Bologna - SHOAH. DE PAZ: IL 27 TENSIONI A BOLOGNA? CI ASPETTIAMO RISPETTO (24.01.25)

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Bologna - SHOAH. DE PAZ: IL 27 TENSIONI A BOLOGNA? CI ASPETTIAMO RISPETTO
Bologna, 24 gen. - A Bologna bisogna aspettarsi tensioni in occasione del Giorno della memoria, che verrà celebrato lunedì? "E' una risposta difficile da dare, considerando che comunque il clima in generale è teso. Ci aspettiamo in realtà che ci sia rispetto di questa giornata e quindi che le tensioni vengano eventualmente rimandate ad altri giorni", afferma il presidente della Comunità ebraica di Bologna, Daniele De Paz, oggi in Comune per illustrare le iniziative organizzate in città per la ricorrenza. In questa giornata, arrivata alla 25esima edizione, "gli italiani sono chiamati a riflettere intanto su cosa vuol dire fare memoria e rinnovarne il senso rispetto alle condizioni di attualità politica in cui ci troviamo a convivere giorno dopo giorno. Quindi il 27 gennaio- afferma De Paz- non è un esercizio squisitamente legato e rivolto alle Comunità ebraiche e agli ebrei, ma un esercizio importante che la nostra società mette in atto per poter in qualche modo attivare un meccanismo di difesa rispetto a ogni forma di violenza, intolleranza e sopruso che purtroppo nel linguaggio dell'odio in ci siamo abituati a vivere sono sempre più presenti e costanti". Premesso ciò, "le polemiche intorno al Giorno della memoria non esistono. Il Giorno della memoria- sottolinea il presidente- è un punto saldo della nostra società e della storia del nostro Paese. Il Giorno della memoria va onorato e rispettato nella sua essenza e nei suoi contenuti. La Comunità ebraica, le amministrazioni, siamo tutti disponibili a parlare, metterci a confronto e discutere su qualsiasi punto che richieda questo tipo di lavoro, ma non il Giorno della memoria". Di certo ha fatto discutere, però, la decisione del sindaco Matteo Lepore di esporre sul Comune anche la bandiera di Israele dopo quella della Palestina. Su questo "non esiste nessun tipo di polemica e non deve esistere", afferma De Paz: quello del sindaco "è un atto distensivo necessario affinchè possa essere ripristinato un tavolo del dialogo e della pace vero e concreto e la rappresentazione ne è piena ed effettiva testimonianza, non ci sono polemiche e non c'è discussione su questo". (24.01.25)

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