2021.07.15-Eliseo.Bonanno-IL PANE QUOTIDIANO DAL DIRETTIVO - MEDITIAMO GIOVANNI 13:33-38 14:1-50

Meditazione su un passo biblico della PAROLA DI DIO.
PANE QUOTIDIANO DAL DIRETTIVO DEL 15.07.2021.
GIOVANNI 13:33-38 14:1-50 (Il SIGNORE CRISTO GESU' è l'unica VIA, VERITA' e VITA. Tale via si segue divenendo Suoi discepoli e ricevendo lo Spirito Santo che Egli stesso manifesta con segni in chi crederà in Lui pur senza vederlo secondo l'ingannevole vedere della carne, ma secondo il virtuoso vedere dello Spirito).
Punti di riflessione:
- Dopo l'ultima Sua cena avuta con i Suoi discepoli, il SIGNORE CRISTO GESU', annunciando loro la Sua prossima partenza in altro luogo, diede disposizione di amarsi l'un l'altro seguendo il Suo stesso esempio, questo li avrebbe fatti riconoscere da tutti come Suoi discepoli. Difatti chi è discepolo della Verità non può cadere in quell'inciampo che il nemico prepara per togliere la pace e l'amore fraterno attraverso l'inganno della competizione terrena che ha come fine il metterci gli uni contro gli altri.
- Alla domanda dei discepoli di volerlo seguire nel luogo dove Egli sarebbe andato, il SIGNORE CRISTO GESU' rispose che sarebbe dovuto andar prima Lui in quel luogo, la casa del DIO PADRE, precluso ai religiosi (agli empi) per preparare quel luogo per loro e per coloro che avrebbero seguito la Sua Via.
- Solo successivamente, ovvero al ritorno del SIGNORE CRISTO GESU' (non più come vittima sacrificale, ma come il RE dei re che Giudica), cioè quando i Suoi nemici saranno posti come sgabello dei Suoi piedi, quel luogo sarebbe stato pronto ad accogliere loro e tutti coloro che lo avrebbero seguito, facendo fruttare i Suoi ammaestramenti, in quelle stanze da Lui stesso preparate.
- Non essendo ripieni dello Spirito Santo (poi ricevuto nel giorno della Pentecoste) i Suoi discepoli faticavano a comprendere il parlare del SOMMO MAESTRO.
- Pietro si dichiarava già pronto a seguirlo, ma il SIGNORE CRISTO GESU' gli anticipò che lui, una notte, lo avrebbe rinnegato tre volte (prima dell'alba) per timore e per paura di essere perseguitato ed arrestato.
- A Tommaso, che chiese quale via avrebbero dovuto seguire per raggiungerlo, credendo si trattasse di un percorso terreno del mondo, il SIGNORE CRISTO GESU' precisò che quella VIA era riferita a quel solo ed unico percorso spirituale, che ognuno di loro doveva continuare a percorrere ricalcando tutti gli insegnamenti ed il modo di vivere secondo la VERITA' che Lui insegnò loro, avente come meta la VITA eterna del Regno del DIO PADRE CELESTE.
- Filippo, infine, chiese al SIGNORE CRISTO GESU' di poter aver mostrato visivamente il PADRE, ma il SOMMO MAESTRO gli rispose, ammonendolo, che il PADRE era in Lui e Lui era nel PADRE; per cui ogni PAROLA da Lui pronunziata non procedeva da sé stesso (dal Suo spirito umano), ma direttamente dal PADRE CELESTE attraverso il Suo parlare.
- Il SIGNORE CRISTO GESU' disse ai Suoi discepoli che se per loro sarebbe stato difficile credergli o comprendere la Sua completa deità nel PADRE (non riuscendo a percepire ciò attraverso quel terzo occhio dello Spirito, a causa della loro mente carnale e non ancora edificata nello Spirito), di reputarlo in riferimento a quel a cui loro stessi avevano assistito con gli occhi del loro corpo fisico: ovvero a quelle Sue opere e a quei Suoi prodigi eseguiti, non da Lui, ma dal PADRE per mezzo di Lui.
- Ogni Figlio di DIO ubbidiente, rispettoso dei Comandamenti di DIO sottesi ai Comandamenti di amore fraterno, che faccia richiesta (o che voglia compiere) quel che sia ragionevolmente accettevole e gradito al DIO PADRE CELESTE, lo deve chiedere (o fare) nel Nome del SIGNORE CRISTO GESU', e ciò verrà concesso (o benedetto) per glorificare la Potente opera di misericordia del PADRE attraverso il FIGLIO che lo ha glorificato.
- Chi dimostrerà di amare il SIGNORE CRISTO GESU' riceverà lo Spirito Consolatore, cioè lo Spirito della Verità (lo Spirito Santo), che non è destinato a tutto il mondo, in quanto molti del mondo ostinandosi a non credere non lo potranno né comprendere, né ricevere, ed altri addirittura, contrastandolo, lo rigetteranno perché affideranno loro stessi a tutto quello che è destinato a termine per finire nelle tenebre.
- Sarà allora che chi avrà fede, ricevendo amorevolmente il FIGLIO attraverso lo Spirito Santo, comprenderà che il PADRE è nel FIGLIO e che egli stesso, attraverso il FIGLIO, riceverà anche il PADRE, divenendo una cosa sola.
- Il SIGNORE CRISTO GESU' si manifesterà solo ai Suoi Figli graditi che sono quelli che seguiranno la PAROLA del PADRE ed i Suoi insegnamenti d'amore fraterno; coloro che faranno ciò saranno amati dal PADRE e dal FIGLIO da EGLI mandato ricevendo quella pace che toglie ogni timore ed ogni paura, dando l'ulteriore certezza della vita eterna in DIO.
- Chi tra voi abbia sentito dentro di sé la propria personale chiamata a seguire quell'unica Via di Verità e di Vita eterna in Salvezza per Grazia offerta da DIO ai propri Figli, mediante il Sacrificio del proprio UNIGENITO FIGLIO CRISTO GESU', non indurisca il proprio cuore per timore o per paura di subire derisione o persecuzione alcuna, perché colui che ha vera sapienza ben sa che il timore di una creatura deve essere rivolta verso il CREATORE e non certo verso un'altra creatura o altre creature che siano.
- Un dipendente operando diligentemente può, nel suo lavoro, aver timore di un collega o di altri suoi colleghi con i quali dovrà semplicemente collaborare amorevolmente e pacificamente? Certo che no, il suo timore lo deve riservare per il suo datore di lavoro il quale è l'unico che lo può licenziare se non eseguirà ciò che egli gli indicherà di fare.
- Allo stesso modo un indigente veramente affamato può, nel partecipare ad un banchetto offerto gratuitamente per i bisognosi che lo possa finalmente nutrire, aver timore o vergogna di parteciparvi per esser giudicato da chi, sentendosi sazio d'altro, non vi parteciperà? Continuerebbe a morire di fame. Chi deve temere è colui che lo ha invitato in quanto questi, cambiando idea perché venuto a conoscenza del suo comportamento riluttante, potrebbe non più confermarlo tra i suoi commensali.
- Gli ingannevoli traguardi materiali proposti dalla vita terrena, che è una vita a scadenza, hanno in ogni modo e in ogni maniera occultato e distratto l'uomo da quella sua personale chiamata alla Vita Eterna, che non è un vivere a termine, ma un vivere in perpetuo in DIO. Ma tale chiamata è una porta aperta a tutti coloro che odono ciò che lo Spirito dice alla Chiesa, ed a coloro ai quali è indirizzata non rimane aperta a tempo indeterminato, ma si tratta di un invito valevole per un tempo, il tempo lasciato aperto alla Grazia, che a breve, al termine dei primi tre anni e mezzo della grande tribolazione, verrà a chiudersi per sempre lasciando coloro che non avranno voluto ricevere il lieto messaggio nuovamente sotto il severo tremendo giudizio della Legge.