Ecco la famiglia, prima Chiesa domestica. Ecco la preghiera.

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Ecco la famiglia, prima Chiesa domestica. Ecco la preghiera. Ecco la recita quotidiana del Santo Rosario, che questa Chiesa sta portando avanti ogni giorno. E sono contento di tutte quelle persone che si stanno unendo sempre più numerose, con fede, alla recita quotidiana del Santo Rosario, quella preghiera che ci aiuta a vivere Dio, così come è stato annunciato anche di recente. Ricordiamo tutti anche quella suora, Agnese ad Akita in Giappone, nel 1973 già predisse tutto ciò che stiamo vivendo “Rimarranno solo due cose: la Corona del Santo Rosario e il Segno lasciato da Mio Figlio”. Ecco il Santo Rosario, che torna ad essere centro della preghiera quotidiana dei figli di Dio, e il Segno lasciato dal Figlio. La Piccola Culla del Bambino Gesù è il Segno per questa umanità, il Dio Bambino che qui dimora è il Segno per questa umanità. Non a caso subito dopo tutto è iniziato. Ecco l'annuncio di ciò che pubblicamente sarebbe iniziato di lì a poco: già era sceso Gesù Bambino, 1947, apparso a Maria Giuseppina Norcia, che lo ha custodito nel Suo cuore fino a quando, di lì a poco, si sarebbe manifestato pubblicamente. Ecco che Gesù ritorna alla Sua Fanciulla nel 1974, la prepara, accoglie il suo “Sì”. E nel 1975 la Piccola Culla del Bambino Gesù apre le porte al mondo. Ecco il segno lasciato dal Figlio, da Gesù, che ritorna su una nuvoletta per poter accogliere tutti, così come aveva promesso. Perciò in questi tempi io vi dico: “Non disperate, non fatevi prendere dall'angoscia, dalla paura; ma rimanete saldi nella fede, rimaniamo saldi nella fede per poter continuare a vivere Dio nella preghiera viva e santa”. Questo virus è silenzioso, invisibile e molto insidioso. Perciò l'umanità è in affanno. E’ un virus dinamico, che si rigenera per poi nuovamente attaccare e la comunità scientifica non riesce a trovare, finora non è riuscita a trovare un rimedio.