses to create a distorted perspective, and the revolutionary approach to the use of music and cinematography—have earned Triumph of the Will recognition as one of the greatest propaganda films in history. It won several awards in Germany, France and Italy. During World War II, Frank Capra's seven-film series Why We Fight was directly inspired by Triumph of the Will and the United States' response to it. The film begins with a prologue establishing the present-day as 5 September 1934 and the elapsed time since World War I, the Treaty of Versailles, Hitler's appointment as chancellor, climaxing in his visit to Nuremberg on that day. It is the only commentary in the entire film.

Un Documentario del 2020 prodotto da Soul Movie in collaborazione con Sky Italia, sul segretario del PSI Bettino Craxi. Il 19 gennaio del 2000 muore nella sua casa di Hammamet l’ex segretario del Partito Socialista Bettino Craxi. A vent’anni dalla sua scomparsa Il caso Craxi – Una storia italiana, ripercorre la parabola politica e umana dello storico leader socialista. Il docufilm traccia un ritratto della figura di Craxi seguendo un ordine cronologico: la formazione, l’ascesa politica e la caduta; fino ad arrivare alle solitudini dell’ultimo periodo in Tunisia. Un racconto che si avvale di materiali esclusivi, un’intervista inedita a Craxi, immagini di repertorio e le voci di molti dei protagonisti dell’epoca, oltre che riprese originali da Hammamet. Nelle immagini della sua casa in Tunisia, la figura di Craxi sembra ancora aggirarsi tra stanze, nel giardino, su quella riva di mare che guarda l’Italia. E da lì, come fossero ricordi che irrompono nella sua memoria, si snodano agli eventi cruciali della sua vita, strettamente intrecciati a momenti storici importanti per il nostro Paese, come il sequestro Moro, la presidenza di Pertini ed il governo Craxi; ed ancora Sigonella, il glamour degli anni ‘80, Tangentopoli. Il docufilm alterna sequenze di repertorio a ricostruzioni cinematografiche, ed è arricchito da interviste, anche inedite, di oggi e di ieri, creando un ponte visivo e temporale tra il passato e il presente. Tra gli intervistati, politici, giornalisti, magistrati, imprenditori: Claudio Signorile, Claudio Martelli, Claudio Pillitteri, Fedele Confalonieri, Filippo Facci, Gherardo Colombo, Gianpiero Mughini, Giovanni Minoli, Giuliano Ferrara, Marco Damilano, Maria Giovanna Maglie, Marcello Sorgi, Massimo D’Alema, Mattia Feltri, Peter Gomez, Pier Ferdinando Casini, Santo Versace, Stefania Craxi, Vauro Senesi, Vittorio Sgarbi.

A 2022 France TV History Documentary hosted by Stéphane Bern. Audio in French with English subtitles. No one in the kingdom could match Louis II de Bourbon-Condé. Blood prince and military hero, he is at the top of the state. But the hatred he harbors against cardinal Mazarin pushes him to join the enemies of his cousin, the Sun King. He then decides to join the Fronde to overthrow the government and become prime minister, which will cause his downfall. At the end of the civil war, Louis XIV condemned him to exile and removed all his titles. Discover how this rebellious prince was forgiven. Follow Stéphane Bern at the Grand Condé, at the Château de Chantilly, to relive the sumptuous dinner during which the famous maître d'hôtel Vatel committed suicide, to save his honor.

A 2021 France TV History Documentary hosted by Stéphane Bern. Audio in French with English subtitles. Stéphane Bern follows in the footsteps of Richard I of England, the famous Richard the Lionheart. From the castles of Périgord to the fortress of Chalus, via Sicily or the Holy Land, it recounts the destiny of this sovereign, a model knight, raised in Poitiers and son of the famous Eleanor of Aquitaine.

Un documentario del 2019 con la voce di Luca Ward. Il documentario Ostia – Sulle sponde della storia, in onda su Sky Arte venerdì 3 gennaio, ripercorre le vicende dalla città laziale, riavvolgendo il nastro dei secoli. La storia di Ostia, sfiorata dalle onde del mare e dalle acque del Tevere, inizia quando Roma si impossessa della zona strategica della foce del fiume e vi fonda la sua prima colonia, conquistando le preziose saline etrusche e quello che diverrà il fondamentale sbocco dell’Impero sul Mediterraneo. Crocevia di merci, popoli e culture, Ostia è il ponte fra la capitale e le sue province: inizialmente strutturata come piccolo presidio militare, sviluppa ben presto un industrioso porto fluviale a cui si aggiungeranno, in età imperiale, i grandiosi porti marittimi progettati da Claudio e da Traiano. La vita della città si sviluppa in quasi dieci secoli, estinguendosi lentamente nella sua fase di declino: a differenza di Pompei ed Ercolano, la cui storia si è cristallizzata con l’eruzione del Vesuvio del 79 d.C., Ostia è stata lentamente sepolta dai detriti della foce del fiume che l’hanno conservata come intatta testimonianza della vita e della società di una città romana anche nei secoli successivi. A presentare l’arte, l’architettura e la vita quotidiana di Ostia sono gli stessi archeologi che ci lavorano ogni giorno, tanto sul fronte della tutela quanto su quello della valorizzazione, autori di studi e di scoperte che hanno rivelato una dimensione della città ben diversa da quella considerata fino a ora: le indagini più recenti hanno infatti dimostrato che quello che univa Portus, la zona dei porti imperiali, con la straordinaria necropoli di Isola Sacra e con Ostia era un sistema integrato in una sola unità urbanistica dal punto di vista ingegneristico, sociale e culturale.

A 2020 Arte wildlife documentary with animations by John Howe. Audio in French with English subtitles. Wild animals have been associated with many legends and superstitions since time immemorial. With animations by John Howe, famed for his artworks inspired by J.R.R Tolkien’s worlds, a wildlife documentary that takes a fresh look at creatures from folklore.

Un Documentario del 2016. Le brigate internazionali erano delle unità militari, costituite da gruppi di volontari stranieri, per combattere nella guerra civile spagnola a fianco dell'esercito popolare della seconda repubblica contro le forze nazionaliste comandate dal generale Francisco Franco. Tra il 1936 e il 1937 arrivarono in Spagna 40’000 volontari provenienti da 53 nazioni dei cinque continenti per salvare la Repubblica dal fascismo. Circa la metà morì in combattimento, fu dispersa o ferita.

A 2011 National Geographic Documentary. Arrayed in crypts and churches, with leering skulls and parchment skin, the desiccated dead of Sicily have long kept mute vigil. But now, centuries later, these creepy cadavers have plenty to say. Led by anthropologist Dario Piombino-Mascali of the Department of Cultural Heritage and Sicilian Identity in Palermo, the ongoing investigation is revealing how religious men and their wealthy supporters ate, interacted, dealt with disease, and disposed of their dead. In the case of the Sicilian mummies, that means x-ray exams and CT scans rather than invasive sampling and autopsy. Radiographic techniques preserve the specimens—the oldest of which dates to 1599, when Capuchin friars began mummifying clergy, then nobles and bourgeoisie who hoped to secure blessed afterlives—even as they peek inside. Mummification in Sicily usually meant stowing a body in a ventilated chamber, draining it of bodily fluids, and stuffing it with straw or bay leaves, to preserve its shape and combat the stink of death. Months later it would be washed with vinegar, dressed in its Sunday best, and laid in a coffin or hung on a wall. The more recently mummified—like two-year-old Rosalia "Sleeping Beauty" Lombardo, who died of pneumonia in 1920 and lies with 1,251 others in the Capuchin Catacombs of Palermo—were embalmed with chemicals, and thus better preserved. Mummy-experts try to rescue world’s greatest accumulation of mummies, endangered by humidity and showing signs of caducity, including the best preserved corpse worldwide: The little girl Rosalia Lombardo. Experts move to rescue the world’s greatest accumulation of mummies, endangered by humidity and showing signs of decay, including the world’s best preserved corpse: a two-year old girl from 1920. "For many years the subject of death was taboo [in Sicily]," he says. "In the 20th century, things like the two world wars somehow influenced the approach Sicilians had toward death. They just didn't want to talk about it anymore. "Now, given the scientific importance of what's emerging with these mummies, people are understanding that in Sicily, death has always been part of life. And for centuries many Sicilians were using mummification to make sure there was a constant relationship between life and death."

A 2013 National Geographic History Documentary narrated by James Thornton. Legends of giant, flying, fire-breathing dragons have graced the pop culture landscape for centuries. These harbingers of disaster were rumoured to guard treasure while wreaking havoc upon the land, and stories of the legendary heroes who rose to fight them have been depicted in countless books, films and even video games. But what if these mythical creatures were more than just a myth? The one-hour special, Dragon Wars: Fire and Fury, transports viewers to a fantasy world to understand the truth behind these fabled beasts with a unique approach to documentary storytelling through a mix of live action sequences and cutting-edge CGI, famous dragon tales are brought roaring to life in the modern world, including the legend of Beowulf, the Scandinavian warrior king, and Fáfnir, the vengeful dragon that inspired Tolkien’s “The Hobbit.” Experts weigh in on the credibility of these and other fables, providing additional historical context. Guided by art historian Dr. Janina Ramirez, we’ll examine the roots of the dragon’s origin and see how its image has been used for thousands of years.

Episode 3: The 2 sides are locked in a stalemate on Lake Ontario. General Wilkinson descends the St. Lawrence River. The American advance is repulsed at the Battles of Chateauguay and Crysler's Farm. By the end of 1813, much of Canada has been laid waste by war but continues to resist the invaders.

Episode 4: There are bloody battles on the Niagara frontier. The British sail up Chesapeake Bay and burn public buildings in Washington. But events in Europe influence the end to the conflict. Canadians, Native Americans and the still young republic of the United States feel the effects of the war for years.

A 1999 Galafilm/PTV Production History Documentary series narrated by Kenneth Welsh. Click on CC for English subtitles. This four-part series takes a look at this short but intense conflict between the newly formed United States, and Canada and Great Britain. The series covers events from 1812 to 1815, plus the repatriation of remains from Fort Erie to the United States. This is a complete account of the military history of the War of 1812. The series meticulously examines the war’s causes, principals, strategies (and blunders), and its legacy. It captures the viewers’ interest by presenting personal accounts of the war and how these individual personalities reflected and affected its outcome. The series pays particular attention to the motivations of principals through close examination of primary documents, such as personal letters and military communiqués. The series brings to life an extraordinary, but not well understood conflict that decided the fate of North America, confirmed the creation of Canada, and annihilated for all time the dream of an independent Native nation. Episode 1: Tensions mount between the United States and Great Britain. War is inevitable. The British general Isaac Brock sends troops to take Fort Mackinac, leading to the first victory of the war. Brock signs an agreement with Tecumseh, forging an alliance between the British and Canada's First Nations.

Episode 2: Under the leadership of the legendary Tecumseh the native Shawnee people rallied together to oppose the conquering white men and their cultural influences such as alcohol. Future President William Henry Harrison admired the leadership and genius of Tecumseh but was tasked with ending his rebellion. This episode uses actors to recreate the conversations and correspondence between these two leaders.

Isabella d'Este (Ferrara, 1474 - Mantova, 1539), è stata una nobile, mecenate e collezionista d'arte italiana. Definita già dalle fonti a lei coeve "la prima donna del mondo", rappresenta una delle più luminose figure del panorama del Rinascimento italiano. Fu reggente del marchesato di Mantova per quasi un anno durante l'assenza del marito Francesco II Gonzaga e per due anni durante la minorità del figlio Federico. Fu una delle donne più autorevoli del Rinascimento e del mondo culturale italiano del suo tempo. Fu mecenate delle arti, nonché capofila della moda, il cui innovativo stile di vestire venne copiato da numerose nobildonne. Il poeta Ludovico Ariosto la etichettò come "Isabella liberale e magnanima". Pietro Bembo, la descrisse come "una delle più sagge e più fortunate tra le donne", mentre Matteo Bandello la descrisse come "suprema tra le donne". Niccolò da Correggio andò anche oltre, salutandola come "La prima donna del mondo". Primogenita del duca Ercole di Ferrara e di Eleonora d'Aragona, a soli sei anni venne promessa in sposa a Francesco II Gonzaga, rampollo dei Signori di Mantova. Giunta a Mantova nel 1480, Isabella diede qui vita a una delle corti più colte e raffinate del tempo. Animata da un "insaciabile desiderio de cose antique", raccolse nel suo studiolo una preziosa collezione di antichità. Consapevole delle proprie straordinarie virtù, fisiche e intellettuali, affidò la propria immagine al pennello di alcuni fra i più illustri artisti del tempo. E - unica nella storia - fu ritratta da Leonardo da Vinci e da Tiziano Vecellio, privilegio di cui non godettero al suo tempo né sovrani, né imperatori, né papi. Esigente committente, affidò la decorazione del proprio studiolo a pittori quali Andrea Mantegna, Lorenzo Costa, Pietro Perugino e Correggio. Raffinata maestra di eleganze, plasmò a suo gusto la moda del tempo, diventando un modello di riferimento non solo per le corti italiane, ma anche per quelle d'Oltralpe. Oggigiorno è conosciuta come la primadonna del Rinascimento, secondo un'espressione coniata dagli studiosi moderni.

A 2013 History Documentary hosted by Thomas Penn. Click on CC for English subtitles. Author Thomas Penn takes an extraordinary journey into the dark and chilling world of the first Tudor, Henry VII. From his victory over Richard III at the Battle of Bosworth to his secret death and the succession of his son Henry VIII, this programme reveals the ruthless tactics Henry VII used to win - and cling on to - the ultimate prize, the throne of England. Exploring magnificent buildings and long lost documents, Penn reveals the true story of this suspicious, enigmatic and terrifying monarch.

Un Documentario del 2022 sul Grande Assedio di Malta del 1565. L'assedio di Malta del 1565, noto anche come il Grande Assedio di Malta, fu un assedio stretto dall'Impero ottomano, deciso a conquistare Malta, per eliminare l'Ordine ospedaliero di San Giovanni; la strenua difesa dei cavalieri e dei maltesi obbligò gli Ottomani a desistere dopo quasi quattro mesi. Malta è situata a sud della Sicilia e quasi equidistante dalle coste libiche e tunisine. Oltre a controllare il commercio tra le rotte occidentali e orientali del mar Mediterraneo, era dotata di eccellenti porti naturali che facevano dell'isola una roccaforte di notevole importanza strategica. Nel XVI secolo infatti, il Mediterraneo era diventato ormai un lago islamico, soprattutto dopo la caduta di Costantinopoli nel 1453 e la sconfitta di Gerba. I corsari barbareschi, guidati dai loro comandanti Dragut e Occhialì, compivano razzie e depredavano i convogli navali con ingenti danni per i cristiani che non trovavano accordi con l'Impero ottomano, in quel periodo guidato da Solimano il Magnifico. La caduta dell'isola, ultimo baluardo di difesa della Cristianità, avrebbe avuto conseguenze disastrose per tutta l'Europa, data la debolezza e la litigiosità delle potenze europee. L'assedio è considerato uno dei maggiori successi per i difensori nella storia militare. Tuttavia, non dovrebbe essere visto come un evento isolato, ma come il picco di una escalation delle ostilità tra spagnoli e Ottomani per il controllo del Mediterraneo.

Episode 7: Odysseus' fleet tries to avoid Charybdis, the first sea monster ready to swallow them, but Scylla, a horrible multi-headed creature, destroys three of his ships. The last few hours have been grueling, and the sailors want to rest on the island of Helios, which is now in sight. Odysseus has been warned by Tiresias: under no circumstances should they harm the Sun God's cows, or else they will all lose their lives. The sailors promise. But after a few days, awaiting for Odysseus to fall asleep, they slaughter the animals and devour them. Odysseus is at his wit's end, and all flee. Helios demands a penalty from Zeus, who is happy to oblige. After this terrible storm, Odysseus is alone. He is drifting off on flotsam and jetsam, to the island of Calypso, who falls in love with him. She comforts him and looks after him. She even offers him... immortality.