PCB: Bolla dogmatica Cum ex apostolatus officio e sua attuale applicazione

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La bolla dogmatica Cum ex apostolatus officio afferma: “Se mai dovesse accadere in qualche tempo che un vescovo … o un cardinale di Romana Chiesa oppure lo stesso Romano Pontefice, che prima della sua promozione a cardinale o alla sua elevazione a Romano Pontefice, avesse deviato dalla fede cattolica o fosse caduto in qualche eresia, la sua promozione o elevazione, anche se avvenuta con la concordanza e l’unanime consenso di tutti i cardinali, sia nulla, non valida e senza alcun valore”.
Paolo IV, al termine della sua Bolla, dichiara: “Pertanto, a nessun uomo sia lecito infrangere questo foglio di nostra approvazione, né contraddirlo con temeraria audacia. Che se qualcuno avesse la presunzione d’attentarvisi, sappia che incorrerà nello sdegno di Dio Onnipotente e dei suoi Beati Apostoli Pietro e Paolo”. (1559)
Questa bolla dogmatica si riferisce al caso di un eretico manifesto Bergoglio?
Il fatto è che le eresie di Bergoglio hanno raggiunto il culmine dopo la sua consacrazione a Satana in Canada (2022) e dopo il Sinodo di ottobre. Bergoglio ha evidentemente abusato dell’ufficio papale per introdurre la cosiddetta benedizione delle unioni sodomite. Questa è ribellione e il crimine più grave contro Dio Creatore e l’ordine della creazione da Lui dato. Con questi crimini supremi contro il 1° e il 6° comandamento del Decalogo, e anche contro gli insegnamenti del Vangelo di Cristo, Bergoglio si è scomunicato dalla Chiesa come arcieretico. Occupa illegalmente il papato e lo usa contrariamente ai suoi scopi.
Quando Bergoglio, durante il suo pontificato, ha commesso per la prima volta l’eresia pubblica di promuovere la sodomia? Era al suo ritorno da Rio de Janeiro nel 2013. L’autorità suprema della Chiesa deve tutelare la dottrina della fede e della morale, cioè deve chiamare il peccato per quello che è veramente e condannarlo come ostacolo alla salvezza. Allo stesso tempo deve indicare il Salvatore che ha preso su di sé i peccati del mondo. Se non lo fa, e al contrario legalizza addirittura il peccato, abusa della suprema autorità per diffondere massicciamente l’infezione mortale che ha come risultato l’oscurità spirituale e la morte eterna.
L’intenzione di Bergoglio di spingere per la legalizzazione dell’omosessualità abusando dell’ufficio papale è continuata per tutto il decennio. Ha lavato e baciato i piedi di un transessuale, ha promosso il matrimonio dei sodomiti nel film “Francesco” e, inoltre, ha promosso il loro presunto diritto all’adozione di bambini, anche se sa benissimo che molti sodomiti sono anche pedofili. Al Sinodo dei Giovani (2018), ha cercato di introdurre la terminologia LGBT nei documenti ecclesiastici, e negli Stati Uniti ha vietato le indagini sugli scandali omosessuali nella Chiesa, riferendo che la questione sarebbe stata affrontata a livello globale in una riunione dei vescovi a Roma. Non è stato risolto nulla; al contrario, ha introdotto un programma di cosiddetto accompagnamento delle persone omosessuali. In realtà ciò significa che non bisogna dire loro che l’omosessualità è un peccato e non bisogna portarli al pentimento attraverso il quale possano essere liberati da questo peccato. Così facendo si è fatto beffe degli sforzi dei vescovi americani.
Bergoglio invita noti prelati omosessuali in Vaticano e affida loro le più alte cariche nella Chiesa. Quando mons. Viganò lo invitò a dimettersi assieme alla sua rete omosessuale, egli sfacciatamente rise di lui e lo denigrò in modo rude e falsato, etichettandolo come “accusatore dei fratelli”. Di fatto Bergoglio invita in Vaticano per visite private solo omosessuali, transessuali e massoni. In tal modo dimostra la sua unità ideologica con l’Agenda LGBTQ 2030.
L’intero cosiddetto cammino sinodale è stato mascherato per due anni e mezzo. In realtà, fin dall’inizio, si è trattato di una promozione nascosta dell’ideologia dell’omosessualità, sostanzialmente dell’abolizione dei principi morali e delle leggi di Dio. Lo pseudo papa elimina così la necessità del pentimento e del sacrificio di riscatto di Cristo per i nostri peccati. Egli scambia la via della salvezza con la larga via verso la perdizione. Il Sinodo di ottobre a porte chiuse, come ha testimoniato il cardinale Müller, aveva come obiettivo principale la legalizzazione ecclesiale dell’omosessualità unita alla cosiddetta benedizione di queste unioni peccaminose.
Già l’anno scorso Bergoglio ha avviato segretamente l’eresia pratica della legalizzazione della sodomia con la cosiddetta benedizione delle coppie omosessuali e queer attraverso la Conferenza episcopale di Germania e Belgio. Pubblicamente nel gennaio 2023, Bergoglio ha annunciato ai media mondiali che i vescovi devono subire una conversione per accogliere le persone LGBTQ. Quindi è chiaro che Bergoglio non ha commesso un errore occasionale, né si è trattato di un semplice errore teologico o di un’eresia materiale. Ha fatto tutto questo consapevolmente e secondo un piano preordinato e non si tirerà indietro. Questa sua intenzione a lungo termine dimostra che era già un eretico prima della sua elezione papale, e assunse il pontificato già con questa intenzione di distruggere sistematicamente le leggi di Dio e legalizzare la sodomia.
Ci sono fatti del passato che dimostrano che Bergoglio, mentre era ancora vescovo e cardinale di Buenos Aires, ha abusato della sua autorità ecclesiastica per promuovere la legalizzazione statale della sodomia. Ciò è dimostrato dalla sua corrispondenza pubblicamente nota con eminenti politici, nonché dai suoi sforzi attivi per liberare dal carcere i criminali condannati per sodomia legata a pedofilia. A lui si applica l’affermazione della bolla dogmatica Cum ex apostolatus officio di Paolo IV, secondo la quale la sua elezione a papa era nulla, non valida e senza alcun valore.
La situazione con Bergoglio può essere paragonata a quella di un criminale che ha commesso diversi omicidi ma non è stato subito colto in flagrante e smascherato. Quando finalmente fu colto in flagrante dopo dieci anni di attività malvagie, solo allora fu possibile condurre un’indagine retrospettiva sui suoi crimini. Anche i crimini che erano stati nascosti in passato furono successivamente indagati, fino al primo, che dimostra che era già un criminale e meritava una giusta punizione.
Jorge Bergoglio è un caso simile. Solo ora è possibile riportare alla luce retrospettivamente i fatti e sulla base di essi accertare l’invalidità della sua promozione a cardinale o elevazione a Pontefice, prendendo atto del fatto che era un eretico.
Riguardo all’invalidità dell’accettazione del papato, mons. Viganò si esprime brevemente:
“nella pratica, una serie ininterrotta e coerente di atti (di Bergoglio) palesemente contrari allo scopo per cui esiste il Papato … dimostra la determinazione ad usare l’autorità papale e il potere che ne deriva con finalità eversive: questo inficia l’autorità stessa… , perché rivela la mens di Bergoglio e la sua incompatibilità con la funzione che ricopre. … Bergoglio intendeva usare – e usa tuttora – per distruggere la Chiesa e dannare le anime”.
Possiamo aggiungere che anche la semplice logica dimostra che se qualcuno agisce continuamente in contrasto con lo scopo prefissato dall’ufficio che occupa fin dall’inizio, è chiaro che ha usurpato l’ufficio con lo scopo opposto. Bergoglio aveva intenzione, già prima dell’elezione papale, di abusare dell’ufficio pontificio per distruggere la Chiesa e quindi l’elezione papale è nulla, non valida e senza alcun valore secondo la Bolla.
La tragedia è che, anche se questa verità ora è stata rivelata ed espressa, molti vescovi continuano a considerare Jorge Bergoglio un papa valido. Si sottomettono a lui nonostante il fatto che lui cerchi apertamente l’autodistruzione della Chiesa e la sua trasformazione in un’anti-chiesa New Age. Ogni vescovo è obbligato in questa situazione, finché c’è tempo, a separare se stesso e la sua diocesi dalla falsa sottomissione a Bergoglio e alla sua setta. Se Bergoglio cerca di rimuoverlo dall’incarico, come è successo con il vescovo Strickland, allora non solo non dovrebbe, ma non deve obbedire. Gli ordini di Bergoglio sono nulli, non validi e senza alcun valore.

+ Elia
Patriarca del Patriarcato Cattolico Bizantino

+ Metodio OSBMr + Timoteo OSBMr
Vescovi Segretari

26 novembre 2023

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