SENSO DI COLPA + PAURA: IL CODICE DELL'INFORMAZIONE MAINSTREAM – Matteo Brandi

3 years ago
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17/03/2021
Acuto osservatore dei codici linguistici che sovrintendono alla stampa mainstream, Matteo Brandi è venuto a trovarci per discutere di come, a suo modo di vedere, è stata condotta la narrazione intorno all'emergenza sanitaria. Se la crisi legata al Covid ha una sostanza completamente diversa da quella di natura economica che siamo stati costretti a fronteggiare negli anni precedenti, le chiavi concettuali attraverso cui l'informazione ufficiale ha trattato entrambe appaiono invece perfettamente sovrapponibili.

“La questione principale non riguarda i fatti e le notizie, che nell'era di Internet sono di dominio pubblico e non possono essere nascosti, ma nella chiave di lettura attraverso cui vengono comunicati. Questa chiave di lettura parte sempre da una sorta di disprezzo verso se stessi, gli italiani sono cresciuti sentendosi dire: tu sei piccolo, tu sei incapace, tu sei un ladro, tu non sei all'altezza degli altri popoli e dunque abituati, anzi invoca, il vincolo esterno”.

Dunque, il primo elemento del codice che caratterizza l'informazione mainstream, secondo Matteo Brandi, sarebbe il “senso di colpa”, sentimento profondamente umano ma facilmente utilizzabile anche in chiave manipolatoria, che giornali e televisioni hanno utilizzato in abbondanza, sia per giustificare i tagli alla spesa pubblica, negli anni appena trascorsi, sia per colpevolizzare i cittadini nel corso della attuale crisi sanitaria.

“Accanto al senso di colpa c'è un altro potentissimo mezzo, che funziona fin dalla notte dei tempi: è quello della paura. Gli italiani da mesi a questa parte sono terrorizzati, c'è una copertina dell'Espresso, che io ho conservato e ho intenzione di mostrare un giorno ai miei nipoti, che dice tutto: c'è l'immagine di un uomo completamente bardato, con una maschera appannata, con un'unica parola che campeggia al centro: l'incubo. Un'immagine che ha la sola funzione di trasmettere terrore, e di mettere completamente da parte la sfera razionale"

Un cocktail micidiale, dunque, incarnato da un'informazione ormai completamente sbilanciata sul lato dell'emotività, che però, secondo Brandi, rivela anche elementi positivi. La narrazione relativa al Covid ha infatti svelato in modo plateale gli intenti manipolatori della stampa mainstream, e se da una parte sono ancora tante le persone che non se ne accorgono (e che forse non se ne accorgeranno mai), dall'altra diventano sempre più numerosi coloro che ormai non danno più credito all'informazione ufficiale, affidandosi solo a fonti indipendenti e, soprattutto, alla propria capacità di discernimento.

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