Cardinali, che ne sarà del conclave dopo la morte dello pseudo papa Francesco?

5 months ago

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Cari cardinali,
la cosa più importante è che vi rendiate conto che la vostra nomina da parte del papa invalido è invalida. Con la cosiddetta dichiarazione Fiducia supplicans, vi siete lasciati trasformare nell’anti-chiesa di Bergoglio con il suo cammino sinodale LGBTQ. Questo non ha nulla a che fare con la dottrina cattolica e la Chiesa cattolica.
Bergoglio si è scomunicato più volte dalla Chiesa cattolica per le sue eresie pubbliche e, poiché non ne è più membro, non può nemmeno esserne il capo. Questo è ciò che afferma san cardinale Bellarmino in conformità con l’intera tradizione cattolica. Secondo gli insegnamenti della Sacra Scrittura (Gal 1,8-9), dei Padri della Chiesa e dei Dottori della Chiesa e della Bolla dogmatica di Paolo IV (1559), tutte le azioni o le promulgazioni di uno pseudo papa eretico sono nulle e non valide. Ne consegue che la vostra nomina a cardinali da parte di un papa invalido è nulla e non valida.
La minoranza di cardinali che non sono stati nominati dallo pseudo papa Bergoglio dovrebbe teoricamente avere il diritto di eleggere un papa legittimo. Ma hanno perso questo diritto accettando la Fiducia supplicans. Così facendo, sono diventati soggetti alla scomunica latae sententiae e allo stesso tempo all’anatema di Dio secondo Gal 1,8-9. Quelli tra i cardinali validamente nominati che rinunceranno pubblicamente all’eretica Fiducia supplicans, per iscritto o oralmente, rimuoveranno questa pena da se stessi e potranno ripristinare l’istituzione del papato accettando un candidato veramente cattolico, sebbene non possano essere eletti loro stessi alle condizioni date. Ciò vale, ad esempio, per il cardinale Müller o il cardinale Burke.
Nella situazione attuale, la restaurazione del papato richiede un uomo di Dio con una dottrina cattolica chiaramente definita, capace di compiere passi radicali. Sarà suo compito creare le condizioni e avviare il rinnovamento interno ed esterno della Chiesa. Una tale persona è l’arcivescovo Carlo Maria Viganò, che Bergoglio ha paradossalmente e invalidamente scomunicato.
La Chiesa è edificata sugli apostoli e sui profeti (Ef 2,20). Il Patriarcato Cattolico Bizantino è la voce di uno che grida nel deserto. Non predica una nuova dottrina, ma custodisce e difende le verità di fede e morale basate sulla Sacra Scrittura e sulla Tradizione. Il Patriarcato, con il suo collegio episcopale composto da diversi vescovi che vivono come monaci nei monasteri, è il garante della dottrina cattolica. Questo collegio episcopale non è un’istituzione ecclesiastica ufficiale, ma un ministero profetico (cfr. Ef 2,20). Cerca il vero rinnovamento della Chiesa, sia nello Spirito che nella dottrina. È suo dovere, a nome dei veri credenti cattolici, alzare la voce a favore del candidato sopra menzionato.
Alcune riflessioni sulla storia dell’elezione del vescovo di Roma
Papa Ponziano (230-235) fu esiliato in Sardegna sotto l’imperatore Massimino il Trace. Si dimise il 28 settembre 235 per far posto al suo successore. Questa è la prima data autenticata nella storia del papato. Dopo l’abdicazione di Ponziano, Antero fu eletto papa il 21 novembre 235. Tuttavia, morì il 3 gennaio 236, dopo 43 giorni. Dopo di lui fu eletto papa Fabiano. Entrò in carica il 10 gennaio 236 e morì il 20 gennaio 250. Eusebio di Cesarea (†339) descrive la leggendaria elezione di questo papa come segue: “All’improvviso una colomba scese dal cielo e si posò sulla testa di Fabiano. Tutto il popolo esclamò con entusiasmo e con una sola voce, come se lo Spirito di Dio fosse entrato in loro: “Axios – è degno!” Quindi, senza esitazione, il popolo lo prese con la forza e lo pose sulla Cattedra di Pietro a Roma”.
La storia testimonia di papa Cornelio (251-253): Quando la persecuzione sotto Decio si fu placata, la maggioranza dei fedeli elesse Cornelio come nuovo vescovo di Roma, dopo un lungo periodo di sede vacante, dal 20 gennaio 250 al marzo 251. Nella sua Lettera ad Antoniano, san Cipriano ci informa sulla forma dell’elezione: “Cornelio fu elevato al rango di vescovo per ordinanza divina..., per la testimonianza di quasi tutto il clero, per il voto del popolo allora presente e per il consenso dei vescovi ortodossi e degli uomini capaci”. Come mostra questa lettera, l’intera comunità romana partecipò all’elezione del vescovo di Roma in quel momento.
Attualmente c’è una situazione straordinaria. Se lo Spirito di Dio è intervenuto nell’elezione nel corso della storia anche attraverso il popolo di Dio o segni straordinari, interviene ancora di più attraverso il ministero profetico. Bergoglio ha di fatto abolito l’istituzione del papato soprattutto con il suo cammino sinodale con l’anti-vangelo sodomitico Fiducia supplicans. Il nuovo Papa sarà obbligato ad annullare l’eretica Fiducia supplicans, tutti i documenti emessi da Bergoglio, così come tutte le nomine dei prelati. Avrà il diritto di lasciare negli uffici ecclesiastici solo quelle persone che si pentono sinceramente e si separano dal cammino sinodale LGBTQ avviato da Bergoglio.
Inoltre, il nuovo Papa deve identificare chiaramente il Concilio Vaticano II come la radice dell’attuale apostasia. Il Concilio ha promosso il sincretismo, l’eresia del modernismo e un aggiornamento con lo spirito del mondo. La lettera e lo spirito del Concilio Vaticano II sono discontinuati con i concili precedenti. Il Concilio deve quindi essere annullato come eretico.

+ Elia
Patriarca del Patriarcato Cattolico Bizantino

+ Metodio OSBMr + Timoteo OSBMr
Vescovi Segretari

10 marzo 2025

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