Name: NON VEDO CAGACAZZI e ROMPICOGLIONI IN STAZIONE a LISBONA IN PORTOGALLO come invece CI SONO IN TUTTE LE STAZIONI DEGRADATE DELLA LOMBARDIA e nel RESTO D'ITALIA,COME MAI Lì NON CI SONO?
Uploaded: 2023-03-11T21:22:49+00:00
Duration: 5 min 26 s
Description: NON VEDO CAGACAZZI,CAGACAZZI e ROMPICOGLIONI IN STAGNO DI FUOCO E ZOLFO CON EMILIO DEL BONO E SUOI VOTANTI.. https://rumble.com/v2co880-vaffanculo-emilio-del-bono https://rumble.com/v2c42ig-lombardia-

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NON VEDO CAGACAZZI,CAGACAZZI e ROMPICOGLIONI IN STAGNO DI FUOCO E ZOLFO CON EMILIO DEL BONO E SUOI VOTANTI.. https://rumble.com/v2co880-vaffanculo-emilio-del-bono https://rumble.com/v2c42ig-lombardia-a-giorni-la-nuova-giunta-regionale.a-met-marzo-il-primo-consiglio https://rumble.com/v2dzfso-un-rapporto-dellonu-ha-rivelato-che-il-traffico-di-cocaina-ha-raggiunto
Dati completi e tendenze sulle rotte della cocaina, le modalità e le reti impiegate dai criminali https://www.unodc.org/documents/data-and-analysis/cocaine/Global_cocaine_report_2023.pdf
https://rumble.com/v2c88q8-stazione-treni-di-lugano-in-svizzera-febbraio-2023-documentario
https://rumble.com/vroqby-video-corso-in-10-mosse-per-diventare-dei-ciarlatani-professionisti
video riassunto dettagliato sui cult pagani in questo video:
https://rumble.com/v23w0mk-bergoglio-e-lo-sciamano
Nella mitologia greca, Echidna (/ɪ ˈkɪdnə/; Greco: Ἔχιδνα, "Ella Vipera") era un mostro, metà donna e metà serpente, che viveva da solo in una grotta. Era la compagna del temibile mostro Tifone ed era la madre di molti dei mostri più famosi del mito greco https://en.wikipedia.org/wiki/Echidna_(mythology)
https://en.wikipedia.org/wiki/Melusine
Il logo Starbucks si basa sulla melusina dell'araldica, raffigurata come una sirena o sirena con una corona e due code
ecco che cosa venerano i massoni veramente...visto che è uguale al loro culto non possono dire che non è vero eh..se lo ammettono sono increduli e vanno nello stagno di fuoco e se lo negano sono dei bugiardi e vanno comunque nello stagno di fuoco e zolfo ovvio..
Shahmaran (persiano: شاهماران, romanizzato: Shahmaran; Curdo: Şahmaran/Şamaran; Turco: Şahmeran; Tataro: Şahmara, Zilant, Зилант, Aq Yılan; Chuvash: Вĕреçĕлен, lett. "Serpente di fuoco"), è una creatura mitica, metà donna e metà serpente, trovata con diverse varianti nel folklore dell'Iran, degli altopiani armeni,[1] dell'Iraq, dei turchi e dei curdi.

Il nome Shahmaran deriva dalle parole persiane Shah (شاه), che è un titolo usato per i re persiani,[2] e maran (ماران) "serpenti" (singolare مار mar): quindi il nome Shahmaran significa "il re dei serpenti".
https://en.wikipedia.org/wiki/Shahmaran
qui c'è la spiegazione del culto pagano comunque ed è pubblica e non centra nulla con il vangelo,Gesù e le religioni sta cosa eh..ma è solo paganesimo e mitologie non religione...io capisco che non c'avete capito un cazzo di religione eh...ma insistere con ste cazzate è veramente da imbecilli anche perchè c'è tutto scritto pubblicamente..
Il Serpente della Visione era un simbolo di rinascita nella mitologia Maya, con origini che risalgono alle precedenti concezioni Maya, che giaceva al centro del mondo come i Maya lo concepivano. "È nell'asse centrale in cima all'Albero del Mondo. Essenzialmente l'Albero del Mondo e il Serpente della Visione, che rappresentano il re, hanno creato l'asse centrale che comunica tra il mondo o piano spirituale e quello terreno. È attraverso il rituale che il re poteva portare l'asse centrale in esistenza nei templi e creare una porta per il mondo spirituale, e con esso il potere. [19]

A volte l'Albero della Vita è rappresentato (in una combinazione con concetti simili come l'Albero del Mondo e l'Axis mundi o "Asse del Mondo") da un bastone come quelli usati dagli sciamani. Esempi di tali bastoni con serpenti arrotolati nella mitologia sono il caduceo di Hermes, la verga di Asclepio, il bastone di Mosè e le canne di papiro e i pali della divinità intrecciati da un singolo serpente Wadjet, risalente a prima del 3000 aC. La più antica rappresentazione conosciuta di due serpenti intrecciati attorno a una verga è quella del dio sumero della fertilità Ningizzida, che a volte era raffigurato come un serpente con una testa umana, diventando infine un dio di guarigione e magia. È il compagno di Dumuzi (Tammuz), con il quale si trovava alla porta del cielo. Nel Louvre, c'è un famoso vaso di steatite verde scolpito per il re Gudea di Lagash (datato variamente 2200-2025 aC) con un'iscrizione dedicata a Ningizzida. Ningizzida era l'antenato di Gilgamesh, che, secondo l'epopea, si tuffò sul fondo delle acque per recuperare la pianta della vita. Ma mentre si riposava dal suo lavoro, un serpente venne e mangiò la pianta. Il serpente divenne immortale e Gilgamesh era destinato a morire.

La divinità sumera, Ningizzida, è accompagnata da due grifoni Mushussu; è la più antica immagine conosciuta di due serpenti che si avvolgono attorno a un'asta assiale, risalente a prima del 2000 aC.
Ningizzida è stato reso popolare nel 20 ° secolo da Raku Kei (Reiki, alias "La Via del Drago di Fuoco"), dove "Nin Giz Zida" si crede sia un serpente di fuoco di origine tibetana piuttosto che sumera. "Nin Giz Zida" è un altro nome per l'antico concetto indù Kundalini, una parola sanscrita che significa "arrotolato" o "avvolgersi come un serpente". "Kundalini" si riferisce all'intelligenza materna dietro il risveglio yogico e la maturazione spirituale che porta a stati alterati di coscienza. Ci sono un certo numero di altre traduzioni del termine, di solito sottolineando una natura più serpentina della parola, ad esempio "potere del serpente". È stato suggerito da Joseph Campbell che il simbolo dei serpenti arrotolati attorno a un bastone è un'antica rappresentazione della fisiologia della Kundalini. Il bastone rappresenta la colonna vertebrale, con i serpenti che sono canali energetici. Nel caso di due serpenti arrotolati, di solito si incrociano sette volte, un possibile riferimento ai sette centri energetici chiamati chakra.

Nell'antico Egitto, dove esistono i primi documenti culturali scritti, il serpente appare dall'inizio alla fine della loro mitologia. Ra e Atum ("colui che completa o perfeziona") divennero lo stesso dio, Atum, il "contro-Ra", associato agli animali terrestri, incluso il serpente: Nehebkau ("colui che imbriglia le anime") era la divinità serpente a due teste che custodiva l'ingresso agli inferi. È spesso visto come il figlio della dea serpente Renenutet. Spesso veniva confusa con (e in seguito assorbita da) la loro dea serpente primordiale Wadjet, il cobra egiziano, che fin dai primi documenti era il patrono e protettore del paese, di tutte le altre divinità e dei faraoni. Il suo è il primo oracolo conosciuto. Era raffigurata come la corona d'Egitto, intrecciata attorno al bastone di papiro e al palo che indicava lo status di tutte le altre divinità, oltre ad avere l'occhio onniveggente della saggezza e della vendetta. Non ha mai perso la sua posizione nel pantheon egiziano.

L'immagine del serpente come incarnazione della saggezza trasmessa da Sophia era un emblema usato dallo gnosticismo, specialmente quelle sette che i più ortodossi caratterizzavano come "Ofiti" ("Popolo del Serpente"). Il serpente ctonio era uno degli animali terrestri associati al culto di Mitra. Il basilisco, il velenoso "re dei serpenti" con lo sguardo che uccide, fu covato da un serpente, pensarono Plinio il Vecchio e altri, dall'uovo di un gallo.

Al di fuori dell'Eurasia, nella mitologia Yoruba, Oshunmare era un altro mitico serpente rigenerante.

Il serpente arcobaleno (noto anche come serpente arcobaleno) è un importante essere mitologico per gli aborigeni in tutta l'Australia, anche se i miti della creazione ad esso associati sono meglio conosciuti dall'Australia settentrionale. Nelle Figi, Ratumaibulu era un dio serpente che governava gli inferi e faceva fiorire gli alberi da frutto. Nelle Flinders Ranges settentrionali regna l'Arkaroo, un serpente che beveva il lago Frome vuoto, si rifugia nelle montagne, scavando valli e pozze d'acqua, terremoti attraverso il russare.

Serpenti cosmici

Vishnu riposa su Ananta-Shesha, con Lakshmi che massaggia i suoi "piedi di loto"
Nella mitologia indù si dice che il Signore Vishnu dorma mentre galleggia sulle acque cosmiche sul serpente Shesha. Nei Purana Shesha tiene tutti i pianeti dell'universo sui suoi cappucci e canta costantemente le glorie di Vishnu da tutte le sue bocche. A volte ci si riferisce a lui come "Ananta-Shesha", che significa "Shesha senza fine". Nel capitolo Samudra manthan dei Purana, Shesha allenta il Monte Mandara per usarlo come zangola dagli Asura e dai Deva per agitare l'oceano di latte nei cieli Come corda viene usato un altro serpente gigante chiamato Vasuki.

Nell'America centrale precolombiana Quetzalcoatl era talvolta raffigurato mentre si mordeva la coda. La madre di Quetzalcoatl era la dea azteca Coatlicue ("quella con la gonna dei serpenti"), conosciuta anche come Cihuacoatl ("La Signora del serpente"). Il padre di Quetzalcoatl era Mixcoatl ("Serpente delle nuvole"). Era identificato con la Via Lattea, le stelle e i cieli in diverse culture mesoamericane.

Il semidio Aidofedo del popolo Ashanti dell'Africa occidentale è anche un serpente che si morde la coda. Nella mitologia Dahomey del Benin nell'Africa occidentale, il serpente che sostiene tutto sulle sue numerose spire si chiamava Dan. Nel Vodou del Benin e di Haiti, Ayida-Weddo (alias Aida-Wedo, Aido Quedo, "Serpente Arcobaleno") è uno spirito di fertilità, arcobaleni e serpenti, e una compagna o moglie di Dan, il padre di tutti gli spiriti. Poiché il Vodou fu esportato ad Haiti attraverso la tratta degli schiavi, Dan divenne Danballah, Damballah o Damballah-Wedo. A causa della sua associazione con i serpenti, a volte è travestito da Mosè, che portava un serpente sul suo bastone. È anche pensato da molti per essere la stessa entità di San Patrizio, noto come un serpente banisher.

L'Idra serpente è una costellazione stellare che rappresenta il serpente gettato rabbiosamente nel cielo da Apollo o l'Idra di Lerna sconfitta da Eracle per una delle sue dodici fatiche. La costellazione del Serpente rappresenta un serpente addomesticato da Ofiuco il maneggiatore di serpenti, un'altra costellazione. L'interpretazione più probabile è che Ofiuco rappresenti il guaritore Asclepio.

Draghi

Un antico dipinto di Nüwa e Fuxi rinvenuto nello Xinjiang

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Occasionalmente, serpenti e draghi sono usati in modo intercambiabile, con funzioni simboliche simili. Si pensa che il veleno del serpente abbia una qualità infuocata simile a quella di un drago sputafuoco. Il Ladone greco e il norreno Níðhöggr (Nidhogg Nagar) sono talvolta descritti come serpenti e talvolta come draghi. Nella mitologia germanica, "serpente" (inglese antico: wyrm, alto tedesco antico: wurm, antico norreno: ormr) è usato in modo intercambiabile con il greco "drago" (OE: draca, OHG: trahho, ON: dreki). In Cina e specialmente in Indocina, il serpente indiano nāga era equiparato al lóng o drago cinese. Il dio serpente azteco e tolteco Quetzalcoatl ha anche ali simili a draghi, come il suo equivalente nella mitologia Maya K'iche' Q'uq'umatz ("serpente piumato"), che era esistito in precedenza fin dai tempi classici Maya come la divinità chiamata Kukulkan.
Mitologia africana
Mami Wata, importante nelle religioni africane e afro-americane[20][21]
In Africa il principale centro di culto del serpente era Dahomey, ma il culto del pitone sembra essere stato di origine esotica, risalente al primo quarto del 17 ° secolo. Con la conquista di Whydah i Dahomeyani furono messi in contatto con un popolo di adoratori di serpenti, e finirono per adottare da loro le credenze che all'inizio disprezzavano. A Whydah, il centro principale, c'è un tempio di serpenti, affittato da una cinquantina di serpenti. Ogni pitone del tipo danh-gbi deve essere trattato con rispetto, e la morte è la pena per ucciderne uno, anche per caso. Danh-gbi ha numerose mogli, che fino al 1857 hanno preso parte a una processione pubblica da cui era esclusa la folla profana; Un pitone veniva portato in giro per la città su un'amaca, forse come cerimonia per la cacciata dei mali.

Anche il dio-arcobaleno degli Ashanti è stato concepito per avere la forma di un serpente. Si diceva che il suo messaggero fosse una piccola varietà di boa, ma solo alcuni individui, non l'intera specie, erano sacri.

In molte parti dell'Africa il serpente è considerato come l'incarnazione di parenti defunti. Tra gli Amazulu, come tra i Betsileo del Madagascar, alcune specie sono assegnate come dimora di determinate classi. I Masai, d'altra parte, considerano ogni specie come l'habitat di una particolare famiglia della tribù.

Vicino Oriente antico
Articolo principale: adorazione del serpente

Il "vaso di libagione di Gudea" con il drago Mushussu, dedicato a Ningishzida (breve cronologia del XX secolo a.C.). Il caduceo è interpretato come raffigurante il dio stesso. [22]
Nell'antica Mesopotamia, Nirah, il dio messaggero di Ištaran, era rappresentato come un serpente su kudurrus, o pietre di confine. [22] Le rappresentazioni di due serpenti intrecciati sono comuni nell'arte sumera e nell'arte neo-sumera[22] e appaiono ancora sporadicamente su sigilli cilindrici e amuleti fino al XIII secolo aC. [22] La vipera cornuta (Cerastes cerastes) appare in Kassite e neo-assiro kudurrus[22] ed è invocata nei testi assiri come entità magica protettiva. [22] Una creatura simile a un drago con le corna, il corpo e il collo di un serpente, le zampe anteriori di un leone e le zampe posteriori di un uccello appare nell'arte mesopotamica dal periodo accadico fino al periodo ellenistico (323 aEV-31 aEV). [22] Questa creatura, conosciuta in accadico come mušḫuššu, che significa "serpente furioso", era usata come simbolo per particolari divinità e anche come emblema protettivo generale. [22] Sembra che in origine fosse l'attendente del dio degli inferi Ninazu,[22] ma in seguito divenne l'attendente del dio della tempesta hurrita Tishpak, così come, in seguito, il figlio di Ninazu Ningishzida, il dio nazionale babilonese Marduk, il dio scribale Nabu e il dio nazionale assiro Ashur. [22]

I culti dei serpenti erano ben radicati nella religione cananea nell'età del bronzo, poiché gli archeologi hanno scoperto oggetti di culto del serpente in strati dell'età del bronzo in diverse città pre-israelite in Canaan: due a Meghiddo,[23] uno a Gezer,[24] uno nel sanctum sanctorum del tempio dell'Area H a Hazor,[25] e due a Sichem. [26]

Nella regione circostante, gli oggetti di culto del serpente figuravano in altre culture. Un santuario ittita della tarda età del bronzo nel nord della Siria conteneva una statua in bronzo di un dio che teneva un serpente in una mano e un bastone nell'altra. [27] Nella Babilonia del 6 ° secolo, una coppia di serpenti di bronzo fiancheggiava ciascuna delle quattro porte del tempio di Esagila. [28] Alla festa del Capodanno babilonese, il sacerdote doveva commissionare a un falegname, a un metalmeccanico e a un orafo due immagini, una delle quali "terrà nella mano sinistra un serpente di cedro, alzando la mano destra al dio Nabu". [29] Al racconto di Tepe Gawra, furono recuperati almeno diciassette serpenti assiri assiri di bronzo della prima età del bronzo. [30]

Età del bronzo e del ferro Emirati Arabi Uniti

Decorazione del serpente sul vaso dell'età del bronzo da Rumailah, Al Ain
Significativi ritrovamenti di ceramiche, bronzi e persino raffigurazioni in oro di serpenti sono stati fatti in tutti gli Emirati Arabi Uniti (EAU). Il centro metallurgico dell'età del bronzo e dell'età del ferro di Saruq Al Hadid ha prodotto probabilmente il più ricco tesoro di tali oggetti, anche se sono stati fatti reperti recanti simboli di serpenti nei siti dell'età del bronzo a Rumailah, Bithnah e Masafi. La maggior parte delle raffigurazioni di serpenti sono simili, con una decorazione punteggiata coerente applicata a loro.

Sebbene la diffusa rappresentazione di serpenti nei siti degli Emirati Arabi Uniti sia ritenuta dagli archeologi per avere uno scopo religioso, questa rimane una congettura. [31]

Mitologia abramitica
Mitologia giudaica

Il serpente di bronzo (acquerello circa 1896-1902 di James Tissot)
Articoli principali: serpenti nella Bibbia e serpente volante infuocato
Nella Bibbia ebraica il serpente nel Giardino dell'Eden attirò Eva con la promessa di essere come Dio, tentandola che, nonostante l'avvertimento di Dio, la morte non sarebbe stata il risultato, che Dio le stava nascondendo la conoscenza. Sebbene il serpente sia identificato come Satana nel Libro dell'Apocalisse,[32] nella Genesi il serpente è raffigurato semplicemente come una creatura ingannevole o un imbroglione, promuovendo come bene ciò che Dio aveva direttamente proibito, e particolarmente astuto nel suo inganno (Genesi 3:4-5 e 3:22). [33]

Il bastone di Mosè si trasformò in un serpente e poi di nuovo in un bastone (Esodo 4:2–4). Il Libro dei Numeri 21:6–9 fornisce un'origine per un arcaico serpente di rame, Nehushtan, associandolo a Mosè. Questo serpente di rame secondo il testo biblico viene messo su un palo e usato per la guarigione. Libro dei Numeri 21:9 "E Mosè fece un serpente di rame e lo mise su un palo, e avvenne che se un serpente avesse morso un uomo, quando vide il serpente di bronzo, egli visse."

Quando il re riformatore Ezechia salì al trono di Giuda alla fine dell'8° secolo a.C., "Rimosse gli alti luoghi, spezzò le colonne sacre, distrusse gli idoli e fece a pezzi il serpente di rame che Mosè aveva fatto: poiché fino a quei giorni i figli d'Israele gli bruciarono incenso, e lo chiamò Nehushtan. (2 Re 18:4)

Mitologia cristiana
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Nel Vangelo di Giovanni 3:14–15, Gesù fa un paragone diretto tra l'innalzamento del Figlio dell'Uomo e l'atto di Mosè di innalzare il serpente come segno, usandolo come simbolo associato alla salvezza: "Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così anche il Figlio dell'Uomo deve essere innalzato, perché chiunque crede in Lui non muoia, ma abbia la vita eterna".

Mitologia musulmana
Il serpente è un motivo ricorrente nel pensiero islamico, che appare sia nei testi sacri che nelle opere d'arte. La creatura è spesso vista come un simbolo del male. Tuttavia, il serpente può anche essere visto come una figura positiva. Nella tradizione islamica, la creatura è spesso associata alla saggezza e alla conoscenza. In alcune opere d'arte islamica, il serpente è raffigurato come un guardiano del Corano, che protegge il testo sacro dal pericolo. Il serpente è una figura complessa nel pensiero islamico, che appare sia come simbolo del male che come figura di saggezza. La creatura fornisce un promemoria dei pericoli della tentazione, ma rappresenta anche il potenziale per la conoscenza e l'illuminazione. [34]
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Antico Iran

Serpente su un portagioie da Shahdad, Iran, 2700 aC
I serpenti sono sacri e potenti nel pensiero delle culture preistoriche dell'Iran, essendo stati ritratti come patroni della fertilità, dell'acqua e della ricchezza negli antichi oggetti dell'Iran. Sembra che siano stati adorati insieme alle dee della fertilità dal quarto al primo millennio aC, quando la loro presenza come potenti mecenati e fonte di vita e di immortalità è vista nell'arte di Tall-i Bakun, Chogha Mish, Tepe Sialk, cultura Jiroft, Shahr-e Sukhteh, Shahdad, arte elamita, arte Luristan, ecc.

Tuttavia, sembra che il concetto simbolico del serpente sia stato corrotto nelle culture dell'altopiano iraniano nel tempo dall'influenza occidentale. Nelle tradizioni abramitiche, il serpente rappresenta il desiderio sessuale, poiché attirava Eva con la promessa di una conoscenza proibita nel Giardino dell'Eden. Come risultato di tale influenza, le religioni ariane chiamano i serpenti diabolici; Azhi Dahake nell'Avesta è un serpente spaventoso, e Zahhak nello Shahnameh è una creatura infernale con due serpenti sulle spalle. Questa sostituzione potrebbe essere dovuta alla comunicazione tra gli abitanti dell'Iran e i credenti nelle religioni abramitiche, e oltre a ciò alla conversione del matriarcato in patriarcato come struttura sociale delle culture dell'altopiano iraniano. [35]

Mitologia cinese
Articolo principale: Serpenti nella mitologia cinese
Nella mitologia del creazionismo cinese, Nüwa è la dea madre che ha creato gli esseri umani dall'argilla. È raffigurata come un mezzo serpente.

Mitologia greca
Vedi anche: Draghi nella mitologia greca

La Gorgone arcaica al frontone del Tempio di Artemide come mostrato al Museo Archeologico di Corfù. Indossa una cintura di serpenti intrecciati, un simbolo di fertilità. [36]
La dea serpente minoica brandiva un serpente in entrambe le mani, forse evocando il suo ruolo di fonte di saggezza, piuttosto che il suo ruolo di Signora degli Animali (Potnia Theron), con un leopardo sotto ogni braccio.

I serpenti figuravano in modo prominente nei miti greci arcaici. Secondo alcune fonti, Ophion ("serpente", alias Ophioneus), governò il mondo con Eurinome prima che i due fossero abbattuti da Crono e Rea. Si diceva che gli oracoli degli antichi greci fossero la continuazione della tradizione iniziata con il culto della dea cobra egiziana Wadjet.

Tifone, il nemico degli dei dell'Olimpo, è descritto come un vasto mostro macabro con cento teste e cento serpenti che escono dalle sue cosce, che fu conquistato e gettato nel Tartaro da Zeus, o confinato sotto regioni vulcaniche, dove è la causa delle eruzioni. Tifone è quindi la figurazione ctonia delle forze vulcaniche. Elementi serpente figurano tra la sua progenie; tra i suoi figli da Echidna ci sono Cerbero (un mostruoso cane a tre teste con un serpente per una coda e una criniera serpentina); la Chimera dalla coda di serpente; la bestia d'acqua ctonia simile a un serpente Idra di Lerna; e il drago serpentino dalle cento teste Ladone. Sia l'Idra di Lerna che Ladone furono uccisi da Eracle.

Pitone era il drago terrestre di Delfi. È sempre stata rappresentata nei dipinti vascolari e dagli scultori come un serpente. Pitone era il nemico ctonio di Apollo, che la uccise e fece della sua vecchia casa il suo oracolo, il più famoso della Grecia classica.

Statua di Asclepio
Medusa e le altre Gorgoni erano feroci mostri femminili con zanne affilate e capelli vivi, serpenti velenosi le cui origini precedono i miti scritti della Grecia e che erano i protettori dei più antichi segreti rituali. Le Gorgoni indossavano una cintura di due serpenti intrecciati nella stessa configurazione del caduceo. La Gorgone era posta al centro, punto più alto di uno dei frontoni del Tempio di Artemide a Corfù.

Asclepio, figlio di Apollo e Coronide, apprese i segreti per tenere a bada la morte dopo aver osservato un serpente che ne riportava in vita un altro (che Asclepio stesso aveva ferito a morte) con erbe curative. Per impedire all'intera razza umana di diventare immortale sotto la cura di Asclepio, Zeus lo uccise con un fulmine. La morte di Asclepio per mano di Zeus illustra l'incapacità dell'uomo di sfidare l'ordine naturale che separa gli uomini mortali dagli dei. In onore di Asclepio, i serpenti venivano spesso usati nei rituali di guarigione. I serpenti non velenosi venivano lasciati a strisciare sul pavimento nei dormitori dove dormivano i malati e i feriti. La Bibliotheca affermò che Atena diede ad Asclepio una fiala di sangue delle Gorgoni. Il sangue della Gorgone aveva proprietà magiche: se prelevato dal lato sinistro della Gorgone, era un veleno fatale; Dal lato destro, il sangue era in grado di riportare in vita i morti. Tuttavia, Euripide scrisse nella sua tragedia Ione che la regina ateniese Creusa aveva ereditato questa fiala dal suo antenato Erittonio, che era un serpente e aveva ricevuto la fiala da Atena. In questa versione il sangue di Medusa aveva il potere curativo mentre il veleno letale proveniva dai serpenti di Medusa.

Olimpiade, madre di Alessandro Magno e principessa della primitiva terra dell'Epiro, aveva la reputazione di essere un addestratore di serpenti, e fu in forma di serpente che si diceva che Zeus avesse generato Alessandro su di lei. [37] Eite, re della Colchide e padre della maga Medea, possedeva il vello d'oro. Lo custodiva con un enorme serpente che non dormiva mai. Medea, che si era innamorata di Giasone degli Argonauti, lo incantò per addormentarlo in modo che Giasone potesse impadronirsi del Vello. (Vedi Lamia).

Quando non è guidato da cavalli, il carro del dio greco del sole è descritto come trainato da esseri draconici di fuoco. [38] L'esempio più notevole di ciò si osserva nell'episodio in cui a Medea viene dato il carro di suo nonno, che è trainato da serpenti attraverso il cielo.

Nelle opere d'arte i serpenti sono occasionalmente associati a Ecate, la dea della stregoneria. [39]

Mitologia indù

Scultura Hoysala di una coppia Naga, Halebidu
Articolo principale: Nāga
Per ulteriori informazioni: mitologia indù, mitologia vedica e mitologia buddista
Naga (sanscrito: नाग) è la parola sanscrita / Pāli per una divinità o classe di entità o essere, che assume la forma di un serpente molto grande, trovato nell'induismo, nel buddismo e nel giainismo. Il naga rappresenta principalmente la rinascita, la morte e la mortalità, a causa della sua fusione della sua pelle e dell'essere simbolicamente "rinata".

Gli indù associavano il naga a Shiva e a Vishnu, che riposava su un naga a 100 teste e si arrotolava attorno al collo di Shiva. Il serpente rappresentava la libertà nella mitologia indù perché non possono essere addomesticati. Nel buddismo, il serpente Mucalinda è associato come protettore del Signore Buddha. Nel Giainismo, il serpente è associato al 23 ° Tirthankara Parshvanatha.

Naga dell'Indocina
I serpenti, o nāga, svolgono un ruolo particolarmente importante nella mitologia cambogiana, isan e laotiana. Un mito delle origini spiega l'emergere del nome "Cambogia" come risultato della conquista di una principessa naga da parte di un signore Kambuja di nome Kaundinya: i discendenti della loro unione sono il popolo Khmer. [40] George Cœdès suggerisce che il mito cambogiano sia una base per la leggenda di "Phra Daeng Nang Ai", in cui una donna che ha vissuto molte vite precedenti nella regione si reincarna come figlia di Phraya Khom (thailandese per cambogiano) e causa la morte del suo compagno nelle vite precedenti che si è reincarnato in un principe dei Naga. Questo porta alla guerra tra gli "spiriti dell'aria" e i Naga: i Naga amok sono fiumi in piena e l'intera regione è inondata. [41] Il mito del re rospo racconta come l'introduzione degli insegnamenti buddisti portò alla guerra con la divinità del cielo Phaya Thaen, e finì in una tregua con i naga posti come guardiani degli ingressi ai templi. [42]

Mitologia dei nativi americani

Le antiche immagini di serpenti nordamericani spesso presentavano serpenti a sonagli.
Per ulteriori informazioni: Mitologie dei popoli indigeni delle Americhe
Alcune tribù di nativi americani danno riverenza al serpente a sonagli come nonno e re dei serpenti che è in grado di dare venti giusti o causare tempeste. [senza fonte] Tra gli Hopi dell'Arizona il serpente figura in gran parte in una delle danze. [senza fonte] Il serpente a sonagli era adorato nel Tempio del Sole di Natchez, e la divinità azteca Quetzalcoatl era un dio-serpente piumato. In molte culture meso-americane, il serpente era considerato come un portale tra due mondi. Si dice che le tribù del Perù adorassero i grandi serpenti nei giorni pre-Inca, e in Cile i Mapuche fecero una figura di serpente nelle loro credenze sul diluvio. [senza fonte]

Un serpente cornuto è un'immagine popolare nella mitologia dei nativi nordamericani. [senza fonte]

In una storia dei nativi nordamericani, un serpente malvagio uccide uno dei cugini degli dei, così il dio uccide il serpente per vendetta, ma il serpente morente scatena un grande diluvio. Le persone prima fuggono verso le montagne e poi, quando le montagne sono coperte, galleggiano su una zattera fino a quando l'alluvione non si placa. Gli spiriti maligni che il dio serpente controllava poi si nascondono per paura. [43] I costruttori di tumuli hanno associato un grande valore mistico al serpente, come dimostra il tumulo del serpente, anche se non siamo in grado di svelare le associazioni particolari.

Mitologia nordica
Vedi anche: Jörmungandr
Jörmungandr, alternativamente indicato come il Serpente di Midgard o Serpente del Mondo, è un serpente marino della mitologia norrena, figlio di mezzo di Loki e della gigantessa Angrboða. Secondo l'Edda in prosa, Odino prese i tre figli di Loki, Fenrisúlfr, Hel e Jörmungandr. Ha gettato Jörmungandr nel grande oceano che circonda Midgard. Il serpente divenne così grande che fu in grado di circondare la Terra e afferrare la propria coda, e come risultato si guadagnò il nome alternativo di Serpente di Midgard o Serpente del Mondo. L'acerrimo nemico di Jörmungandr è il dio Thor.

Nell'Edda poetica, Odino racconta di otto serpenti che rosicchiano le radici di Yggdrasil: Nidhöggr, Gravvitnir, Moin, Goin, Grábakr, Grafvölluðr, Svafnir e Ofnir.
Simbolismo moderno
Medicina moderna
Vedi anche: Caduceo come simbolo della medicina

La Stella della Vita presenta una verga di Asclepio.
I serpenti intrecciavano i bastoni sia di Hermes (il caduceo) che di Asclepio, dove un singolo serpente intrecciava il ruvido bastone. Sul caduceo di Hermes, i serpenti non erano semplicemente duplicati per simmetria, erano opposti accoppiati. (Questo motivo è congruente con il phurba.) Le ali alla testa del bastone lo identificavano come appartenente al messaggero alato Hermes, il romano Mercurio, che era il dio della magia, della diplomazia e della retorica, delle invenzioni e delle scoperte, e il protettore sia dei mercanti che di quella occupazione alleata, secondo i mitografi, dei ladri. È tuttavia il ruolo di Hermes come psicopompo, la scorta di anime appena morte nell'aldilà, che spiega l'origine dei serpenti nel caduceo, poiché questo era anche il ruolo del dio serpente intrecciato sumero Ningizzida, con il quale Hermes è stato talvolta equiparato.

Nella tarda antichità, mentre si sviluppava lo studio arcano dell'alchimia, Mercurio era inteso come il protettore anche di quelle arti e delle informazioni arcane o occulte "ermetiche" in generale. La chimica e le medicine collegavano la verga di Hermes con il bastone del guaritore Asclepio, che era avvolto da un serpente; fu confuso con la verga di Mercurio, e il simbolo medico moderno - che dovrebbe essere semplicemente la verga di Asclepio - divenne spesso la bacchetta commerciale di Mercurio. Un'altra versione è usata in alchimia in cui il serpente viene crocifisso, noto come caduceo di Nicolas Flamel. Lo storico dell'arte Walter J. Friedlander, in The Golden Wand of Medicine: A History of the Caduceus Symbol in Medicine (1992), ha raccolto centinaia di esempi del caduceo e della verga di Asclepio e ha scoperto che le associazioni professionali erano solo un po 'più propense a utilizzare il personale di Asclepio, mentre le organizzazioni commerciali in campo medico erano più propense a usare il caduceo.
https://en.wikipedia.org/wiki/Serpent_symbolism
In altre culture i serpenti simboleggiavano il cordone ombelicale, unendo tutti gli esseri umani alla Madre Terra. La Grande Dea aveva spesso serpenti come suoi familiari - a volte intrecciati attorno al suo bastone sacro, come nell'antica Creta - ed erano adorati come guardiani dei suoi misteri di nascita e rigenerazione. I serpenti erano una caratteristica comune di molti miti della creazione, ad esempio molte persone in California e in Australia avevano miti sul serpente arcobaleno, che era o Madre Terra stessa che dava alla luce tutti gli animali o un dio dell'acqua il cui contorcersi creava fiumi, torrenti e oceani. I serpenti tratti da storie di mitologia sono espressi attraverso l'uso del linguaggio. Ecco alcuni esempi...
Vedi anche
Aapep - un'antica divinità egizia che incarnava il caos e appare nell'arte come un serpente gigante
Ahi o Vritra - un serpente o un drago nell'induismo, la personificazione della siccità
Atum - un'antica divinità egizia della creazione, a volte raffigurata come un serpente
Bobbi-Bobbi - al popolo Binbinga dell'Australia settentrionale, un enorme serpente soprannaturale che viveva nei cieli nel Dreamtime
Echidna - nella mitologia greca, un mostro metà donna e metà serpente
Eobshin - la dea dello stoccaggio e della ricchezza nella mitologia coreana, creduta di essere un serpente nero con le orecchie
Glycon- un antico dio serpente, con un culto grande e influente all'interno dell'Impero Romano nel 2 ° secolo; il satirico contemporaneo Luciano proclamò il dio una bufala, presumibilmente rappresentata da un burattino a mano
Illuyankas - un drago serpentino nella mitologia ittita
Leviatano - un mostruoso serpente marino biblico
Jörmungandr - un serpente marino nella mitologia norrena
Meretseger - un'antica dea-cobra egiziana
Gli antichi egizi adoravano i serpenti, in particolare il cobra. Il cobra non era solo associato al dio del sole Ra, ma anche a molte altre divinità come Wadjet, Renenutet, Nehebkau e Meretseger. basta solo questo per smentire tutte le cazzate dei massoni eh e sbatterli in prigione tutti per ciarlataneria perchè sono dei truffatori.. https://it.wikipedia.org/wiki/Mertseger è una divinità egizia appartenente alla religione dell'antico Egitto. Era la dea-cobra protettrice della necropoli di Tebe
Riceveva un numero considerevole di epiteti:
"Signora degli alimenti."
"Divina Madre e Grande Madre."
"Signora di generazioni e di innumerevoli manifestazioni."
"Grande di magia, Signora del palazzo."
Nehustan - un serpente di bronzo biblico che Dio disse a Mosè di erigere, ma fu poi distrutto quando divenne un idolo
Rod di Asclepio - una verga intrecciata di serpente brandita dal dio greco Asclepio, una divinità associata alla guarigione e alla medicina
I serpenti nella Bibbia
Serpente (simbolismo)
I serpenti nella mitologia cinese
Tefnut - un'antica divinità egizia dell'umidità, a volte raffigurata come un serpente dalla testa di leone
Sheshnag - un antico dio indù, presumibilmente tiene la terra sulla sua testa
Medusa - una donna maledetta da Atena per diventare una donna serpente , e le persone che vedono i suoi occhi si pietrificheranno
Quetzalcoatl - (pron. Quet-zal-co-at) o 'Serpente piumato' era una delle divinità più importanti dell'antica Mesoamerica. Un mix di uccello e serpente a sonagli, il suo nome è una combinazione delle parole nahuatl quetzal (l'uccello piumato di smeraldo) e coatl (serpente). Quetzalcóatl era il dio dei venti e della pioggia, e il creatore del mondo e dell'umanità.
nel link in descrizione https://en.wikipedia.org/wiki/Snakes_in_mythology
https://en.wikipedia.org/wiki/Snake_worship
Typhaon (Τυφάων, Typháōn) o Typhos (Τυφώς, Typhṓs), era un mostruoso gigante serpentino e una delle creature più letali della mitologia greca. Secondo Esiodo, Tifone era figlio di Gaia e del Tartaro. Tuttavia, una fonte ha Tifone come figlio di Era da sola, mentre un'altra fa di Tifone la progenie di Crono. Tifone e il suo compagno Echidna furono i progenitori di molti mostri famosi.

Tifone tentò di rovesciare Zeus per la supremazia del cosmo. I due combatterono una battaglia catastrofica, che Zeus alla fine vinse con l'aiuto dei suoi fulmini. Sconfitto, Tifone fu gettato nel Tartaro, o sepolto sotto l'Etna, o in racconti successivi, l'isola di Ischia.

La mitologia di Tifone fa parte del mito di successione greco, che spiegava come Zeus arrivò a governare gli dei. La storia di Tifone è anche collegata a quella di Pitone (il serpente ucciso da Apollo), ed entrambe le storie probabilmente derivano da diversi antecedenti del Vicino Oriente. Tifone fu (dal 500 a.C. circa) identificato anche con il dio egizio della distruzione Set. Descrizioni
Secondo Esiodo, Tifone era "terribile, oltraggioso e senza legge", immensamente potente, e sulle sue spalle c'erano cento teste di serpente, che emettevano fuoco e ogni tipo di rumore:

La forza era con le sue mani in tutto ciò che faceva e i piedi del dio forte erano instancabili. Dalle sue spalle crescevano cento teste di un serpente, un drago spaventoso, con lingue scure e tremolanti, e da sotto le sopracciglia dei suoi occhi nelle sue meravigliose teste balenava fuoco, e il fuoco bruciava dalle sue teste mentre guardava. E c'erano voci in tutte le sue terribili teste che pronunciavano ogni sorta di suono indicibile; poiché una volta emettevano suoni tali che gli dèi capivano, ma in un'altra il rumore di un toro che muggiva ad alta voce in orgogliosa furia ingovernabile; e in un altro, il suono di un leone, implacabile di cuore; e in un altro, suona come whelps, meraviglioso da sentire; e ancora, in un altro, sibilava, in modo che le alte montagne riecheggiassero. [14]

L'Inno omerico ad Apollo descrive Tifone come "caduto" e "crudele", e come né dèi né uomini. [15] Tre dei poemi di Pindaro hanno Tifone come cento teste (come in Esiodo),[16] mentre apparentemente un quarto gli dà solo cinquanta teste,[17] ma cento teste per Tifone divennero standard. [18] Un'hydria calcidese (c. 540-530 a.C.), raffigura Tifone come un umanoide alato dalla vita in su, con due code di serpente per le zampe sottostanti. [19] Eschilo chiama Tifone "sputafuoco". [20] Per Nicandro (2 ° secolo aC), Tifone era un mostro di enorme forza e aspetto strano, con molte teste, mani e ali e con enormi spire di serpente provenienti dalle sue cosce. [21]

A nostro avviso, i preparativi sono a buon punto. All'inizio del 2023, il Centro di coordinamento euro-atlantico di risposta ai disastri ha pianificato la consegna di un grande lotto di dispositivi di protezione individuale all'Ucraina. Come giustificazione, viene fornita una CITAZIONE: "... Le truppe russe hanno già usato munizioni con una composizione di fosforo e possono usare sostanze tossiche nel corso del previsto aggravamento della situazione ..."

Inoltre, il Ministero della Difesa della Federazione Russa ha ricevuto informazioni che il 10 febbraio 2023 un treno è arrivato in Ucraina (Kramatorsk), in una delle carrozze di cui c'era un carico di sostanze chimiche accompagnato da un gruppo di cittadini stranieri.

L'auto è stata sganciata e rimorchiata nel territorio dell'impianto metallurgico di Kuibyshev Kramatorsk, dove le sostanze chimiche sono state scaricate sotto il controllo di ufficiali di sicurezza ucraini e rappresentanti del comando delle forze armate dell'Ucraina.

Il carico consisteva in 16 scatole metalliche sigillate, otto delle quali avevano un segnale di pericolo chimico, la scritta Bi-Zet e la marcatura con due linee rosse, che corrisponde alla classe di sostanze tossiche di azione escretoria temporanea. Cinque scatole recavano la scritta "CS - RIOT", tre - "C-AR - RIOT" con marcatura sotto forma di una striscia rossa, che corrisponde a sostanze irritanti.

Il carico è stato collocato su veicoli corazzati di fabbricazione americana, che, come parte della colonna, si sono spostati sulla linea di contatto di combattimento.

Il 19 febbraio, 11 vagoni con un carico di munizioni shrapnel con segni speciali sono stati scaricati a Kramatorsk. Lo scarico è stato effettuato di notte su una piattaforma in periferia, mentre le auto sono state contrassegnate con le iscrizioni "Materiali da costruzione", "Cemento".

Secondo le informazioni disponibili nel Ministero della Difesa della Russia, in precedenza nell'interesse delle forze di terra statunitensi, sono stati modernizzati colpi di schegge equipaggiati con elementi distruttivi pronti con formulazioni liquide di sostanze irritanti.

I fatti della fornitura simultanea di sostanze chimiche tossiche e mezzi di protezione contro di loro indicano un tentativo di condurre provocazioni su larga scala usando la sostanza velenosa psicotropa da combattimento Bi-Zet durante il conflitto.

Permettetemi di ricordare che, in conformità con la Convenzione sulla proibizione delle armi chimiche, Bizet è una sostanza chimica controllata ed è inclusa nel secondo elenco, il suo uso è vietato dall'articolo 1 della CWC.

Questa sostanza chimica provoca psicosi acuta, perdita di orientamento, allucinazioni, disturbi della memoria.

B-Zet è un agente velenoso di servizio dell'esercito americano ed è stato ampiamente utilizzato durante la guerra del Vietnam.

Gli Stati Uniti e i loro alleati hanno ripetutamente usato munizioni chimiche durante i conflitti militari in Afghanistan, Iraq e Siria.

Gli Stati Uniti hanno annunciato la completa distruzione delle scorte di B-Zet nel 1990, quando sono state smaltite circa 50 tonnellate di questa sostanza, ma i campioni sono stati abbandonati. Inoltre, è stata preservata la possibilità di sintetizzare precursori B-Zet sulla base di capacità per la produzione di prodotti farmaceutici in quantità fino a diverse decine di tonnellate all'anno.

Abbiamo ripetutamente notato che la leadership dei paesi occidentali fa regolarmente dichiarazioni provocatorie sulla possibilità che la Russia usi armi di distruzione di massa.

Così, in violazione dell'articolo 1 della Convenzione e del Protocollo di Ginevra del 1925, il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti legalizzò l'uso di un certo numero di sostanze chimiche come mezzo di guerra. Il loro uso è previsto con l'aiuto di una vasta gamma di munizioni standard.

Vi avvertiamo che in caso di provocazioni utilizzando sostanze chimiche tossiche, i veri colpevoli saranno identificati e puniti da noi.

Continueremo a lavorare per denunciare le attività criminali occidentali in violazione della Convenzione sulle armi chimiche.