H1N1: l'epidemia che ha aperto la strada al Covid
Nel 2009 veniva dichiarata l'emergenza pandemica H1N1, un episodio dalle molte analogie con il Covid-19.
La pandemia si rivelò molto meno grave di quanto denunciasse l'allarme, per la prima volta vennero approvati vaccini sperimentali sollevando le case farmaceutiche da ogni responsabilità, in quell'occasione vennero pensate misure quali la chiusura delle scuole e il lockdown, si parlò anche di epidemie senza fine.
Tutto si risolse in un grande flop ma anziché cercare e punire i responsabili affinché non si verificasse più un caso del genere in futuro si affinarono i modi per puntellare tutti gli errori compiuti e fare in modo che le stesse misure non venissero messe in discussione la volta successiva, cosa avvenuta con il Covid-19.
Dallo scandalo nacque anche la diffidenza verso le case farmaceutiche e i vaccini, il cosiddetto movimento "No vax" nacque in seguito e fu causato proprio dalla condotta fraudolenta delle autorità sanitarie in quell'occasione e dal mancato riconoscimento delle responsabilità.
Articolo con link alle fonti citate sul sito Critica Scientifica:
http://www.enzopennetta.it/2021/06/h1n1-lepidemia-che-ha-aperto-la-strada-al-covid/
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Vaccini Covid: errori di progettazione
Errori di base nella progettazione e somministrazione dei vaccini ne imporrebbero l’immediata sospensione e ritiro dal mercato.
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I documenti citati nel video sono riportati nell'articolo pubblicato sul sito Critica Scientifica al seguente link:
https://www.enzopennetta.it/2021/06/vaccini-covid-errori-di-progettazione/
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Covid19: la tesi che cambia tutto
Dopo essere state attaccate con violenza e "smentite scientificamente" le tesi sull'origine artificiale del virus Sars Cov 2 riemergono autorevolmente sostenute dall'inventore stesso, Ralph Baric, delle tecniche di manipolazione dei virus.
Tesi che con la loro stessa esistenza mettono in evidenza quanto sia quantomeno prematuro se non pretestuoso dire che dovremo abituarci ad una era di continue pandemie.
I documenti citati nel video sono disponibili sul sito Critica Scientifica:https://www.enzopennetta.it/2021/05/covid-19-la-tesi-che-cambia-tutto/
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Cose che la scienza non può dire
La cultura contemporanea sopravvaluta e distorce le affermazioni della scienza finendo col farle assumere un ruolo che non le compete e che per sua natura non può competerle.
In particolare assistiamo ad un utilizzo delle proposizioni della scienza in chiave politica come se anche la scelta di quello che il governo deve decidere potesse essere delegata al metodo scientifico sperimentale.
Ma la mente non funziona così, la sua attività può svolgersi col metodo scientifico solo in un ristrettissimo campo di azione, per la maggior parte delle cose, le più importanti, la scienza non ha autorità.
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Balle climatiche
propaganda e cattiva informazione sono diffusamente presenti sui grandi media, Dataroom in una trasmissione ha mescolato insinuazioni, luoghi comuni e accuse di ogni genere cercando di dimostrare che sul clima esistono fake news che ostacolano le iniziative volte a salvare il pianeta.
Di fatto è una propaganda ai programmi neomalthusiani che hanno come obiettivo di colpire la popolazione umana orientandola verso una povertà "desiderabile" e riducendo infine fortemente il numero di abitanti.
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Per il nostro bene
Ho ricevuto dalla Siria un drammatico video in cui si racconta la storia di un bambino di neanche 2 anni morto per la mancanza dei medicinali che le sanzioni USA e UE hanno impedito di ricevere.
Una storia che non leggeremo da nessuna parte, la storia di un Occidente ipocrita che fa di tutto per impedire ai suoi cittadini di ammalarsi di un virus ma cinicamente indifferente verso le malattie di chi vive nella parte sbagliata del mondo.
Ma anche noi viviamo nella parte sbagliata del mondo perché quella ideologia non dichiarata procede anche qui con gli stessi metodi, per il nostro bene si riduce la spesa pubblica, si taglia la sanità, la scuola, ogni tipo di assistenza, sempre per il nostro bene veniamo rinchiusi dentro casa con i lockdown, ci impediscono di lavorare e guadagnarci da vivere.
I nostri Paesi negli ultimi vent'anni sono stati devastati in ogni modo e oggi appaiono come immagini di terre sotto assedio in una guerra contro se stesse.
Tutto è per il nostro bene, anche se non sembra, ci assicurano che è così, forse lo capiremo un giorno e se, come il popolo siriano, non lo capiremo sarà colpa nostra.
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Covid19: il consiglio sbagliato
Il Consiglio di Stato ha ribaltato la sentenza del TAR del Lazio che nel marzo 2021 aveva ammesso le cure domiciliari precoci dimostratesi efficaci per contrastare l'epidemia Covi19 e ridurre i casi gravi e le conseguenti ospedalizzazioni nonché i decessi.
Con questa sentenza inspiegabile sotto il punto di vista medico vengono accolte le richieste del Ministro Speranza e dell'AIFA che ripropongono di fatto la situazione che imponendo protocolli sbagliati portò portò all'esplosione di ricoveri e di decessi nel marzo 2020.
Una decisione che terrà alti questi valori dando forza alle istanze di repressione delle libertà costituzionali e di soffocamento del tessuto economico.
Un orientamento che ha anche l'effetto di allontanare il medico di base dai pazienti rinviandoli a strutture centralizzate e sempre più ridotte di numero, una prospettiva che lascia intravedere la scomparsa stessa della figura del medico di base, si tratta di una riforma non dichiarata tantomeno discussa in Parlamento della sanità, lo stesso metodo impiegato per riformare la scuola con la DaD e i banchi a rotelle.
In questa situazione il contrasto possibile ed efficace consiste nell'impiegare la propria posizione di corpi liquidi, che normalmente è svantaggiosa, per neutralizzare gli effetti di queste criptoriforme, il singolo dentro un'aula scolastica, in un ambulatori medico e in ogni ufficio può prendere quelle iniziative che le indicazioni centrali vorrebbero ostacolare, i singoli possono disattendere i provvedimenti rompendo quella "narrativa" che li genera e mostrandone la vera natura, si tratta di quella tecnica asimmetrica indicata nei manuali di guerra che ha portato al successo delle popolazioni povere nei confronti delle guerre USA degli ultimi decenni.
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A chi fa paura il virus artificiale
Fin dall'inizio dell'epidemia di Covid19 le notizie che riconducevano ad una origine artificiale del virus Sars Coe 2 venivano respinte energicamente e valevano la gogna mediatica di chi vi faceva riferimento.
Eppure gli elementi che fanno pensare proprio ad un prodotto di laboratorio sono molti e aumentano sempre più, tanto che anche Ilaria Capua non se la sente di escludere ancora questa ipotesi.
Eppure se anche il virus fosse stato di origine artificiale l'impegno contro la malattia non sarebbe diminuito, il timore che una tale ipotesi potesse affermarsi presso l'opinione pubblica non riguardava e non riguarda quindi i sistemi sanitari.
Chi può essere preoccupato è chi ha gestito la sanità a livello mondiale permettendo che nei laboratori si lavorasse ad operazioni di "gain of function" così pericolose, chi ha permesso che i virus prodotti potesse uscire dai laboratori e che nel momento in cui il contagio si diffondeva dava linee guida fallimentari su autopsie e cure domiciliari.
L'OMS ha tutto da perdere da una notizia di questo genere, e tutti quelli che dalla situazione pandemica hanno guadagnato temono un'origine artificiale perché non verrebbero più tollerate le idee di "nuova normalità" cara al WEF, verrebbe vista con sospetto l'industria farmaceutica che insieme alla ricerca scientifica finirebbe sotto accusa, e con essa quella fonte di "vincoli esterni" e di "fate presto" che è la "scienza" contemporanea.
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Proteste liquide
Dopo le ultime manifestazioni contro le politiche di lockdown emerge con chiarezza l'inutilità di queste iniziative: in una società liquida le manifestazioni di piazza sono inefficaci.
Il punto di fondo da affrontare è il recupero dei corpi solidi, senza un riferimento "solido" la protesta non ha alcuna possibilità di ottenere risultati.
Per capire quale sia il vero pericolo per chi detiene le leve finanziarie e quindi mediatiche bisogna vedere cosa si è voluto demolire nei decenni e il riferimento è a tutto ciò che è riconducibile al concetto di identità.
L'azione di erosione è andata dall'identità sessuale alla famiglia, alla scuola, al sindacato, al partito, alla chiesa e infine al più grande corpo solido che è il concetto di nazione e parlamento nazionale.
A partire dal colpo di stato del '92 l'antipolitica è stata usata proprio per indebolire e neutralizzare il Parlamento, la reazione deve passare attraverso il recupero e la difesa dei corpi solidi e la riconquista di una rappresentanza parlamentare legittimata, consapevole e formata.
Un percorso inevitabilmente non breve in un momento in cui ogni giorno costa sofferenze ma non esistono alternative.
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Covid19: l'emergenza che non doveva esistere
Uno studio ancora in fase di pre print nel quale figura anche la firma del prof. Remuzzi dimostra che cure domiciliari precoci del Covid19, a base di comuni anti infiammatori, sono in grado di evitare l'aggravarsi della malattia e quindi di prevenire ospedalizzazione, ceraie intensive e decessi.
Questo significa che l'emergenza Covid19 dovrebbe essere dichiarata terminata da oggi e che ogni ulteriore misura di limitazione delle libertà civili è da considerarsi ingiustificata.
Ma questo significa anche che le direttive del Ministero della Salute e ancor prima dell'OMS, nonché in Italia quelle dell'AIFA, contro le cure precoci domiciliari sono state la vera causa di centinaia di migliaia di morti, si tratta della più grande catastrofe provocata non in condizioni di guerra, una strage di cui si dovranno individuare tutte le responsabilità e perseguire gli artefici fino al livello locale.
Si tratta di un evento senza precedenti e da questa consapevolezza non si torna indietro.
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Lockdown: inutili strumenti di reclusione
Nel video bloccato da YouTube vengono citati gli studi che dimostrano l'inutilità dei lockdown nel contrasto all'epidemia Covid19.
Lo strumento dellockdown si rivela quindi per quello che è, un modo per privare i cittadini delle loro libertà fondamentali che non avrebbero mai ceduto se non sotto la spinta della paura diffusa dai media in un gioco di specchi dove la paura chiede più restrizioni e le restrizioni generano paura.
Solo la consapevolezza di questo meccanismo potrà indebolire la narrazione e far vedere chi diffonde paura come un avversario di cui temere solo la volontà liberticida che è molto più preoccupante dell'aspetto sanitario.
Perdere il rispetto di chi mente e combatterlo nei suoi scopi.
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Senza censure
Dopo il blocco di un video su You Tube nel quale riportavo studi peer review definiti "Disinformazione" apro questo canale su Rumble.
Insieme al canale su Telegram costituirà un posto al riparo (per ora) da limitazioni e censure, un canale sul quale potrò parlare in modo veramente libero.
YouTube resterà per un uso differenziato, la censura di You Tube anziché ridurre l'operatività la aumenta, dovrebbero imparare l'eterogenesi dei fini.
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