Bologna - "NON TPER DONIAMO", IN CORTEO CONTRO I RINCARI DEL BUS (01.03.25)

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Bologna - "NON TPER DONIAMO", IN CORTEO CONTRO I RINCARI DEL BUS
Bologna, 1 mar. - Nel giorno in cui a Bologna scattano gli aumenti sul biglietto del bus, scende in strada anche la protesta anti-rincari con una manifestazione (bagnata dalla pioggia) che è partita da piazza XX Settembre con l'intento di raggiungere il centro e concludersi in piazza Re Enzo. "Biglietti bus a 2,30 euro? No grazie", si legge sullo striscione esposto in testa al corteo. Nel mirino dunque la manovra decisa dal sindaco Matteo Lepore, ma la contestazione si allarga anche agli aumenti annunciati dal presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale. "Aumentano le tariffe e i ticket sanitari, ci restano soltanto le spese militari", è il coro più gettonato tra i manifestanti: circa 200, almeno quando la manifestazione comincia a muoversi. "Non Tper doniamo", si legge su uno dei cartelli, ma c'è anche chi sfila innalzando un maxi biglietto di cartone con la scritta "Bologna la città più cara d'Italia" sul retro. "Siamo in corteo con organizzazioni politiche, sindacati di base ma anche comitati ambientalisti e associazioni", spiega Riccardo Rinaldi di Potere al popolo, perchè l'aumento dei ticket del trasporto pubblico "colpisce le nostre tasche ma anche l'ambiente in cui viviamo". A subire la manovra di Lepore sono "cittadini e cittadine già provate dal caro vita e dall'inflazione- continua Rinaldi- ma anche dagli aumenti che sta facendo il suo collega de Pascale in Regione. Per noi questo è insostenibile e non più accettabile". Se è vero che a pesare c'è anche il contesto economico nazionale e internazionale, a livello cittadino "siamo di fronte a un buco di bilancio sul quale questi signori tacciono: non dicono da dove nasce e come vi faranno fronte", afferma Massimo Betti di Sgb. A dicembre dal Comune arrivavano "dichiarazioni pubbliche e documenti ufficiali in cui si raccontava ben altro rispetto alla situazione dipinta da Lepore nelle sue recenti conferenze stampa", continua Betti, affermando che "questo buco di bilancio è sì determinato dai tagli del Governo, ma è determinato anche da una cattiva amministrazione e da un tasso di propaganda che non avevamo mai visto fare in questa città se non da questa Giunta e a cui non corrisponde nessuna capacità amministrativa". Tra le altre sigle che avevano aderito alla manifestazione ci sono Comitato Besta, Rete emergenza climatica e ambientale Emilia-Romagna, Cambiare Rotta, Usb, Rete dei comunisti, Prc, Sinistra unita, Comitato Bologna l'aeroporto incompatibile, Villa Paradiso, Cobas, Extinction Rebellion e Assemblea No Passante. (01.03.25)

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