Napoli - MIGRANTI. MEDITERRANEA: CON ACCORDI ALBANIA ULTERIORE MORTE E SCEMPIO (11.02.25)

Napoli - MIGRANTI. MEDITERRANEA: CON ACCORDI ALBANIA ULTERIORE MORTE E SCEMPIO
Napoli, 11 feb. - "Noi abbiamo sempre cooperato, al di là di quello che si racconta, con le autorità di soccorso italiane. La Guardia Costiera, la Capitania di Porto sono stati sempre degli attori con cui noi abbiamo condiviso le operazioni di soccorso e di messa in sicurezza delle persone. Gli accordi con l'Albania prevedono che queste navi debbano essere quelle che invece fanno da traghetto fra un soccorso e, non il porto sicuro, ma una vera e propria deportazione in centri in Albania, che nulla hanno a che fare con l'accoglienza, con la tutela dei diritti umani, con la tutela del diritto di asilo e la convenzione di Ginevra. Questo significa per noi non avere più un attore fondamentale di cooperazione, significa probabilmente ulteriore morte e ulteriore scempio delle vite umane". Lo ha affermato Laura Marmorale, presidente di Mediterranea Saving Humas, che, durante una visita, quest'oggi, dell'arcivescovo di Napoli don Mimmo Battaglia alla nave Mare Jonio, ha commentato anche la situazione connessa ai centri in Albania. Marmorale ha voluto ringraziare Battaglia, spiegando: "Crediamo incarni lo spirito che Papa Francesco dà alla cura e alla tutela di un tema delicatissimo che è diventato il capro espiatorio delle campagne d'odio nella maggior parte dei Paesi occidentali. Papa Francesco, così come Don Mimmo, riescono sempre, invece, a riportare il focus sul problema, sulla questione vera, che è l'umanità". (11.02.25)