Dalla Siria all' Ucraina: "Teatri di guerra contemporanei"

Dalla Siria all' Ucraina: "Teatri di guerra contemporanei"

Spinto dalla volontà di comprendere cosa stesse realmente succedendo, nel febbraio del 2014, il documentarista romano Giorgio Bianchi racconta attraverso il proprio lavoro di filmmaker e le esperienze vissute lungo le trincee dell' est ucraino, dove nella regione del Donbass è ancora oggi aperta due linee al fronte, una filo occidentale ed d una russofone, e che vede le popolazioni civili ostaggio di una guerra fratricida senza fine silenziata o portata dai media occidentali al grande pubblico sotto una lente volta a screditare i leader dei paesi non allineati.
Come anche la Siria di Bashar al-Assad, stato riconosciuto assieme al Libano sino al 2010, come virtuoso esempio di convivenza tra diverse culture e confessioni religiose dall' Occidente e dall'oggi al domani, per il blocco occidentale, trasformatosi in un regime preda di un dispotico e feroce dittatore.

Dalle primavere arabe alle rivoluzioni colorate con Giorgio Bianchi cerchiamo di rispondere a domande inevase indagando sulle nuove tecniche di guerra non più convenzionali e quanto le operazioni di psyops hanno cambiato il corso degli equilibri globali creando guerre per procura volte a destabilizzare territori che, come la Siria, dal 2011 hanno visto le popolazioni locali doversi difendere dai vari fenomeni conflittuali aperti da organizzazioni come l'Isis che hanno costretto i civili a vivere in un perenne stato di guerra sotto il giogo del ricatto.

"Teatri di guerra contemporanei" è il nuovo lavoro di Giorgio Bianchi edito da MIMESIS /SGUARDI E VISIONI, con il quale il fotografo romano intende, attraverso la raccolta di scatti e testimonianze di singoli personaggi, documentare la cruda quotidianità con il quale le popolazioni locali di Siria ed Ucraina devono confrontarsi tra conflitti, terrorismo e faide e crisi economica.
Dalla Siria all' Ucraina, due regioni diverse per cultura e tessuto economico, separate da migliaia di chilometri, ma terribilmente accomunate dalle conseguenze nefaste della guerra.

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