Napoli - SANITÀ. A FEDERICO II NASCE HUB INTERNAZIONALE PER FORMARE SPECIALISTI PMA (21.01.25)

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Napoli - SANITÀ. A FEDERICO II NASCE HUB INTERNAZIONALE PER FORMARE SPECIALISTI PMA
Napoli, 21 gen. - "Questo è un centro che rappresenterà un punto di riferimento a livello internazionale per la formazione dei giovani. Chiunque voglia intraprendere questo percorso, quello legato alla medicina della riproduzione in tutti i suoi aspetti, a partire dalla stessa fecondazione in vitro, ma mi riferisco anche ad endocrinologia ginecologica, all'embriologia, può trovare in questo hub di Napoli un'incredibile possibilità di formazione". Lo ha detto Carlo Alviggi, coordinatore scientifico di Medicina della riproduzione dell'Aou Federico II di Napoli, a margine dell'inaugurazione dell'International Training Center for Medically Assisted Reproduction - Embryology che si candida ad essere hub internazionale ed eccellenza mondiale per quanto riguarda la formazione nella medicina riproduttiva. Il Centro - di cui lo stesso Alviggi è il responsabile - nasce dalla collaborazione tra l'Ateneo e Merck, azienda leader a livello globale, impegnata nella ricerca e nella formazione in vari settori tra cui quello della fertilità. "La collaborazione tra l'industria e il mondo accademico - ha sottolineato Thomas D'Hooghe, vicepresidente e responsabile global medical affairs fertility di Merck KGaA - è fondamentale per favorire l'innovazione che a sua volta è necessaria per far progredire e migliorare le cure offerte ai pazienti. E nella Federico II abbiamo trovato un ateneo molto aperto a lavorare insieme". La collaborazione con Merck rappresenta un modello virtuoso di partenariato in cui ricerca scientifica e formazione si intrecciano per generare innovazione. L'azienda, oltre al sostegno economico, svolgerà attività di reclutamento di professionisti da tutto il mondo: si partirà con Asia e Medio Oriente, per poi accogliere a settembre specialisti dal Nord Africa e progressivamente da altre aree. La partnership con Merck, basata su una lunga collaborazione, è inoltre particolarmente significativa perché l'azienda sostiene il progetto garantendo piena libertà accademica. La struttura offre tre percorsi formativi principali: il primo si concentra sulle tecniche di procreazione medicalmente assistita (Pma) di primo e secondo livello, dalla stimolazione ovarica alla manipolazione dei gameti; il secondo è dedicato alla criopreservazione di gameti e tessuti, pratica particolarmente importante per i pazienti oncologici, e campo in cui la Federico II è stata pioniera; il terzo forma biologi e biotecnologi nelle tecniche più avanzate come la diagnosi genetica preimpianto e le tecniche di laboratorio per la manipolazione embrionale. "Ci sarà la didattica frontale, ci sarà quello che normalmente immaginiamo nelle aule dell'università, ma avremo anche - ha sottolineato Alviggi - qualcosa di estremamente innovativo: simulatori d'alta tecnologia per l'apprendimento delle capacità tecniche. Oggi molti giovani hanno difficoltà perché l'accesso alle sale operatorie non è immediato e quindi avere la possibilità di fare un training su delle macchine che oggi riescono in termini di verosimiglianza a riprodurre in modo incredibile quello che accade in una sala operatoria è un'opportunità preziosissima. Useremo anche modelli di intelligenza artificiale per la didattica sui casi clinici, oggi abbiamo la possibilità veramente di creare degli scenari molto rappresentativi della vita clinica quotidiana. L'innovazione al servizio della formazione dei giovani". La struttura sarà operativa da giugno e la formazione sarà effettuata con classi di piccoli gruppi (20-25 persone). I corsi spaziano dal livello base per neolaureati fino a programmi avanzati per esperti, includendo master e programmi di perfezionamento in collaborazione con prestigiose società scientifiche internazionali. Gli accessi saranno regolati da apposito bando emesso della Federico II. (21.01.25)

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