PCA: l´ultima frontiera della sorvegianza

2 years ago
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La pandemia di COVID-19 ha offerto una scusa senza precedenti per aspiranti autoritari per soffocare la libertà.

Per combattere il virus abbondano i controlli governativi un tempo impensabili. Intere economie sono ormai aziende chiuse involontariamente e persone licenziate.

Se i tecnocrati ottengono ciò che vogliono. Il COVID-19 ha stimolato il loro appetito per il potere e ora vogliono che la loro attuale influenza "temporanea" sul modo in cui viviamo diventi un elemento permanente della società.

La lotta al riscaldamento globale presenta un pretesto ancora più inquietante per stabilire il sistema di regole da parte degli esperti. Le restrizioni alla libertà personale sono state a lungo promosse come profilassi necessaria per prevenire il degrado ambientale. Ma ora vengono spacciati come mezzo per proteggere la salute e il benessere umani.

I piani elaborati dagli "esperti" limiterebbero anche la nostra libertà sottoponendoci tutti a un sistema di sorveglianza ad alta tecnologia, inquietantemente simile al tirannico sistema cinese di credito sociale.
Un articolo di sostegno sulla prestigiosa rivista scientifica Nature di quattro "esperti" ambientali espone una di queste proposte molto inquietanti: un mezzo per limitare il comportamento individuale noto come "permessi personali di carbonio" o PCA. (Personal Carbon Allowances)

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