2021.07.08-Eliseo.Bonanno-IL PANE QUOTIDIANO DAL DIRETTIVO - MEDITIAMO ATTI 2:1-47

Meditazione su un passo biblico della PAROLA DI DIO.
PANE QUOTIDIANO DAL DIRETTIVO DEL 08.07.2021.
ATTI 2:1-47 (Hai ricevuto i segni di coloro che hanno creduto nel messaggio di Salvezza del SIGNORE CRISTO GESU'? Allora avrai ricevuto lo Spirito Consolatore in te che ti guiderà in ogni Verità).
Punti di riflessione:
- Dopo la resurrezione e le apparizioni del SIGNORE CRISTO GESU' ai Suoi, in corrispondenza del giorno della Pentecoste (la festa della mietitura e delle primizie) 120 tra uomini, inclusi i 12 discepoli del SOMMO MAESTRO, e donne riuniti in pari consentimento su un lastrico (alto solaio) di una casa, in seguito alle loro preghiere ed alle loro meditazioni nel più completo raccoglimento, ricevettero direttamente dal cielo (sotto forma di un impetuoso suono di vento) lo Spirito Santo.
- Quella preziosa concessione richiesta con cuore puro a DIO era proprio quel Consolatore di cui aveva parlato ai Suoi discepoli il SIGNORE CRISTO GESU' (GIOVANNI 16:7 "Ora io vi dico la verità: è bene per voi che io me ne vada, perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore; ma quando me ne sarò andato, ve lo manderò."), che avrebbe loro conferito quella potenza Spirituale capace di connettere i loro corpi direttamente a DIO, esattamente come avveniva nel Vecchio Patto (nei 40 anni trascorsi nel deserto e nel Primo Tempio di Salomone) oltre quella cortina che isolava il luogo Santissimo dove, una volta l'anno, il sommo sacerdote incontrava la gloria del SIGNORE IDDIO.
- Lo Spirito Santo è dunque l'accoglimento fatto da DIO alla richiesta di buona coscienza di ogni Suo chiamato (MATTEO 22:14 "Poiché molti sono chiamati, ma pochi eletti.") che permette alla Legge, agli ammaestramenti ed ai comandamenti del SIGNORE CRISTO GESU' di essere scritti nella mente e nel cuore di chi decida di seguire la Sua stretta via (GIOVANNI 16:8 "E quando sarà venuto, egli convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia e al giudizio.") rinunciando al proprio io (a sé stessi), facendo "violenza" (MATTEO 11:12) alle proprie debolezze carnali per rinascere nuovamente nello Spirito, ovvero in quella Creatura capace di fruttare nelle opere di ravvedimento dalla carne (peccato).
- Lo Spirito Santo è il battesimo con il fuoco (MATTEO 3:11 "Io vi battezzo in acqua, per il ravvedimento; ma colui che viene dopo di me è più forte di me, e io non sono degno neanche di portare i suoi sandali; egli vi battezzerà con lo Spirito Santo e col fuoco.") e si manifesta a coloro che avranno creduto appieno in quel messaggio di Salvezza per Grazia portato, come buona novella, dal SIGNORE CRISTO GESU' (MARCO 16:16 "Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato.").
- Nell'alto solaio i 120 che credettero furono ripieni di Spirito Santo e, sebbene si trattasse di persone (nelle loro cultura terrena) ignoranti, essi ricevettero la facoltà di parlare in nuove lingue, a loro sconosciute, per portare e far conoscere agli stranieri, che si trovavano in Gerusalemme, quel messaggio vangelico di misericordia e di Salvezza dell'UNIGENITO E PRIMOGENITO FIGLIO DI DIO, il SIGNORE CRISTO GESU', che pagò a caro prezzo sulla croce e con il Suo prezioso Sangue l'acquisto della Sua Sposa (la Sua vera Chiesa).
- Lo Spirito Santo si manifesta attraverso cinque segni distintivi che permettono, a chi ha creduto nel messaggio di Salvezza, di operare spiritualmente nel nome del SIGNORE CRISTO GESU' ovvero: di scacciare i demoni, di parlare lingue nuove, di prendere in mano i serpenti, di non avvelenarsi se qualcosa di velenoso o nocivo fosse entrato nel loro corpo, di imporre le mani ai malati per guarirli (MARCO 16:17).
- Il primo segno, "parleranno lingue nuove", si riferisce alla lingua che si parlava prima che DIO decidesse di confondere le lingue in occasione del tentativo di costruzione della torre di Babele da parte degli angeli caduti contro il Suo volere, ovvero la "lingua degli angeli" che è il mescolamento di tutte le lingue sulla terra. Attraverso tale linguaggio i credenti parlano con il loro Spirito direttamente a DIO, proferendo parole che la loro parte conscia non può intendere, ma che può esser compresa da un discepolo che abbia ricevuto il dono dell'interpretazione per poter comprendere quel che venga comunicato in profezia da DIO attraverso i Suoi chiamati.
- Nell'alto solaio i 120 che credettero ricevettero, insieme ai segni dello Spirito Santo, anche il dono spirituale delle lingue. Questo dono differisce dal segno delle lingue. Difatti il segno delle lingue, essendo un mescolamento di diversi linguaggi, risulterà, a chiunque non abbia il dono spirituale dell'interpretazione, incomprensibile perché diretto a DIO e proveniente da DIO (1 Corinzi 14:1,2). Il dono delle lingue invece è un parlare agli uomini utilizzando il linguaggio conosciuto a chi riceve il messaggio.
- Ovviamente i religiosi Giudei di allora non compresero, esattamente come avviene tutt'oggi, quel parlare additando i 120 di vaneggiare accusandoli d'ubriacatura; ma i forestieri che ascoltavano quel parlare, stranieri d'ogni luogo (Parti, Medi, Elamiti, abitanti della Mesopotamia, della Giudea e della Cappadocia, del Ponto e dell'Asia, della Frigia e della Panfilia, dell'Egitto e delle parti della Libia cirenaica e pellegrini romani, tanto Giudei che proseliti, Cretesi e Arabi) che comprendevano le loro parole sulle grandi opere compiute da DIO nella loro lingua nativa restavano stupiti di tale prodigio.
- Ogni Figlio di DIO che abbia intrapreso la via del discepolato in Cristo deve chiedere con tutto sé stesso e con cuore puro al SIGNORE CRISTO GESU' di poter ricevere lo Spirito Santo per essere guidato in ogni Verità, di lodare DIO in lingue e il riceverlo attesterà che quel chiamato abbia realmente creduto in Lui.
- Difatti (Simon) Pietro dopo aver ricevuto lo Spirito Consolatore si trasformò e non ebbe più timore dinanzi ai Giudei di poter esser arrestato ed ucciso nel gridare a gran voce il nuovo vangelo della Grazia, rimarcando ai religiosi che tale evidenza era già stata annunciata dal profeta Gioele che parlò circa il battesimo in Spirito in ogni credente e degli avvenimenti e dei segni che si sarebbero manifestati negli ultimi tempi.
- Pietro non temette di innalzare, in fronte ai religiosi, il nome del CRISTO da loro ucciso, facitore di opere e prodigi potenti per mezzo del PADRE, rimarcando le parole del patriarca Davide che profetizzò che uno dei suoi discendenti, che fu proprio il SIGNORE CRISTO GESU' (progenie della discendenza di Giuda), per via della Sua incorruzione nella Sua ubbidiente missione, sarebbe resuscitato ed innalzato per sedere alla destra (in inglese "right" ovvero seduto nel posto giusto) del DIO PADRE avendo potestà di liberare dall'Ades e riprendere tutti i Suoi altri Figli morti nella carne prima di Lui, e tutti i Suoi Figli graditi a venire.
- Cosa occorre dunque fare? E' necessario far ciò che disse lo stesso Pietro ai suoi uditori (ATTI 2:38-40), ed è ciò che il caro fratello Eliseo (profeta degli ultimi giorni) ed i ministri e i diaconi dell'adunanza dell'Ambasciata del Regno di DIO ripetono strenuamente a tutti coloro che sentono di esser stati chiamati: "«Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo (e non come fanno i religiosi trinitari: "Nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo" perché "quel Nome" al singolare, e non "quei nomi" al plurale, è di Colui che si è manifestato nel Figlio attraverso lo Spirito Santo che è l'essenza dell'UNICO PADRE CELESTE) che è, per il perdono dei vostri peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo. Perché per voi è la promessa, per i vostri figli, e per tutti quelli che sono lontani, per quanti il Signore, nostro Dio, ne chiamerà». E con molte altre parole li scongiurava e li esortava, dicendo: «Salvatevi da questa perversa generazione»".
- Per potersi trarre in salvo, i Figli di DIO, NON devono dunque essere accettevoli degli abomini proposti dalle perverse generazioni che vivono questi ultimi tempi (idolatrie religiose, carnali e materiali, malefatte, avarizie, sodomie, concupiscenze, fornicazioni, ecc.), abbandonando ogni loro babilonia, per vivere in comunione fraterna materiale e spirituale, rimanendo perseveranti nelle preghiere e nella PAROLA di DIO avendo timore del giudizio di DIO e non di quello degli uomini.