Carlo e Zita

1 year ago
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L’Imperatrice Zita descrisse così, il suo matrimonio: In quest’atmosfera del più caldo amore, di incrollabile fiducia, di franchezza senza riserve, d’intima sicurezza e di reciproco rispetto, il nostro matrimonio divenne straordinariamente felice. Il Servo di Dio fu il marito più fedele, amoroso, buono, paziente, delicato e riguardoso. Noi condividevamo tutto: gioia e dolore, timori e preoccupazioni, speranza e felicità. I duri colpi ci ferivano insieme, li sopportavamo in due. Il Servo di Dio considerava la sua famiglia come l’arca di Noè, che Dio nella Sua infinita bontà gli aveva dato. In questa egli si rifugiava, si rinvigoriva, attingeva nuove forze per il difficile cammino della sua vita. I suoi erano tutta la sua gioia qui in terra, voleva sempre averci d’attorno e procurava, con mano dolce ma ferma, di condurre i suoi bimbi e me sempre più vicini a Dio. Amava straordinariamente i suoi figli, era felice e profondamente grato a Dio per ognuno di essi ch’Egli gli mandava. E che tormento lo riempiva al pensiero d’essere separato da noi. Egli fioriva addirittura nel calore della famiglia. Nel corso di tutti quegli anni e da ultimo ancora a Madeira, mi disse spesse volte: “Non posso immaginarmi che sulla terra vi sia un’altra coppia, che si ami così come noi.” E le ultime parole di congedo a me dal moribondo furono: “Ti amo infinitamente! Nel Cuore di Gesù ci ritroviamo di nuovo!”

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