2021.07.18-Eliseo.Bonanno-IL PANE QUOTIDIANO DAL DIRETTIVO - MEDITIAMO LUCA 24:13-35

Meditazione su un passo biblico della PAROLA DI DIO.
PANE QUOTIDIANO DAL DIRETTIVO DEL 18.07.2021.
LUCA 24:13-35 (La guida posta a capo del tuo percorso è Spirituale o carnale? Pur dichiarandoti testimone, ti lasci sopraffare dai dubbi, dimostrandoti dimentichevole del Sacrificio fatto dal SIGNORE CRISTO GESU' che ha vinto in gloria la morte seconda combattendo nello Spirito e non nella carne?).
Punti di riflessione:
- Molti Figli di DIO, che abbiano iniziato a percorrere quella strada di santificazione dedicata al proprio personale ammaestramento per la crescita nello Spirito, avendo già essi avuto modo di sperimentare, nella propria vita (un po' come i due discepoli nella via di Emmaus), la potente mano del SIGNORE CRISTO GESU' attraverso quei potenti segni, o prodigi, o rivelazioni o semplicemente avendo goduto di quella gran pace che solo EGLI può dare, devono dimostrarsi sempre pronti e valorosi nel superare ogni momento di malinconia ed afflizione che potrebbe assalire i loro pensieri lasciandosi distrarre, con dubbio fallace, da altre guide terrene.
- Questi possibili, ma brevi momenti di travaglio spirituale, fanno parte di quel faticoso e stretto percorso in salita che si addice solo a chi sia pienamente deciso (con tutto sè stesso) ad affrontarlo, fiducioso del proprio buon allenamento nella fede, e certo di poter giungere verso l'alto di quella meta che lo premierà di tutte le pene e le afflizioni subite da quegli schernitori che, a loro vanto, percorrono invece quelle ampie vie di scelleratezza, dissidio nella carne e dissolutezza poste in discesa e dunque destinate a portarli in basso laddove, chi li segue, nemmeno può immaginare dove in realtà conducano.
- La gran parte di coloro che si fanno beffa dei veri corridori (ovvero dei veri credenti), che stiano affrontando quella via meno comoda in quanto resa più tortuosa dagli inciampi posti loro innanzi dal nemico, sono convinti di star affrontando in modo più ponderato, giusto ed efficace la loro sfida, certi di non far nulla di male nel seguire la gran parte della massa degli altri partecipanti che fanno invece capo a quelle guide che conducono verso le vane, perché ingannevoli, lotte competitive e di contesa nella carne.
- Ai molti piace vincere facile, seguitando quelle guide che promettono loro di correre più velocemente, con minor fatica, ma senza però pensare che più forte sarà la discesa (la lotta contro carne e sangue) e con più rapidità le loro ginocchia cederanno facendoli crollare a terra senza che vi sia nessuno che venga in soccorso in loro aiuto.
- La via in salita, pur percorsa lentamente ed in avvedutezza, può solo stancare i muscoli, ma dopo un po' di ristoro ed aver recuperato il fiato può esser ripresa senza problemi. Il ristoro deve esser ritrovato in quella certezza di Verità presente in coloro che avranno creduto nel Sacrificio del SIGNORE CRISTO GESU', che ha già dimostrato di vincere seguendo il percorso di fatica e sofferenza più duro in assoluto. Beato chi ritroverà ristoro nella propria personale sfida contro il proprio io pur senza dover necessariamente affidare la propria certezza in qualcosa di visibile, attraverso i propri occhi, in ogni mentre di fatica e di afflizione senza andare a ricercare sostentamento in quel che, proprio perché visibile, si presta all'inganno delle menti.
- La via in discesa, percorsa velocemente, può solo danneggiare definitivamente le articolazioni e far cedere quel che tiene unite le ossa. Chi, con astuzia, penserà di poterla percorrere lentamente, non come un corridore, ma come se fosse uno spettatore, avrà l'illusione di aver azzerato ogni rischio, ma rimanendo ingannato dalla vittoria facile continuerà a non porsi mai l'interrogativo del perché la sua meta (carnale) sia posta in basso e non in alto come quella (Spirituale) seguita, in salita, dai più avveduti.
- Chi tra voi, alla fine di una stessa competizione (contro il proprio io) avente uno stesso giudice (l'unico DIO PADRE CELESTE), ha mai avuto modo di vedere in un podio di una qualunque premiazione, porre i vincitori nei gradini più bassi invece di quelli più in alto? Sarebbe possibile solo se la meta (che accoglie il podio) posta alla fine della gara del percorso che sale fosse la stessa di quella posta in basso, ma appare più che evidente che chiunque affermi che portino allo stesso podio (vero luogo di Vittoria) è solo un subdolo ingannatore.
- I veri credenti sono coloro che affrontano il loro duro percorso mostrando sempre, con rinnovata fede, la loro salda certezza nella propria meta. Essi dovranno certamente faticare di più a causa dei continui attacchi del nemico delle anime che opera subdolamente nelle loro menti per ingenerare continui dubbi; nemico che si servirà, per tal fine, non solo delle persone a loro più vicine, ma proporrà quelle guide che si pongono, dinanzi a tutti, come alternativi condottieri di giustizia e di verità, ma che in realtà perseguono, attraverso illusorie lotte da combattere in carne e sangue, il fine divisorio di contrapporre gli uni agli altri (dividi et impera).
- Per cui chi manca di certezza e fede nel SIGNORE CRISTO GESU', mostrando predisposizione a perdersi confusamente in vani ragionamenti d'afflizione nel proprio cuore, non affronti sin dall'inizio quel faticoso percorso (sol perché reso per giusta e propria scelta disagevole nella carne) perché, se non riesce ad immaginare che il compimento di una tal impresa non abbia eterno premio, dimostra di non contemplare in vera fede Colui che si è messo a riscattare il peso (del peccato) combattendo nello Spirito (e non nella carne, contro la carne) per donarci quell'unico esempio che può portare alla vera Vittoria posta in alto ed attraverso la quale, dinanzi a tutti, ha dimostrato di vincere la sfida contro la morte, prima di chiunque e per chiunque credi fermamente in Lui.