LA DIDATTICA A DISTANZA È UNO STRUMENTO DI INGEGNERIA SOCIALE – Enzo Pennetta

La Didattica a Distanza, entrata prepotentemente nella vita di milioni di studenti italiani come strumento dichiarato per contenere la pandemia, dalle ultime dichiarazioni del Ministro dell'Istruzione Bianchi pare voglia essere riconfigurata come regime permanente.
Secondo Enzo Pennetta, Docente, biologo e saggista, si tratta di un iter già visto in altre passate emergenze – Torri Gemelle e attentati successivi, Aviaria e simili, Crisi Finanziaria del 2008 -, un metodo subdolo con un obiettivo ben preciso: modificare per sempre il modo di vivere la Scuola, una vera e propria riforma che non verrà mai discussa in modo democratico.
Mentre da ogni angolo del Paese arrivano segnalazioni di genitori, come quella pubblicata da Byoblu lo scorso 8 marzo, che descrivono la DaD come “rumore, distrazione, demoralizzazione e alienazione” il Ministro Bianchi parla di metodo desiderabile, una forma nuova e alternativa di fare scuola.
“Sotto l'ondata dello shock, - pandemico, terroristico o finanziario che sia -, ci si ritrova con una realtà che poi non cambia”. Pennetta non ha dubbi: “questa è un'opera di ingegneria sociale”.