Napoli - MIGRANTI. ARCIVESCOVO NAPOLI SU MARE JONIO: SAMARITANI CHE RISCHIANO VITA (11.02.25)

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Napoli - MIGRANTI. ARCIVESCOVO NAPOLI SU MARE JONIO: SAMARITANI CHE RISCHIANO VITA
Napoli, 11 feb. - "Questa nave è piccola rispetto a tante altre, ma è grande per il cuore che la abita. Questa nave ha un cuore grande, come l'ennesima porta di questo Giubileo che stiamo celebrando come Chiesa. Voi siete un segno della provvidenza". Sono state queste le prime parole usate da don Mimmo Battaglia, arcivescovo metropolitana di Napoli, a bordo della Mare Jonio, la nave di Mediterranea Saving Humans che dal 2018 è impegnata in operazioni di soccorso e salvataggio in mare. L'imbarcazione è a Napoli, al molo 21 del varco Pisacane, dallo scorso 8 febbraio e fino a domenica accoglierà le tante persone che in questi giorni hanno deciso di visitarla. Tra queste anche don Mimmo, che ha incontrato tanti studenti e ragazzi saliti a bordo della Mare Jonio per apprendere il funzionamento delle missioni di salvataggio. "Siamo noi che vogliamo ringraziare loro di Mediterranea, che ha molti volontari di Napoli, per tutto quello che fanno. Davvero grazie dal profondo del cuore. A me piace definirli i samaritani del mare: quello che loro fanno non è assolutamente facile, loro rischiano la vita", ha detto Battaglia parlando con i giovani che visitavano la Mare Jonio. Proprio a loro Laura Marmorale, presidente di Mediterranea Saving Humans, ha chiesto di essere "moltiplicatori. Intorno al diritto delle persone di poter vivere una vita dignitosa, ovunque essa sia, si monta un circuito di mistificazione, di derisione, di odio - ha detto Marmorale -. Non sono più esseri umani, ma etichette, sono immigrati, clandestini, illegali, minori stranieri non accompagnati, sono criminali, sono odio. Queste sono persone, sono uomini, occhi, braccia, storie, relazioni lacerate, famiglie spaccate, mamme di bambini piccolissimi. A marzo abbiamo soccorso una mamma siriana con una bimba di 20 giorni nata poco prima di mettersi su una imbarcazione. Siate moltiplicatori di quello che significa il soccorso in mare per tentare di riportare l'umanità anche a terra". (11.02.25)

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