🇮🇹 Haaretz shock: A IDF ordine di sparare sui palestinesi in attesa di cibo

3 months ago
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Un’inchiesta del quotidiano israeliano Haaretz, pubblicata il 27 giugno 2025, rivela testimonianze di soldati e ufficiali che sostengono di aver ricevuto ordini di aprire il fuoco su civili disarmati – molti dei quali in fila già all’alba o dopo la chiusura – mentre cercavano di accedere ai punti di distribuzione della Gaza Humanitarian Foundation (GHF), gestita da un appaltatore sostenuto da Israele e Stati Uniti.

Uno dei soldati intervistati descrive la situazione come un vero e proprio “campo di sterminio”:
Abbiamo sparato con le mitragliatrici dei carri armati e lanciato granate.
Ogni giorno venivano uccise tra 1 e 5 persone. E' un campo di sterminio.

Secondo fonti ufficiali del ministero della sanità di Gaza, nei centri di distribuzione GHF sarebbero avvenuti 19 episodi di tiro, con almeno 549 morti e oltre 4 000 feriti in appena un mese.

L’articolo di Haaretz sostiene che queste azioni avrebbero “lo scopo di controllare le folle” usando il fuoco come deterrente, senza ricorso a metodi di contenimento non letali.

A tal proposito, l’Avvocatura Militare Israeliana ha aperto un’inchiesta su potenziali crimini di guerra, mentre l’IDF (Forze di Difesa Israeliane) e il governo Netanyahu-Katz respingono le accuse, definendole una “diffamazione sanguinaria”, sostenendo che non sono stati impartiti ordini di colpire intenzionalmente i civili e che ogni deviazione dalle regole di ingaggio sarà attentamente esaminata .

Nel frattempo, organizzazioni umanitarie come Medici Senza Frontiere e l’ONU, rappresentata dal segretario generale Guterres, denunciano il sistema adottato come “un massacro camuffato da aiuti umanitari” e chiedono che la distribuzione torni sotto il controllo delle Nazioni Unite.
MSF sostiene che “la popolazione di Gaza viene trattata come se fosse una forza ostile”.

Il contesto emerge chiaramente: Gaza è da mesi sotto assedio militare, con grave carenza di cibo, acqua e medicinali. Migliaia di civili si recano quotidianamente ai centri della GHF in condizioni di agonia umanitaria, rischiando la vita. Secondo l’ampia rassegna dell’ONU, sugli oltre 56 000 decessi a Gaza circa metà sono civili, compresi molti bambini.
Se le accuse fossero confermate, si configurerebbe un quadro di uso sistematico della forza letale come strumento di controllo delle folle affamate, potenzialmente configurabile come crimine di guerra. L’indagine interna israeliana sarà decisiva per stabilire responsabilità e conseguenze legali future.

Fonte

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