Milano - SANITÀ. BRAMBILLA (UNIMI): DOTEREMO DI PERSONALE LE CASE DI COMUNITÀ (26.02.25)

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Milano - SANITÀ. BRAMBILLA (UNIMI): DOTEREMO DI PERSONALE LE CASE DI COMUNITÀ
Milano, 26 feb. - Un tavolo di medicina territoriale che coinvolge gli oltre 700 docenti (clinici e ricercatori) e che mira a dotare di personale e di competenze le case di comunità previste dal Pnrr in Lombardia. Ne ha parlato la Rettrice dell'Università Statale di Milano Marina Brambilla in un'intervista concessa all'agenzia Dire (integrale con video su www.dire.it). "Siamo in costante interlocuzione sia con il presidente Fontana che con l'assessore Bertolaso- sottolinea Brambilla- e credo veramente in un reciproco scambio positivo, con noi università che portiamo negli ospedali la ricerca, e la ricerca che poi porta all'avanzamento delle cure e quindi al miglioramento della clinica". Si è parlato tanto di case di comunità nel periodo del Covid, si è detto che erano molto forti su certe specializzazioni, ma un po' carenti di medici. Una cosa sottolineata di recente anche dal presidente Fontana. "Noi stiamo invece proprio investendo molto con questo tavolo sulla medicina del territorio, con i nostri 3.500 specializzandi, ma anche con i 700 colleghi della facoltà medica- spiega la Rettrice- di cui la metà sono clinici attivi sulle strutture ospedaliere e l'altra metà pre clinici, ossia impiegati proprio in ricerca biomedica e quindi in quell'avanzamento delle cure che poi può portare a dei miglioramenti fino al letto del paziente". La Statale, spiega Gabriella Cerri, delegata ai progetti di innovazione didattica di area medica, d'intesa con la rettrice e Aldo Giannì, presidente del comitato di direzione della facoltà di medicina, "è impegnata nella medicina territoriale con un tavolo di lavoro, il 'Programma ospedale territorio' per la continuità assistenziale nella rete socio sanitaria locale a cui partecipano diversi soggetti operativi nel territorio milanese e lombardo". Tra questi, spiega la docente Unimi, istituzioni pubbliche (Regione, Università degli Studi di Milano, assessorato Politiche sociali e abitative del Comune, Municipi e Ats), ospedali pubblici e privati convenzionati, organizzazioni del Terzo settore (tra cui Fondazione Lu.V.I. ETS), associazioni di volontariato, enti di ricerca (Mario Negri) Ordini professionali (Medici, Professioni inferimieristiche, Psicologi, Assistenti sociali, Farmacisti). "Il Programma ha come obiettivo, attraverso l'interazione tra le diverse unità- prosegue Cerri- la formazione dei professionisti della rete socio assistenziale territoriale, la ricerca applicata, la promozione di iniziative e la discussione di criticità e di modelli virtuosi al servizio della rete socio assistenziale". (26.02.25)

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