PCB: Analisi delle eresie in “Ad theologiam promovendam”

3 months ago
21

Guarda questo video su: https://resurre.wistia.com/medias/4uy129ro2c
https://youtu.be/lu3SKDh2tSw
https://ugetube.com/watch/KqfaGjGNCs3mBsV
https://cos.tv/videos/play/50067262215066624
https://www.bitchute.com/video/TatwMTW3Lbly/

https://vkpatriarhat.org/it/?p=10389
https://bcp-video.org/it/analisi-delle-eresie/

Sottoscriviti al servizio di NewsLetter di PCB https://bit.ly/3Jdjdtu

Il 1° novembre, subito dopo la chiusura del Sinodo di ottobre, lo pseudo papa Francesco ha emesso un motu proprio intitolato Ad theologiam promovendam. Si tratta essenzialmente di una lettera di accompagnamento per modificare gli statuti della Pontificia Accademia di Teologia con l’obiettivo di cambiare la dottrina teologica della Chiesa eliminandone i fondamenti, cioè la Sacra Scrittura e la Tradizione.
Citazione di Bergoglio: “Per promuovere la teologia in avvenire non ci si può limitare a riproporre astrattamente formule e schemi del passato”. (1)
Se queste formule e schemi sono la tutela delle verità salvifiche della fede, allora la loro eliminazione porta alla perdita della verità oggettiva e rivelata e rappresenta una minaccia per la nostra salvezza. Queste formule sono sostenute dai Padri e dai Dottori della Chiesa. Abusando di un’autorità che non gli appartiene, Bergoglio intende distruggere i fondamenti della fede e, in definitiva, raggiungere l’autodistruzione della Chiesa.
Citazione di Bergoglio: “La riflessione teologica è perciò chiamata a una svolta, a un cambio di paradigma, a una ‘coraggiosa rivoluzione culturale’ (Lettera Enciclica Laudato si’, 114)”. (4)
Qui Bergoglio parla già chiaramente di un cambio di paradigma. Non dice deliberatamente cosa, nello specifico, abolirà e cosa legalizzerà. Tuttavia introduce il principio del cambio di paradigma, cioè l’abolizione dei dogmi, pilastri della nostra fede. Così, gli eretici diventano la forza trainante della Chiesa, protetti dalla falsa autorità papale. Coloro che non vorranno partecipare a questa coraggiosa rivoluzione culturale di Bergoglio saranno etichettati in modo sprezzante come scismatici.
Se smettiamo di rispettare le leggi naturali della fisica, perderemo la vita. Se cessiamo di rispettare le leggi spirituali contenute nel Vangelo, radicate nella Tradizione e chiaramente espresse nei dogmi della Chiesa, perderemo la vita eterna.
Citazione di Bergoglio: “… una rivoluzione culturale che la impegni (cioè la teologia), in primo luogo, a essere una teologia fondamentalmente contestuale, capace di leggere e interpretare il Vangelo nelle condizioni in cui gli uomini e le donne quotidianamente vivono…”.
Questo atteggiamento contraddice il comando fondamentale di Cristo: pentirsi e credere al Vangelo. Dobbiamo cambiare la nostra vita secondo il Vangelo di Cristo, e non secondo il falso anti-vangelo di Bergoglio che conferma uno stile di vita empio, immorale ed egoista nelle condizioni in cui gli uomini e le donne quotidianamente vivono.
Citazione di Bergoglio: “...(la teologia) avendo come archetipo l’Incarnazione del Logos eterno, il suo entrare nella cultura, nella visione del mondo, nella tradizione religiosa di un popolo”.
Questa affermazione di Bergoglio può essere vista solo alla luce della sua consacrazione a Satana in Canada e dell’intronizzazione del demone Pachamama in Vaticano.
Il Logos si è incarnato, ma l’affermazione di Bergoglio chiarisce che il suo entrare non deve influenzare in alcun modo la cultura, la visione del mondo o la tradizione religiosa dei pagani. Ma se si rispetta la cultura pagana, la cui radice è il culto dei demoni, né Cristo né il Vangelo possono essere accolti se non in modo formale e inefficace. E questo è l’obiettivo della teologia di Bergoglio, che distrugge totalmente i fondamenti stessi della Chiesa e impedisce la vera missione. Al contrario, dà luogo ad un’antimissione pagana all’interno della Chiesa. Il programma di Bergoglio è un’attuazione pratica della Nostra aetate del Vaticano II.
Citazione di Bergoglio: “A partire da qui, la teologia non può che svilupparsi in una cultura del dialogo … tra diverse religioni”.
Gesù non ci ha comandato di dialogare con coloro che adorano i demoni. Dobbiamo predicare loro il vangelo della salvezza di Cristo con la potenza dello Spirito Santo. Una teologia che non può che svilupparsi in una cultura del dialogo è falsa e diabolica. Porta alla distruzione del cristianesimo. L’Apostolo grida: “Predica la parola, insisti a tempo opportuno e importuno… Verrà un tempo, infatti, in cui gli uomini non sopporteranno più la sana dottrina, ma, secondo le proprie voglie, si circonderanno di una folla di maestri, facendosi solleticare le orecchie, e distoglieranno le orecchie dalla verità e si volgeranno alle favole” (2 Tim 4, 2s). Siamo obbligati a compiere la vera missione e a non mantenere un falso dialogo che porta all’avvelenamento spirituale!
Citazione di Bergoglio: “…confrontandosi apertamente con tutti, credenti e non credenti. L’esigenza di dialogo è infatti intrinseca all’essere umano e all’intera creazione…”.
Eva in Paradiso si confrontò apertamente con il serpente e tutto finì in modo molto tragico.
Bergoglio è disposto a confrontarsi con tutti, credenti e non credenti, tranne i cattolici ortodossi. Infatti, un atteggiamento di disprezzo nei loro confronti è intrinseco in lui. Quando l’ex nunzio statunitense C. M. Viganò ha voluto avviare con lui un dibattito sulla copertura degli abusi sessuali subiti dai seminaristi, non c’era dialogo intrinseco all’essere umano e all’intera creazione. Inoltre, quando il cardinale Zen, 90 anni, ha aspettato un’udienza tutto il giorno al freddo gelido, non è stato ricevuto affatto.
Allo stesso modo, quattro e poi cinque cardinali dei “dubia” attendono il dialogo fino ad oggi. Non c’è stato nemmeno alcun dialogo con gli autori della “Correzione filiale”. Bergoglio è un’eccezione tra gli esseri umani, perché il dialogo non gli è intrinseco. Tutt’al più dialoga con omosessuali, transessuali ed élite dedite a Satana, ma in nessun caso con l’obiettivo di convertirli.
Citazione di Bergoglio: “… è compito peculiare della teologia scoprire ‘l’impronta trinitaria’ che fa del cosmo in cui viviamo ‘una trama di relazioni’ in cui ‘è proprio di ogni essere vivente tendere verso un’altra cosa’”.
La teologia non ha il compito di scoprire una vaga “impronta trinitaria”, ma di annunciare Dio rivelato nella Trinità con lo scopo di salvare le anime. Ciò implica la necessità di ricevere il Figlio di Dio come Salvatore. La teologia di Bergoglio non menziona questa esigenza e tanto meno sottolinea questo fondamento. La teologia di Bergoglio, che non tende alla salvezza in Gesù Cristo, ma piuttosto proclama che è proprio di ogni essere vivente tendere verso un’altra cosa, non è teologia cristiana. È piuttosto una specie di labirinto indù che non ha nulla a che fare con la salvezza dell’anima.
Citazione di Bergoglio: “Il dialogo con gli altri saperi presuppone evidentemente … la coscienza dell’essenziale dimensione sinodale … del fare teologia”. (6)
L’apostolo Paolo indica la vera fonte della conoscenza: “Voglio, infatti, che voi... otteniate tutta la ricchezza della piena certezza d’intelligenza per la conoscenza del mistero di Dio, cioè di Cristo, nel quale sono nascosti tutti i tesori della sapienza e conoscenza. Dico questo affinché nessuno vi inganni con parole seducenti… Continuate a vivere nel Signore, Cristo Gesù, … radicati e edificati in Lui… Guardate che nessuno faccia di voi sua preda con la filosofia e con vani raggiri secondo la tradizione degli uomini e gli elementi del mondo e non secondo Cristo”. (Col 2,1-8). Dobbiamo stare attenti che Bergoglio non ci inganni attraverso il dialogo con gli altri saperi che presuppone evidentemente la coscienza dell’essenziale dimensione sinodale del fare teologia. Questa teologia porta all’annullamento delle leggi e dei comandamenti di Dio e, quindi, alla perdita di Cristo e alla perdizione dell’anima.
Citazione di Bergoglio: “La sinodalità ecclesiale impegna dunque i teologi a fare teologia in forma sinodale, promuovendo tra loro la capacità di ascoltare, dialogare, discernere e integrare la molteplicità e varietà” (LGBTQ). (6)
Se la sinodalità ecclesiale impegna i teologi a fare teologia in forma sinodale, significa che ogni teologo è obbligato a predicare le eresie di Bergoglio e non deve più predicare l’autentica dottrina della Chiesa. Altrimenti non c’è più posto per lui nella setta ereticale di Bergoglio, così come non c’è posto per il Signore Gesù Cristo e per lo Spirito Santo.
Quanto al “fare teologia” senza preghiera, senza pentimento, senza i veri fondamenti della fede, non si tratta di teologia ma di eresiologia.
Per quanto riguarda la capacità di ascoltare, dialogare, discernere e integrare la molteplicità e varietà, in altre parole, integrare LGBTQ nella Chiesa, ciò porta al suicidio spirituale. Bergoglio ordina di ascoltare coloro che non vogliono convertirsi a Cristo, cioè gli eretici incalliti e i dissoluti, e ordina anche di integrare la loro ostinazione nel peccato e nella menzogna. Questa è il cammino verso la perdizione.
Citazione finale dal motu proprio: “Tutto ciò che ho decretato in questa Lettera Apostolica motu proprio data, ordino che abbia valore stabile e duraturo, nonostante qualsiasi cosa contraria”.
Nel suo motu proprio, Bergoglio predica eresie e insegnamenti fuorvianti che portano all’apostasia, e con la sua autorevole dichiarazione dimostra che si oppone (a Dio) e si innalza su tutto ciò che è chiamato Dio o che è oggetto di culto. Fino a sedersi egli stesso nel tempio di Dio (ha usurpato il papato), proclamandosi Dio (cfr 2 Ts 2, 3s.).
Bergoglio introduce il proprio anti-vangelo, per il quale lui e coloro che si sottomettono a lui incorrono nell’anatema di Dio secondo Gal 1,8-9.
L’eresia della papolatria sostiene che un papa può consacrarsi a Satana, annullare i comandamenti di Dio, promuovere la sodomia proibita da Dio (2 Pt 2, 6) o addirittura trasformare la Chiesa di Cristo nella pseudo-Chiesa dell’anticristo, ed essere comunque il papa, a cui dobbiamo obbedire ciecamente, sia qui che una volta all’inferno. I papolatristi boicottano la bolla dogmatica di Paolo IV, così come san Roberto Bellarmino, sant’Alfonso e altri dottori della Chiesa, i quali insegnano che un papa che è un eretico manifesto si è scomunicato dalla Chiesa e, quindi, non può esserne il capo. Grazie all’eresia della papolatria, Bergoglio può distruggere la Chiesa e il papato senza alcuna resistenza.
Ogni vescovo è obbligato in questo momento critico a compiere il passo salvifico di separare se stesso e la sua diocesi dall’eretico manifesto che ha usurpato il papato e dalla sua setta. Chi non si separerà da lui sarà costretto da Bergoglio e dalla sua setta a separarsi da Cristo, e il suo nome sarà cancellato dal libro della vita. Nell’ora della sua morte finirà nello stagno di fuoco.
Cari vescovi, la salvezza della Chiesa è nelle vostre mani! Separatevi dalla Babilonia di Bergoglio!

+ Elia
Patriarca del Patriarcato Cattolico Bizantino
+ Metodio OSBMr + Timoteo OSBMr
Vescovi Segretari

18 dicembre 2023

Loading comments...