Napoli - CGIL. LANDINI: TOSSICI? NOI IN SALUTE, DA GOVERNO POLITICHE ASSURDE (18.02.25)

Napoli - CGIL. LANDINI: TOSSICI? NOI IN SALUTE, DA GOVERNO POLITICHE ASSURDE
Napoli, 18 feb. - "Se la battuta della Meloni era rivolta alla Cgil noi non siamo mai stati così bene di salute. Non abbiamo nessun problema, anzi: pensiamo che quello che rende tossica la situazione siano le ingiustizie che si sono determinate nelle politiche assurde che sta facendo questo governo, che aiuta gli evasori, che fa le marchette elettorali, fa i condoni e non va a prendere i soldi dove sono per fare gli investimenti necessari in un Paese che continua a perdere credibilità e posti di lavoro". Lo afferma Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, che ha risposto così ai cronisti che a Napoli, dove si trova per il lancio della compagna referendaria, gli chiedevano delle parole usate dalla premier Giorgia Meloni che, riferendosi ai sindacati, ha parlato di una "tossica visione conflittuale". "Penso che in questo Paese - prosegue Landini - sia tossico non pagare le tasse, fare i condoni, non aumentare i salari delle persone, essere precari, avere i giovani che se ne vanno via perché sono sfruttati". Per il segretario della Cgil il "conflitto è una risorsa democratica perché senza conflitto non c'è una mediazione e senza conflitto non ci sarebbero la democrazia e quei diritti, quelle conquiste che sono state fatte. Da questo punto di vista è sotto gli occhi di tutti quello che sta avvenendo, cioè un governo che, siccome ha vinto le elezioni, pensa di comandare e di poter fare quello che gli pare senza discutere con nessuno, tentando di mettere in discussione anche il ruolo stesso delle organizzazioni sindacali. Penso al rinnovo dei contratti di tutti i lavoratori del settore pubblico, oggi abbiamo un problema serio di infermieri e medici che non ci sono, di gente che va via, scuole dove continuiamo ad avere precari, scuole che mancano, siamo di fronte al fatto che con un'inflazione del 17-18% l'offerta di aumento che il governo vuole imporre ai lavoratori pubblici è il 6%. Questo è tossico perché vuol dire programmare la riduzione del potere d'acquisto dei salari, mantenere una precarietà di questa natura". (18.02.25)