UNA SOCIETÀ NEO-TOTALITARIA – Thomas Fazi, Gabriele Guzzi

2 years ago
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Il clima di caccia alle streghe diffusosi in Italia e in tutto il mondo occidentale dopo l’invasione della Russia in Ucraina, rivela un sistema sociale che ormai è incapace di articolare delle riflessioni, di soppesare le ragioni e di instaurare dei dialoghi costruttivi, cioè di instaurare quei processi indispensabili per arrivare alla pace. Byoblu ne ha discusso con Thomas Fazi e Gabriele Guzzi partendo dalla notizia della sospensione del corso di Paolo Gori su Dostoevskij da parte dell’Università Bicocca, decisione fortunatamente revocata nelle ore successive.

“Ci troviamo di fronte alla marginalizzazione di ogni pensiero critico – ha commentato Gabriele Guzzi – all’affidamento fideistico alla linea che i poteri culturali, finanziari e politici scelgono di adottare. Dobbiamo analizzare questo fenomeno di impoverimento culturale dell’Italia e dell’Europa da una prospettiva di almeno quarant’anni. Oggi la questione della guerra in Ucraina viene risolta in due soli schieramenti possibili: filo-Putin o anti-Putin. Una semplificazione irrazionale che il potere impone al discorso pubblico”.

Nonostante la potenza della macchina neoliberista, la via d’uscita da un sistema sociale sempre più disumano va ricercata nei principi della nostra Carta Costituzionale, la società pensata dai padri costitutenti era di segno opposto a quella che si è andata concretizzando negli ultimi deceni.

“Una delle sorgenti da cui partire è la Carta Costituzionale – ha commentato Thomas Fazi – uno degli aspetti che ha determinato la vittoria del neoliberismo è stato l’averci convinto che ormai quella Carta è qualcosa di vecchio, di obsoleto, che non riesce più a stare al passo con la realtà. Che è stata superata dagli eventi. Questa è una grande menzogna, perchè nella Costituzione c’è una visione di società che ha una sua trascendenza: è una visione che va al di là del tempo in cui è stata scritta, perchè delinea una società che si basa sulla libertà e sulla dignità dell’uomo”.

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