PM DI MODENA DICE NO A CHIUSURE PREVENTIVE E RIAPRE UNA PALESTRA CHE ADERISCE A #IoApro

3 years ago
244

20-01-2021

Oggi è una giornata molto positiva per tutti i ristoratori e gli imprenditori che si stanno ribellando alle misure di chiusura contenute nei dpcm, i decrreti del presidente del Consiglio dei Ministri.
Il pubblico ministero della procura della Repubblica di Modena ha ordinato la riapertura della palestra GimFive di Vignola (Modena), uno dei simboli della protesta #IoApro, che era stata chiusa lunedì scorso con sequestro preventivo effettuato dai Carabinieri.
Il pubblico ministero non ha convalidato la misura penale del sequesto dando un'interpretazione autentica della normativa anticovid. Secondo il pm il legislatore non ha inteso sanzionare le violazioni dei dpcm con misure penali, ma solo con sanzioni amministrative.
L'autorità di polizia giudiziaria non poteva quindi adottare “strumenti repressivi più incisivi” come il sequestro preventivo, ma tutt'al più solo delle multe. La ragione di questa interpretazione risiede, come scritto dal pm, nella necessità di evitare “un'esplosione incontrollata di notizie di reato” e nell'esigenza di una “pace sociale” nel Paese.
Se questo orientamento dovesse essere accolto anche da altre procure, significa che in nessun caso si può chiudere un'attività imprenditoriale se essa viola i dpcm riaprendo la propria attività.
L'avvocato Mauro Sandri, legale della società proprietaria delle palestre GimFive, ha spiegato su Byoblu, perché l'ordinanza della Procura di Modena è importante dal punto di vista civile e giuridico.
L'iniziativa di #IoApro è “il tentativo della classe media imprenditoriale italiana di dare applicazione all'articolo 1 della Costituzione”, che stabilisce che l'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro. “Anziché parlare di disobbiendienza civile, io parlerei infatti di obbedienza costituzionale”, ha detto l'avvocato.
Nel corso dell'intervista sono intervenuti anche Patrich Dotti, amministratore della società GimFive, e Federico Milieni, responsabile dell'area marketing, raccontando le motivazioni che li hanno spinti a riaprire e le vicissitudini subite a seguito dei numerosi e sproporzionati controlli da parte delle forze dell'ordine.
La pronuncia del pm di Modena ha rafforzato la convizione degli imprenditori a continuare a restare aperti e ha opporsi alle sanzioni amministrative da loro ritenute illegittime.
Intanto i sigilli hanno raggiunto il pub Halloween di Bologna. L'avvocato Sandri ha raccontato anche le caratteristiche di questo caso.
L'auspicio è che la pronuncia della Procura della Repubblica di Modena diventi un precedente seguito anche da altre Procure italiane.

Loading 1 comment...