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2021.07.17-Eliseo.Bonanno-IL PANE QUOTIDIANO DAL DIRETTIVO - MEDITIAMO MATTEO 7:1-29
Meditazione su un passo biblico della PAROLA DI DIO.
PANE QUOTIDIANO DAL DIRETTIVO DEL 17.07.2021.
MATTEO 7:1-29 (Sei tu un uomo spirituale, ripieno dell'amore di DIO, per poter giudicare il tuo prossimo? Non gettare le tue perle ai porci, ma pensa ad edificare la tua casa sull'unica roccia solida che è il SIGNORE CRISTO GESU').
Punti di riflessione:
- Cosa significa etimologicamente la parola giudizio?
- Giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s.m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dÄcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato... La sentenza, il verdetto dei giudici: emettere g. di assoluzione, di condanna; g. giusto, severo, inappellabile... Per estensione: sentenza, decisione... In particolare, la decisione finale di una commissione giudicatrice, di una giuria e simili... Nel linguaggio scolastico, il parere che l’insegnante scrive sul compito o su apposito verbale provvedendo mediante l'emissione di un voto o di una valutazione.
- Il giudizio è dunque quell'atto che determina un provvedimento da parte di un giudice rispetto ad un soggetto da sottoporre o a condanna (bocciando e punendo il suo operato), o ad assoluzione (giustificando e non prendendo alcun provvedimento punitivo circa il suo operato).
- La premessa di cui sopra sembrerebbe fuori luogo, ma se non prima si comprende correttamente il significato della parola giudizio non è semplice far comprendere il sottile inganno perseguito dai molti religiosi, buonisti e permissivi di ogni cosa, che hanno progressivamente fatto accettare nelle menti degli uomini molte dissolutezze e la gran parte delle abominazioni che si perpetrano contro il volere di DIO.
- Al giudizio segue sempre un provvedimento (come quello che i religiosi farisei ed i loro seguaci volevano perseguire su Maria Maddalena attuando la condanna di lapidazione), altrimenti non si può parlare di giudizio, ma di richiamo.
- Rileggiamo EBREI 12:5-8: "«Figlio mio, non disprezzare la correzione del Signore e non perderti d'animo quando sei da lui ripreso, perché il Signore corregge chi ama e flagella ogni figlio che gradisce». Se voi sostenete la correzione, Dio vi tratta come figli; qual è infatti il figlio che il padre non corregga? Ma se rimanete senza correzione, di cui tutti hanno avuta la parte loro, allora siete dei bastardi e non dei figli".
- Prima del giudizio c'è dunque la riprensione, ovvero l'ammonimento a non fare una determinata cosa, successivamente c'è la correzione ovvero l'invito ad operare diversamente e, solo alla fine, c'è il giudizio attraverso il quale si stabilisce se le indicazioni date siano state o meno ascoltate per poter procedere all'applicazione di un opportuno provvedimento (GIOVANNI 7:10-11 "Gesù dunque, alzatosi e non vedendo altri che la donna, le disse: «Donna, dove sono quelli che ti accusavano? Nessuno ti ha condannata?». Ed ella rispose: «Nessuno, Signore». Gesù allora le disse: «Neppure io ti condanno; va' e non peccare più»").
- Il SIGNORE CRISTO GESU', nel Suo sermone sul monte, avverte la folla (gli "uomini naturali") che lo ascoltava di non giudicare in modo temerario gli altri perché chi giudicherà verrà sottoposto a giudizio nella stessa misura nella quale egli avrà giudicato il prossimo.
- Il giudizio infatti è possibile solo a DIO ed ogni Suo ammonimento può giungere alle orecchie dei peccatori (coloro che non ascoltano DIO) attraverso la riprensione e la correzione operata dai Suoi Ministri (coloro che ascoltano DIO) i quali parlano nel Suo Nome, per mezzo dello Spirito Santo (essendo "uomini spirituali"), sospinti dalla Sua Suprema Volontà e non da loro volontà umane e carnali contro le quali (i veri Ministri) anche loro combattono, con efficacia e nel continuo, per reprimere ogni debolezza del proprio io (2 CORINZI 2:14-15: «Ma l'uomo naturale non riceve le cose dello Spirito di Dio, perché esse sono pazzia per lui; e non le può conoscere, perché devono essere giudicate spiritualmente. L'uomo spirituale, invece, giudica ogni cosa ed egli stesso non è giudicato da nessuno»).
- Contrariamente a tutto ciò molti religiosi, interpretando a loro personale e conveniente modo la PAROLA di DIO, hanno invece trovato occasione nell'uniformarsi alle abominazioni mondane assumendo un atteggiamento lascivo e permissivo alle dissolutezze proposte dal dio del presente secolo (satana, l'avversario di DIO), ovvero a quelle vanità materiali ed a quelle depravazioni della carne, proposte dal mondo attraverso gli idoli di quella società corrotta e immorale che opera iniquamente perché senza sapienza (cioè priva del timore di DIO).
- Questi religiosi, che operano empiamente rispetto alla PAROLA, non solo non giudicano (anche perché non potrebbero in quanto complici nell'assecondamento degli abomini), ma non si preoccupano nemmeno di richiamare, né di correggere sé stessi, né tantomeno gli altri che dovrebbero "pascere" e perfezionare nella santificazione; ma pur mantengono ipocritamente il loro perverso ruolo di guide spirituali nelle loro comunità . Non esercitando il cosiddetto ruolo di correzione del "buon padre di famiglia", così come oggi fanno molti genitori con i loro figli, permettono dunque quella crescita in ribellione e in pretesa esercitata, attraverso gli insaziabili desideri materiali, da coloro che, non corretti, proseguiranno nelle loro opere di malvagità volte al solo perseguimento delle vane e mortali mete di carnalità e vizio.
- Ci sono poi altri religiosi che, pur richiamando ed invitando alla correzione, non prendono mai provvedimenti (in giudizio) contro coloro che non ascoltano ripetutamente le correzioni impartite, permettendo ai ribelli di continuare a frequentare la comunità come se nulla fosse. Questa irresponsabilità è posta a contaminazione (esattamente come il pizzico di lievito fa sulla pasta) di coloro che, non vedendo alcun provvedimento da parte degli uomini di DIO contro gli erranti, si sentirebbero anche loro autorizzati ad intraprendere, sul mal esempio altrui, le stesse vie sbagliate. Basta una mela marcia nel cesto a lasciar marcire anche le altre.
- L'apostolo Paolo, dottore della PAROLA ed uomo di DIO altamente spirituale, giudicando il ragazzo fornicatore che frequentava ipocritamente la comunità , nonostante i numerosi richiami a lasciare il suo rapporto carnale con la compagna del padre, prese provvedimento allontanandolo definitivamente dagli altri (1 CORINZI 5:1-8 "Si ode dappertutto dire che tra di voi vi è fornicazione, e una tale fornicazione che non è neppure nominata fra i gentili, cioè che uno tiene con sé la moglie del padre. E vi siete addirittura gonfiati e non avete piuttosto fatto cordoglio, affinché colui che ha commesso una tale azione fosse tolto di mezzo a voi. Ora io, assente nel corpo ma presente nello spirito, ho già giudicato, come se fossi presente, colui che ha commesso ciò. Nel nome del nostro Signore Gesù Cristo, essendo riuniti assieme voi e il mio spirito, con il potere del Signor nostro Gesù Cristo, ho deciso che quel tale sia dato in mano di Satana a perdizione della carne, affinché lo spirito sia salvato nel giorno del Signor Gesù. Il vostro vanto non è buono. Non sapete che un po' di lievito fa fermentare tutta la pasta? Togliete via dunque il vecchio lievito, affinché siate una nuova pasta, come ben siete senza lievito; la nostra pasqua infatti, cioè Cristo, è stata immolata per noi. Celebriamo perciò la festa non con vecchio lievito, né con lievito di malvagità e di malizia, ma con azzimi di sincerità e di verità ").
- Il SIGNORE CRISTO GESU' invita in maniera molto schietta, e con parole dure e non certamente docili e suadenti, coloro che abbiano ricevuto nel proprio cuore il Suo messaggio d'amore, ravvedendosi dal peccato, a non gettare le perle ai porci e dare ciò che santo ai cani, ma a lasciarli nel proprio loro modo di vivere rabbioso, come animali legati a ciò che è sudicio e sporcato dal peccato (MATTEO 10:14 "Se qualcuno non vi riceve né ascolta le vostre parole, uscendo da quella casa o da quella città , scotete la polvere dai vostri piedi"), lasciando intendere di non insistere con parole d'invito a correzione a coloro che si dimostrino sordi alla Sua chiamata, avendo intenzione nel proseguire con le loro idolatrie, con le loro concupiscenze e con le loro disobbedienze contro DIO.
- Questo perché un figlio non riconoscerà mai, né rispetterà mai, il richiamo di un padre che non sia il suo (GIOVANNI 8:43-47 "Perché non comprendete il mio parlare? Perché non potete ascoltare la mia parola. Voi siete dal diavolo, che è vostro padre, e volete fare i desideri del padre vostro; egli fu omicida fin dal principio e non è rimasto fermo nella verità , perché in lui non c'è verità . Quando dice il falso, parla del suo perché è bugiardo e padre della menzogna. A me invece, perché vi dico la verità , voi non credete. Chi di voi mi convince di peccato? Se dico la verità , perché non mi credete? Chi è da Dio, ascolta le parole di Dio; perciò voi non le ascoltate, perché non siete da Dio»").
- Occorre sempre ricordare che, nella PAROLA di DIO, ogni Figlio è paragonato ad un albero i cui frutti (di ravvedimento) non pervengono tutti allo stesso momento, avendo ognuno una sua propria stagionalità , per cui occorre lasciare che sia lo Spirito Santo, attraverso la Volontà di DIO, a chiamare coloro che, da ingannati, dormono (come le dormienti vergini avvedute) e non comprendono. Mai sostituirsi ad esso perché la nostra azione di insistenza porterebbe ancor di più allontanarli dalla Verità per il fatto di aver acceso in loro, ed in noi, uno spirito di contesa.
- Ogni Figlio di DIO, quando sentirà la Sua chiamata al discepolato, ravvedendosi dalle proprie debolezze verso la corruzione operata dal peccato, dovrà semplicemente credere nell'unica Verità mostrataci attraverso la perfetta ubbidienza al PADRE da parte del SIGNORE CRISTO GESU', chiedendo ("chiedete e vi sarà dato") con cuore puro di ricevere lo Spirito Santo, cercandolo ("cercate e troverete") attraverso il frutto delle proprie opere di ravvedimento e con intensa perseveranza e fede ("picchiate e vi sarà aperto") in quella preghiera voluta da DIO in Spirito e Verità , con parole proprie come quelle che si rivolgono ad un padre, e non attraverso sterili ripetizioni o mantra tipici dei riti pagani.
- Se già nella vita terrena un padre cerca di accontentare quanto più gli è possibile un figlio nelle sue richieste materiali, quanto più nella vita eterna dello Spirito il DIO PADRE CELESTE accontenterà i Suoi Figli che avranno fede in quella SUA promessa di pace e di amore che solo EGLI può offrire?
- Chi ha veramente compreso il messaggio del SIGNORE CRISTO GESU' dovrà dunque seguirlo percorrendo la Sua "stretta via", fatta di rinunce a tutto quel che appare desiderabile e non potrà mai appagarlo, ma semmai potrà distruggerlo e renderlo schiavo mentalmente e spiritualmente. Tutto questo è quel che si trova in quelle "larghe vie" proposte dal mondo che appaiono comode, facili da percorrere e semplici da seguire, ma che portano alla perdizione rendendo chi li segue schiavo di sé stesso, delle proprie vani mete ed obiettivi a termine.
- Altresì chi fa richiesta di ricevere lo Spirito Santo, che è lo Spirito di buona coscienza, si trova nelle condizioni di saper riconoscere i falsi profeti dai loro cattivi frutti ed i veri profeti dai loro buoni frutti. Il cattivo frutto, destinato ad esser gettato, è il cattivo operato che è tutto quello che ci allontana dalla PAROLA annunziata nelle Scritture, la quale è Volontà di DIO, facendo seguire altre strade che non fanno rispettare i Suoi statuti, i Suoi Comandamenti e le Sue richieste, inducendo all'idolatria che mette ciò che è materiale e destinato a morte dinanzi a ciò che è Spirituale e destinato a vita. Il buon frutto dello Spirito destinato ad esser raccolto è, invece, il buon operato che avverte di allontarsi dalle opere della carne, indicando con saggezza e Verità tutto quello che fa parte della Sana Dottrina insegnata da DIO, attraverso il Suo UNIGENITO E PRIMOGENITO FIGLIO, che vivifica coloro che rispettano la Sua PAROLA.
- Chi nomina il Nome del SIGNORE vanamente ed ipocritamente, agendo empiamente, non facendo la Volontà del PADRE sarà considerato operatore iniquo e non potrà entrare nel Regno dei Cieli; a nulla varranno tutte le opere eseguite attraverso i doni spirituali del profetizzare, di lotta contro i demoni e di guarigione, fatte solo per apparire e non per essere come DIO vuole.
- Chi invece fa la Volontà del PADRE è paragonabile a chi edifica il proprio operato (la propria casa, ben costruita) sul SIGNORE CRISTO GESU' (la roccia), non temendo giudizio alcuno (la pioggia); al contrario chi edifica il proprio operato (la propria casa, comunque sia costruita) su ciò che porta a perdizione (la sabbia), dovrà invece temere il duro giudizio di DIO.
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