Trudeau si scontra con 50.000 camion - Parte 2 - MN #161 (da Roberto Mazzoni | Feb 8, 2022 | Grande Risveglio, La Riscossa) 🇨🇦🇮🇹🥁

2 years ago
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Dopo oltre una settimana dall’inizio della protesta che ha coinvolto 50.000 camionisti canadesi insieme a numerosi agricoltori e cittadini del Canada, si vedono i primi risultati e anche i primi tradimenti.
Innanzi tutto, come previsto da Tucker Carlson nel video precedente, il numero 160, il Primo Ministro canadese Justin Trudeau, il suo governo e il suo partito di sinistra, il Partito Liberale del Canada, hanno fatto ricorso ai soliti insulti per etichettare i manisfestanti.
Mancando di altri argomenti, li hanno accusati di essere razzisti, misogeni, islamofobi, violenti e sovversivi. Si tratta di affermazioni del tutto infondate, come dimostrato dal prossimo video proposto dempre da Tucker Carlson, il giornalista più famoso negli Stati Uniti e quello che ha seguito più da vicino la protesta.
Anche WION, televisione commerciale indiana vicina al governo di Nuova Delhi, ha smontato la teoria del razzismo e ha messo in dubbio le accuse di violenza.
Nel video vediamo Candice Bergen, la parlamentare che ha assunto la leadership temporanea del partito conservatore canadese dopo le precipitose dimissioni del precedente leader Erin O’Toule, che è stato letteralmente spazzato via dalla protesta. Sono già diversi i parlamentari conservatori che hanno preso posizione a favore dei camionisti. Si preannuncia un rinnovamento forse anche rapido all’interno del partito di opposizione canadese.
Del resto, il fatto che ci sia stato bisogno del convoglio dei camionisti significa che non hanno fatto bene il proprio lavoro di opposizione al regime di Justin Trudeau.
Nel video di WION si accenna anche alla sospensione da parte di GoFundMe della pagina di donazioni destinate ai camionisti.
In una breve conferenza stampa tenuta il 3 febbraio, alcuni leader del movimento hanno presentato le loro posizioni spiegando anche la situazione con GoFundMe. Vi proponiamo in particolare l’intervento Tamara Lich, una delle coordinatrici del convoglio.
Tamara ha sottolineato come le accuse di misogenia, razzismo, islamofobia, transfobia e tutto il resto avanzate da Justin Trudeau, il primo ministro canadese, e il relativo partito liberale, siano assurde. Per capire di che cosa stiamo parlando. Il convoglio è una manifestazione che ha mobilitato moltissimi canadesi di ogni ceto sociale e vi propongo una compilation delle immagini che hanno ripreso l’immenso convoglio nel suo viaggio verso Ottawa, la capitale canadese.
Tamara Lich ha parlato anche del sito GoFundMe su cui il Freedom Convoy, vale a dire il Convoglio della Libertà, aveva aperto una pagina per le donazioni che in sole tre settimane aveva attratto circa 137.000 iscritti e raccolto circa 10 milioni di dollari canadesi.
Dopo aver consegnato ai camionisti circa 1 milione, GoFundMe aveva sospeso la pagina di raccolta donazioni per impedire che arrivassero altri fondi e aveva bloccato i circa 9 milioni di dollari rimanenti.
Come racconta Tamara Lich, un team di avvocati e contabili aveva lavorato senza sosta per sbloccare i fondi che erano indispensabili per provvedere alle spese correnti dei camionisti: carburante, cibo, e anche alloggio in alcuni casi.  
Ma nonostante tutti gli sforzi, GoFundMe ha dichiarato che non li avrebbe mai consegnati ai legittimi destinatari dicendo di aver ricevuto rapporti dalla polizia di Ottawa, la capitale canadese, dove si è concentrata la maggior parte dei manifestanti, secondo i quali alcuni manifestanti hanno commesso atti di  violenza e illegali, ma senza fornire nessuna prova in tal senso, nemmeno agli avvocati dei camionisti. E’ un fatto risaputo che ci siano agenti provocatori mescolati tra i camionisti che cercano di provocare incidenti.
La posizione di GoFund Me è completamente ipocrita considerando che l’azienda ha organizzato pagine di raccolta fondi per Antifa e per Black Lives Matter e che hanno finanziato le sommosse violente negli Stati Uniti durante l’estate del 2020, oltre che l’occupazione illegale di un’intera porzione della città di Seattle.
Antifa è un’organizzazione di estrema di sinistra nata in Germania ai tempi di Hitler e sopravvissuta in diverse parti del mondo tra cui gli Stati Uniti allo scopo di creare sommosse con dichirata matrice antifascista.
Black Lives Matter, abbreviata in BLM, è un’organizzazione marxista amaricana anch’essa dedicata a manifestazioni aggressive che spesso sfociano nella violenza.
GoFundMe è infine una società di San Francisco con ovvi collegamenti con il mondo dell’estrema sinistra eversiva americana. Oltre ad Antifa e Black Lives Matter, è anche vicina a Planned Parenthood, la principale organizzazione americana di sinistra specializzata negli aborti di stato.
John Carpay, presidente del Centre for Constitutional Freedoms che rappresenta il Freedom Convoy, ha dichiarato che GoFundMe non ha nessuna credibilità visto che si rifuta di mostrare qualsiasi prova a sostegno delle proprie accuse.
Ma per complicare ancora di più la propria posizione, GoFundMe ha anche affermato che avrebbe trasferito i fondi ad organizzazioni caritatevoli di propria scelta, il che ha scatenato un uragano di proteste su Internet. A quel punto ha corretto il tiro dicendo che avrebbe scelto le organizzazioni caritatevoli di concerto con i rappresentanti dei camionisti.
Ma anche questo ha suscitato critiche feroci tra le quali spicca quella del governatore della Florida Ron DeSantis che ha dichiarato: “E’ una frode che GoFundMe sequestri 9 milioni di dollari in donazioni che erano stati mandati in sostegno dei camionisti, per trasferirli ad enti caritatevoli di propria scelta.
Lavorerò con il procuratore generale della Florida Ashley Moody per indagare su queste attività fraudolente. Tutti i donatori dovrebbero ricevere un rimborso”. Anche il procuratore generale della Louisiana, Jeff landry, e il procuratore generale della West Virginia, Patrick Morrisey, hanno dichiarato di voler avviare un’indagine su GoFundMe. E anche il Texas sembra intenzionato a muoversi in tal senso.
In risposta a questa presa di posizione e altre simili, GoFundMe ha quindi dichiarato che i donatori avrebbero potuto richiedere il rimborso entro il 19 febbraio, confidando nel fatto che sono una piccola porzione dei donatori lo avrebbero fatto; ma questa presa di posizione ha scatenato ancora nuove proteste.
Alla fine l’azienda si è arresa e ha comunicato che rimborserà automaticamente tutti i donatori nell’arco di 7 o 10 giorni. Questo naturalmente è un costo notevole per GoFundMe che esce da questa  vicenda completamente screditata come piattaforma di raccolta fondi.
Come ci spiega Moody, GoFundMe percepisce una provvigione del 3% su tutte le donazioni raccolte. E’ chiaro quindi che il tentativo inizale di versare le donazioni a enti caritatevoli diversi dai camionisti serviva per tenersi in tasca le provvigioni, che sono stimate intorno ai 270.000 dollari canadesi, che invece perderanno nel momento in cui rimborsano i donatori.
E’ chiaro che GoFundMe ha ricevuto pressioni dal governo canadese e in particolare dal sindaco di Ottawa, Tim Watson che ha minacciato di denuciare GoFundMe se avesse continuato la raccolta fondi.
Nel 2015, Tim Watson ha organizzato nel 2015 una missione in Cina per facilitare gli investimenti cinesi nella città di Ottawa. Ha anche firmato un accordo di collaborazione con il sindaco della città di Pechino con cui Ottawa si è gemellata.
Sulla scia del fiasco colossale di GoFundMe, si stanno facendo avanti piattaforme alternative che garantiscono che i soldi verranno effettivamente consegnati ai camionisti.
La prima di queste è GiveSendGo una società tecnologica di matrice cristiana che ha raccolto al momento in cui scriviamo 4,7 milioni di dollari canadesi, impiegando poco più di tre giorni, invece delle tre settimane impiegate da GoFundMe per raccoglierne 10. L’obiettivo è di raggiungere 16 milioni di dollari canadesi. E questo nonostante che GiveSendGo sia stata sottopostan immediatamente a un pesante attacco informatico che mirava a bloccare la piattaforma.
Anche il mondo delle cryptocurrency è sceso in campo con Tallycoin, una piattaforma di raccolta fondi basata su Bitcoin e quindi praticamente impossibile da bloccare o sequestrare. Al momento Tallycoin ha già raccolto 400.000 dollari e ha l’obiettivo di raccogliere 500 milioni.
Tallycoin era già stata presente durante la marcia del convoglio verso Ottawa, ma con il blocco di GoFundMe è partita con più forza e ci sono diverse campagne destinate anche a singoli camionisti oppure alle manifestazioni in aree del Canada diverse da Ottawa.
I donatori in questo caso possono rimanere anonimi e quindi anche sfuggire alle rappresaglie della polizia di Ottawa che ha minacciato di avviare indagini su tutti i manifestanti e su tutti i donatori.
Nel frattempo la popolazione di Ottawa e anche di Toronto si è mobilitata per dare da mangiare e supporto ai camionisti e anche diversi agenti di polizia si adoperano per consegnare loro beni di conforto.
Anche negli Stati Uniti si sta organizzando un convoglio simile. Sean Hannity, il secondo giornalista più importante della rete Fox News, ci dà un quadro della situazione.
Nel frattempo quella che era iniziata come una protesta contro i mandati vaccinali sta diventando una protesta contro il primo ministro canadese Justin Trudeau.
Alcuni camionisti dichiarano che non se ne andranno fino a che il governo canadese non verrà sostituito con un nuovo governo.
E’ da notare che WION, in quanto rete commerciale molto vicina al governo indiano, ha una posizione molto favorevole ai vaccini. Su questo tema riporta abbastanza fedelmente la linea proposta dai media mainstream di sinistra. Siamo quindi sorpresi nello scoprire che anche Trump, per il solo fatto di essersi dimostrato favorevole alla causa dei camionisti canadesi, sia ora diventato un anti-vax.
Per Justin Trudeau la situazione politica diventa sempre più difficile anche perché è incapace di gestire il confronto e si rifugia dietro ai soliti cliché del razzismo e del vandalismo che invece appartengono alle forze di sinistra che lui stesso dice di sostenere.
Notate le accuse mosse nel suo discorso e che sono costruite sulla base di pochi atti isolati di alcuni agenti provocatori che si sono mescolati alla folla dei manifestanti. Ma ormai neanche la stampa mainstream canadese è veramente disposta a crederci.
In realtà i volontari che seguono il convoglio forniscono assistenza continua agli abitanti di Ottawa danneggiati dalla protesta, distribuendo cibo a chiunque lo chieda e organizzando spazi per i giochi dei bambini. Hanno anche consegnato aiuti ai negozianti che sono stati danneggiati dalla loro presenza.
Il risveglio dell’opposizione
Sul fronte dell’opposizione a Trudeau, dopo il primo scossone che ha portato alle dimissioni del leader dell’opposizione, il conservatore Erin O’Toule, c’è movimento positivo. Scott Moe, premier conservatore della regione del Saskatchewan, ha già dichiarato che intende rimuovere tutte le restrizioni nella propria regione.
Anche il premier della regione di Alberta, il conservatore Jason Kenney, ha detto di voler fare altrettanto, anche se con meno entusiasmo.
Pessima invece la reaazione del premier della regione dell’Ontario, Doug Ford, dove si trovano le città di Ottawa e Toronto. Ford ha condannato la manifestazione e ha chiesto ai camionisti di andarsene. Si dice che abbia anche fatto pressione su GoFundMe affinché interrompesse la raccolta fondi in favore del convoglio.
Il risultato è che adesso la protesta è arrivata anche a Toronto e le sue aspirazioni per diventare il nuovo leader delle forze conservatrici del Canada potrebbero sfumare.
Un altro convoglio è arrivato anche nella città di Quebec nell’omonima regione francese del Quebec. Qui il premier di sinistra François Legault è stato costretto a cancellare il progetto di avviare una tassa sui non vaccinati.
Nel frattempo il sindaco di Ottawa, Jim Watson, sta prendendo misure repressive sempre maggiori nei confronti dei manifestanti e ha attivato la polizia che ha sequestrato una parte della benzina a disposizione dei camionisti ed ha arrestato alcune delle persone che portavano cibo e benzina ai camionisti che si trovano in città.
Ha fatto sgomberare uno dei parcheggi che erano stati adibiti a posizione di rifornimento logistico per i camionisti nel centri di Ottawa e ha anche dichiarato lo stato di emergenza per la città. La polizia cercherà di sequestrare tutta la benzina che viene portata ai camionisti che sono nel centro di Ottawa.
Da parte loro, i camionisti hanno organizzato una conferenza in cui hanno invitato tutti alla calma e hanno istruito gli altri camionisti su come comportarsi. Hanno anche spiegato che i sequestri eseguiti dalla polizia sono irrilevanti per la prosecuzione della protesta e che resteranno ad Ottawa fino a quando la situazione non sarà risolta.
Jim Watson ha anche chiesto al governo federale di nominare un negoziatore per trattare con una delegazione dei camionisti.

(Roberto Mazzoni)
https://mazzoninews.com/

Altre fonti:
https://www.theepochtimes.com/gofundme-says-it-will-automatically-refund-all-donations-to-trucker-convoy-florida-to-investigate_4258597.html
https://dailycaller.com/2022/02/04/gofundme-canadian-truckers-freedom-convoy/
https://www.zerohedge.com/political/gofundme-steals-9-million-canadas-freedom-convoy-truckers-under-pressure-trudeau
https://www.breitbart.com/politics/2022/02/05/canadiens-support-freedom-convoy-truckers-with-food-gas-and-rides/

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