I MEDICI DI «CONTIAMOCI!» CALUNNIATI DALLA STAMPA DOPO L'INTERRUZIONE DELLA RIUNIONE OMCeO A ROMA

Sembra a dir poco incredibile l'atmosfera di odio e intolleranza in cui versano ormai i medici.
Sin da bambini, ricordo, siamo stati abituati a identificare il medico come una figura dotata di grande equilibrio, in grado di mantenere serietà e professionalità anche dietro a occasionali sorrisi, una figura che sapeva riportare tranquillità e sicurezza nel momento in cui venivano a mancare.

Difficile capire quando esattamente tutto questo sia cambiato, ma certamente negli ultimi due anni, il clima di terrorismo instillato quotidianamente dai media, spesso bugiardi, su commissione delle autorità governative, è riuscito a destabilizzare anche le menti di quelle figure, i medici appunto, che a differenza di altre professioni, per la delicatezza della loro funzione non possono permettersi di perdere.

Dalle immagini è evidente la divisione che c'è tra gli uni e gli altri, accusandosi a vicenda per una cosa e per l'altra, nemici gli uni degli altri, quando il bene della collettività da loro stessi troppe volte declamato, avrebbe invece bisogno che fossero uniti, un unico corpo contro il nemico, dove il nemico non è il fantomatico "no-vax" (e sia maledetto l'uomo che ha dato vita a questa definizione!), ma le malattie, tutte, che colpiscono i loro pazienti, quei pazienti che molti di loro rifiutano di visitare perchè rifutano per legittimi dubbi di sottoporsi a un trattamento sperimentale, tradendo così anche il giuramento di Ippocrate.

Noncuranti ormai, del bene vero per i propri pazienti, nel pieno delle reciproche divergenze di opinione, anzichè unirsi, confrontarsi, cercare insieme le soluzioni ai loro problemi (che poi automaticamente diventano problemi per tutti gli italiani), che cosa fanno? Rifiutano di ascoltare le proposte e le richieste che provengono da chi la pensa diversamente, anche quando chi la pensa diversamente è la maggioranza, vero Magi?

La mancanza totale di rispetto verso l'ordinamento democratico della Repubblica, dimostrata dal governo quotidianamente, si ripercuote a cascata anche ai livelli inferiori.
Lo ha dimostrato il presidente dell'OMCeO di Roma, Antonio Magi, quando al termine di una regolare votazione che aveva visto la maggioranza bocciare il primo punto dell'ordine del giorno, contro ogni principio di democrazia e probabilmente anche contravvenendo a precise normative, ha rifiutato di proseguire l'assemblea, interrompendola e andandosene, per poi addossare vergognosamente le proprie responsabilità a quei votanti che rappresentavano la maggioranza, una maggioranza dissenziente nei confronti della condotta adottata dall'Ordine stesso.

Forse è giunto il momento di smettere di allontanare dalla professione chi rifiuta un obbligo che prevede l'inoculazione di una terapia sperimentale per la quale nessuno tra chi la produce, chi la autorizza, chi la commercializza e chi la inocula, è ancora disposto a prendersi la responsabilità per gli eventuali eventi avversi. Piuttosto forse è il caso di iniziare ad allontanare da certi ordini professionali chi rifiuta di rispettare i normali e basilari principi di democrazia, contravvenendo peraltro a precise normative e mancando infine anche del coraggio di assumersi la responsabilità delle proprie azioni, rovesciandole oltretutto su degli incolpevoli colleghi.

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