Analisi della Dichiarazione dell’Arcivescovo C. M. Viganò sulla situazione nella Chiesa /Parte 4: Viganò tiene la bandiera della Chiesa di Cristo, Bergoglio tiene la bandiera arcobaleno dell’anti-chiesa/

2 months ago
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Abbiamo assistito al processo-farsa criminale contro l’Arcivescovo Carlo Maria Viganò. La setta scismatica lo ha accusato di un cosiddetto scisma, il che è in realtà impossibile, perché attualmente la Chiesa non ha un papa. Questo fatto deriva dalla realtà che Bergoglio è un eretico manifesto. Era già eretico prima di occupare la sede papale e quindi la sua elezione è invalida. Ciò è confermato dalla Bolla dogmatica di Paolo IV. Coloro che hanno emesso un giudizio nullo e non valido sull’Arcivescovo Viganò sono non solo in scisma, ma con la loro apostasia si sono scomunicati dalla Chiesa. L’Arcivescovo afferma: “Una setta scismatica mi accusa di scisma: dovrebbe essere sufficiente per dar prova del sovvertimento in atto. Immaginate quale imparzialità di giudizio potrà esercitare un giudice che dipende da colui che io accuso di essere un usurpatore. Ma proprio perché questa vicenda è emblematica, desidero che i fedeli – che non sono tenuti a conoscere il funzionamento dei tribunali ecclesiastici – comprendano che il delitto di scisma non si consuma quando vi sono fondate ragioni di considerare dubbia l’elezione del Papa, in ragione del vitium consensus e delle irregolarità o delle violazioni delle norme che regolano il Conclave. (cfr. Wernz – Vidal, Ius Canonicum, Roma, Pont. Univ. Greg., 1937, vol. VII, p. 439)”.
Questo processo farsa dimostra che l’Arcivescovo è processato da colui che lui ha accusato di usurpare la carica più alta. L’Arcivescovo sottolinea che il suo processo è emblematico. Ciò significa che l’usurpatore Bergoglio perseguirà un processo-farsa simile contro qualsiasi vero vescovo che si rifiuti di tradire Dio e quindi si rifiuti di benedire il peccato di sodomia. Ma se un vescovo codardo si sottomette a Bergoglio e inizia a benedire il peccato, lo attende la dannazione eterna all’inferno.
Citazione dell’Arcivescovo C. M. Viganò: “La Bolla Cum ex apostolatus officio di Paolo IV stabilisce in perpetuo la nullità della nomina o dell’elezione di qualsiasi Prelato – ivi compreso il Papa – che fosse caduto in eresia prima della sua promozione a Cardinale o elevazione a Romano Pontefice. Essa definisce la promozione o l’elevazione nulla, irrita et inanis, ossia nulla, non valida e senza alcun valore, “anche se avvenuta con la concordanza e l’unanime consenso di tutti i Cardinali; neppure si potrà dire che essa è convalidata col ricevimento della carica, della consacrazione o del possesso […], ovvero per l’intronizzazione […] dello stesso Romano Pontefice o per l’obbedienza a lui prestata da tutti e per il decorso di qualsiasi durata di tempo nel detto esercizio della sua carica. Paolo IV aggiunge che tutti gli atti compiuti da questa persona sono da considerarsi parimenti nulli e che i suoi sudditi, tanto chierici quanto laici, sono liberati dall’obbedienza nei suoi confronti…
Per questo motivo, con serenità di coscienza, ritengo che gli errori e le eresie a cui Bergoglio aderiva prima, durante e dopo la sua elezione e l’intenzione posta nella presunta accettazione del Papato rendono nulla la sua elevazione al Soglio”.
L’Arcivescovo Viganò fa riferimento alla Bolla dogmatica per dimostrare che Jorge Bergoglio è un papa invalido. Oltre alla Bolla, è la Sacra Scrittura stessa – Gal 1,8-9 – che dice che chiunque predichi un vangelo diverso, sia anatema, cioè escluso – maledetto. Bergoglio predica un insegnamento diverso – un antivangelo sodomitico! Questa è ribellione contro Dio. Il suo antivangelo è diametralmente opposto al Vangelo di Cristo e all’intera tradizione della Chiesa. Anche i Padri della Chiesa, i santi Cipriano, Atanasio, Agostino, Girolamo e i Dottori della Chiesa, san Roberto Bellarmino, san Francesco di Sales, sant’Alfonso de’ Liguori, concordano su questa verità e affermano chiaramente che il papa che è un eretico manifesto si è escluso dalla Chiesa e, poiché non è un membro del corpo, non può esserne il capo.
Citazione dell’Arcivescovo C. M. Viganò: “Se tutti gli atti di governo e di magistero di Jorge Mario Bergoglio, nei contenuti e nelle forme, si dimostrano estranei e addirittura in conflitto con ciò che costituisce l’azione di qualsiasi Papa; se anche un semplice fedele e addirittura un non Cattolico capiscono l’anomalia del ruolo che Bergoglio sta svolgendo nel progetto globalista e anticristiano portato avanti dal World Economic Forum, delle Agenzie dell’ONU, dalla Commissione Trilaterale, dal Gruppo Bilderberg, dalla Banca Mondiale e da tutte le altre tentacolari ramificazioni dell’élite mondialista, ciò non dimostra minimamente la mia volontà di scisma nell’evidenziare e denunciare questa anomalia”.
L’Arcivescovo sottolinea che i crimini commessi dall’usurpatore del papato, Jorge Bergoglio, sono così evidenti che devono essere visti non solo da preti e vescovi, ma anche da semplici fedeli e non cattolici. Anche loro vedono questa anomalia del ruolo svolto dal falso papa. L’Arcivescovo sottolinea la profonda collaborazione della Deep Church con il Deep State, ovvero la collaborazione di Bergoglio e della sua setta con organizzazioni controllate da élite globaliste. Questa collaborazione persegue obiettivi anticristiani e globalisti. Indicando questa realtà, che è già evidente a tutti, l’Arcivescovo Viganò non sta provocando uno scisma nella Chiesa. Il processo farsa contro di lui è scandaloso.
Citazione dell’Arcivescovo C. M. Viganò: “Eppure mi si attacca e mi si processa perché vi è chi si illude che condannandomi e scomunicandomi la mia denuncia del colpo di stato perda consistenza. Questo tentativo di mettere tutti a tacere non risolve nulla, ed anzi rende più colpevole e complice chi cerca di dissimulare o minimizzare la metastasi che sta distruggendo il corpo ecclesiale”.
L’Arcivescovo Viganò accusa coloro che hanno inscenato il processo farsa della “scomunica” di illudersi che questo metterà a tacere la sua voce di verità che smaschera il colpo di stato vaticano. Al contrario, ancora di più così facendo, metastasi nascoste sono venute alla luce.
Citazione dell’Arcivescovo C. M. Viganò: “Se il Papato Romano – il Papato, per intenderci, di Pio IX, Leone XIII, Pio X, Pio XI, Pio XII – è considerato un ostacolo al dialogo ecumenico e il dialogo ecumenico viene perseguito come priorità assoluta della “chiesa sinodale” rappresentata da Bergoglio, in quale altro modo potrebbe concretizzarsi questo dialogo, se non nella rimozione di quegli elementi che rendono il Papato incompatibile con esso, e quindi manomettendolo in modo del tutto illegittimo e invalido?”
Bergoglio ha da tempo concretizzato un piano nascosto per abolire l’istituzione del papato perché è un ostacolo al dialogo ecumenico, che è perseguito come priorità assoluta dell’‘anti-chiesa sinodale’ di Bergoglio. Il paradosso è poi ancora più ridicolo quando l’apostata Bergoglio punisce i cattolici ortodossi per una sorta di scisma irreale.
Citazione dell’Arcivescovo C. M. Viganò: “Da quale “chiesa” mi potrei separare, quale “papa” rifiuterei di riconoscere, se la prima si definisce “chiesa conciliare e sinodale” in antitesi alla “chiesa preconciliare” – ossia la Chiesa di Cristo?”
L’Arcivescovo indica la realtà di due chiese. C’è la Chiesa conciliare e sinodale di Bergoglio sotto il titolo di Chiesa cattolica, che ha paradigmi diversi e un vangelo diverso ed è opposta alla Chiesa di Cristo. La Chiesa di Cristo è quella che è costruita sul Vangelo e sulla tradizione degli apostoli e dei santi. Questa è rappresentata dall’Arcivescovo Viganò. Bergoglio si è separato dalla Chiesa di Cristo tramite eresie ed è nello scisma e nell’apostasia, cioè è fuori dalla Chiesa di Cristo.
Citazione dell’Arcivescovo C. M. Viganò: “…quale “papa” rifiuterei di riconoscere…, se (il papa) dimostra di ritenere il Papato proprio appannaggio personale di cui disporre modificandolo e alterandolo a piacimento, e sempre in coerenza con gli errori dottrinali implicati dal Vaticano II e dal “magistero” postconciliare?”
La realtà è che Bergoglio si è pubblicamente consacrato a Satana in Canada nel 2022. Successivamente, ha trasformato la Chiesa cattolica in una sinagoga di Satana, sia attraverso il motu proprio Ad theologiam promovendam sul cambio di paradigmi, sia attraverso la dichiarazione Fiducia supplicans benedicendo il peccato di sodomia. In questa anti-chiesa di Bergoglio, che occupa la struttura esterna della Chiesa, non può più essere eletto un papa ortodosso. Bergoglio ha così abolito l’istituzione del papato.
Oggi ogni vero vescovo cattolico deve essere consapevole della realtà di questa situazione e separare se stesso e la sua diocesi dalla setta di Bergoglio il prima possibile. Un vescovo che lo farà sarà diffamato, proprio come l’Arcivescovo Viganò. Ma questo sarà un segno che lui e l’Arcivescovo Viganò sono nella vera Chiesa di Cristo, contro la quale le porte dell’inferno non prevarranno. I vescovi, con le loro diocesi, che si uniranno all’Arcivescovo Viganò hanno il diritto di accettarlo come vero Papa in questa situazione straordinaria. Ciò ripristinerà anche l’istituzione del papato.
Carlo Maria Viganò tiene la bandiera della Chiesa di Cristo, mentre Jorge Bergoglio tiene la bandiera arcobaleno dell’anti-chiesa. Sotto quale bandiera starai oggi tu?

+ Elia
Patriarca del Patriarcato Cattolico Bizantino

+ Metodio OSBMr + Timoteo OSBMr
Vescovi Segretari

18 luglio 2024

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