Riscaldamento globale, anzi no.. cambiamento climatico, anzi no.. reset o morte!

Dalla deflessione dei raggi luminosi alla dilatazione degli intervalli di tempo nei pressi di una importante massa gravitazionale, dall'orbita di Mercurio ai buchi neri alle onde gravitazionali, la teoria di Einstein si è imposta con rigore, dando prova della sua affidabilità senza nessun bisogno di "consenso" o maggioranze all'interno della comunità scientifica. Possiamo dire lo stesso della teoria sull'antropogenesi del cambiamento climatico? A sentire i media, le celebrità e i più autorevoli divulgatori scientifici, il dibattito è concluso, anche se pochissimi hanno visto la minima traccia di questo dibattito. Eppure le implicazioni dell'accettazione di questa teoria saranno talmente enormi e condivise, che la propaganda a riguardo sembra tutta sbilanciata sulle ipotesi e le tesi, senza grossi cenni alle dimostrazioni. E al di là della nostra responsabilità nel processo, saremo veramente sommersi dalle acque entro qualche generazione? Gli orsi polari sono a rischio estinzione? Uragani e tornado, incendi e siccità stanno veramente aumentando? Ma soprattutto, esiste un metodo scientificamente valido per misurare la incidenza dell'immissione artificiale di CO2 nell'atmosfera sulle variazioni di temperatura a livello globale? La scienza, proprio per la sua grande affidabilità, può diventare uno strumento privilegiato di persuasione, per fini che sono lontani dalla sete di conoscenza, ma solo se il metodo che le è proprio viene praticato con superficialità. Riflessioni sull'affidabilità delle teorie scientifiche.