VADE IN PACE (Nereoepicheia 2022 - Dovid Weiss 2012)

2 years ago
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https://nereovillaopere.wordpress.com/2022/03/18/tutti-zitti-su-mafia-russo-israeliana/
Credo si debba imparare a godere del nostro testamento nuovo, di cui da 2000 anni non godiamo dal momento in cui la religione di Stato ci fa nascere cattolici senza però diventare mai cristiani, dato che ciò è preventivamente censurato, sia dallo Stato che dalla Chiesa, uno intercapedine dell’altra e viceversa, in nome del Gattopardo.
La conformità alla realtà, spiega Rudolf Steiner con molta chiarezza nel 1918 alla fine dell’undicesima conferenza del ciclo “Esigenze sociali dei nuovi tempi”, consiste in quanto muta con la vita, dato che la vita stessa è in continua mutazione, cioè si modifica continuamente. Perciò non si può combattere la vita della mafia intellettuale, senza verificare tale vita mafiosa nel suo essere anch’essa continuamente in mutazione. Pertanto è necessario conoscere il rapporto tra lo Stato di Israele, da smantellare pacificamente, ed il contenuto stesso del concetto universale di Stato, cioè di tutti gli Stati del mondo. Altrimenti “Legione” potrebbe sempre dire astrattamente al figlio dell’uomo: “Che c’è fra me e te”? (Marco 5,7), oppure “Cosa c’entra lo Stato di Israele con un altro Stato?”. La Russia cosa c’entra infatti con il mafioso golpe politico giudiziario dell’Italia formalmente in atto dal 1989? In concreto, bisognerebbe verificare ciò che è da decenni e decenni notorio, vale a dire il fenomeno della collusione tra esponenti della leadership israeliana e malavita organizzata, che vide, ad esempio, ex generali israeliani coinvolti addirittura nel traffico di organi (cfr. “Police smash Israeli organ-trafficking ring”, in BBC, 7 aprile 2010). Tale fenomeno è cresciuto esponenzialmente, a tal punto che già nel 2009 l’ambasciatore statunitense a Tel Aviv James Cunningham aveva ritenuto necessario inviare al dipartimento di Stato, all’FBI e ad altre agenzie federali un cablogramma intitolato eloquentemente “Israele: Terra Promessa del crimine organizzato?”, in cui si legge: “Il crimine organizzato in Israele ha raggiunto una portata globale […]. È l’interesse nazionale, molto più del semplice tornaconto personale, a indurre alcuni settori assai rilevanti dell’apparato dirigenziale israeliano ad allacciare stretti legami con esponenti della potente e ramificatissima criminalità organizzata russo-israeliana” (cfr. James Cunnigham, “Israel: a Promised Land for organized crime?” in «WikiLeaks», 1° maggio 2009). Oggi queste cose si sanno ma non si sanno, cioè si fa finta di non vederle, come ad esempio anche il rapporto CIA del 1979 in cui si leggeva: “Il servizio di spionaggio israeliano dipende profondamente dalle comunità e dalle organizzazioni ebraiche all’estero per reclutare agenti e ottenere informazioni […]. Agenti israeliani operano discretamente all’interno delle comunità ebraiche e sono addestrati a condurre la loro missione con la massima cautela per evitare di coinvolgere direttamente Israele” (cfr. James Bamford, “Israel: old ally, old snoop” in “Los Angeles Times”, 15 marzo 1987). Perciò nel 2017 lo studioso italiano Giacomo Gabellini aveva potuto pubblicare un libro in cui diceva: “Questa sottile strategia di intelligence ha indubbiamente agevolato la penetrazione di Israele, sia militare che economica, all’estero” (in G. Gabellini, “Israele”, Ed. Arianna, Bologna 2017), e ciò dopo averne pubblicato un altro intitolato “Ucraina. Una guerra per procura”. Che significa tutto ciò se non idee conformi alla realtà dei fatti? Perciò Steiner raccomandava agli uditori: “Non occorre avere belle idee, ma idee conformi alla realtà” (“Esigenze”, op. cit.). Pensare in modo nuovo significa, appunto immergersi nella realtà e conviverci: “con l’astrazione si può dimostrare tutto. Con un’astrazione, quella stessa di Dio, da bravo suddito monarchico si può dire che il re è messo sul trono per grazia di Dio. Il tempo attuale può insegnare però che il re è a sua volta anche spodestato dalla grazia di Dio. Con le astrazioni si può abbracciare tanto il bianco quanto il nero […] si può sostenere che Dio guida entrambi gli eserciti che si stanno di fronte. L’importante dello sforzo di arrivare alla vera realtà che sta alla base della scienza spirituale antroposofica è appunto che una vita astratta e un discorrere astratto, [che sono] rovine della realtà, siano sostituite da un pensare conforme alla realtà, da un discorrere che amorevolmente si immerge nella realtà e parla attraverso la realtà stessa” (ibid.) e cristianamente concludeva alludendo all’esperienza universale del sé: «Il pensare che non solo pensa qualcosa di diverso, ma che pensa diversamente, cerca di raggiungere l’ideale del detto paolino: “Non io, ma il Cristo in me” (Galati 2,20), perché il Cristo ricercava l’armonia fra la parte esterna dell’uomo e la sua interiorità. Questo deve diventare un ideale per tutti gli sforzi umani» (ibid.).

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