Vadim, Malle, Fellini - Tre passi nel delirio (1968)
Tre passi nel delirio (Histoires extraordinaires) è un film collettivo del 1968, suddiviso in 3 episodi liberamente ispirati a racconti di Edgar Allan Poe, diretto da Federico Fellini, Louis Malle e Roger Vadim.
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Fassbinder - La paura mangia l'anima (1974)
Di ritorno dal lavoro, Emmi, un'anziana donna delle pulizie, entra in un bar per ripararsi dalla pioggia. Tra gli avventori del locale c'è Alì, un giovane immigrato marocchino, che incitato dagli amici invita per gioco Emmi a ballare. I due fanno conoscenza e Alì insiste per accompagnare Emmi a casa; qui è Emmi che insiste prima per far salire Alì a casa propria e poi per farlo rimanere lì anche la notte. Emmi confida il suo amore per un immigrato molto più giovane di lei alla figlia Krista e a suo marito Eugen, che però non prendono sul serio questa rivelazione e ne ridono. Intanto Emmi e Alì continuano a frequentarsi e, complice una bugia detta da Emmi al locatore di casa per giustificare la presenza di Alì, decidono di sposarsi.
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Ingmar Bergman - La vergogna (1968)
C'è una guerra in corso ed Eva e Jan Rosenberg, marito e moglie violinisti, si sono rifugiati su un'isola dove trascorrono i giorni, lontano dal conflitto, coltivando un frutteto e vivendo del suo ricavato. Mentre stanno innaffiando le piante, dopo essere stati in città per vendere i lamponi raccolti e aver discusso sulla possibilità di avere un bambino per rinsaldare il loro rapporto, da un aereo si getta con il paracadute un pilota. Inutilmente cercano di prestargli soccorso. Il pilota è morto e i due vengono interrogati da alcuni soldati che li accusano di aver sparato al pilota, e registrano le loro parole con una cinepresa. Jan, che soffre di disturbi cardiaci, sviene e la moglie, dopo avergli somministrato una pillola, lo conforta.
Si sentono degli spari e Jan ed Eva decidono di fuggire in auto, ma, dopo aver attraversato la campagna disseminata di cadaveri, trovano la strada bloccata e sono costretti a ritornare indietro. Il giorno dopo si recano in città per fare delle compere e vengono fermati dai militari che, dopo averli condotti al comando di polizia, li interrogano dopo averli malmenati. L'intervista del giorno prima era infatti stata manipolata e i due vengono accusati di collaborazionismo con il nemico e imprigionati.
Nell'adunata nel cortile del carcere vengono decretate le pene; i due vengono condotti nell'ufficio del colonnello Jacobi che, conoscendo Eva ed avendo avuto per lei in passato una simpatia, li favorisce e li libera. In seguito, Jacobi porta alcuni doni. In un momento di intimità, Jacobi esprime verso Eva delle chiare avance, e le dà anche parecchio denaro, ma lei gli dice di non aver mai tradito Jan; nel frattempo Jan beve molto e si addormenta, mentre Eva e Jacobi si allontanano verso la serra.
Giungono nel frattempo dei soldati nemici di Jacobi, che lo catturano e gli chiedono dei soldi; l'uomo quindi prega Eva di restituirgli quanto le aveva dato. Ma Eva non ha più il denaro, che è stato preso da Jan, il quale finge di non saperne nulla. La casa viene brutalmente messa a soqquadro dai soldati, senza trovare il denaro. A questo punto il comandante nemico fa porre Jacobi di spalle e porge una pistola a Jan, che dopo una prima esitazione spara contro Jacobi, uccidendolo. La casa viene data alle fiamme e i due si rifugiano nella serra, dove Jan mostra ad Eva il denaro nascosto nella propria tasca. Successivamente incontrano un uomo armato, un disertore, ed Eva, presa da compassione, gli offre da mangiare, ma Jan, che è ormai contagiato dalla guerra, non è più l'uomo mite e pauroso di prima: dopo averlo derubato, uccide anche lui.
Eva e Jan abbandonano l'isola e, caricate poche cose su un carretto, si dirigono al mare e, visto un barcone che sta per salpare, dopo aver pagato vengono fatti salire. Il mare è pieno di cadaveri di soldati.[1]
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Ingmar Bergman - Il silenzio (1963)
Due sorelle, Anna e Ester, di ritorno a casa dalla villeggiatura attraversano in treno un paese straniero; con loro è Johan, il figlio di Anna. Ester ha un malore, i tre sono costretti a fermarsi nella prima città raggiunta, che ha il nome di Timoka. La lingua che si parla nel paese è totalmente sconosciuta, un misto di magiaro e lingue slave. Prendono alloggio in un albergo. Il clima è soffocante, il bambino non ha nulla da fare tutto il giorno e curiosa nei corridoi dell'hotel dove rimane incantato davanti a un quadro che rappresenta il mito di Nesso e Deianira [N 1] e scopre una troupe di nani spagnoli. È difficile anche comunicare con l'anziano e gentile cameriere che si prodiga in ogni modo per aiutare Ester.
Insofferente per il caldo e l'inattività, Anna esce lasciando soli il figlio e la sorella. Entra in un bar, dove attrae l'attenzione del cameriere. Sfoglia un giornale scritto nella lingua incomprensibile, si capisce solo il nome J.S. Bach. Più tardi in albergo è proprio la musica di Bach che permette di comunicare brevemente con l'anziano cameriere.
Anna entra in un teatro dove recita l'équipe di nani; nel palco accanto a lei un uomo e una donna fanno l'amore senza alcun pudore, lei li osserva affascinata. Frattanto, dopo avere bevuto troppo alcol, Ester chiacchiera con il nipote; la sorella rientra di soppiatto e fa un lungo bagno. Più tardi vorrebbe ancora uscire; affrontata da Anna, le rivela di avere fatto l'amore con un uomo incontrato al bar, e rinfaccia alla sorella alcune cose che si portava dietro da tempo. La accusa di non volerle bene, Ester assicura che la ama.
Uscita dalla stanza, Anna si incontra nel corridoio dell'albergo con il suo amante e si infilano in un'altra camera, Johan li vede e lo rivela alla zia. Ester bussa alla porta, la sorella apre per farle vedere l'uomo con cui ha avuto un altro rapporto.
Ester aspetta fuori dalla stanza ma si sente male e si accascia. Anna la ritrova solo quando esce, la riportano in camera, poi comunica alla sorella che il giorno dopo ripartirà con il figlio, lasciandola da sola. È come se avesse tagliato ogni vincolo con lei. Assistita del cameriere anziano, Ester, che di mestiere è traduttrice, scrive su un foglio alcune parole della lingua sconosciuta per il nipote. L'addio è struggente, Johan pensa che non rivedrà più la zia, Anna invece è molto fredda. In treno, Johan comincia a leggere il piccolo vocabolario della zia e pronuncia a voce alta “Hadjek”.
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Andrej Tarkovskij - Solaris (1972)
In un futuro imprecisato, la "Solaristica" è l'insieme di discipline scientifiche intorno allo studio di Solaris, un pianeta extrasolare ricoperto da un misterioso oceano gelatinoso e dalla natura imperscrutabile. Lo psicologo Kris Kelvin è in procinto di partirvi per decidere le sorti della stazione scientifica orbitante il cui equipaggio è ormai ridotto a tre componenti.
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Season 2022-23: Best Goals in the Top European Championships (September)
Best Goals scored in the Top European Championships (Premier League, LaLiga, Bundesliga, Serie A, Ligue 1). A selection by Carlo Bomba. Enjoy!
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Season 2022-23: Best Goals in the Top European Championships (August)
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