HAI PAURA DEL C0R0NAVlRUS? di Paolo Gulisano (10 settembre 2020)
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LA GUERRA DEI VACCINI di Paolo Gulisano ➜ https://youtu.be/jPjz7Ak8y3o
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DOSSIER C0R0NAVlRUS (203 articoli)
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SCIENZA E CATTOLICI di Antonino Zichichi ➜ https://youtu.be/fuAyVphIvhU
L'INGANNO DI DARWIN di Roberto De Mattei ➜ https://youtu.be/CjwM3ApKtVA
GRETA E L'AMBIENTE di Riccardo Cascioli ➜ https://youtu.be/7lIQe6CPY5Y
SCIENZIATI CREDENTI di Francesco Agnoli ➜ https://youtu.be/sveM7i30NUs
MUSEI VATICANI visita virtuale di Don Stefano Bimbi ➜ https://youtu.be/wB5OVg-XGD8
HAI PAURA DEL C0R0NAVlRUS? di Paolo Gulisano
Giovedì 10 settembre 2020 il Centro Culturale "Amici del Timone" di Staggia Senese ha avuto il piacere di ospitare, per la terza volta, il Dott. Paolo Gulisano. Epidemiologo, docente di Storia della Medicina, specializzato in Igiene e Medicina preventiva, ha parlato, avendo tutti i titoli per farlo, di Coronavirus, chiarendo se è davvero il caso di averne così paura oppure no, come si evince dal titolo della Conferenza "Hai paura del Coronavirus?".
Il primo motivo per cui non è il caso di averne così paura sono i numeri: sono morte 35.000 persone di Covid 19, ma in Italia ogni anno muoiono 600.000 persone di altre patologie fra tumori, malattie cardiovascolari in primis, incidenti stradali ecc. Quindi le morti da Covid rappresentano soltanto il 5% del totale. Nel mondo i morti da Coronavirus sono stati 900.000. Ogni anno però, ad esempio, muoiono 1.600.000 persone di Epatite C. Eppure per nessun altro problema sanitario è stato creato il clima di paura come per il Covid 19. Non si ha paura come si dovrebbe ad esempio di prevenire il diabete oppure delle conseguenze del fumo di sigaretta, che tra l'altro era un'aggravante per chi si ammalava di Coronavirus. Però il fumo non è stato proibito, anzi i tabaccai sono stati gli unici negozi, oltre ai supermercati, rimasti aperti durante tutto il lockdown. Questi semplici dati fanno pensare ad una volontà di creare una paura collettiva, approfittando di un virus che non ha assolutamente la dimensione e la gravità di un'epidemia, tanto meno di una pandemia.
I mass media hanno avuto un ruolo determinante nell'indurre il terrore nelle persone, facendo vedere i malati nelle terapie intensive, i camion militari che portavano via le salme, cosa peraltro non necessaria, sarebbero bastate le pompe funebri. Inoltre, non solo non era necessario, ma anzi è stato addirittura dannoso cremare i cadaveri senza praticare l'autopsia. Infatti Gulisano ha spiegato che un virus è un parassita che vive grazie ad un organismo ospite. Appena l'organismo ospite muore, muore anche il virus. Era assolutamente meno pericoloso fare l'autopsia che stare in ospedale a contatto con i malati. Quando alcuni medici hanno cominciato a disubbidire e a praticare l'autopsia ad alcuni morti, si sono resi conto di quali fossero gli effetti di questo virus: trombi disseminati, cioè occlusioni delle arterie provocati da un fortissimo stato infiammatorio. Quindi hanno iniziato a curare non direttamente il virus ma le cause delle morti con l'Eparina per sciogliere i trombi e con dei potenti antinfiammatori come ad esempio il Cortisone o alcuni tipi di antibiotici per abbassare lo stato infiammatorio. Altri ancora hanno scoperto che si poteva curare utilizzando il plasma delle immunoglobuline dei pazienti guariti.
Il Dott. Gulisano ci ha poi raccontato la sua personale esperienza a Lecco, quindi nella regione più colpita, la Lombardia. Occorre però sapere che di Coronavirus ne esistono 200 e ci sono fin dal 1960, perlopiù innocui. Il Coronavirus più aggressivo fu quello che provocò la Sars negli anni 2002-2003. Tra i farmaci usati contro la Sars c'era stata la Clorochina. A marzo 2020 una sua amica gli telefonò per chiedere come comportarsi: la madre cardiopatica accusava dolori al petto e lei aveva paura che chiamando il 118 fosse inserita nel percorso Covid e così non avrebbe potuto più seguirla. Gulisano le consigliò di non chiamare l'ambulanza, ma di portare da sola la madre al Pronto Soccorso con tutta la documentazione riguardante i suoi problemi cardiologici. Nonostante tutti gli accorgimenti la madre venne sottoposta a radiografia e, riscontrata la polmonite bilaterale, alla figlia venne detto di salutare la mamma perché per lei non c'era più niente da fare. "Le daremo la morfina e l'accompagneremo dolcemente alla morte", le dissero. Lei firmò e portò via la mamma che venne curata con Clorochina, Eparina e antibiotico antinfiammatorio dal Dottor Gulisano. La madre è guarita e da quel momento il dottore ha curato molte altre persone.
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