Lo Zoroastrismo/Mazdeismo la religione fondata da Zoroastro / Zarathustra. è la religione basata sugli insegnamenti del profeta Zarathustra (o Zoroastro). Tra il VIII secolo a.C. e il X secolo d.C. fu la religione principale più diffusa in Asia

2 years ago
108

quindi l'attuale ebraismo non è ebraismo ma è un'altra religione questa appunto ma zurvanita però che è un'altra cosa e hanno il loro testo sacro che non è la Bibbia ma l'Avesta...quindi è UN ALTRO PECCATO IMPERDONABILE CONTRO LO SPIRITO SANTO EH NON NO...Si prende in considerazione la teologia, le tradizioni e, brevemente, la storia e la diaspora della religione fondata da Zoroastro / Zarathustra.
Nella tradizione cristiana i re magi(singolare magio) erano alcuni saggi astronomi zoroastriani che, secondo il Vangelo di Matteo (2,1-12), seguendo «il suo astro»[giunsero da Oriente a Gerusalemme per adorare il bambino Gesù, il «re dei Giudei» che era nato.
https://it.wikipedia.org/wiki/Magi_(Bibbia)
La stella di Betlemme è quel fenomeno astronomico che, secondo il racconto del Vangelo secondo Matteo (2,1-12.16), guidò i Magi a far visita a Gesù appena nato.
La dicitura comunemente più diffusa in Italia per indicare la stella di Betlemme è la contraddittoria stella cometa
https://it.wikipedia.org/wiki/Stella_di_Betlemme
Saoshyant (Avestan:saoš́iiaṇt̰) è l'espressione linguistica avestica che letteralmente significa "colui che porta beneficio", e che è usata in diversi modi nelle scritture e nella tradizione zoroastriana. In particolare, l'espressione è il nome proprio del Saoshyant,(appunto Yeshua,Gesù YHWH è salvezza", "YHWH salva")https://en.wikipedia.org/wiki/Yeshua https://it.wikipedia.org/wiki/Ges%C3%B9_(nome) una figura di salvatore escatologico che realizza Frashokereti, il rinnovamento finale del mondo in cui il male verrà finalmente distrutto nell'apocalisse. Il termine fu contratto a "Soshans" nella tradizione zoroastriana e venne applicato a tre figure di salvatori che progressivamente portano alla ristrutturazione finale.Nei Gathas, gli inni più sacri dello zoroastrismo, che si ritiene siano stati composti dallo stesso Zoroastro, il termine è usato come nome comune per riferirsi alla missione del profeta e alla sua comunità di seguaci, che "portano beneficio" all'umanità. Il nome comune appare anche nel Giovane Avesta (Yasna 61.5), dove denota genericamente i leader religiosi, tra cui Zoroastro (Yasna 46.3) Un altro nome comune airyaman "membro della comunità" è un epiteto di questi saoshyants. l'epiteto permanente delle figure del salvatore è astvat-әrәta "incarnare la giustizia", che ha arta/asha "Verità" come elemento del nome. Questi salvatori sono coloro che seguono l'insegnamento di Ahura Mazda "con atti ispirati da asha" (Yasna 48,12).

"Saoshyant" appare per la prima volta come nome proprio nell'Avesta più giovane, esplicitamente così in Yasht 13.129 dove è usato al singolare e dove Astvat-ereta si sviluppa in un nome alternativo del Saoshyant. Il singolare appare anche in Yasna 59.1 dove si dice che Verethragna sia l'arma di Saoshyant per superare la resistenza. Una forma plurale appare per esempio in Yasht 17.1 dove Ashi – la divinità della "ricompensa" – è descritta per dare ai Saoshyants il potere di "fare meraviglioso" (frasho.kereti). Il ruolo del Saoshyant, o Astvat-ereta, come futuro salvatore del mondo è brevemente descritto in Yasht 19,88-96, dove si afferma che raggiungerà il Frashokereti, che renderà il mondo perfetto e immortale, e il male e Druj scompariranno. Haurvatat, Ameretat, il giusto Dūraoša e altre entità simili saranno i suoi compagni e insieme, sconfiggeranno le creazioni malvagie di Angra Mainyu.
https://en.wikipedia.org/wiki/Saoshyant
Il ruolo del Saoshyant, o Astvat-ereta, come futuro salvatore del mondo è brevemente descritto in Yasht 19,88-96, dove si afferma che raggiungerà il Frashokereti, che renderà il mondo perfetto e immortale, e il male e Druj scompariranno.
L'Avestā è il nome sotto il quale si colloca l’insieme dei libri sacri appartenenti alla religione mazdea.con l'arrivo di Alessandro Magno, l'Avesta fu distrutta dai Greci i quali ricopiarono e tradussero in greco le nozioni delle quali potevano avvalersi.
https://it.wikipedia.org/wiki/Avest%C4%81
L'angelo custode è un angelo che, secondo la tradizione cristiana, accompagna ogni persona nella vita, aiutandola nelle difficoltà e guidandola verso Dio.
L'angelo custode ha lo scopo principale di tenere il fedele lontano dalle tentazioni e dal peccato, e di condurre la sua anima a meritare la salvezza eterna in Paradiso. Scopo secondario è la realizzazione e la felicità terrena del singolo, oltre l'umana debolezza e miseria.
L'angelo è invocato con la tradizionale preghiera dell'Angelo di Dio.
Nel rispetto del libero arbitrio dell'uomo creato a immagine e somiglianza di Dio, l'angelo custode orienta, senza poterle determinare in senso causale, le scelte verso un atto conforme alla volontà divina, manifesta nei dieci comandamenti e nella legge mosaica, nella legge morale naturale, nel progetto di vita individuale che Dio possiede per ogni singolo uomo ed è pronto a rivelare, fino alla realizzazione dei suoi talenti come servitore e figlio, e alla sua felicità terrena.
L'angelo custode è una persona ricorrente nella vita di molti Santi; in diversi Paesi vi è una forte e particolare devozione. L'angelo è parte di una gerarchia, mediante la quale può quindi essere invocato anche indirettamente
https://it.wikipedia.org/wiki/Angelo_custode
Lo zoroastrismo (definito anche zoroastrianesimo o mazdeismo, in avestico mazdayasna, cioè "adorazione di (Ahura) Mazda" o "culto di Mazda") è la religione basata sugli insegnamenti del profeta Zarathustra (o Zoroastro). Tra il VI secolo a.C. e il X secolo d.C. fu la religione principale più diffusa nelle regioni iraniche e dell'Asia centrale, sia teologicamente che demograficamente e politicamente
Lo zoroastrismo è indicato tradizionalmente anche con il termine Mazdayasna daēnā,( religione degli adoratori di Mazdā) indicandosi quindi come seguaci del dio creatore denominato Ahura Mazdā ("Saggio signore" o "Signore che crea con il pensiero"
https://it.wikipedia.org/wiki/Zoroastrismo
questo infatti sta spiegando lo zurvanismo che è un'altra cosa dallo zoroastrismo originale di Zoroastro..questo è lo zoroastrismo che c'era a Babilonia perchè Ciro non li obbligava..è una forma diversa di zoroastrismo appunto questo non è la stessa cosa qui sta appunto la fregatura
https://en.wikipedia.org/wiki/Zurvanism
https://www.youtube.com/playlist?list=PLmXXU-QTjOUcV-BKljJIfrE0z9PuJXxE2
https://www.youtube.com/playlist?list=PLuNGnkcXvyh8VDT2gMFnj94OphRNxz2wS
Ha una cosmologia dualistica del bene e del male(che è un'altra cosa dalla spiritualità questa di anima e spirito eh...dell'advaita vedanta appunto) e un'escatologia che predice la conquista finale del male da parte del bene. Lo zoroastrismo esalta una divinità increata e benevola della saggezza conosciuta come Ahura Mazda (lett. "Signore della Saggezza") come suo essere supremo.Storicamente, le caratteristiche uniche dello zoroastrismo, come il suo monoteismo,il messianismo, la credenza nel libero arbitrio e nel giudizio dopo la morte, la concezione del paradiso, dell'inferno, degli angeli e dei demoni, tra gli altri concetti, possono aver influenzato altri sistemi religiosi e filosofici, comprese le religioni abramitiche e Gnosticismo,Buddismo del Nord,e filosofia greca
Con possibili radici risalenti al 2 ° millennio aC, lo zoroastrismo entra nella storia registrata nel 5 ° secolo aC.Servì come religione di stato degli antichi imperi iraniani per più di un millennio, dal 600 a.C. circa al 650 d.C., ma declinò dal 7 ° secolo d.C. in poi come risultato diretto della conquista musulmana della Persia (633-654 d.C.)
https://en.wikipedia.org/wiki/Zoroastrianism
Ahura Mazdā (avestico) è il nome dato all'unico dio, creatore del mondo sensibile e di quello sovrasensibile, della religione zoroastriana (più correttamente mazdeismo o anche mazdaismo).
Il nome significa "spirito che crea con il pensiero" da:
Ahura: derivato dall'antico avestico anshu nel significato di "respiro vitale" quindi collegato ad ansu (spirito) ,e all'antico germanico ansuz nonché al gotico ase, Æsir. Quindi come "spirito che crea la vita"
Mazdā: derivato dalla radice indoeuropea *mendh che indica l'apprendere. Quindi nel significato di "memoria" e "pensiero".
Da lui dipendono Spenta Mainyu (santo spirito) e gli Ameša Spenta.
https://it.wikipedia.org/wiki/Ahura_Mazd%C4%81
Nello zoroastrismo, l'Amesha Spenta (Avestico: Aməša Spəṇta – letteralmente "Immortale (che è) santo/generoso/propulsivo") sono una classe di sette entità divine emanate da Ahura Mazda, la più alta divinità della religione. Le successive variazioni medio persiane del termine includono la contrazione 'Ameshaspand' così come lo specifico zoroastriano 'Mahraspand' e 'Amahraspand'.
https://en.wikipedia.org/wiki/Amesha_Spenta
Come entità divine
Significativamente più comune del significato non specifico di Amesha Spenta (vedi sotto) è un uso restrittivo del termine per riferirsi alle grandi sette entità divine emanate da Ahura Mazda. Nella tradizione zoroastriana, queste sono le prime sette emanazioni del creatore increato, attraverso il quale è stata compiuta tutta la creazione successiva. Questa dottrina fondamentale è solo accennata nell'Avesta, ma è sistematicamente descritta nei successivi testi in lingua medio persiana, in particolare nel Bundahishn,un'opera dell'11 ° o 12 ° secolo che racconta la cosmologia zoroastriana.
https://rumble.com/vmo0en-parliamo-di-zoroastro-e-della-religione-monoteista-zoroastriana.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/vtsi53-langelo-del-signore-chi-.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/vu519g-parliamo-del-dharmadelle-leggi-induiste-e-del-adharmanon-dharma.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
L'Advaita Vedanta è probabilmente la più conosciuta fra tutte le scuole Vedānta della religione Induista. Letteralmente il termine Advaita significa "non duale", ma viene anche utilizzato per indicare il sistema monistico su cui si fonda il principio dell'indivisibilità del Sé o Ātman dall'Unità (Brahman). I testi fondamentali da cui derivano i Vedānta sono le Upaniṣad, o commenti ai Veda, e i Brahma Sutra, anche conosciuti come Vedānta Sutra, nei quali si concentra la discussione sulla natura intima delle Upanişad.
Il primo grande codificatore dell'Advaita Vedānta fu Adi Shankara (788-820). La filosofia che propose fu potente e capitalizzò negli anni il monismo dormiente, e la conoscenza mistica dell'esistenza: proseguendo la linea di pensiero di alcuni rishi espressa nelle Upaniṣad e in particolare la testimonianza di Gauḍapāda, esposta nell'opera principale (la kārikā di commento alla Māṇḍūkya Upaniṣad), Shankara espose la dottrina dell'Advaita, che afferma la Realtà assoluta come unica realtà e la realtà fenomenica come continuo divenire. Quindi l'unica realtà possibile è quella non duale, mentre il mondo, soggetto al continuo divenire, ha una natura illusoria, in quanto impermanente. Egli definì meglio quanto già espresso nelle Upaniṣad: la Realtà assoluta o Brahman e la pura Realtà Ātman dell'essere individuato jivatman o anima individuale, sono la stessa e unica. Questa realtà è non duale, pertanto realizzabile solo rinunciando ai vincoli del contingente.

I tre principali stati di consapevolezza (veglia, sogno e sonno profondo), infatti, sono espressione di un quarto stato trascendentale, conosciuto nelle Upaniṣad come turīya, coincidente con la Realtà assoluta o Brahman. La molteplice natura dei fenomeni e la loro ultima essenza è simboleggiata dal suono Aum, il più sacro fra i mantra induisti. Brahman è al tempo stesso immanente e trascendente, e non solo un concetto panteistico. Inoltre, oltre ad essere la causa materiale ed efficiente dell'intero universo, Brahman stesso non è limitato dalla sua auto-proiezione ed effettivamente trascende tutti gli opposti, tutte le dualità, soprattutto aspetti, quali la forma e l'essere; da sempre è incomprensibile alla mente umana.
https://rumble.com/vrq0ae-l-advaita-vedanta-spiegato-semplicemente-che-cos-la-non-dualit.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/vu1tvr-spieghiamo-il-buddismoi-precetti-buddisti-e-le-quattro-fasi-del-risveglio-b.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/vtzcur-parliamo-della-vita-eterna-in-ges-cristo-dopo-la-morte.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
L'espressione Amesha Spenta non si trova nei Gathas, ma "fu probabilmente coniata dallo stesso Zoroastro. Spenta è una parola caratteristica della sua rivelazione, che significa promuovere, rafforzare, generoso, santo. Il più antico uso attestato del termine è in parte dello Yasna Haptanghaiti e in cui i due elementi del nome si verificano in ordine inverso, cioè come Spenta Amesha. Come tutti gli altri versetti dello Yasna Haptanghaiti, anche Yasna 39.3 è in avestico gatico ed è vecchio circa quanto gli inni attribuiti a Zoroastro stesso.

Amesha Spenta nel Gathas
Nome gatico Significato approssimativo
Spəṇta Mainyu Spirito Santo/Creativo/Mentalità
[Vohu] Manah [Buono] Scopo
Aša [Vahišta] [Migliore] Verità / Rettitudine
Xšaθra [Vairya] [Desiderabile] Dominio
[Spənta] Armaiti · [Santo] Devozione
Haurvatāt Interezza
Amərətāt Immortalità
Gli attributi vohu "buono", vahišta "migliore", vairya "desiderabile" e spenta "santo" non sono sempre presenti nei testi più antichi. Se appaiono affatto, non appaiono necessariamente immediatamente adiacenti al sostantivo.Ma nella tradizione successiva, questi aggettivi sono parte integrante dei nomi stessi.

Mentre Vohu Manah, Aša Vahišta e Xšaθra Vairya sono costantemente di genere neutro nella grammatica avestica; nella tradizione sono considerati maschili. Armaiti, Haurvatāt e Amərətāt sono invariabilmente femminili.

Nei Gathas, ogni Amesha Spenta rappresenta una buona qualità morale che i mortali dovrebbero sforzarsi di ottenere. Quindi, la dottrina dei grandi sette è che attraverso buoni pensieri, parole e azioni, ogni individuo dovrebbe sforzarsi di assimilare le qualità di un Amesha Spenta in se stesso.

Ognuno dei sette ha una controparte antitetica, e cinque dei sette sono già assegnati a uno nel Gathas: aša/arta- (verità) si oppone al druj- (inganno, bugie), spəṇta-mainyu ad angra-mainyu, vohu-manah si oppone ad aka-manah-, xšaθra- a dušae-xšaθra-, e armaiti- a taraemaiti-. Non evidenti nei Gathas e apparsi per la prima volta nell'Avesta giovane[8] sono le opposizioni di haurvatāt- (interezza) a taršna- (sete), e amərətāt- (vita) a šud- (fame). Questi ultimi incarichi riflettono l'identificazione di Haurvatat con l'acqua e l'identificazione di Ameretat con le piante.

Nel Gathas, aša/arta è il più evidente dei sette, e anche il più comunemente associato alla saggezza (mazda-). Nei 238 versi di questi inni, aša-/arta- appare 157 volte. Degli altri concetti, solo vohumanah- appare quasi altrettanto spesso (136 occorrenze). In confronto, i restanti quattro del grande sestetto appaiono solo 121 volte in tutto: xšaθra-: 56 volte; armaiti-: 40; amərətāt-: 14; haurvatāt-: 11 volte.

Nel contesto della cosmologia zoroastriana, il gruppo dell'Amesha Spenta è esteso per includere Ahura Mazda, rappresentato da (o insieme a) Spenta Mainyu, che è lo strumento o il "principio attivo" dell'atto della creazione. È anche attraverso questa "Forza Generosa", "Emanazione Creativa" o "Spirito Santo" che Ahura Mazda è immanente nell'umanità, e come il Creatore interagisce con il mondo.

La dottrina ha anche una dimensione fisica, in quanto ciascuna delle eptade è legata a una delle sette creazioni, che nella filosofia antica erano il fondamento dell'universo. Un'associazione sistematica è presente solo nei successivi testi medio persiani, dove ognuno dei sette è elencato con il suo "dominio speciale":

Associazioni sistematiche nei testi persiani successivi
Nome gatico Medio Persiano Nuovo persiano Associazione sistematica
Spəṇta Mainyu degli esseri umani e custode di tutti
Vohu Manah Wahman · Bahman · di bovini (e di tutti gli animali)
Aša Vahišta Ardwahišt Urdībihišt di fuoco (e tutti gli altri luminari)
Xšaθra Vairya Šahrewar Šahrivar di metalli (e minerali)
Spənta Ārmaiti Spandarmad Esfand/Espand di terra
Haurvatāt Hordād Xurdād di acqua
Amərətāt Amurdād Murdād · di piante
Nei Gathas, Xšaθra [Vairya] non ha un'associazione con una creazione specifica, ed è solo nei testi successivi che questo Amesha Spenta è considerato il guardiano dei metalli. Questa anomalia è spiegata negli studi moderni dal fatto che, nella cosmogonia dell'età della pietra, il cielo era considerato la prima delle creazioni (e si pensava che fosse di pietra), ma il metallo non ha posto tra le creazioni (l'età del bronzo e del ferro dovevano ancora venire). Questo si riflette anche nella rivelazione di Zoroastro, dove il cielo è "della pietra più dura". [13] Più tardi, con l'evento del bronzo e poi degli strumenti di ferro, questo cielo si evolse in cristallo, che era visto sia come di pietra che di metallo. [14] A tempo debito, l'associazione di Xšaθra con un firmamento pietroso fu eclissata dall'associazione con un cielo metallico, e quindi con i metalli in generale.

Nell'uso non specifico
Nell'uso non specifico, il termine Amesha Spenta denota tutte le divinità che hanno promosso o rafforzato la creazione e tutto ciò che è generoso e santo. Non include solo gli ahura (un termine che nei Gathas è usato anche al plurale ma include solo Ahura Mazda per nome), ma anche tutte le altre divinità a cui si allude in questi testi. In questo senso non specifico del termine, Amesha Spenta è quindi equivalente al termine yazata.

L'uso non specifico è significativamente meno comune dell'uso del termine per indicare specificamente le grandi entità divine (vedi sopra). L'uso non specifico è particolarmente evidente nei testi del 9 ° -14 ° secolo della tradizione zoroastriana, ma ci sono anche casi nell'Avesta propriamente detto in cui viene usato in questo modo. In Yasna 1.2, ad esempio, lo yazata Atar è dichiarato "il più attivo degli Amesha Spentas". Anche nell'attuale zoroastrismo, il termine è spesso usato per riferirsi alle trentatré divinità che hanno una dedica del nome del giorno nel calendario zoroastriano o che hanno uno Yasht dedicato a loro (o entrambi).

Questo significato generale, non specifico, del termine Amesha Spenta ha anche un equivalente nel sanscrito vedico Vishve Amrtas, che è il termine collettivo per tutti gli esseri soprannaturali (lett.: "tutti gli immortali").

Dottrina
La dottrina degli Amesha Spenta, attraverso la loro connessione con la creazione, unisce concetti eterei e spirituali con oggetti materiali e manifesti in un modo "unicamente zoroastriano"[1]: non solo come "aspetti" astratti di Ahura Mazda, ma anche degni di riverenza e personificati o rappresentati in tutte le cose materiali.

Il rapporto tra Ahura Mazda e Amesha Spenta è del tutto sottile. In Yasna 31.11 dei Gathas, si dice che Ahura Mazda abbia creato l'universo con il suo "pensiero". In altri passaggi, come Yasna 45.4, è descritto come il metaforico "padre" dell'individuo Amesha Spenta, che, sebbene sia figurativo, suggerisce una vicinanza familiare. In particolare, il rapporto tra Ahura Mazda e Spenta Mainyu è sfaccettato e complesso e "difficile da definire come quello di Yahweh e dello Spirito Santo nel giudaismo e nel cristianesimo".

Una venerazione per l'Amesha Spenta attraverso il mondo vivente è ancora presente nella moderna tradizione zoroastriana ed è evidente in ogni cerimonia religiosa, quando ciascuna delle Amesha Spenta è visibilmente rappresentata da oggetti di cui sono i custodi. Inoltre, i primi sette giorni del mese del calendario zoroastriano sono dedicati alla grande eptad e alla creazione, riconoscendo la preminenza dell'Amesha Spenta e assicurando così l'inculcazione della loro dottrina.

Il dualismo etico e ontologico nella stessa entità "spiega la difficoltà che alcuni aspetti della dottrina hanno presentato agli studiosi occidentali". La riverenza degli Amesha Spenta e degli Yazata è stata spesso attaccata da fonti non zoroastriane per la sua natura politeista, non solo nei tempi moderni ma anche nell'era sasanide. Mentre il "culto degli elementi" era un'accusa ripetuta durante il 4 ° e 5 ° secolo, i missionari cristiani (come John Wilson) nell'India del 19 ° secolo presero specificamente di mira l'immanenza degli Amesha Spenta come indicativi (a loro avviso) di una tradizione politeistica zoroastriana degna di attacco.

Un bersaglio frequente di critiche era il credo zoroastriano in cui l'aderente dichiara: "Professo di essere un adoratore di Mazda, seguace degli insegnamenti di Zoroastro,... colui che loda e venera l'Amesha Spenta" (fravaraneh, Yasna 12.1). Alcuni teologi zoroastriani moderni, specialmente quelli che si identificano con la scuola di pensiero riformista, credono che lo spirito etereo e la manifestazione fisica non siano separabili in alcun senso e che il rispetto di una qualsiasi delle creazioni di Ahura Mazda sia in definitiva un culto del Creatore.

Nella seconda metà del 19 ° secolo, Martin Haug propose[20] che Zoroastro stesso avesse visto l'Amesha Spenta come mera astrazioni filosofiche e che una personificazione dell'eptad fosse in realtà una corruzione successiva. Il Parsi di Bombay accettò con gratitudine la premessa di Haug come difesa contro i missionari cristiani e successivamente diffuse l'idea come interpretazione parsi, che corroborò la teoria di Haug. Il principio del "monoteismo continuo" alla fine divenne così popolare che ora è quasi universalmente accettato come dottrina.
Angelo del Signore è un'espressione molto comune nell'Antico Testamento per precisare il significato della parola "angelo", che in ebraico (מלאך malak) significa soltanto "messaggero".
https://it.wikipedia.org/wiki/Angelo_del_Signore
https://rumble.com/vtsi53-langelo-del-signore-chi-.html?mref=rljsx&mc=e5yiv figli di Dio sono chiamati appunto anche gli angeli di Dio eh...Gesù è il figlio unigenito di Dio 2 persona della trinità...gli angeli sono figli di Dio ma non sono come Gesù e Dio ovviamente..ed è appunto la 3 persona della trinità cristiana sono già passati 1324 giorni della profezia di Daniele 12 della fine dei tempi...
L'angelo della LORD (ebraico: מַלְאַךְ יְהוָה malakh YHWH "messaggero di Yahweh") è un'entità che appare ripetutamente nel Tanakh (Antico Testamento) per conto del Dio di Israele.

Il termine malakh YHWH, che ricorre 65 volte nel testo della Bibbia ebraica, può essere tradotto sia come "l'angelo del Signore" che come "un angelo del Signore". La versione di Re Giacomo di solito lo traduce come "l'angelo della LORD"; meno frequentemente come "un angelo della LORD". La Settanta (LXX) a volte usa ἄγγελος Κυρίου (un angelo del Signore), a volte ὁ ἄγγελος Κυρίου (l'angelo del Signore): in Genesi 16:7–11, dà prima la forma senza l'articolo greco, poi, in tutte le successive menzioni con l'articolo,[2] come nell'uso anaforico dell'articolo.

Un termine strettamente correlato è "angelo di Dio" (mal'akh 'Elohim), menzionato 12 volte (2 delle quali sono plurali). Un'altra espressione correlata, Angelo della Presenza, si verifica solo una volta (Isaia 63:9)
https://en.wikipedia.org/wiki/Angel_of_the_Lord
La parola Angelo trovata numerose volte nelle Scritture della Bibbia si riferisce a un'entità celeste che consegna un messaggio di Dio agli esseri umani sulla Terra, in altre parole un messaggero di Dio. C'è una differenza tra un angelo e l'Angelo del Signore, l'Angelo del Signore è l'unico angelo che appare continuamente in tutto l'Antico Testamento riferendosi a se stesso come il Signore e Dio in prima persona, mentre gli altri angeli menzionati nelle Scritture si riferiscono al Signore Dio come una terza persona santificata che si umilia sempre e non accetta alcun tipo di gloria.

Esempi di uso del termine ebraico מַלְאַךְ יְהוָה si trovano nei seguenti versetti, qui riportati nella traduzione della versione di Re Giacomo:

Genesi 16:7–14. L'angelo del Signore appare ad Agar. L'angelo parla come Dio stesso in prima persona, e nel versetto 13 Agar identifica "il LORD che le parlò" come "Tu Dio mi venite".
Genesi 22:11–15. L'angelo del Signore appare ad Abramo e si riferisce a se stesso come Dio in prima persona.
Esodo 3:2–4. L'angelo del Signore appare a Mosè in una fiamma nel versetto 2, e Dio parla a Mosè dalla fiamma nel versetto 4, entrambi i casi si riferiscono a se stesso in prima persona.
Numeri 22:22–38. L'angelo del Signore incontra il profeta Balaam sulla strada. Nel versetto 38, Balaam identifica l'angelo che gli parlò come colui che consegnava la parola di Dio.
Giudici 2:1–3. Un angelo del Signore appare a Israele.
Giudici 6:11–23. Un angelo del Signore appare a Gedeone, e nel versetto 22 Gedeone teme per la sua vita perché ha visto un angelo del Signore faccia a faccia.
Giudici 13:3–22. L'angelo del Signore appare a Manoah e a sua moglie e, nel versetto 16, dice loro di offrirsi al Signore se vogliono fare un'offerta ("E l'angelo della LORD disse a Manoah [...] se vuoi offrire un olocausto, devi offrirlo alla LORD. Perché Manoah non sapeva di essere un angelo della LORD."). Più tardi Manoah pensò che lui e sua moglie sarebbero morti perché "hanno visto Dio"
Zaccaria 1:12. L'angelo del Signore supplica il Signore di avere misericordia di Gerusalemme e delle città di Giuda.
Zaccaria 3:4. L'angelo del Signore toglie il peccato del sommo sacerdote Giosuè.
La traduzione greca dell'Antico Testamento nota come Settanta[4] traduce la frase ebraica מַלְאַךְ יְהוָה come ἄγγελος Κυρίου, "angelo del Signore" o come ὁ ἄγγελος Κυρίου, "l'angelo del Signore". "A causa dell'idioma ebraico, questo può significare nient'altro che 'un angelo di Dio', e la Settanta lo rende con o senza l'articolo a volontà."

Il KJV e il NKJV mettono in maiuscolo "Angelo" nei riferimenti dell'Antico Testamento all'"Angelo del Signore", mentre usano "angelo" minuscolo nei riferimenti dell'Antico Testamento a "un angelo del Signore" (e nei riferimenti al Nuovo Testamento). La maggior parte delle versioni, tra cui NASB, RSV, ESV, ecc., Non usano la maiuscola "angelo" nelle menzioni di "angelo del Signore".

Angelo di Elohim
Il termine "angelo di Dio" (Heb. mal'akh 'Elohim) ricorre 12 volte (2 delle quali sono plurali). Di seguito sono riportati alcuni esempi:

Genesi 31:11. L'angelo di Dio chiama giacobbe in sogno e gli dice: "Io sono il Dio della Betel".
Esodo 14:19. L'angelo di Dio guida l'accampamento d'Israele, e li segue anche dietro, con la colonna di fuoco.
Giudici 13:9. L'angelo di Dio si avvicinò alla moglie di Manoah dopo che il Signore udì Manoah.

David è raffigurato intercedendo per il popolo per porre fine alla peste (1 Cronache 21) in questa xilografia del 1860 di Julius Schnorr von Karolsfeld
Angelo inviato da Dio
Inoltre, ci sono menzioni di Dio che "manda un angelo", di cui i seguenti sono esempi:

Esodo 23:20–21. Il LORD dice che manderà un Angelo davanti agli Israeliti, e li avverte di obbedire alla voce dell'Angelo, e che l'Angelo "non perdonerà le trasgressioni" perché il "nome della LORD è in lui".
Esodo 33:2. Dio dice che manderà un angelo davanti agli Israeliti e che Dio scaccia i Cananei, gli Amorrei, gli Ittiti, i Perizziti, gli Hiviti e i Gebusiti.
Numeri 20:16. La LORD mandò un angelo e portò il popolo di Israele dall'Egitto.
1 Cronache 21:15. Dio mandò un angelo per distruggere Gerusalemme, ma poi si pentì e disse all'angelo di tenergli la mano.
2 Cronache 32:21. Il LORD inviò un angelo, che tagliò fuori tutti i potenti uomini di valore e i capi e i capitani nel campo del re d'Assiria.
Nuovo Testamento
Nel Nuovo Testamento la frase greca ἄγγελος Κυρίου (aggelos kuriou—"angelo del Signore") si trova in Matteo 1:20, 1:24, 2:13, 2:19, 28:2; Luca 1:11, 2:9; Giovanni 5:4; Atti 5:19, 8:26, 12:7 e 12:23. Le traduzioni inglesi rendono la frase come "un angelo del Signore" o come "l'angelo del Signore". [6] Le menzioni in Atti 12:11 e Apocalisse 22:6 del "suo angelo" (l'angelo del Signore) possono anche essere intese come riferite all'angelo del Signore o a un angelo del Signore.

Un angelo del Signore che è menzionato in Luca 1:11 fa conoscere se stesso e la sua identità come Gabriele in Luca 1:19.

Interpretazioni
La maggior parte delle apparizioni dell'"angelo del Signore" lascia il lettore con la domanda se sia apparso un angelo o YHWH. A parte l'idea che «l'angelo del Signore è proprio questo: un angelo», è stata offerta una vasta gamma di soluzioni, come fare dell'angelo una manifestazione terrena (avatar) del Dio d'Israele o di Cristo.

Nella Catholic Encyclopedia (1907) Hugh Pope scrive: "I Padri precedenti, seguendo la lettera del testo nei Settanta, sostenevano che era Dio Stesso che appariva come il Datore della Legge a Mosè. Non era innaturale allora per Tertulliano [...] considerare tali manifestazioni alla luce dei preludi all'Incarnazione, e la maggior parte dei Padri orientali seguiva la stessa linea di pensiero". Il Papa cita la visione di Teodoreto secondo cui questo angelo era probabilmente Cristo, "il Figlio unigenito, l'angelo del grande Consiglio", e contrappone la visione di Teodoreto con la visione opposta dei padri latini Girolamo, Agostino e Gregorio Magno che non era altro che un angelo, una visione che, dice, "era destinata a vivere nella Chiesa, e gli scolastici lo ridussero a sistema". Come esponente di questa visione cita Agostino, che ha dichiarato che "l'angelo è correttamente definito un angelo se lo consideriamo se stesso, ma altrettanto correttamente è chiamato 'il Signore' perché Dio abita in lui". Egli indica, tuttavia, che all'interno della Chiesa cattolica è stata sostenuta anche la visione opposta.

Le apparizioni dell'"angelo del Signore" sono infatti spesso presentate come teofanie, apparizioni dello stesso YHWH piuttosto che come un'entità separata che agisce per suo conto. [8] In Genesi 31:11–13, "l'angelo di Dio" dice: "Io sono il Dio di Betel". In Esodo 3:2–6 "l'angelo di Yahweh" (מלאך יהוה) apparve a Mosè nella fiamma del fuoco, e poi "Yahweh" (יהוה) gli disse: "Io sono il Dio di tuo padre". Confronta anche Genesi 22:11; Giudici 6:11–22. A volte l'angelo del Signore parla in modo tale da assumere autorità sulle promesse precedenti (vedere Genesi 16:11 e 21:17). Secondo la Nuova Bibbia Americana, la forma visiva sotto la quale Dio apparve e parlò agli uomini è indicata indifferentemente in alcuni testi dell'Antico Testamento sia come angelo di Dio che come Dio stesso.
Spenta Mainyu
Finché il semplice zoroastriano credeva in Dio, Hormazd, e il suo avversario il maligno, Ahriman, le cose andavano senza spenta mainyu. I più dotti dicevano che si trattava di un appellativo di Hormazd. E molto prima di loro, ai bei vecchi tempi del Vendidad, Ahura Mazda, il mainyu più spenta, aveva anghra mainyu come suo avversario. Secondo gli Zurvaniti, che erano forse vecchi come gli Achemeni nel 6 ° secolo aC, e giovani come gli autori di Bundahishn e Vichitakiha-i Zatsparam nel 9 ° secolo dC, il bene e il male erano gemelli generati da Zurvân Akarna, Tempo sconfinato. Quindi il semplice zoroastriano era, più o meno, seguendo la tradizione.

Ma con l'avvento degli studi zoroastriani, guidati e incoraggiati dagli studiosi occidentali, è iniziato un cambiamento. Gli studi sui Gathas e sul successivo Avesta rivelarono che il spenta mainyu era indicato come un'entità. E da allora, quasi tutti gli zoroastriani e coloro che conoscono bene la religione Zarathushtriana conoscono il termine spenta mainyu. Poiché i Gathas e il successivo Avesta furono tradotti in inglese e in altre lingue europee, per lo più da studiosi cristiani che avevano in mente lo Spirito Santo o lo Spirito Santo, il termine è convenzionalmente venuto a significare lo Spirito Santo. La nozione generale è che ha un avversario, Anghra Mainyu, lo spirito maligno. I due sono bloccati in un combattimento di vita o di morte. La vittoria, naturalmente, andrà allo Spirito Santo.

Significato:
Spenta deriva da molti filologi da una radice avestica / sanscrita spi / svi, che significa "espandersi, gonfiarsi, aumentare". Molti, quindi, lo rendono "incrementale". La resa Pahlavi di afzûnik, che significa "in aumento", supporta pienamente la traduzione. Ciò è ulteriormente rafforzato dalle successive rese mahattama (il più grande), gurutama (il più importante) e, in particolare, vriddhi (crescente) in sanscrito e afzûni in persiano. Ci sono altri studiosi che preferiscono derivarlo dallo sputo/shvit, essere luminosi, essere bianchi, e di conseguenza collegarlo con la santità. I rendering della maggior parte di questi studiosi variano tra "benefico, generoso, generoso, incrementale, santo e virtuoso". Ogni studioso ha ragioni per la sua resa. Mentre gli studiosi hanno motivo di dissentire, il familiare e conveniente "santo" è stato dato per scontato essere il significato tanto che gli iraniani fondamentali, nella loro spinta a purificare il persiano da tutte le parole arabe, hanno sostituito moghaddas con sepanta! "Santo" è in voga, sia tra gli studiosi che tra i laici.

Accetto il significato tradizionale per motivi filologici e contestuali. Lo rendo come "progressista, promotore, promotore". Come vedremo, riflette meglio il concetto gatico. I Gatha sostengono enfaticamente il progresso e l'avanzamento.

Mainyu è, per quanto ne so, derivato da ogni studioso e dizionario Avesta / sanscrito dall'uomo, che significa "pensare, contemplare, meditare". Ervad Kanga dà "spirito, mente, cervello" e Bartholomae dà "Geist, als Sitz des Denkens und Wollens - spirito/mente, la sede dei pensieri e delle intenzioni". Anche i dizionari sanscriti lo definiscono come "mente, zelo, spirito, umore, coraggio". E "spirito" qui significa solo "temperamento o disposizione mentale" e NON "un essere o un'essenza soprannaturale".

Sebbene molti sappiano che yu è un suffisso agentivo e strumentale, nessuno si è preso la briga di tradurlo come "uno strumento, un modo, un modo di pensare" e quindi "mente, mentalità". Alcuni esempi nei Gatha mostrano che mainyu e manah sono intercambiabili (S 6:6 = Y 33.6; S 7:2 = Y34.2). Pahlavi e persiano non aiutano molto perché hanno la stessa parola di menok e mînu tranne alcune volte in cui menishn, pensando, è stato usato. La radice per "pensare" è menidan. La letteratura Pahlavi mostra la sua connessione con "mente" e "mentale". Le rappresentazioni sanscrite di adrsyah, paralokih, persino manasah (mentale) e altri sinonimi indicano un'entità "invisibile, esteriore". Qualunque siano le precedenti interpretazioni, gli studiosi hanno preso la traduzione ormai popolare di "spirito" in senso cristiano come abbastanza adatta alla loro interpretazione di una guerra perpetua tra i cosiddetti spiriti gemelli. Si adatta meglio a loro. Una partenza potrebbe rovesciare la drammatica teoria dualistica!

Molti presentano Ahura Mazda come Spenta Mainyu e quindi elevano Anghra Mainyu per renderlo un avversario del Dio del Bene, e continuano così a scrivere sulla continua lotta tra i due. Di conseguenza, gli zoroastriani sono stati caratterizzati da molti come le persone che credono nel dualismo.

Come già sottolineato, c'è stato un tempo in cui gli zoroastriani credevano in questa "teologia" dualistica. Il Vendidad ce lo dice e così anche gli scritti scritti e/o attribuiti ai Sasanidi e a coloro che li seguirono. Una nuova luce sui Gathas e sul successivo Avesta ha cambiato le opinioni tra gli intellettuali. Ma vediamo di nuovo una recessione, perché con l'avvento alla ribalta di una nuova classe di studiosi zoroastriani con le loro radici accademiche nella borsa di studio dualistica del successivo Avesta, la teoria del dualismo di Ahura Mazda e del suo avversario sta riapparendo in certi ambienti.

Immagine gatica:
I Gathas ci forniscono un'immagine completamente diversa: il termine "spenta mainyu" è stato usato quindici volte nei Gathas (S 1:1=Y 28:1; S 6:12=Y 33:12; S 8:2, 3, 6, 16=Y 43:2, 3, 6, 16; S 9: 7 = Y 44:7; S 10:6=Y 45:6; S 12,1-6=Y 47,1-6; S 16:7=Y 51:7) e due volte in Haptanghaiti, (Y 36:1-2), un testo successivo composto in dialetto gatico da un compagno/i di Zarathustra. In questi scritti, non c'è traccia di alcun avversario di Dio, o di alcuna lotta, combattimento, battaglia o guerra tra le cosiddette forze del bene e del male a livello divino. I Gathas non menzionano affatto l'anghra mainyu. In altre parole, anghra mainyu non esiste come parola composta, un termine formalizzato, in nessuno dei testi del dialetto gatico - non nei cinque Gatha (composti da Zarathustra), né in Haptanghaiti (Y 35-41), Sarosh Hadokht (Y56), Fshusho Manthra (Y58), Fravarti (da Y11.17 a Y13.3) e Yenghe Hatam! Il dualismo di "Bene e Male", altamente drammatizzato nel successivo Avesta, semplicemente non è correlato al divino spenta mainyu. Quel dualismo è un argomento separato del comportamento umano su questa vita terrena e si trova al di fuori dello scopo di questo articolo.

Facoltà sottile:
Facci sapere prima dove spenta, mainyu, spenta manyu e parole simili si verificano nei Gathas.

Spenta (da solo): S 2:7=Y 29:7; S 7:2=Y 34:2); S 8:3-5, 7,9,11, 13, 15=Y 43:3-5, 7, 9, 11, 13, 15; S 9:2=Y 44:2; S 10:11=Y45:11; S 11:9=Y46:9; S 12:3-4=Y47:3-4; S 13:3,7=Y48:3,7; S 16:16=Y51:16, 21

Mainyu (solo): S 3:3-5=Y 30:3-5; S 4:3, 7, 12, 21=Y 31:3, 7, 12, 21; S 6:9=Y 33:9; S 9:2=Y44:2; S 10:2=Y45:2; S 17:7=Y53:7.

Spenta Mainyu: S 8:6=Y 43:6; S 9:7=Y 44:7; S 10:6=45:6; S 12:1, 5, 6=Y 47:1, 5, 6.

Spenishta Mainyu: S 6:12=Y 33:12; S 8:2=Y 43:2; S 16:7=Y 51:7.

Mainyu vohu: S 7:2=Y 34:2

Mainyu spenta:S 1:1= 28:1.

Mainyu spenishta: S 3:5=Y 30:5; S 7:16=Y 43:16.

Manyu: S 1:11=Y 28:11; S 4:9=Y 31:9; S 5:9=Y 32:9; S 9:11=Y44:11; S 12:8=Y45:8.

Manyu vahishta: S 6:6=Y 33:6.

Manyu spenishta: S 12:2=Y 47:2.

I casi di cui sopra riguardano Dio, l'uomo, entrambi, e occasionalmente âramaiti (serenità). Ma, come già detto, la spenta mainyu è legata direttamente o indirettamente, a Dio. Una cosa è evidente: (a) Ahura Mazda è l'establisher/creatore/genitore di vohu manah (buona mente), asha (rettitudine), Khshathra (dominio) e âramaiti (serenità), e concede haurvatât (interezza, interezza) e ameretât (immortalità) alla persona che osserva veramente questi principi; e (b) spenta mainyu e âtar (fuoco) appartengono ad Ahura Mazda. Questi due sono così sottilmente astratti che non sono un'entità separata da stabilire o creare. Sono due facoltà divine, pensanti e illuminanti.

Se si prendessero tutte queste istanze una per una e, allo stesso tempo, si prendessero in considerazione le strofe adiacenti e la relativa canzone, ci si renderebbe conto che i Gathas raffigurano la spenta mainyu come la sottile facoltà divina del continuo piano di creazione ed espansione di Ahura Mazda. Zarathustra, nella sua ricerca della verità, scopre che è l'aspetto "spenta mainyu" dell'Essere Supremo che ha plasmato il mondo che porta gioia (S 12:7 = Y 47:3). Soprattutto, fu attraverso lo spenishta mainyu che Dio "creò la meravigliosa saggezza della buona mente per mezzo della giustizia". (S 8:2=Y 43:2). Infatti l'intera ricerca illumina Zarathustra a rendersi conto che Dio non è semplicemente spenta ma spenishta, il più progressista (S 7:4,5,7,9,11,13,15=Y 43,4, 5, 7, 9, 11, 13, 15). Gli fece realizzare se stesso (S 8:7 = Y 43:7) e sapere che lo scopo della sua acquisizione della conoscenza era nella ricerca della giustizia. (S 7:9=Y 43:9).

La mentalità progressista gioca un ruolo vitale nel progresso umano. Uno può essere "una persona con mezzi molto piccoli, una persona di grande forza", ma se è giusto, gli è stato promesso il meglio. (S 12:4-5=Y47.4-5). Dio concede "il bene a entrambe queste parti attraverso la mentalità progressista per mezzo del fuoco (illuminazione) perché con la crescita della serenità e della giustizia, convertirà molti ricercatori". (S 12:6=Y47.6). "Riceve il meglio dalla mentalità più progressista che pronuncia parole di buona mente con la lingua e compie, con le proprie mani, azioni di serenità". (S 12:2=Y47.2). L'integrità e l'immortalità sono "gli splendidi obiettivi rinfrescanti raggiunti attraverso la mente migliore". (S 6:8-9=Y33.8-9). "Colui la cui anima è in accordo con la rettitudine è una persona progressista. (S 7:2=Y34.2). "La persona che cerca la vita migliore e prospera attraverso la rettitudine è un grande promotore e un tesoro per tutti (S9:2 = Y 44.2). " Chi conosce gli insegnamenti divini è progressivo e saggio come il Saggio. (S 13:3=Y 48:3). Una persona progressista sostiene la repressione della furia e il controllo della violenza, e desidera rafforzare la promozione delle azioni della buona mentalità. (S 13:7=Y48.7).

Ecco perché anche Zarathustra "sceglie per sé lo spenishta mainyu, la mentalità più progressista di Dio, in modo che una nuova vita sia respirata nel corpo fisico, la serenità prevalga in tutto il dominio divino" (S 8:16 = Y 43,16), e l'integrità e l'immortalità siano raggiunte (S 12:1 = Y47.1). È la mentalità progressista che separa le due parti dell'umanità sulla terra: i giusti che promuovono il loro mondo e gli ingiusti che ritardano la loro vita (S 12:5 = Y47.5). È di nuovo la mentalità progressista, che "illumina" il male a cercare la verità e alla fine diventare giusto (S 12:6 = Y47.6).

Questa illuminazione è chiamata fuoco, simbolo di luce, calore ed energia, dai Gathas (S 11:7 = Y46.7) e Haptanhaiti (Y36.1,3) È questa luce, calore, questa energia che Zarathustra prega che ogni persona benevola avrà. Canta:

Inoltre, possa la migliore delle benedizioni giungere alla persona che dà benedizioni agli altri. Saggio, possa la sua conoscenza crescere durante i giorni della sua lunga vita di gioia attraverso la Tua mentalità più progressista, la mentalità attraverso la quale Tu hai creato la meravigliosa saggezza della buona mente per mezzo della rettitudine". (S 8:2=Y43.2).

Asho Zarathushtra vuole che ogni persona sia divina, scegli la spenta mainyu, la luce illuminante, il calore tonificante e l'energia vitalizzante, piuttosto che la mente intuitiva per essere creativa, promotrice e progressista nel nostro mondo che porta gioia. Spenta mainyu è, ci dicono i Gatha, l'ispirazione guida, l'intuizione illuminante, la promozione costruttiva nelle nostre buone vite. È la scintilla divina in noi. Manteniamolo e illuminamolo di più. Scegliamo, come Asho Zarathushtra, di spendere per noi stessi il mainyu per far prevalere la nostra missione di propagare la mâñthra (il messaggio stimolante del divino Mâñthran, Zarathushtra) nel dominio "baciato dal sole" di Dio! Uniamoci a lui in una preghiera meditativa dei Gathas:

"Signore saggio, alzati dentro di me, concedimi coraggio attraverso la serenità, buoni doni di preghiere attraverso la mentalità più progressista, pieno vigore attraverso la rettitudine e felicità attraverso la buona mente.

Per sostenermi, Signore che guarda con largo, rivelami la forza della Tua sovranità, le benedizioni della buona mente. Mostrami attraverso la serenità progressiva, le giuste concezioni.
Ora, come dedicazione, Io Zarathustra offro al Saggio il respiro vitale di me stesso e i primi frutti della mia buona mente, delle mie azioni e delle mie parole, acquisite attraverso la giustizia, con il mio orecchio alla voce divina; in effetti, tutta la mia forza. " (S 6:12-14=Y33.12-14).
http://www.zoroastrian.org.uk/vohuman/Article/Spenta%20Mainyu.htm

Spenta Mainyu, nello Zoroastrismo, lo Spirito Santo, creato dal Signore Saggio, Ahura Mazdā, per opporsi allo Spirito Distruttivo, Angra Mainyu.

Spenta Mainyu è un aspetto del Signore Saggio stesso. Attraverso lo Spirito Santo, Ahura Mazdā crea vita e bontà. Secondo la credenza zoroastriana, Spenta Mainyu protegge e mantiene molti regni e creature: il cielo, l'acqua, la terra, le piante e i bambini che devono ancora nascere.https://www.britannica.com/topic/Spenta-Mainyu

Vohu Manah (Avestan:vohu manah) è il termine linguistico avestico per un concetto zoroastriano, generalmente tradotto come "Buon Proposito", "Buona Mente" o "Buon Pensiero", riferendosi al buon stato d'animo che consente a un individuo di compiere i propri doveri. Il suo equivalente medio persiano, come attestato nei testi di scrittura Pahlavi della tradizione zoroastriana, è 𐭥𐭤𐭥𐭬𐭭 Wahman, che è un prestito dell'espressione della lingua avestica e ha lo stesso significato, e che continua nel nuovo persiano come بهمن Bahman e varianti. Manah è imparentato con la parola sanscrita Manas che suggerisce una certa comunanza tra le idee dei Gathas e quelle dei Rigveda. L'opposto di Vohu Manah è akem manah o Aka Manah, "scopo malvagio" o "mente malvagia".

Il termine è un composto delle parole vohu "buono" e manah "mente, pensiero, scopo", affini alle parole vediche vásu e mánas, entrambe con lo stesso significato. Entrambi derivano dal proto-indo-iraniano *Hwásuš e *mánas, a sua volta dal proto-indoeuropeo *h₁wésus e *ménos.

Nei Gathas, i testi più antichi dell'Avesta e considerati composti da Zoroastro, il termine "Vohu Manah" non è usato inequivocabilmente come nome proprio e spesso si verifica senza il prefisso "Buono" (Vohu-).

Nei testi post-gatici che espongono i principi della cosmogonia zoroastriana, Vohu Manah è un Amesha Spenta, una delle sette emanazioni di Ahura Mazda che rappresentano ciascuna un aspetto della creazione.https://en.wikipedia.org/wiki/Vohu_Manah

Amesha Spenta Nello zoroastrismo sono le potenze divine (in avestico «i santi immortali») direttamente subordinate alla suprema e unica divinità Ahura Mazdā e a questa intimamente associate nella custodia e nel reggimento della creazione contro le potenze del male, nel quadro del dramma dualistico che caratterizza questa religione. Nelle Gāthā, la parte più antica delle scritture sacre zoroastriane (➔ Avesta), gli A. compaiono individualmente, senza essere ancora raccolti sotto il loro nome collettivo che si presenta solo nella parte successiva dello Yasna, per poi sistemarsi organicamente in numero di sei: Vohu Manah, «il buon pensiero»; Asha Vahista, «l’ordine eccellente»; Khshathra Vaizya, «la sovranità desiderabile»; Spenta Ārmatay, «la pietà benedetta»: Hauvatāt, «l’integrità»; Ameretāt, «l’immortalità». Nelle fasi ulteriori dello sviluppo storico dello zoroastrismo gli A. vennero perdendo il carattere di astratte potenze divine per assumere una consistenza più concreta e individuata.https://www.treccani.it/enciclopedia/amesha-spenta/

Quali sono i 7 doni dello Spirito Santo?
La nostra vita può essere paragonata ad una barca priva di motore e spinta a fatica a remi dai rematori, ma se si aggiungono delle vele gonfiate dal vento, tutto diventa molto più semplice. Noi siamo i rematori, i remi rappresentano il nostro impegno di vivere, le vele rappresentano i doni dello Spirito Santo e il soffio del vento è lo Spirito Santo.…
Quanti e quali sono?
I doni dello Spirito Santo sono tradizionalmente sette perchè sette è uno dei numeri simbolici della Bibbia che rappresenta molte cose, ma essendo essi un regalo che Dio ci fa possono essere infiniti.…
Consiglio
Il dono del consiglio ci aiuta a scoprire il progetto d’amore che Dio ha su di noi e la strada giusta per realizzarlo. Questo dono agisce in noi in due modi: ci fa diventare consiglieri per gli altri, in particolare rendendoci in grado di trasmettere le nostre esperienze di fede, ma ci fa anche riconoscere bisognosi di consigli nelle quotidiane scelte che la vita ci mette davanti, ovviamente attraverso la preghiera.
Fortezza
È il dono del coraggio, della costanza, della tenacia: uno scrittore dei primi secoli del Cristianesimo paragonava lo Spirito Santo all’allenatore e l’allenatore, si sa, prepara alla fatica. Anche questo dono ha due dimensioni, quella passiva ci aiuta a resistere agli attacchi del male, mentre quella attiva è la forza d’attacco per vincere il male con il bene. Alcuni ideali propostici dal Vangelo sembrano irraggiungibili, per questo se vogliamo davvero viverli, dobbiamo essere umili e chiedere l’aiuto dello Spirito Santo tramite il dono della Fortezza.
https://www.papaboys.org/i-7-doni-dello-spirito-santo-spiegati-in-modo-davvero-semplice/
Intelletto
Il dono dell’Intelletto ci aiuta a non essere superficiali, ma ad arrivare al cuore delle cose. Questo dono può agire in diversi modi:può darci la capacità di conoscere noi stessi e affrontare coscientemente ciò che in noi non va, oppure di conoscere e capire a fondo gli altri, ma può essere anche l’intelligenza spirituale per leggere la Bibbia fra le righe e ricavarne un nutrimento di vita. E’ il dono della “profondità” contro la “superficialità”, dell’”essere” contro l’”apparire”…
Novena allo Spirito Santo
Spirito Santo
Pietà
Il nome di questo dono non ha nulla a che fare con il senso negativo che gli attribuiamo noi oggi ma è strettamente legato al termine latino “pietas”, l’amore famigliare tra i genitori e i figli.
La Pietà è il dono che ci aiuta a credere sul serio che Dio è Padre e ci ama, ci dà forza, pace e gioia. Il dono della Pietà porta a fidarci di Dio con lo stesso abbandono di un bambino che si sente sicuro tra le braccia di papà e mamma anche quando è sospeso sul vuoto.
Sapienza
La Sapienza è il dono che ci concede il gusto della conoscenza del creato e quindi del suo Creatore, Dio, per conoscerlo e amarlo. Essa ci aiuta soprattutto a saper distinguere il bene dal male. La Sapienza può nascere in noi solo come dono di Dio perchè ha Dio come origine e come fine: Dio ama me, io amo Dio. E’ questa una relazione che non nasce dalle nostre forze, ma che c’è stata regalata!
Scienza
Questo dono può essere espresso anche col termine “conoscenza” che nella Bibbia significa anche “amare”. Chi ama capisce meglio, capisce prima, capisce di più. Il dono della Scienza insegna ad amare una persona se la si vuole capire e anche Dio lo si comprende solo amandolo. Mentre nel nostro linguaggio “scienza” significa conoscenza umana di tipo tecnico, mediante la quale si arriva a dominare il mondo, nel linguaggio biblico “Scienza” è la capacità di conoscere il mondo, senza dominarlo, ma, al contrario, riconoscendo Dio come Creatore. Scienza dunque è la luce per vedere nelle cose e nelle persone la bellezza e la potenza di Dio, ma è anche la conoscenza che scaturisce dall’amore: il cuore che ama comprende più della mente. Il cuore si apre alla fiducia in Dio e accetta anche ciò che non si capisce (prove e dolore).
Timor di Dio
Il dono del Timore ci fa diventare consapevoli della grandezza di Dio, Egli è buono, ma è anche forte e potente. A lui si devono rispetto e ubbidienza: Dio non si può prendere in giro. Il Timor di Dio ci è donato anche per ricordarci che non possiamo fare sempre quello che ci pare e piace perchè non siamo noi i padroni del bene e del male, quindi non possiamo far diventare giusto ciò che è ingiusto, lecito ciò che è illecito. Timor di Dio non è affatto paura di Dio, ma è rispetto e stima verso di Lui, se ci può essere sfumatura di paura deve essere quella di perdere Dio o di offenderlo. Il Timor di Dio mira inoltre a ricordarci un dovere molto importante: il dovere di non dire stupidaggini su di Lui.

"Dio è Uno, ma i saggi lo chiamano con nomi diversi." (Rig-veda I 164, 46)
Le diverse Divinità che popolano il pantheon indù sono rappresentazioni simboliche delle molte funzioni e manifestazione di un unico Dio. "Respirava senza produrre respiro, per propria forza, quell'Uno." (Rig-veda X 129, 2)

Nell'induismo Dio è denominato in molti modi tra cui Bhagavan (possessore di benedette qualità e potere), Dhatr (Colui che sostiene l'intera manifestazione), Ishvara (il Signore, il Potente), Paramatman (il Sé supremo), Parameshvara (il Signore supremo), Vidhatr (il Creatore) e ancora molti altri. Dio, in verità, non ha né nome né forma, tuttavia tutti i nomi e tutte le forme appartengono a Lui.
https://www.induismo.it/enciclopedia-induismo/concezione-di-dio/
Dio nei Veda
Nel Rig-veda si legge che gli Dei sono 33 per quanto, i nomi citati siano tuttavia molti di più. I trentatre diventano 3339 sino a raggiungere il numero di 33.000.000. Si tratta palesemente di una cifra simbolica atta ad indicare l'infinità di forze che governa ogni aspetto del cosmo. È importante sottolineare il concetto di un Dio originario che si differenzia in tre, poi in 33 e infine in innumerevoli aspetti di forze spirituali. Un'idea questa che non rappresenta una disintegrazione del Dio primevo, bensì sottolinea che Dio è uno e si manifesta, per mezzo del suo potere, come molti. Le Divinità rappresentano i principi fondamentali che operano a vari livelli dell'esistenza cosmica e umana. Sono esseri onniscenti, illimitati, modelli universali.
Gli Dei si dividono in tre gruppi: 11 sono distribuiti nel cielo, 11 nell'atmosfera e 11 sulla terra. Ciò suggerisce anche un'associazione con gli elementi naturali. La loro simbologia è fortemente esoterica. Gli inni del Veda sono da intendersi sempre su più livelli, tanto che la lettura degli stessi può essere fatta in molti modi: letterale, figurata o secondo la tradizione di appartenenza.

Nelle Upanishad
Al tipo di religiosità vedico, basato soprattutto sul rituale, segue il periodo delle speculazioni proprio delle Upanishad. Esse indagano la natura dell'Assoluto, Brahman; affermano che alla sorgente di tutto il mondo manifesto e sempre mutevole vi è una Realtà assoluta e infinita; un Assoluto senza un secondo. Da questo Assoluto, Brahman, la manifestazione appare e scompare come un'onda nel mare.
Il Brahman, impersonale, principio neutro, trascendente e privo di attributi è oltre il nome e la forma. Esso, pur essendo trascendente, permea tutti i piani del manifesto, grossolano, sottile e causale. Alle speculazioni upanishadiche, nel corso del tempo, si affianca un altro tipo di religiosità. La Divinità non è più solo evocata attraverso gli inni e celebrata nel sacrificio, non solo è meditata nel profondo del cuore o ricercata attraverso l'ascesi, Essa acquista dei caratteri "personali" e iconografici ben definiti. Tale trasformazione è supportata da un corpus di testi sacri noti come Purana e Itihasa.

Nei Purana e negli Itihasa
In tale processo di progressiva oggettivazione, l'Assoluto "inizia" ad apparire come distinto, come Ishvara, il Signore a livello cosmico, come un'anima incarnata, jiva-atman, a livello individuale. Ishvara è la somma totale di tutti gli esseri, è il "Reggente" della manifestazione, ne è il Signore, il Regolatore che porta ordine, dharma. Ishvara supremo si definisce Parameshvara o, a seconda delle tradizioni, Mahashiva, Mahadevi, Mahavishnu, ecc.
Partendo dall'angolatura del mondo, l'uomo nell'elaborare un concetto di Dio, gli attribuisce, prima di ogni altra, la funzione di Creatore, Brahma. La creazione, in una concezione ciclica del tempo, si ripete in un andamento eterno di creazione, mantenimento e riassorbimento; è più corretto pertanto esprimersi in termini di creazioni, al plurale. Una volta creato il mondo, Dio lo sostiene attraverso il suo potere e lo "ordina" secondo le leggi del dharma e della responsabilità individuale di ciascun essere – karman.

Giovanni 3:5
Gesù rispose: «In verità, in verità ti dico che se uno non è nato d'acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio.
Giovanni 4:23
Ma l'ora viene, anzi è già venuta, che i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità; poiché il Padre cerca tali adoratori.Dio è Spirito; e quelli che l'adorano, bisogna che l'adorino in spirito e verità».
Efesini 1:13
In lui voi pure, dopo aver ascoltato la parola della verità, il vangelo della vostra salvezza, e avendo creduto in lui, avete ricevuto il sigillo dello Spirito Santo che era stato promesso,il quale è pegno della nostra eredità fino alla piena redenzione di quelli che Dio si è acquistati a lode della sua gloria.
Giovanni 5:23
affinché tutti onorino il Figlio(Gesù) come onorano il Padre. Chi non onora il Figlio(Gesù) non onora il Padre che lo ha mandato.
Giovanni 6:29
Gesù rispose loro: «Questa è l'opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato».
Giovanni 5:24
In verità, in verità vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha vita eterna; e non viene in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita.
Giovanni 7:18
Chi parla di suo cerca la propria gloria; ma chi cerca la gloria di colui che l'ha mandato, è veritiero e non vi è ingiustizia in lui.
Giovanni 13:16
In verità, in verità vi dico che il servo non è maggiore del suo signore, né il messaggero è maggiore di colui che lo ha mandato.
Giovanni 12:44
Ma Gesù ad alta voce esclamò: «Chi crede in me, crede non in me, ma in colui che mi ha mandato;
Giovanni 13:20
In verità, in verità vi dico: chi riceve colui che io avrò mandato, riceve me; e chi riceve me, riceve colui che mi ha mandato».
https://rumble.com/vu7yfk-arcangelo-michele-contro-le-forze-del-male-satasioniste-massoniche-neopagan.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/vtlh5v-vegetto-and-gogeta-feel-invincible.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/vt2jcl-arcangelo-michele-contro-le-forze-del-male-siosataniste-massoniche.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/vu82z6-arcangelo-michele-contro-le-forze-del-male-satasioniste-massoniche-neopagan.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/vu53nk-simbologia-esoterica-e-massonica-nel-pop-degli-anni-80.html?mref=rljsx&mc=e5yiv

Parliamo di tutti i peccati mortali,eterni ed imperdonabili commessi dai siosatanisti neopagani massonici wiccani politeisti stregoneschi atei democratici ed anticristiani
Lussemburgo,Olanda,Irlanda ed UE SONO DEGLI SCHIFOSI EVASORI FISCALI,POLITICI,BANCHE,ISTITUZIONI,FORZE DEL DISORDINE,RELIGIOSI,MULTINAZIONALI,MANAGER,CELEBRITà,PROFESSIONISTI,GIUDICI,AVVOCATI,IMPRENDITORI etc etc IN CUI SONO COINVOLTI TUTTI https://rumble.com/vstr5c-lussemburgoolandairlanda-ed-ue-sono-degli-schifosi-evasori-fiscali.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://www.youtube.com/watch?v=fLsT4rEKmLY&list=PLuNGnkcXvyh9RVLRTzPq33TOXjEhzeBi4
https://www.youtube.com/watch?v=svtf8bX2NLU&list=PLuNGnkcXvyh_R_TnO93TIJ_cs81WSo3J_
https://www.economist.com/weeklyedition/archive?year=2021
https://rumble.com/vpi0rn-spiegazione-dei-vizi-capitali-e-delle-parafilie-maiintaccagneria.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/vtyxex-parliamo-di-tutti-i-peccati-mortalieterni-ed-imperdonabili.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/vru00v-il-peccato-eterno-la-bestemmia-contro-lo-spirito-santo-marco-322-30.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/vrtzuz-chi-avr-bestemmiato-contro-lo-spirito-santo-non-sar-perdonato-in-eterno-app.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/vtw8wh-il-peccato-contro-lo-spirito-santo-non-sar-perdonato-cos-e-come-evitarlo.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/vrtzov-quale-la-bestemmia-contro-lo-spirito-santoil-peccato-che-appunto-neanche-ge.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/vmo5lb-i-peccati-conto-lo-spirito-santo.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
IL NEOPAGANESIMO E LA MASSONERIA NON SONO RELIGIONI MA UN CULTO SCAM DI TRUFFATORI E UNA SETTA SATANICA...IO NON FACCIO QUESTE COSE OVVIAMENTE E NON SONO MASSONE O ISCRITTO IN QUALCHE ALTRA ASSOCIAZIONE DOVE FANNO GIURAMENTI QUINDI NON DEVO RENDERE CONTO A NESSUN UOMO MA RENDO CONTO A DIO...E QUINDI SPUTTANO E PRENDO SPUDORATAMENTE PER IL CULO APPOSTA QUESTA GENTE DI MERDA CHE FANNO QUESTE COSE
veniamo a bruciarvi villa del vascello a Roma e il centro fiera di Rimini con voi dentro...quando ci troviamo lì??così regoliamo i conti...massoni di merda...così vi ammazzano lì seduta stante la folla per tutte le cazzate che gli avete raccontato alla plebaglia per decenni mi pare giusto...profezie di economist: https://www.youtube.com/playlist?list=PLuNGnkcXvyh_XKuVExo6xMCnPILO_u_He
Ma per i codardi, gl'increduli, gli abominevoli, gli omicidi, i fornicatori, gli stregoni, gli idolatri e tutti i bugiardi, la loro parte sarà nello stagno ardente di fuoco e di zolfo, che è la morte seconda».Apocalisse 21:8
Playlist da vedere sulla zizzania appunto o chiamati anche i pesci marci e la feccia massonica siosatanista ebraica di truffatori e ciarlatani di primissimo livello e maestri del nulla
https://www.youtube.com/playlist?list=PLuNGnkcXvyh9iJ8b4pi414obFUOM8VChg
https://www.youtube.com/playlist?list=PLuNGnkcXvyh-aUyoiw_9Jxrzlzw2bnwC
https://www.youtube.com/playlist?list=PLuNGnkcXvyh8lV9CEBBr5ucOJYQ5dvQoS
https://rumble.com/vrymu5-smontiamo-dalla-a-alla-z-il-culto-massonico-neopagano-politeista-satanista.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/vs3maf-commentiamo-il-documentario-sul-culto-stregonesco-satanico-neopagano-polite.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/vroyz3-la-storia-delle-religioni-nella-versione-ufologicamassonicaneopagana-e-dell.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/vrwz8l-scopo-finale-n.w.o-e-seduta-massonica-g.o.i-commentata.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/vrk5vp-commentiamo-video-sulla-massoneria-e-altre-associazioni-di-truffatori-neopa.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/vrm59z-la-massoneria-non-una-religione-e-lo-dicono-i-massoni-stessi.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/vqrwfx-vediamo-i-canali-youtube-delle-varie-massonerie-e-li-commentiamo.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/vqwpvj-vediamo-altri-canali-youtube-delle-varie-massonerie-e-li-commentiamo.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/vquhcx-vediamo-e-commentiamo-altri-canali-youtube-massonici.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/vmn8l9-lo-zurvanismo-e-la-cabala-ebraica-satanica.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/vmmvcb-un-libro-per-bambini-insegna-come-evocare-i-demoni.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/vmmv85-le-forze-occulte-nel-mondo-moderno.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/vmmw5h-leuropa-laboratorio-per-il-nuovo-disordine-mondiale-e-la-tecnocrazia.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/vmmuop-la-stella-sirio-e-locculto.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/vmmugx-la-religione-neopagana-ambientalista.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/vmmuil-la-massoneriail-comunismo-e-la-corruzione-della-giovent.html?mref=rljsx&mc=e5yiv
https://rumble.com/vrrxn3-la-fine-orribile-che-far-tutta-lumanit...nello-stagno-di-fuoco-e-zolfo-per-.html?mref=rljsx&mc=e5yiv

Loading comments...