10 months ago

https://rumble.com/v2qics0-la-rivista-doccultura-the-economist-annuncia-la-fine-del-contante-nel-2026 Euro digitale, ecco il piano della Ue: garantiti i pagamenti in contanti
La Commissione svela le prime disposizioni che spianano la strada alla Bce. Presentato un altro progetto legislativo che punta a confermare l'euro come unica moneta con corso legale
https://24plus.ilsole24ore.com/art/euro-digitale-ecco-piano-ue-garantiti-pagamenti-contanti-AELkfjsD
Dopo un lungo lavoro preparatorio, in particolare con la Bce, la Commissione europea ha presentato il 28 giugno la base giuridica che permetterà eventualmente all’istituto monetario di creare l’euro digitale. Il nuovo strumento finanziario giunge dopo che negli ultimi anni l’emergere di criptovalute (come il bitcoin) ha creato non poche incertezze sul futuro delle valute ufficiali.

Resta che in alcuni paesi europei l'euro digitale è guardato con sospetto.

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Una riflessione che riguarda 100 banche centrali
L'iniziativa comunitaria giunge mentre oltre 100 banche centrali nel mondo stanno riflettendo all'idea di emettere valute digitali. Secondo la proposta legislativa, l'euro digitale verrà distribuito a cittadini e imprese da banche e altri fornitori di servizi di pagamento.

A differenza delle criptovalute, e come l'euro di carta, la nuova moneta sarebbe denaro della banca centrale (CBDC ovvero Central bank digital currency, ndr).

Bruxelles ha insistito ieri che verrà assicurato il pieno rispetto della privacy nell'uso della nuova moneta.

«Con l'euro digitale, i cittadini potranno pagare con ‘denaro pubblico’ – ha spiegato il vicepresidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis -. Sarà possibile pagare sia online che offline. Avere un portafoglio digitale in euro ricaricato sul proprio telefono - o su un altro dispositivo - sarà come avere monete e banconote in tasca (…) L’importo sarà soggetto a un tetto massimo in modo da proteggere la stabilità finanziaria, evitare un sostanziale deflusso di depositi dalle banche», e lottare contro le frodi.

La Commissione Ue presenta la proposta per l'euro digitale
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Libertà di scegliere pagamenti in contanti
Oltre al testo sull'euro digitale, Bruxelles ha anche presentato un altro progetto legislativo con l'obiettivo di confermare che l'euro rimane l'unica moneta con corso legale nella zona euro. «Gli Stati membri – ha spiegato la Commissione europea - dovranno garantire un’ampia accettazione dei pagamenti in contanti e un accesso sufficiente ed efficace al contante (…). La proposta garantirà a tutti i residenti della zona euro la libertà di scegliere il metodo di pagamento preferito».

La seconda iniziativa serve a salvaguardare il ruolo dell'euro. Le istituzioni comunitarie non vogliono che l'euro digitale stravolga il ruolo dei contanti e svaluti il valore della moneta (memori della scelta americana di disancorare il dollaro dall'oro negli anni ’70). Il contesto è ormai segnato dal pagamento elettronico. Il commissario agli affari economici Paolo Gentiloni faceva notare ieri che il numero di distributori di banconote è sceso da 420mila nel 2016 a 370mila nel 2022.

eurodigitale

In questa fase le istituzioni stanno ancora attraversando un periodo di studio e progettazione, ma questa rappresenta una fase cruciale. Si tratta del momento decisivo che determinerà quale sarà il volto dell’euro digitale, su quale tecnologia sarà basato e come sarà integrato nella vita di tutti i giorni. Le CBDC, infatti, rappresentano una tendenza inevitabile, sono destinate a diffondersi su scala globale, a rivoluzionare il modo di fare pagamenti e, probabilmente, di intendere il denaro.

Ma ci sono quattro sfide chiave per lo sviluppo delle criptovalute sovrane: (i) scalabilità delle infrastrutture necessarie alle valute digitali; (ii) capacità tecnologica di gestire un numero ingente di transazioni in tempi ridotti; (iii) resilienza ad attacchi informatici e disastri naturali; (iv) sostenibilità energetica. Per affrontare con successo queste sfide sarà necessaria la collaborazione di tutti i soggetti coinvolti nello sviluppo e nell’implementazione delle Central Bank Digital Currencies: i regolatori, il settore finanziario e le aziende tecnologiche.