A UN UOMO SEMPLICE | AKURAT | Julian Tuwim | Jarhead 2005

4 months ago
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Il 7 novembre 1929, quando il capo del governo in Polonia era Józef Pilsudzki, il poeta ebreo polacco Julian Tuwim (1894-1953), già presente nel mio blog con alcune poesie, pubblicò sul quotidiano “Robotnik”, organo del Partito Socialista Polacco, una poesia pacifista sul pericolo derivante dalle forze nazionalfasciste. Il poeta denuncia in modo esplicito la menzogna della propaganda di guerra. Indica che è un linguaggio ipocrita, che si serve di argomenti elevati (“patria”, “ragioni storiche”, “onore”) per raggiungere scopi ignobili, che si appella ai sentimenti patriottici, apparentemente per difendere il paese, ma in realtà per proteggere gli interessi della classe al potere, a costo delle distruzioni che ogni guerra porta con sé. La critica di destra reagì violentemente, accusando il poeta di plaudire alla distruzione delle armi (“Scaglia il fucile sull’asfalto”) e alla diserzione. Tuwim rispose così:

“Nella mia poesia mi rivolgo chiaramente a tutti i popoli, affinché in un momento cruciale si oppongano a una guerra di aggressione, che come uomo onesto e ragionevole, considero un crimine. E’ assurdo supporre che io non provi stima e ammirazione per l’eroismo a difesa della indipendenza di un paese”.

E’ sorprendente l’attualità di questa poesia.

Fonte: https://www.antiwarsongs.org/canzone.php?lang=en&id=36782

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