Name: LA MADONNA CHE SCIOGLIE I NODI NEL 2016.IL RITUALE MAGICO,è UNA FATTURA D'AMORE QUESTA ROBA,POI CI FU LA PACHAMAMA NEL 2019,LO SCIAMANO E POI NON AVETE VISTO QUELLO DELLA NONNA RAGNO (SPIDER GRANDMOTHER) NEL 2022
Uploaded: 2023-06-27T22:03:31+00:00
Duration: 1 min
Description: qui trovate tutta la spiegazione di tutte le cazzate fatte dai soliti noti in 8 anni eh:https://rumble.com/v1g09mr-papa-bergoglio-un-gesuitamassonepaganopoliteista-catechesi-di-don-minutella https://r

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qui trovate tutta la spiegazione di tutte le cazzate fatte dai soliti noti in 8 anni eh:https://rumble.com/v1g09mr-papa-bergoglio-un-gesuitamassonepaganopoliteista-catechesi-di-don-minutella https://rumble.com/v2wvsc5-bergoglio-massonepagano-e-satanista-e-tutti-tacciono
vi faccio vedere che cazzo di roba eh la nonna ragno che sono sempre divinità pagane della terra..sempre la stessa cazzata raccontata in robe diverse ed è il culto della dea madre e a santa morte appunto non di Dio ed è paganesimo..per quello faranno esplodere con le bombe atomiche tutto perchè sono già all'ottavo anno e quindi all'ottavo nodo..dal 2016 compreso sono all'ottavo anno nel 2023 i soliti noti https://en.wikipedia.org/wiki/List_of_earth_deities
tali dee sono talvolta indicate come Madre Terra,e divinità in varie religioni animistiche o panteistiche.La dea della terra è archetipicamente la moglie o la controparte femminile del Padre del Cielo o Padre Cielo, in particolare nelle teologie derivate dalla sfera proto-indoeuropea. In alcune culture politeiste, come l'antica religione egizia, il cielo è invece visto come la Madre Celeste o Madre del Cielo.
Nel Cristianesimo
Sia la Chiesa cattolica che la Chiesa ortodossa venerano la Vergine Maria come Madre di Dio.
È considerata come "Madre nostra", la Beata Madre, o la Santa Madre come ha dato alla luce Gesù Cristo, poiché i cristiani si riferiscono a se stessi come "Fratelli e sorelle in Cristo". C'è un Pater Noster ma non un equivalente Mater Nostra, tuttavia l'Ave Maria e il Sub Tuum Praesidium sono state forme popolari di preghiera e lode alla Vergine Maria per molti secoli. Alcuni possono percepire un parallelo nel chiamare Maria "Madre nostra" e l'Onnipotente Yahweh come "Padre nostro". In contrasto con la nozione pagana di una dea della fertilità, Maria è sia la Vergine Perpetua che la Madre di Dio allo stesso tempo, non è considerata la "Madre Celeste" in riferimento a Dio Padre o al "Padre Celeste" come sua consorte. Santa Maria non è mai stata indicata come una dea nei racconti evangelici dell'Annunciazione, delle Nozze di Cana o del Magnificat.Secondo i rami di studio della mariologia e della scolastica, sebbene Maria sia venerata come la santa più importante, è ancora una creatura e non è mai vista come uguale al Dio Uno che è il Creatore.
https://rumble.com/v2w7c0y-ges-di-nazareth-le-beatitudini-e-il-padre-nostro https://en.wikipedia.org/wiki/Mother_goddess
Madre Natura (a volte conosciuta come Madre Terra) è una personificazione della natura che si concentra sugli aspetti vivificanti e nutritivi della natura incarnandola, nella forma della dea madre.Il primo uso scritto è in greco miceneo: Ma-ka (traslitterato come ma-ga), "Madre Gaia",
https://en.wikipedia.org/wiki/Mother_Nature
. Tutto questo è radicato dal popolo pagano e dalle loro credenze, ma ha subito cambiamenti nel tempo, ma la sua rappresentazione principale è rimasta la stessa
Afrodite - dea dell'amore
Aditi - madre degli dei
Calypso - dea del silenzio
Durga - dea guerriera
Inanna - regina del cielo, dea della pioggia e del chiaro di luna
Harmonia - dea dell'armonia
Tripura Sundari - dea suprema onnipotente
La Dea Madre è un archetipo ampiamente riconosciuto in psicoanalisi,[20] e il culto delle dee della madre terra e del cielo è noto da numerose tradizioni religiose del politeismo storico, specialmente nelle civiltà classiche, quando i templi furono costruiti a molte Dee.
https://en.wikipedia.org/wiki/Matriarchal_religion
https://en.wikipedia.org/wiki/Triple_Goddess_(Neopaganism)
https://en.wikipedia.org/wiki/List_of_lunar_deities
https://en.wikipedia.org/wiki/Nature_worship
https://en.wikipedia.org/wiki/Earth_religion
https://en.wikipedia.org/wiki/Natural_religion
https://en.wikipedia.org/wiki/List_of_nature_deities
https://en.wikipedia.org/wiki/Modern_paganism
https://en.wikipedia.org/wiki/List_of_neo-pagan_festivals_and_events
https://en.wikipedia.org/wiki/List_of_modern_pagan_temples compresa la basilica di San pietro ops di Pachamama
La nonna ragno (Hopi Kokyangwuti, Navajo Na'ashjé'ii Asdzáá) è una figura importante nella mitologia, nelle tradizioni orali e nel folklore di molte culture dei nativi americani, specialmente negli Stati Uniti sudoccidentali.
https://en.wikipedia.org/wiki/Spider_Grandmother
Sud-ovest

"Spider Rock", Canyon de Chelly, Arizona; leggendaria casa della nonna ragno Navajo[2]
Mitologia Hopi
Nella mitologia Hopi, "Nonna Ragno" (Hopi Kokyangwuti)[1][3] chiamata anche "Gogyeng Sowuhti" tra molti altri nomi può assumere la forma di una donna anziana o senza tempo o la forma di un ragno comune in molte storie Hopi. Quando è nella sua forma di ragno, vive sottoterra in un buco che è come un Kiva. Quando viene chiamata, aiuterà le persone in molti modi, come dare consigli o fornire cure medicinali. "Spider Grandmother" è vista come un leader, un individuo saggio che rappresenta le cose buone. [4]

Storie di creazione
Primo racconto
Questa storia inizia con Tawa (il dio del sole) e Spider Woman (Nonna Ragno) che viene identificata con la Dea della Terra. Si separano per creare altri dei minori, quindi creano la terra e le sue creature. Spider Woman e Tawa si resero conto che le creature che avevano creato non erano vive, così diedero loro delle anime. Dopo questo, hanno creato la donna e l'uomo dalle loro stesse sembianze e li hanno cantati alla vita. Da lì, Spider Woman separò le creature in tribù e le guidò attraverso le Quattro Grandi Caverne. Dopo essere arrivati alla loro ultima casa, Spider Woman racconta alle persone i ruoli di una donna e di un uomo, così come le pratiche religiose che dovevano seguire. Si noti anche che l'antropologo Fred Eggan trovò questa versione vicina al mito della creazione Zuni.

I quattro mondi e l'emergenza
In questa narrazione, Nonna Ragno è anche conosciuta come lo Spirito Buono. Agisce come guida per le creature del primo mondo, aiutandole a viaggiare verso i mondi superiori. Li guida e li guida mentre si trasformano in forme diverse, diventando lentamente più umani. Lascia le creature nel quarto mondo (il mondo alto) per stabilirsi definitivamente.

I Quattro Mondi
In questa storia della creazione, la nonna ragno, chiamata anche "Gogyeng Sowuhti", è l'assistente di Tawa. La manda alle creature che vivono nel primo mondo per consegnare la sua parola. Tawa era scontento che le sue creazioni non capissero come vivere. Spider Grandmother guida le creature nei loro viaggi attraverso i mondi mentre le loro sembianze fisiche cambiano per essere più umane. Nel terzo mondo insegnò loro come tessere e fare vasi di terracotta. Mentre nel terzo mondo la gente cominciò ad allontanarsi e dimenticare Tawa. A causa di questo Spider Grandmother fu mandata a far sapere ai pochi che erano ancora buoni che era tempo di lasciare indietro gli altri. Con l'aiuto dei Pokanyhoya e dei Chipmunk, la Nonna Ragno consigliò e condusse le persone al mondo superiore dove avrebbero risieduto. La nonna ragno ha aiutato le persone a creare il sole e la luna, ha consigliato le persone su come e dove viaggiare e sulle pratiche religiose.

Altri miti
In The Destruction of Awatovi (A Walpi Reed Clan Version), Spider Grandmother usa il suo vetro speciale per trovare una donna scomparsa per Coyote e sua nonna. Coyote e sua nonna stanno cercando questa donna scomparsa mentre suo marito si prende cura dei loro figli a casa.

In The Village at Lamehva (How the Reed Clan Came to Walpi), la nonna ragno guida i suoi due nipoti che si chiamano entrambi Pakanghoya per creare persone dal fango. I fratelli presumono che abbia dato vita alla gente del fango. Più avanti nella storia, funge da guida per uno dei membri del villaggio del popolo del fango di nome Sikyakokuh. La nonna ragno consiglia Sikyakokuh nel suo viaggio per trovare un cane da caccia per il villaggio. Lei gli dice come placare il villaggio di cani per dargli uno dei loro membri.

In Destruction by Fire (Come il villaggio di Pivanhonkapi è morto), la nonna ragno salva il villaggio Oraibi dall'essere bruciato dalle streghe vicine. La nonna ragno ha filato una ragnatela magica sul villaggio e ha fatto in modo che la gente la bagnasse con l'acqua.

In The Races at Tsikuvi (Perché il popolo Payupki se n'è andato), la nonna ragno aiuta le persone del villaggio Payupki a vincere le gare contro il villaggio Tsikuvi (i cui membri erano stati scortesi con lei). Li ha aiutati mettendo una medicina speciale sulle gambe dei loro migliori corridori. Più avanti nella storia, si trasforma nella sua forma di ragno e striscia nell'orecchio del secondo corridore per darle consigli su come evitare le trappole piazzate dal villaggio di Tsikuvi. Alla fine della storia, la Nonna Ragno aiutò il villaggio Payupki a sfuggire a un attacco del villaggio rivale Tsikuvi consigliando al capo del villaggio Payupki di spostare il villaggio e la sua gente.

In The Story of Tiyo, la nonna ragno è chiamata "Spider Woman" e aiuta Tiyo nel suo viaggio verso il fiume Far-Far-Below per vedere dove viaggia. Tiyo si reca a casa di "Spider Woman" ed entra magicamente nella sua casa attraverso un piccolo foro. Gli dà un siero speciale chiamato nahu per sputare sui suoi nemici per sottometterli. Dopo aver trascorso alcuni giorni nella sua casa, Tiyo inizia il suo viaggio verso il fiume Far-Far-Beyond accompagnato da "Spider Woman". Lei lo consiglia sulle prove e le sfide del suo viaggio e minaccia di lasciarlo se non segue la sua direzione. Tiyo completa questo viaggio con l'aiuto della donna ragno, e da questo ottiene saggezza e conoscenza.

Mitologia Navajo
Nella mitologia Navajo, la Donna Ragno (Na'ashjé'íí Asdzáá) è il costante aiutante e protettore degli umani. Si dice anche che Spider Woman lanci la sua tela come una rete per catturare e mangiare i bambini che si comportano male. Trascorse del tempo su una roccia giustamente chiamata roccia di ragno che si dice sia stata resa bianca dalle ossa che riposano al sole.

La narrazione della creazione dei Navajo di Diné Bahane (registrata nel 1928) include una menzione di "Spider Woman e Spider Man", che introdusse il fuso e il telaio. In un altro mito, "Spider Woman" aiutò i gemelli (nati dal Sole e dalla Donna Cambiante) ad uccidere i mostri che stavano mettendo in pericolo "The Earth surface People" dando loro "cerchi di piume" che li proteggevano dagli attacchi. In un altro mito, due donne arrivano a "Spider Woman" sperando in una soluzione per aiutare il popolo Navajo a sopportare l'inverno. Insegnò alle donne come fare il filato dalla lana di pecora, tingerlo e tesserlo. Da questo, le donne insegnarono agli altri abitanti del villaggio come fare queste cose, e il villaggio fu in grado di fare tappeti da usare e vendere per sopravvivere all'inverno.

Altri miti del sud-ovest
In The Zuni Emergence Myth, Water Spider appare e usa il suo corpo e le sue lunghe gambe per trovare il centro della terra in modo che il popolo Zuni possa vivere lì in modo che le loro opinioni non siano influenzate in un modo. [6] Inoltre, secondo gli Zuni, i giochi di corde erano dati loro da Nonna Ragno.

Nella tradizione Pueblo, Spider Old Woman appare come l'equivalente di "Thought Woman" (Keresan Tse-che-nako, Sussistanako): mentre il nome di "Thought Woman" era riservato alle cerimonie sacre, Spider Woman sarebbe stato usato nel contesto della discussione o dell'insegnamento quotidiano.

Karl Taube nel 1983 collegò provvisoriamente il mytheme della "Spider Woman" sud-occidentale con la "Grande Dea" precolombiana di Teotihuacan conosciuta da rappresentazioni pittoriche.

Altre regioni
Il popolo Ojibwe (Chippewa) del Canada meridionale e degli Stati Uniti settentrionali parla di Spider Woman, conosciuta come Asibikaashi,come aiutante del popolo, e ispirando le madri (o altre parenti femminili strette) a tessere ciondoli protettivi di ragnatela.

Nella tradizione Lakota, lo spirito (maschio) imbroglione Iktomi appare sotto forma di ragno.

Nel nord-ovest, il popolo Coos dell'Oregon ha la sua versione di un racconto tradizionale della nonna ragno.

I Choctaw del Tennessee e del Mississippi raccontano la storia di Nonna Ragno che ruba il fuoco, poi dopo che gli animali lo rifiutano, portando il fuoco agli umani.

Susan Hazen-Hammond (1997, 1999) ha compilato numerosi racconti raccolti da varie tribù.
Nel Pacifico c'è una connessione tra la Nonna Ragno e la Dea della Luna.

https://www.romait.it/la-maria-sciogli-nodi-di-bergoglio-oscuro-culto-del-sedicente-papa-francesco.html
Il rito dei 9 nodi
Ma ricorre anche il numero 9. Esiste un Rito dei Nove Nodi legato alla creazione di un feticcio chiamato la “Scala delle Streghe”. Ovvero una corda di lunghezza variabile a cui vengono fatti dei nodi per “attaccare” il proprio intento, recitando il seguente incanto mentre si annoda. Questo ricorda in modo inquietante la Novena della Madonna che scioglie i nodi: ogni giorno, per nove giorni, bisogna fare un nodo in un punto preciso di una cordicella recitando una formula.

I nodi verranno sciolti uno alla volta per nove giorni consecutivi, nell’ordine numerico con il quale sono stati legati. Quando verrà sciolto l’ultimo, il potere sarà al massimo, e l’energia sarà liberata con un urlo.

Riporta il sito di esoterismo tedesco: “L’energia spirituale viene rilasciata quando fai il nodo e rilasciata quando sciogli il nodo”. “Il nodo alla marinara (nodo semplice n.d.r) è il nodo della terra. Essendo il nodo più semplice, assorbe meglio l’energia della terra.

Riporta un altro sito di esoterismo tedesco: Il più comune è scegliere un numero con simbolismo numerico o mistico e poi – di solito con il corrispondente numero di ripetute recitazioni di un detto o di un’affermazione – legare questo numero di nodi. L’energia negativa può essere legata nel nodo e successivamente seppellita/bruciata/distrutta.

Ora, premesso che ognuno è libero di scegliere se essere cattolico o seguire la magia, ciò che conta è che i due mondi sono completamente in antitesi.

Chiesa e magia; mondi antitetici
A fronte di tali indiscutibili fatti, appare davvero inquietante la scena del vescovo bergogliano di fronte al calderone, che brucia nodi semplici. A una figura femminile cui si recita, guarda caso una novena dei nodi, che peraltro sono anche i nodi della terra (torna ancora una volta la fissazione di Francesco per la divinità pagana della Madre terra, la Pachamama).

Occorre anche specificare che le immagini mariane miracolose, oggetto della devozione popolare, attengono ad apparizioni confermate dalla Chiesa dopo lunghi processi. Oppure si ispirano a episodi del Vangelo (ad es. la Madonna Addolorata) oppure ai più semplici e naturali compiti materni di Maria (es. Madonna del latte). Non ci sono Madonne che raccolgono il vischio, che adorano la terra, né tantomeno che annodano o sciolgono legature.

Molti di voi diranno: “Ma comunque stiamo tranquilli, il culto è promosso e approvato dal papa”. Purtroppo non è così: Bergoglio non possiede il munus petrino, cioè l’investitura da papa di origine divina

Se volete approfondire, in fondo a questo articolo troverete tutta l’inchiesta raccolta in 60 capitoli, frutto di due anni di lavoro e di circa 200 articoli su testate nazionali.

(A proposito, vi risulta che il vero papa, il tedesco Joseph Ratzinger abbia mai citato la tedesca Maria sciogli-nodi?).
Quindi, anche se Bergoglio vi piace e vi sta simpatico perché sembra “uno di noi”, egli è di fatto un antipapa. Non è mai stato eletto pontefice perché il conclave del 2013 non poteva essere convocato con un papa precedente non defunto e non abdicatario. Quindi non ha alcuna assistenza dallo Spirito Santo nell’insegnamento ordinario e non è infallibile nei pronunciamenti ex cathedra. Vi state affidando a qualcuno che, dal punto di vista della correttezza dottrinale, non offre alcuna garanzia di origine divina: un salto nel buio.

Saremo ancora più chiari: la triste realtà è che vi stanno turlupinando. Un falso papa, privo di investitura divina vi ha gabellato per devozione mariana un oscuro culto magico-esoterico legato ad ambiti gesuitici deviatissimi e ad altrettanto oscuri culti paganeggianti come quello della Madre terra (si pensi al nodo semplice).

Per la fede cattolica, tutto ciò che ha attinenza con questo mondo è di origine demoniaca. Quindi, se vi sembra che alcune grazie da voi richieste siano state esaudite, fate attenzione. Non è affatto detto che si tratti dell’opera della Vergine Maria. Qualsiasi esorcista potrà confermarvi che, in ottica di fede, il diavolo può inizialmente accontentare alcune richieste di chi lo prega, salvo poi rovinarlo e riprendersi tutto con gli interessi.

Immaginiamo l’incredulità e la delusione di molti di Voi lettori, ma sappiate che non abbiamo alcun interesse se non quello di mettervi al corrente. Controllate pure ogni affermazione sui link correlati. Voi stessi deciderete in piena coscienza.

pare sia un incantesimo d'amore,una fattura d'amore precisamente sta roba,ma niente di più comunque non è una roba da preoccuparsi...sempre stregoneria comunque ma non come dicono loro...
La fattura è un rituale magico o occulto, in forma di incantesimo https://it.wikipedia.org/wiki/Fattura_(magia)
Le più famose sono

la fattura di morte: tramite il feticcio si riesce ad agire sulla vittima fino a portarla alla morte; di solito si lancia durante la luna calante o nella fase di luna nuova, cioè quando la luna è congiunta al sole e non è visibile.
la fattura d'amore: servono due feticci con il nome di chi si vuole far innamorare e simboli dell'amore; si lancia durante la luna crescente o nella fase di luna piena.
nelle religioni primitive, il feticcio è un oggetto di culto tipo le bamboline voodoo dei riti voodoo ste cazzate qui comunque sempre stregoneria e magia nera (statuetta od amuleto, in genere zoomorfo od antropomorfo) venerato come una divinità
https://legamentodamore.com/rito-dei-nove-nodi/
Rituale dei nove nodi, rito dei nodi.
Il rito dei nove nodi è un rituale molto famoso anche nell’online. Cercheremo di spiegarlo nel modo più semplice e completo. Diciamo anzi tutto che ci sono numerose forme di fare il rito dei nove nodi, ma anche solo di pensare alle ritualistiche con i nodi. Una delle cose che abbiamo visto fare spesso è legare un filo attorno ad una foto, concentrandosi sull’oggetto dei nostri sentimenti, con l’intento di inibire, controllare e “legare” la persona “annodata”. Naturalmente questa pratica sarebbe possibile solo a persone estremamente forti mentalmente e dalla grandissima capacità esoterica, e di persone così oltre a non essercene più di una decina in tutto il paese, non è possibile ordinare più e più rituali perchè le energie spese per uno solo bastano e avanzano a spossare completamente l’operatore.

Non confondiamoci con il numero dei nodi, qualcuno scrive di rituale dei sette nodi ma i nodi devono essere nove, e non sette, perchè queste operazioni di magia pratica prevedono la base a “novena”. Dunque cerchiamo di fare il rituale dei nove nodi in maniera corretta, e con più calma, senza aspettarci un risultato immediato. Partiamo dal materiale utilizzato, ovvero corde, cordicelle, fili o nastri. Come in una ricetta di cucina, migliore è la materia prima migliore potrà essere il risultato. L’ideale per questo rito dei nove nodi sarebbe avere una cordicella intrecciata da se, l’arte di intrecciare una corda non è difficilissima da imparare, online troverete molti video, e l’atto di intrecciare, così come di cucire e tessere, ha dentro di se una certa magia.

Si racconta di una signora molto anziana proveniente dalla Sardegna, che era solita “lanciare le sue maledizioni” attraverso dei pupazzetti che lavorava in prima persona con i ferri da maglia. Durante l’intreccio magico infatti questa anziana donna ripeteva delle parole particolari, attribuendo al pupazzetto una fortissima energia che veniva poi assorbita dalla persona a cui veniva regalato il feticcio. Capite perciò quale forza c’è dietro l’intreccio di un qualsiasi oggetto. Non tutti però possono fare una corda a casa, quindi potremo anche acquistarle.

L’importanza del passato ricade anche negli oggetti che usiamo. Per le pratiche rituali è bene usare SEMPRE e solo oggetti nuovi, che non abbiano assorbito energie pregresse e quindi negative o comunque influenzate. Dunque, una volta acquistata la corda, cordicella o nastro, andrà tenuta nascosta e al riparo da occhi indiscreti. Questa corda diventa una corda magica dal momento in cui la acquistate. Scegliete materiali esoterici naturali, di qualsiasi tipo, meglio non sia di plastica.

Il rito inizierà così, dopo aver acceso un buon incenso,e aver acceso una candela rossa, inizierete ad annodare la corda. Meglio di notte, verso l’alba quindi a seconda del periodo dell’anno scegliete il vostro orario preferito. Si annoderà con uno schema ben preciso. Indicheremo in numeri la successione, e ci raccomandiamo che sia proprio questa, mentre lo fate penserete al vostro desiderio più profondamente possibile e con la massima concentrazione.

Schema per il rito dei nove nodi:
1 – 6 – 4 – 7 – 3 – 8 – 5 – 9 – 2

Parole da dire durante il rito dei nove nodi:
Con il 1° nodo l’incantesimo inizierà
Con il 2° nodo l’incantesimo si avvererà
Con il 3° nodo cosi sarà
Con il 4° nodo il potere si svelerà
Con il 5° nodo l’incantesimo vivrà
Con il 6° nodo l’incantesimo si fisserà
Con il 7° nodo il cambiamento avverrà
Con il 8° nodo il destino agirà
Con il 9° nodo quel che è fatto sarà

Terminato questo processo lasciate il tutto in un luogo nascosto, senza andare a toccarlo ogni momento, fino a che a distanza di 9 giorni, andrete a sciogliere un nodo al giorno per nove nodi e quindi per nove giorni consecutivi, possibilmente alla stessa ora in cui avete fatto il nodo originale. Sciogliere i nodi secondo lo stesso schema con cui li avete fatti, il primo quindi a inizio della cordicella, il secondo nodo alla fine della cordicella, il terzo centrale e via dicendo. Seguite con attenzione lo schema, e quando andrete a sciogliere il rituale dei nove nodi esprimerà tutta la sua potenza all’ultimo nodo, il nono, dandovi ciò che avete chiesto. Per nove giorni è consigliata una candela al giorno.

Sono tantissimi i rituali fatti con i nodi, questo è uno dei migliori in generale perchè si può utilizzare sia per amore, che per altri problemi e tra l’altro è uno dei rituali con i nodi dei più fattibili.
è sempre il culto alla dea madre perchè erano assimilita anche come dee dell'amore ste dee pagane qui oltre che con la terra loro pensano che sia il loro culto mentre invece io sono cristiano e faccio il padre nostro comunque è il culto del pianeta Venere...perchè fanno quello i massoni e di Santa morte che è una dea pagana azteca femminile.. https://it.wikipedia.org/wiki/Santa_Morte
https://rumble.com/v2vzilg-santa-muerte-la-santa-conosciuta-come-nostra-signora-della-santa-morte-docu
Ištar (adattato anche in Ishtar) è la dea dell'amore, della fertilità e dell'erotismo, dea anche della guerra, nella mitologia babilonese, derivata dall'omologa dea sumera Inanna. A lei era dedicata una delle otto porte di Babilonia. Essa aveva contemporaneamente l'aspetto di dea benefica (amore, pietà, vegetazione, maternità) e di dea terrificante (guerra e tempeste).
https://it.wikipedia.org/wiki/I%C5%A1tar
numerosi miti riguardanti Ištar sono spesso in contrasto tra loro.

In alcuni racconti è figlia di Sin, dio della Luna, e sorella di Šamaš, dio del sole, mentre in altri è descritta come figlia di Anu, dio del cielo. In ogni versione, tuttavia, Ištar è descritta come sorella di Ereshkigal e sua controparte.

In tutti i racconti si mantiene comunque l'associazione della dea con il pianeta Venere, che le comporta l'appellativo di Signora della Luce Risplendente. L'iconografia della dea è associata anche alla stella a otto punte, un simbolo che si ritrova anche nell'iconografia cattolica correlato alla Vergine Maria. Il simbolo della stella a otto punte rievoca il fatto che il pianeta Venere ripercorre le stesse fasi in corrispondenza di un ciclo di 8 anni terrestri, cosa già ampiamente conosciuta agli astronomi/astrologi sumeri.
suoi appellativi sono: "Argentea", "Donatrice di Semi", quindi governava anche la fertilità e il raccolto. In un'epoca successiva divenne anche la protettrice delle prostitute e dell'amore sessuale. Era la dea delle tempeste, dei sogni e dei presagi e distribuiva agli uomini potere e conoscenza.

Diffusione del culto in Egitto
Il culto di Ištar si diffuse anche in Egitto durante la XVIII dinastia.

Secondo la tradizione il culto potrebbe essere stato importato in Egitto da Amenofi III con la richiesta fatta a Tushratta, re di Mitanni, di poter avere la statua della dea conservata a Ninive allo scopo di curare una malattia del sovrano egizio.

Sincretismo con altre divinità
La figura di Ištar si trova connessa con molte altre divinità del Vicino Oriente antico come Anath, Anutit, Aruru, Asdar, Asherat, Astarte, Ashtoreth, Athtar, Belit, Inanna, Innimi, Kiliti, Mash, Meni, Nanâ, Ninhursag, Ninlil Nintud e Tanit. Da questo fatto deriva anche la grande quantità di simboli diversi associati alla dea.
https://rumble.com/v2vbnym-gli-gnostici-adorano-un-dio-femminile-di-nome-sophia-documentario.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/v2vbndm-pistis-sophia-la-dea-sophia-gnosticismo.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/v2vbmoq-neoplatonismo-il-cuore-occulto-del-periodo-del-rinascimento-pagano-nel-1500.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/v2v7vml-afroditevenereluciferohorussopduastreo-il-culto-massonico-del-pianeta-vener.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
Inanna (anche Inana; cuneiforme sumerico: , dIN.AN.NA, forse con il significato di "Signora del Cielo"[1], anche dMÚŠ[2] con il significato di "Splendente"; in dialetto emesal: gašan.an.na) è la dea sumera della fecondità, della bellezza e dell'amore, inteso come relazione erotica (con l'epiteto di nu.gig, inteso come "ierodula") piuttosto che coniugale[3]; successivamente assimilata alla dea accadica, quindi babilonese e assira, Ištar (anche Eštar). Inanna/Ištar è la più importante divinità femminile mesopotamica[4]. Inanna era anche dea della guerra, della giustizia, dell'agricoltura e regolava i cicli della natura. La sua natura dualistica (dea delle piogge gentili ed assassine) la rende una delle figure più interessanti della mitologia arcaica. Inanna incarnava la massima rappresentazione divina, in quanto ermafrodita.
https://it.wikipedia.org/wiki/Inanna
Ninsianna (sumero: "Regina rossa del cielo"[7]) era una divinità mesopotamica considerata la personificazione di Venere. Questo teonimo servì anche come nome del pianeta nei testi astronomici fino alla fine del periodo dell'antica Babilonia. Ci sono prove che il sesso di Ninsianna variava tra i luoghi, e entrambe le forme femminili e maschili di questa divinità erano adorate. A causa della loro connessione condivisa con Venere, Ninsianna era associata a Inanna. Inoltre, la divinità Kabta appare accanto a Ninsianna in molti testi, ma il carattere della relazione tra loro rimane incerto.

La più antica testimonianza del culto di Ninsianna risale al III periodo Ur e include riferimenti alla costruzione di due templi di questa divinità. Molte altre attestazioni sono disponibili dai periodi Isin-Larsa e Old Babylonian, tra cui iscrizioni reali, lettere personali, sigilli e nomi teoforici. L'uso del nome di Ninsianna per riferirsi al pianeta Venere declinò in seguito, anche se la forma femminile di questa divinità continuò ad essere adorata, ad esempio a Nippur. Nel periodo ellenistico, appare nei testi rituali di Uruk,

Personaggio
Ninsianna, la "Regina Rossa del Cielo", era una rappresentazione divina del pianeta Venere. [7] Nel II millennio a.C. questo teonimo poteva essere usato per rappresentare il corpo astrale in varie opere dell'astronomia mesopotamica, anche se nel primo millennio a.C. il nome Dilbat venne usato più comunemente, con l'eccezione della tavoletta neo-babilonese di Venere di Ammisaduqa, che si basava su antiche fonti babilonesi. Si riferisce a Ninsianna come il nome di Venere durante il mese di Nisan.

Molti degli epiteti di Ninsianna evidenziano una connessione con la luce e lo splendore. Un testo di Sippar-Amnanum usa l'espressione ilum elum, "dio radioso". Una fonte tarda di Uruk chiama Ninsianna la "padrona che illumina il cielo". È stato proposto che nell'arte, ad esempio sui sigilli cilindrici, Ninsianna fosse raffigurata sotto forma di una dea con una stella sulla sua corona cornuta, o una dea accompagnata da una stella.
https://en.wikipedia.org/wiki/Ninsianna
https://en.wikipedia.org/wiki/Star_of_Ishtar
Genere
Il sesso di Ninsianna varia tra le fonti conosciute. Una tavoletta accademica dell'archivio di Ur-Utu, che servì il capo sacerdote lamentoso (kalamāḫu) di Annunitum a Sippar-Amnanum, indica che è possibile che come personificazione di Venere, la divinità fosse vista come femmina al tramonto e maschio al sorgere del sole. Joan Goodnick Westenholz ha definito Ninsianna come una "dimorfica (...) dea,"[12] mentre Julia M. Asher-Greve - come una "divinità bi-gender".
Associazioni con altre divinità
La lista degli dei An = Anum afferma che Ninsianna era considerata "Ishtar della stella", Ištar kakkabi. [1] La stessa spiegazione del suo nome è data in un vocabolario emisale. [21] Jeremiah Peterson preferisce invece la traduzione "dea della stella". [22] L'associazione tra Ninsianna e Inanna risale al III periodo Ur. [3][10] L'associazione di quest'ultima dea con il pianeta Venere risale al periodo di Uruk. [23] Tuttavia, le loro funzioni nella religione mesopotamica erano separate. [13] In Larsa, Ninsianna e Inanna erano adorate separatamente l'una dall'altra, con solo la prima che serviva come rappresentazione divina del pianeta Venere. [12] Culti separati di entrambi sono attestati anche in fonti di Nippur. [2] Come estensione dell'associazione tra Inanna e Ninsianna, nel periodo Isin-Larsa, la prima era parzialmente sincretizzata con la dea dinastica di Isin, Ninisina, con la giustificazione basata parzialmente sulla somiglianza tra i nomi di Ninsianna e Ninisina.

Una divinità chiamata Kabta ("stella") o Maḫdianna ("alta del cielo") era spesso associata a Ninsianna. [5] Appaiono insieme in più liste di divinità. [21] Un certo Sîn-išmeanni si descrisse come "servo di Ninsianna e Kabta" su un sigillo cilindrico. [24] Tuttavia, l'esatta natura della relazione tra queste due divinità, e persino il genere di Kabta, rimangono incerti a causa della scarsità e dello stato di conservazione delle fonti disponibili. [5] Wilfred G. Lambert considerava possibile che la divinità fosse maschile e funzionasse come sposa di Ninsianna,[5] ma ci sono anche prove a favore della visione di Kabta come una dea, incluso un sigillo raffigurante due dee che potrebbero essere Ninsianna e Kabta. [3] Secondo Jeremiah Peterson, nella lista degli dei An = Anum e nel testo lessicale Proto-Diri, Ninsianna, Kabta e Maḫdianna sono tutti spiegati come Ištar kakkabi, e quindi come dee. [22]

La dea Timua appare frequentemente nelle liste di divinità e in altre liste lessicali accanto a Ninsianna e Kabta, ed è anche spiegata con la stessa frase di entrambi in An = Anum. [25] È attestata anche nelle preghiere del periodo cassito. [26] Una variante ortografica del suo nome, Simua, potrebbe indicare che deriva da si-mu2, "corno che cresce",[27] anche se Manfred Krebernik osserva questo anche se questa ipotesi è corretta, potrebbe essere solo il riflesso di un'etimologia popolare. [28] An = Anum elenca anche dALAM come nome di Timua, anche se secondo Wilfred G. Lambert questo è molto probabilmente un riferimento al concetto di statue divinizzate, e non indica alcuna relazione con altre divinità i cui nomi potrebbero essere scritti con lo stesso logogramma, come Alala e Belili. [29]

Una lista di divinità di Emar indica che gli Hurriti consideravano Pinikir analogo a Ninsianna. [6] Il genere di Pinikir varia nei testi religiosi hurriti. [6]

Un inno tardo che usa "rare e insolite equazioni lessicali" per identificare Antu con altre divinità la equipara a Ninsianna. [9] Secondo Julia Krul, l'obiettivo era quello di stabilire Antu come "superiore di Ištar nel dominio dei cieli" come parte di un più ampio fenomeno di estensione della portata del suo culto a Uruk nel periodo ellenistico
https://en.wikipedia.org/wiki/Ninshubur
An = Anum, noto anche come la Lista dei Grandi Dei,[1][2] è la più lunga lista di divinità mesopotamiche conservata, un tipo di lista lessicale che cataloga le divinità adorate nel Vicino Oriente antico, principalmente nell'Iraq moderno. Mentre le liste di divinità sono già note dal primo periodo dinastico, An = Anum molto probabilmente fu composto nel tardo periodo cassito.

Anche se spesso erroneamente descritto come una lista di divinità sumere e dei loro equivalenti accadici, An = Anum si concentra sulla presentazione delle relazioni familiari tra le divinità, così come le loro corti e sfere di influenza. Le prime quattro tavolette elencano i principali dei e dee (Anu, Enlil, Ninhursag, Enki, Sin, Shamash, Adad e Ishtar) e le loro corti, disposte secondo principi teologici, ma le tavolette V e VI non sembrano seguire un sistema chiaro, e la tavoletta VII è un'appendice tarda che elenca i nomi di Marduk e di uno dei suoi cortigiani.
https://en.wikipedia.org/wiki/An_%3D_Anum
https://en.wikipedia.org/wiki/Canaanite_religion https://en.wikipedia.org/wiki/Semitic_neopaganism https://en.wikipedia.org/wiki/Asherah https://en.wikipedia.org/wiki/The_High_Priestess Nel mazzo di Tarocchi Rider-Waite,La Papessa delle carte cartomantiche. Indossa una corona simile a quella usata dalla dea Hathor ed è raffigurata con immagini mariane, ipotizzò che la carta fosse collegata all'antico culto di Astarte come rappresentazione della dea Madre PAGANA. https://rumble.com/v2vz43k-come-leggere-la-carta-dellalta-sacerdotessa-nei-tarocchi-documentario https://en.wikipedia.org/wiki/Mother_goddess https://en.wikipedia.org/wiki/Ceremonial_pole https://en.wikipedia.org/wiki/Asherah_pole Gli Asherim sono menzionati nella Bibbia ebraica nei libri dell'Esodo, del Deuteronomio, dei Giudici, dei Libri dei Re, del secondo libro delle Cronache e dei libri di Isaia, Geremia e Michea. Il termine appare spesso semplicemente come אשרה, (Asherah) indicato come "boschetti" nella versione di Re Giacomo, che segue la resa dei Settanta come ἄλσος, pl. ἄλση e il lucus della Vulgata, e "poli" nella Nuova Versione Standard Riveduta; Gli studiosi hanno indicato, tuttavia, che l'uso plurale del termine (inglese "Asherahs", che traduce l'ebraico Asherim o Asherot) fornisce ampie prove che si fa riferimento a oggetti di culto cioè i totem pagani. https://it.wikipedia.org/wiki/Neopaganesimo
praticamente tutte ste robe proprio
https://en.wikipedia.org/wiki/Nature_worship
https://en.wikipedia.org/wiki/Ceremonial_pole
https://en.wikipedia.org/wiki/Sacred_grove
https://it.wikipedia.org/wiki/Bohemian_Grove https://it.wikipedia.org/wiki/Bohemian_Club
https://en.wikipedia.org/wiki/Sacred_trees_and_groves_in_Germanic_paganism_and_mythology
https://en.wikipedia.org/wiki/Trees_in_mythology
https://en.wikipedia.org/wiki/Totem
https://it.wikipedia.org/wiki/Obelisco
https://en.wikipedia.org/wiki/Megalith
https://en.wikipedia.org/wiki/Stone_circle
https://en.wikipedia.org/wiki/Menhir
La Bibbia ebraica suggerisce che i pali erano fatti di legno. Nel sesto capitolo del Libro dei Giudici, Dio è registrato mentre ordina al giudice israelita Gedeone di abbattere un palo di Asherah che si trovava accanto a un altare di Baal.
Deuteronomio 16:21 afferma che YHWH (reso come "L ord") odiava Asherim sia che fosse reso come pali: "Non erigere alcun [palo] [di legno] [9] accanto all'altare che costruisci per l'ord tuo Dio" o come alberi viventi: "Non piantare alcun albero come Asherah accanto all'altare del Signore tuo Dio che farai". [10] Che gli Asherah non fossero sempre alberi viventi è mostrato in 1 Re 14:23: "i loro asherim, accanto ad ogni albero rigoglioso". Tuttavia, la documentazione indica che il popolo ebraico spesso si allontanò da questo ideale. Ad esempio, il re Manasse pose un palo di Asherah nel Sacro Tempio di Gerusalemme (2 Re 21:7). Le riforme del re Giosia alla fine del 7 ° secolo aC includevano la distruzione di molti pali di Asherah (2 Re 23:14).
Esodo 34:13 afferma: "Abbattete i loro altari, distruggete le loro pietre sacre e abbattete i loro Asherim [pali di Asherah]".
che il culto alla dea madre sarebbe il culto a Babilonia la prostituta ovviamente https://it.wikipedia.org/wiki/Babilonia_la_Grande https://en.wikipedia.org/wiki/Whore_of_Babylon https://rumble.com/v29vh5s-il-messaggio-occulto-di-rihanna-al-super-bowl https://rumble.com/v2sgoie-semiramis-e-il-culto-delle-dee-madri-pagane-documentario https://rumble.com/v195ag6-il-culto-della-grande-dea-madre https://rumble.com/v1bbyel-il-culto-massonico-a-baal-e-alla-sua-paredra-la-dea-madre https://rumble.com/v20jff8-i-culti-misterici-di-iside-e-delle-dee-madri-documentario https://rumble.com/v1om7kx-lidolatria-di-re-salomone-nellantico-israele-documentario https://en.wikipedia.org/wiki/Polytheism https://rumble.com/v15hrwb-zoroamvin-the-land-of-wano https://rumble.com/v1io4r2-cappello-di-paglia-hackers-vs-la-massoneria-satanica https://rumble.com/v2u97rz-zoro-vs-king-spenta-mainyuzoro-vs-angra-mainyumaalik https://rumble.com/v2uelx8-kid-and-law-vs-big-mom-la-grande-madre-paganala-grande-babilonia Babilonia la Grande, comunemente conosciuta come la Puttana di Babilonia, si riferisce sia a una figura femminile simbolica che al luogo del male menzionato nel Libro dell'Apocalisse nella Bibbia. Il suo titolo completo è dichiarato in Apocalisse 17 (versetto 5) come "Mistero, Babilonia la Grande, Madre delle Prostitute e degli Abomini della Terra" La Puttana è associata alla Bestia dell'Apocalisse in connessione con un regno altrettanto malvagio.La parola "puttana" può anche essere tradotta metaforicamente come "idolatre"...
Afrodite (in greco antico: Ἀφροδίτη, Aphrodítē) è, nella religione greca, la dea della bellezza, dell'amore, della generazione. Secondo una versione del mito, nacque da Urano e dalla schiuma del mare, oppure fu figlia di Zeus e Dione. Veniva anche venerata come dea che rende sicura la navigazione.[3] Nella mitologia romana ha la sua equivalente in Venere, ed è affine anche ad altre divinità semitiche come Astarte e Ishtar.
https://it.wikipedia.org/wiki/Afrodite
Astarte era la Grande Madre fenicia e cananea, sposa di Adon, legata al cielo notturno, alla fertilità, alla fecondità ed alla guerra e connessa con l'Ištar babilonese. I maggiori centri di culto furono Sidone, Tiro e Biblo. Era venerata anche a Malta, a Tharros in Sardegna, ed Erice in Sicilia, dove venne identificata con Venere Ericina. Sempre in Sicilia, il nome Mistretta, un paese sui Nebrodi, deriva dal fenicio AM-ASHTART, ossia città di Astarte.

Astarte
Astarte entrò a far parte dalla XVIII dinastia egizia anche del pantheon religioso, dove venne identificata con Iside, Sekhmet ed Hathor. In epoca ellenistica fu accomunata alla dea greca Afrodite (Venere per i Romani), come Urania e Cipride (da Cipro, uno dei maggiori centri di culto di Astarte) e alla dea siriaca Atargatis (Syria per i Romani). Importante tributo le viene reso da un nobile etrusco di Kaisra (Cerveteri), assimilata alla dèa Uni, le viene dedicato un tempio a Pyrgi (Santa Severa nel Lazio).
https://it.wikipedia.org/wiki/Astarte
Suoi simboli erano il leone, il cavallo, la sfinge e la colomba. Nelle raffigurazioni compare spesso nuda ed in quelle egiziane con ampie corna ricurve, sull'esempio di Hathor. Il nome Astarte o Ashtoret compare spesso nell'Antico Testamento
Ad Ugarit, tavolette cuneiformi attestano la feconda «grande Athirat del mare» (rabbatu atiratu yammi) e tre divinità Canaanite — Anat, Asherah e Ashtart — condividono molti tratti e possono essere state adorate insieme o separatamente durante i 1500 anni di storia della regione[3].

Il nome sembra essere nel Talmud (“Ab. Zarah” 11b, rigo 28) come tr‘th. Il nome completo ‘tr‘th appare su un'iscrizione bilingue trovata a Palmira e su una moneta.

Questo nome ‘Atar‘atah è una composizione di due nomi divini: il primo costituente (Atar) è una forma dell'Ugaritico Athart, himyaritico ‘Athatar, l'equivalente di ‘Ashtoreth dell'Antico Testamento, del fenicio ‘Ashtart, resa in greco come Astarte. La desinenza femminile -t è stata omessa. Comparare con la forma accadica Ishtar.
https://it.wikipedia.org/wiki/Atargatis
Culto di Atargatis Secondo il De Dea Syria, il culto era di carattere fallico, L'automutilazione e altre orge avvenivano nel recinto del tempio A volte è descritta come una dea-sirena, a causa della sua identificazione con una dea dal corpo di pesce ad Ashkelon.i sacerdoti eunuchi adoravano Atargatis,simili ai sacerdoti castrati di Cibele.è UGUALE AL CULTO DI CIBELE. Nel santuario di Hieropolis fondato da Semiramide, sacerdoti eunuchi servivano l'immagine di una donna dalla coda di pesce. In un rito, i giovani maschi si castravano per diventare sacerdoti.Il lago o stagno obbligatorio si trovava nelle vicinanze, pieno di pesci sacri che nessuno era autorizzato a mangiare; né nessuno poteva mangiare le colombe sacre di Atargati.Il culto di Atargatis risalente alla Fenicia ellenistica (Siria seleucide) è testimoniato dalle iscrizioni ad Akko.Il suo consorte è di solito Hadad cioè baal appunto il dio cornuto pagano.Il toro è stato raffigurato come l'animale sacro di Hadad/Iškur a partire dal periodo dell'antica Babilonia
Come Atarateo, le colombe e i pesci erano considerati sacri per lei: le colombe come emblema della Dea-Amore e il pesce come simbolo della fertilità e della vita delle acque.L'equivalente greco è Afrodite cioè Venere. Vari scrittori greci e latini hanno scritto sulla dea Atargatis o Derketo https://en.wikipedia.org/wiki/Atargatis
https://en.wikipedia.org/wiki/Manbij
https://en.wikipedia.org/wiki/On_the_Syrian_Goddess