Bologna - SANITÀ. DE PASCALE: NON RIAPRO PUNTI NASCITA, SAREBBERO INSICURI (19.02.25)

Bologna - SANITÀ. DE PASCALE: NON RIAPRO PUNTI NASCITA, SAREBBERO INSICURI
Bologna, 19 feb. - Michele de Pascale conferma che i punti nascita in montagna chiusi negli stessi anni rimarranno chiusi. "Non stiamo parlando di ragioni di carattere finanziario. In montagna le scelte sulla sanità non rispondono a logiche solo numeriche. La scelta sui punti nascita risponde a criteri di sicurezza della prestazione", dice de Pascale, confermando l'annuncio dato in commissione lunedì dal suo assessore alla Sanità Massimo Fabi. Il presidente dell'Emilia-Romagna ricorda che la letteratura scientifica recente considera poco sicuri i parti in strutture sotto un determinato numero di casi l'anno. Per questo, spiega a margine dell'Assemblea legislativa il governatore, "dobbiamo ripensare e investire molte risorse in tutti i percorsi nascita, cioè accompagnare le cittadine dell'Emilia-Romagna con servizi di prossimità, che nell'emergenza del parto consentano di raggiungere in maniera celere e tutti gli strumenti possibili i centri dove partorire. E' una grande risposta che vogliamo rafforzare". A chi gli fa notare che si tratta di una discontinuità rispetto alla gestione Bonaccini, visto che l'ex presidente regionale aveva assicurato un tentativo di riaprire quei punti nascita, de Pascale risponde così: "I fatti sono che in questi anni i punti nascita sono stati chiusi, non aperti. C'è stato un tavolo con l'ex ministro Speranza per valutare progetti sperimentali sotto i 500 parti l'anno, in alcuni casi anche sotto i 200". Ma da quel tentativo "sono passati cinque anni e di questi protocolli sperimentali non c'è neanche l'ombra. Già in campagna elettorale dicevo che non ero in grado di prendere impegni in quel senso". De Pascale, comunque, è ironico rispetto al suo supposto rapporto col predecessore. "Nel dibattito assembleare- dice- sono passato da quello che vuol polemizzare con Bonaccini a quello che non conta nulla perché decide ancora tutto Bonaccini. La verità è che c'è un rapporto ottimo, di confronto costante e continuo, poi ognuno si assume le sue valutazioni".(19.02.25)