Il nostro verdetto è chiaro: COLPEVOLE!

5 months ago
4.28K

Mario Draghi, in audizione al Senato il 18 marzo, ha presentato i dettagli del rapporto sulla competitività europea (documento che ha ispirato il piano di riarmo di Ursula von der Leyen)
Tra gli interventi, significativo quello in cui prospetta la creazione di un debito comune e un più che massiccio investimento finalizzato alla "difesa" dei singoli Stati.
Alle domande dei presenti, frastornati dalle mirabolanti cifre citate, che hanno chiesto come sia possibile passare con tale rapidità dalla logica del debito negativo e dall'austerità che ci ha vincolati per decenni al debito buono e alle valanghe di miliardi spuntate fuori "chissà da dove", tra le altre cose Draghi si è lasciato sfuggire:
Eravamo in competizione con gli altri Paesi Europei e quindi tenevamo i salari più bassi come strumento di concorrenza".
È una paese auto-dichiarazione di colpevolezza, una confessione nei confronti dell'Italia: hanno tagliato i salari per competere meglio con gli altri paesi europei, massacrando la domanda interna, distruggendoci economicamente per anni.
Ora però la spesa pubblica è magicamente necessaria, dicono. E allora, senza fare un plissè, la narrazione cambia, i soldi si trovano, le armi ci servono. Il debito diventa magicamente "buono".
La compressione salariale che ancora oggi patiamo e lo smantellamento dello stato sociale, dei diritti alla salute, al lavoro, all'istruzione diventano solo un incidente di percorso, per cui non vale la pena nemmeno di scusarsi, anzi, va giustificato alla luce delle decisioni prese fuori dal nostro Paese.
La sistematica soppressione della sovranità popolare, che la nostra classe politica non ha mai osteggiato, anzi ha aiutato spostando e decisioni importanti verso centri sottratti al controllo democratico, ha avuto l'esito dello svuotamento della democrazia, lasciando in mano a una élìte di auto-eletti (incapaci) il destino di tutti noi.
Qualsiasi governo eletto si è dovuto muovere entro quelle coordinate del limite alla spesa e dell'austerità imposta per aiutare i nostri concorrenti diretti, Germania su tutti, commettendo crimini contro l'umanità come in Grecia, perché "soldi non ce n'erano" non si potevano tirare fuori, e se muore la povera gente, pazienza.
Ci siamo comportati da Tafazzi mettendo il pareggio di bilancio in Costituzione, e invece ora "scopriamo" che fare un baratro di debiti per favorire l'industria delle armi e salvare le aziende tedesche, beh, di può fare, anzi, è cosa buona e giusta.
Mario Draghi ce lo ha detto in faccia: è stato volutamente creato il disastro ma ora però, meglio cambiare. E poco conta la coerenza, poco contano l'etica e l'onestà intellettuale.
"Per carità io sono molto contento se certi errori del passato vengono corretti. Penso che sarebbe anche opportuno in certi casi dire quando e perché si era sbagliato. Magari ricordare che si era su delle strade molto sbagliate, che venivano imposti dei limiti e dei vincoli a dei Paesi in modo antidemocratico, perché, sa, una lettera di una banca centrale non è esattamente il massimo della democrazia".
Così ha detto Claudio Borghi all'inizio del suo intervento, durante il colloquio in Senato con Draghi, e credo che sia, al di là delle convinzioni politiche di ognuno di noi, largamente condivisibile.
Nel Tribunale della Storia, i colpevoli ci sono già. E anche noi abbiamo emesso il nostro verdetto: colpevoli sono tutti coloro che hanno sostenuto questo abominio, che è costato la sofferenza di popoli innocenti, e che oggi dovrebbero scusarsi, invece di darci l'ennesima lezioncina (sbagliata).

Ne parliamo come al solito al Bar. Buona visione!

Loading 1 comment...