Trieste - IMPRESE. FLEX, CONFINDUSTRIA TRIESTE: FAIRCAP NON LA PASSERÀ LISCIA (29.01.25)

Trieste - IMPRESE. FLEX, CONFINDUSTRIA TRIESTE: FAIRCAP NON LA PASSERÀ LISCIA
Trieste, 29 gen. - "E' chiaro che ci sono degli indizi di potenziali crisi di alcuni settori, tra l'altro della più avanzata industria che c'è in questo territorio. Tuttavia abbiamo dimostrato che insieme siamo riusciti a risolvere crisi importanti come quella della Wartsila, ragionevolmente stiamo per chiudere l'operazione di salvataggio della Tirso. E adesso affronteremo le altre due". Il riferimento del presidente della Confindustria dell'Alto Adriatico, Michelangelo Agrusti, è alla recente U-Blox (in chiusura per taglio del ramo d'azienda), ma soprattutto alla Flex di Trieste, che entro gennaio la multinazionale Flextronics venderà al fondo tedesco di 'private equity' FairCap, e che ieri al tavolo ministeriale ha rifiutato di considerare altre opzioni per mantenere l'attività produttiva industriale. Il presidente sottolinea che "c'è stata un'operazione, quella di vendere a un fondo ignoto che non ci ha mai dichiarato le sue intenzioni, ma le intravediamo: non sarà una cosa che passerà liscia così. E dobbiamo fare in modo che tecnologie consolidate vengono spese nell'interesse del Friuli Venezia Giulia e dell'Italia". Ma davanti a questa nuova crisi del settore produttivo a Trieste, che poco prima aveva già perso la siderurgia e la meccanica pesante, secondo Confindustria non è giusto parlare di 'deindustrializzazione' o 'desertificazione industriale', denunciate invece dalle forze sindacali. "Non possiamo usare queste espressioni perché daremmo un segnale sbagliato- osserva Agrusti-. Ci sono due crisi aziendali che vanno risolte e affrontate, nella stessa maniera in cui abbiamo affrontato quella della Wartsila e quella della Tirso", conclude. (29.01.25)