Commento all’intervista con l’Arcivescovo C. M. Viganò sulla Chiesa dell’Anticristo /Parte 1/

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San Carlo Borromeo è l’incarnazione della vera riforma. Si può dire che Carlo abbia letteralmente ricostruito la Chiesa che era vicina al collasso a Milano e nei suoi dintorni. Carlo fu anche l’anima del Concilio di Trento. Il santo lavorò non solo per il rinnovamento della struttura della chiesa, ma anche della vita spirituale. Ecco perché il Tridentinum creò anche le condizioni per la santità. L’esatto opposto del Tridentinum è il Vaticano II. Questa verità viene rivelata pubblicamente oggi dall’altro Carlo, l’Arcivescovo Carlo Maria Viganò. Il Tridentinum portò alla riforma della Chiesa, ma il Vaticano II portò alla deformazione e alla trasformazione della Chiesa in un’anti-chiesa New Age.
L’Arcivescovo Carlo Maria Viganò denuncia la manipolazione e la frode dei massoni così come l’intero sistema di golpe all’interno della Chiesa cattolica. I traditori di Cristo, che agiscono nell’autorità di Dio e esigono obbedienza, sono stati messi in posizioni chiave. Per 60 anni dopo il Concilio, è stato impossibile indicare questa verità. Adesso è giunto il momento. Il provocatorio cambio di paradigma di Bergoglio e la proclamazione di un anti-vangelo sodomitico aprono gli occhi a molti sinceri cattolici. Cominciano a vedere che chiunque si sottometta in obbedienza a questo pubblico arci-eretico si ritrova nella pseudo-chiesa dell’Anticristo, che non ha nulla a che fare con Cristo. L’anti-chiesa di Bergoglio è l’oppio dei popoli: il termine di Lenin per la falsa religione descrive pienamente il suo carattere.
Nelle sue risposte alle domande dei media cattolici, l’Arcivescovo Viganò chiarisce l’essenza del problema:
Giornalista: “Monsignor Viganò, nella sua nuova dichiarazione, Lei distingue la “Chiesa conciliare” dalla Chiesa cattolica in modo tale da affermare che ci sono “due Chiese, certamente”, mentre in passato ha affermato che: “Ovviamente non ci sono due Chiese, cosa che sarebbe impossibile, blasfema ed eretica”. Sembra quindi che la sua posizione sia cambiata. Ora ritiene che la “Chiesa conciliare” sia completamente separata dalla Chiesa cattolica, piuttosto che una setta sovversiva che esiste all’interno della vera Chiesa?”
Arcivescovo C. M. Viganò: “La mia posizione non è cambiata: vi è una sola vera Chiesa, ed è la Chiesa Cattolica Apostolica Romana. Ma vi sono di fatto due realtà sovrapposte, per così dire, di cui una è la vera Chiesa, appunto; e l’altra è la falsa chiesa, la deep church”.
Giornalista: “Cosa c’è di nuovo in questa setta rispetto alle altre che nel corso della storia hanno messo in discussione i dogmi della Chiesa?”
Arcivescovo C. M. Viganò: “La Chiesa si è confrontata con mille eresie nel corso dei secoli. Gli eretici sostenevano di avere “scoperto” la vera dottrina e accusavano la Chiesa di aver errato, sottraendosi alla sua autorità. La Chiesa, dal canto suo, condannava l’eresia e gli eretici erano allontanati dal corpo ecclesiale. Continuavano a fare danni, ma almeno era chiara la loro separazione dalla Chiesa Cattolica e i fedeli si tenevano lontano da essi. Questa volta invece abbiamo degli eretici (e apostati) i quali sapevano che se si fossero separati dalla Chiesa di Roma, avrebbero fatto la fine miserabile di tutti gli eresiarchi. Si sono perciò organizzati per essere loro al vertice della Chiesa, così da poter promulgare l’eresia dal Soglio di Pietro imponendola come verità da credersi in forza dell’autorità del Romano Pontefice; e per poter mettere a tacere con sanzioni canoniche e scomuniche ogni voce di dissenso, e allo stesso tempo usare i pulpiti, le cattedre, i seminari e gli atenei per diffondere sistematicamente l’errore. In precedenza ci si poteva rivolgere alla Santa Sede per dirimere questioni dottrinali e disciplinari, mentre oggi è la Santa Sede stessa che è lo strumento istituzionale degli eretici che la hanno occupata”.
Commento del PCB: Ne sono prova i cosiddetti documenti dottrinali firmati da Bergoglio, come la Fiducia supplicans sulla benedizione delle unioni sodomite.
Arcivescovo C. M. Viganò: “Come avviene nel mondo civile, dinanzi a palesi violazioni della Legge da parte dell’autorità, è impossibile ottenere giustizia da quella stessa autorità corrotta, che si avvale proprio della complicità di tutti gli organi amministrativi e giudiziari che rendono possibile la sua azione. In teoria, quell’autorità è usurpata e nulla, ma di fatto, essa agisce indisturbata. Occorre prendere atto dell’usurpazione della Sede Apostolica – che non è meramente vacante, ma occupata – per porre fine ad una gravissima situazione; senza dimenticare che l’illegittimità di Bergoglio comporta anche la nullità di tutti gli atti di governo e di magistero da lui compiuti, cancellando undici anni di errori e di orrori”.
Commento del PCB: L’Arcivescovo prosegue affermando perché molti riconoscono un papa invalido. Il motivo è o la loro complicità nel tradimento, o la loro riluttanza ad accettare le conseguenze necessarie, in altre parole, rifiutano il vero pentimento, il mezzo per salvare la Chiesa. In particolare, non vogliono fare il passo di separare se stessi e le loro diocesi dall’anti-chiesa di Bergoglio, che ha ufficialmente aderito a paradigmi diversi e a un diverso anti-vangelo dalla fine del 2023. Ma questo colpo di stato ecclesiale e la trasformazione in un’anti-chiesa hanno le loro radici nel Concilio Vaticano II.
Arcivescovo C. M. Viganò: “Chi riconosce come valida e legittima quell’autorità (di Bergoglio) o lo fa perché è suo complice e non vuole essere scoperto nel proprio tradimento, o perché non vuole accettare le conseguenze necessarie che ne derivano: prima fra tutte, prendere atto che questo colpo di stato è iniziato con il Concilio Vaticano II. Ammettere di essere caduti in un inganno terribile richiede anzitutto umiltà, e sinora nessuno tra Cardinali e Vescovi ha avuto il coraggio di riconoscere che la Chiesa Cattolica è stata ostaggio di eretici per decenni, e che questi eretici l’hanno umiliata e screditata dinanzi al mondo proprio per toglierle autorevolezza”.
Giornalista: “Tutto questo risponde ad uno schema preciso?”
Arcivescovo C. M. Viganò: “Certamente! Il modus operandi è lo stesso che la Massoneria utilizza per delegittimare i governi e appropriarsi della sovranità nazionale. Prima le Logge minano la formazione professionale e morale della futura classe dirigente; poi corrompono questi politici in gran parte incompetenti, facendo sì che i loro scandali screditino la politica e le istituzioni che presiedono; poi additano la corruzione della politica e delle istituzioni per privatizzare i servizi pubblici, con enormi profitti; e alla fine assumono i politici corrotti nelle loro aziende o fondazioni per continuare a manovrarli”.
Commento del PCB: Per analogia, l’Arcivescovo indica due mezzi che hanno contribuito all’accettazione dei cambiamenti distruttivi nella fede e nella morale dopo il Vaticano II. Questi mezzi sono la corruzione morale e la formazione ereticale del clero.
Arcivescovo C. M. Viganò: Anche nella Chiesa Cattolica la corruzione morale e la formazione ereticale del Clero sono state strumentali all’accettazione dei cambiamenti in materia dottrinale, morale e liturgica. Ma una volta che il vincolo di complicità che lega indissolubilmente il deep state e la deep church sarà portato alla luce, l’orrore che circonderà questi criminali sarà tale da costituire una vera e propria Apocalisse, nel senso etimologico del termine, ossia “svelamento”, “rivelazione”.
Commento del PCB: Usando l’analogia del Deep State, l’Arcivescovo Viganò spiega l’esistenza della Deep Church, e allo stesso tempo mostra che la Deep Church e il Deep State formano un’unità inscindibile. La gente ha già l’esperienza di un governo eletto che va contro la nazione dopo le elezioni, e lo riconosce immediatamente, ma il fatto che un simile tradimento avvenga nella Chiesa è qualcosa che i cattolici non sono in grado di accettare. Ma è una dura realtà.
Giornalista: “Lei ha spesso creato un parallelo tra quanto avviene nel mondo civile e nella Chiesa”.
Arcivescovo C. M. Viganò: “Nella sfera civile stiamo assistendo ad un colpo di stato organizzato da una lobby eversiva, nel quale i capi di governo, i ministri e i funzionari dello Stato che dovrebbero essere i rappresentanti dei cittadini agiscono contro l’interesse dei popoli a vantaggio della lobby che li ha designati. Sono funzionari statali? Sì. Sono traditori? Sì. Non dovrebbero esserlo, in un mondo normale, ma di fatto chi ricopre l’autorità nello Stato è quasi ovunque asservito a una forza nemica che vi si è infiltrata per usarlo a proprio vantaggio e distruggerlo. Sono due stati? No: uno è lo Stato, l’altro è il deep state, la sua contraffazione, che proprio in quanto tale riesce ad agire e a farsi obbedire.
Ci troviamo dinanzi alla medesima situazione nella sfera ecclesiastica. La stessa lobby massonica che da oltre due secoli demolisce sistematicamente i governi civili, è riuscita a penetrare nella Chiesa Cattolica, a farvi nominare i propri emissari, ad eliminare progressivamente ogni opposizione interna e a imporre una serie di cambiamenti radicali che sovvertono l’insegnamento magisteriale di duemila anni. Lo scopo di queste quinte colonne è stato quello di appropriarsi dell’autorità della Chiesa per demolirla dall’interno, usando la forza della legge per lo scopo opposto a quello che la legittima. Sono due chiese? Certo che no: una è la vera Chiesa, l’altra è la deep church, ossia la sua contraffazione, la controchiesa, l’anti-chiesa dell’Anticristo”.
Commento del PCB: Poi, l’Arcivescovo Viganò cita un noto arcivescovo americano che ha dato una profezia su un falso profeta molto prima che il falso profeta Jorge Bergoglio prendesse il potere nella Chiesa. L’Arcivescovo parla del corpo mistico dell’Anticristo. È l’attuale anti-chiesa di Bergoglio dopo la trasformazione della Chiesa cattolica avvenuta con la pubblicazione della cosiddetta dichiarazione dottrinale Fiducia supplicans il 18 dicembre 2023.
Arcivescovo C. M. Viganò: «L’Arcivescovo Fulton Sheen scrisse: “Il Falso Profeta avrà una religione senza croce. Una religione senza un mondo a venire. Una religione per distruggere le religioni. Ci sarà una chiesa contraffatta. La Chiesa di Cristo [la Chiesa cattolica] sarà una. E il falso profeta ne creerà un’altra. La falsa chiesa sarà mondana, ecumenica e globale. Sarà una federazione di chiese. E le religioni formeranno un certo tipo di associazione globale. Un parlamento mondiale delle chiese. Sarà svuotato di ogni contenuto divino e sarà il corpo mistico dell’Anticristo. Il corpo mistico sulla terra oggi avrà il suo Giuda Iscariota, e sarà il falso profeta. Satana lo assumerà tra i nostri vescovi”».
Commento del PCB: San Carlo Borromeo lavorò diligentemente al rinnovamento interno dell’arcidiocesi affidata. Spesso saliva a piedi sulle montagne per salvare le anime negli insediamenti abbandonati. Durante la peste rischiò la vita e preparò i moribondi alla morte. Fu oggetto di un fallito attentato contro di lui a causa dei suoi sforzi per la rinascita interna della Chiesa. Quando i lavori del Concilio di Trento raggiunsero un momento di crisi, fu Carlo che impegnò tutte le sue energie affinché il Concilio completasse la sua opera di rinnovamento. Oggi, il portatore del suo nome, l’Arcivescovo Carlo Maria Viganò, segue le orme di questo grande santo. Ha coraggiosamente difeso Cristo e la sua Chiesa. Sei anni fa, ha chiesto le dimissioni del papa illegittimo, che sta distruggendo i pilastri fondamentali della fede. Per questo si è guadagnato persecuzioni, calunnie e una tragicomica scomunica da parte di questo arcieretico, davanti al quale tutti tremano come davanti al malvagio Erode. San Carlo Borromeo, sia in tempo di peste che in situazioni difficili, ha dato l’esempio ai vescovi di mettere da parte la paura e seguirlo. Possano anche oggi i veri vescovi mettere da parte la paura dell’arcieretico Bergoglio e seguire il coraggioso arcipastore Carlo Maria Viganò nella fedeltà a Cristo.

+ Elia
Patriarca del Patriarcato Cattolico Bizantino

+ Metodio OSBMr + Timoteo OSBMr
Vescovi Segretari

25 luglio 2024

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