Australia: scioccante testimonianza di una donna sana deportata in campo di contenimento Covid

2 years ago
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Una ragazza, commessa in un negozio, viaggia su un motorino insieme ad un amico, il quale risulta successivamente positivo ad un tampone. Lei viene rintracciata grazie alle telecamere che inquadrano lui e lei sul mezzo, la cui targa è intestata a lei. Si presenta a casa sua una squadra di investigatori in borghese e la interroga. Le chiedono un test Covid recente. Lei, presa alla sprovvista e un po’ spaventata, avendo visto quei campi di contenimento Covid in precedenza, mente e dice di avere un tampone negativo recente. Loro controllano, non è vero, e allora le mandano due poliziotti che la prelevano e la mandano nel campo covid di Howard Springs per 14 giorni. Howard Springs è il più grande campo Covid australiano. Lei è costretta a salire su un Non avendo 5000 dollari, alla ragazza non resta altro da fare che fare le valige e seguire questi signori, che la fanno salire su un furgoncino utilizzato per il servizio “bar, bistrot, slot e altro”. Tranquillizzante.

Hayley Hodgson mentre viene deportata su un furgoncino adibito alla consegna dei cibi
Viene portata nella propria area designata, forse due metri quadrati, con un piccolo terrazzino dove prendere un po’ di sole, che non si può abbandonare pena 5.000 dollari di multa. Le portano i pasti una volta al giorno e nessuno le si avvicina. Le fanno un test, che è negativo, ma le dicono che non può tornare a casa e che deve stare lì per due settimane. Non contenti, le fanno capire che se oppone resistenza la tratterranno anche oltre le due settimane.

Il personale di contenimento del campo Covid Howard Springs, mentre minaccia Hayley Hodgson di farle una multa da 5 mila dollari
Il personale di contenimento del campo Covid Howard Springs, mentre minaccia Hayley Hodgson di farle una multa da 5 mila dollari
La piccola area esterna dove Hayley Hodgson è autorizzata a stare all'aria aperta.
La piccola area esterna dove Hayley Hodgson è autorizzata a stare all’aria aperta.
La ragazza torna a casa dopo due settimane di prigionia, e ovviamente siccome la sua era un’occupazione occasionale, nel frattempo perde il lavoro. Una persona sana, con una casa dove poteva stare in autoisolamento, che non è mai stata positiva neanche una volta, che viene “sequestrata” dalla polizia Covid e deportata in quello che a tutti gli effetti è un campo di detenzione, senza nessuna sentenza, senza nessuna certezza riguardo ai tempi di permanenza, punita per non aver fatto niente, privata del suo diritto al lavoro, ricompensata con 1500 dollari che dovrebbero servire a compensare un indelebile trauma emotivo e il danno della perdita del lavoro.

Byoblu ha tradotto e doppiato il video originale dell’intervista che ha rilasciato al suo rientro a casa, e potete vederlo in testa a questo articolo.

È questo il destino che attende il mondo, preda di un nuovo tipo di potere non previsto da nessuna Costituzione, il potere sanitario, e dunque privo di qualunque garanzia per i cittadini? Persone sane prelevate dalle loro abitazioni e imprigionate senza nessun processo per avere detto un’incauta bugia? Va bene a tutti avere rinunciato allo Stato di Diritto in favore di un potere esecutivo di fatto incontrollabile?

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