Genova - GIUSTIZIA. SCIOPERO TOGHE, A GENOVA ALBANESE LEGGE CALAMANDREI (27.02.25)

6 months ago
6

Genova - GIUSTIZIA. SCIOPERO TOGHE, A GENOVA ALBANESE LEGGE CALAMANDREI
Genova, 27 feb. - Un'assemblea pubblica, in occasione dello sciopero dei magistrati, nobilitata dalle parole di Piero Calamandrei, interpretato da Antonio Albanese. A Genova, la tensostruttura all'interno del Palazzo di Giustizia, che normalmente ospita le sedute del processo per il crollo di Ponte Morandi, stamattina è strapiena per la manifestazione organizzata dalla Anm. L'ospite d'onore è l'attore, stasera in cartellone al Politeama con il suo spettacolo "Personaggi". Il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri, ha scherzato sulla scelta del testimonial, parlando di "incredibile sciopero" e sottolineando che Albanese "ha interpretato 'Cetto La Qualunque'. Ognuno sceglie i suoi simboli. A ciascuno il suo". Ma l'attore non coglie la provocazione. "Io oggi sono Calamandrei, è stato un uomo coraggiosissimo. Nel nostro ambiente si dice che quando si ripetono le cose sei un po' in ritardo. Calamandrei è sempre avanti, lavorava per il futuro e quello che leggerò è di un'attualità impressionante e mi piace". Poi, prosegue, "si rivolge ai giovani, che per me è fondamentale. Io nel mio lavoro ho sempre pensato ai giovani, ho pensato alle nuove generazioni ed è importante e fondamentale nobilitare e sostenere le nuove generazioni, quindi il futuro". Allora, conclude, "va bene così: io sono un interprete e oggi mi è stato chiesto di leggere una conferenza straordinaria di quest'uomo straordinario e sono molto orgoglioso". Il presidente della giunta ligure dell'Anm, Domenico Pellegrini, spiega la scelta di aver invitato Albanese. "E' un attore molto impegnato, lo sappiamo tutti. È stato definito solo un comico da qualcuno in questi giorni, ma i comici sono dei grandi attori, dicono la verità con la leggerezza del comico e per questo sono anche più ascoltati". E Albanese, aggiunge il magistrato, "ha sposato la nostra causa perché ritiene come noi che questa riforma limiti l'indipendenza della magistratura e limiti indirettamente i diritti dei cittadini, perché il giudice avrà molta più paura a decidere su richieste dei cittadini, quando andranno contro i potenti. È questo che vorremmo spiegare perché temiamo che, poi, il giudice diventerà molto più dipendente da chi ha il potere in mano". A sostenere la manifestazione anche la Cgil. "Il sindacato oggi è qui perché è giusto essere qui- afferma Luca Infantino, segretario generale Fp Cgil Genova- c'è un evidente attacco alla Costituzione. È imbarazzante che chi vuole modificare la Costituzione sia chi la Costituzione non ha contribuito a scriverla". Infantino aggiunge che il sindacato deve essere protagonista per contrastare "un percorso che vede il ministero della Giustizia impegnare risorse e tempo in riforme non utili a nessuno, quando, giusto in questo Tribunale, abbiamo il 41% di carenza di organico". Il punto, per il sindacalista, deve essere "semmai fare una riforma che inserisca elementi di riorganizzazione nel ministero. Elementi veri di riorganizzazione che consentano alla macchina di riprendere a correre, perché oggi è ferma".(27.02.25)

Loading comments...