FRIULI, LA REGIONE IN ARMI - Fulvio Grimaldi in O GREEN O VERDE

Friuli-Venezia Giulia, una regione dove la pace è sospesa e l’ombra della guerra incombe. Tutti ricordiamo il ruolo che assunse, con la grande base NATO e USA di Aviano e altri presidi militari, nelle guerre alla Jugoslavia e in particolare con i bombardamenti della Serbia nella primavera del 1999.
Ma anche nei decenni prima, quando le si poneva il compito di opporsi a una sempre ventilata invasione sovietica, quel territorio e la vita di quelle popolazioni erano pesantemente condizionate e colpite sul piano ecologico dalla massiccia presenza militare.
Una presenza ritenuta indispensabile per la difesa della nazione che, forse per questo, conobbe poche esperienze di protesta, come invece si susseguono da decenni nella Sardegna dei tanti poligoni e delle tante esercitazioni a fuoco.
Nel viaggio attraverso la regione più piccola dell’Italia e quella più armata, comprese le bombe atomiche ora in corso di potenziamento, sentiamo le voci di esperti, sindaci, ambientalisti, sacerdoti schierati per la pace e contro l’inquinamento che sempre e comunque accompagna le guerre e tutto ciò che le precede e prepara.
I conflitti, sempre meno latenti, che tornano ad agitare i Balcani, a partire da Kosovo e Bosnia, non sono una buona notizia per il Friuli.