Napoli - GOVERNO. LANDINI: SE PARTITI VOGLIONO MANIFESTARE LO FACCIANO (18.02.25)

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Napoli - GOVERNO. LANDINI: SE PARTITI VOGLIONO MANIFESTARE LO FACCIANO
Napoli, 18 feb. - Una manifestazione di piazza contro il governo? "È una cosa che fanno i partiti. Se hanno intenzione di farla, che la facciano". La pensa così Maurizio Landini, intercettato dai cronisti a Napoli, dove quest'oggi lancia la campagna referendaria, sulla proposta del presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte di protestare in piazza contro le politiche del governo Meloni. "Noi - ricorda Landini - insieme alla Uil abbiamo proclamato uno sciopero generale e mi sembra che le ragioni che hanno portato allo sciopero siano sotto gli occhi di tutti: la manovra del governo ha peggiorato le condizioni di vita e di lavoro delle persone". Per il segretario generale della Cgil è necessario un "cambiamento delle politiche economiche e sociali di questo Paese" ma "lo strumento per indicare che c'è la volontà di maggioranza di questo Paese di cambiare le cose si chiama referendum. Mi rivolgo a tutte le forze politiche, di governo e di opposizione, perché troverei inaccettabile se, di fronte a un referendum, arrivassero a un certo punto a dire alla gente di non andare a votare. Credo che sia importante che ognuno decida". "Noi - incalza Landini - abbiamo delle nostre piattaforme che abbiamo discusso con tutti. Non siamo un sindacato di governo o di opposizione, siamo un sindacato democratico che costruisce le proposte insieme alle persone che intende rappresentare. Poi - sottolinea - abbiamo delle proposte e siamo pronti a fare battaglie comuni. Penso a quella contro l'autonomia differenziata: l'abbiamo fatta con tutti quelli che con noi partecipavano". Il segretario generale della Cgil ricorda, infine, che il "giudizio sulle politiche del governo è negativo, ma non perché siamo all'opposizione, ma perché giudichiamo il merito. Questo governo ha deciso di non confrontarsi con le organizzazioni sindacali, confederali, e sta tentando in qualche modo di ridurne il ruolo e non riconoscerne il ruolo. Noi stiamo chiedendo di fare un salario orario minimo, non lo hanno fatto, una legge sulla rappresentanza, non la stanno facendo, e anzi stanno facendo addirittura accordi separati, stiamo chiedendo che si combatta l'evasione fiscale, stiamo chiedendo che anziché investire sulle armi si investa su sanità, scuola, politiche industriali. Noi su tutto questo intendiamo proseguire con la nostra mobilitazione". (18.02.25)

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