17/12/2024-Consiglio di Sicurezza ONU sulla Siria: si prospetta veto USA

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17/12/2024 Seduta del Consiglio di Sicurezza ONU sulla Siria:
I relatori e tutte le rappresentanze presenti (tranne UK e USA) hanno chiesto con forza l'immediato intervento per fermare Israele e farla ritirare (quanto meno) entro le linee stabilite dall'Accordo di Disimpegno del 1974.

Tutti tranne il Regno Unito, che ha picolato un misero «Il rispetto della sovranità e dell'integrità territoriale della Siria è fondamentale per la pace e la sicurezza della regione.»

E, ovviamente, gli Stati Uniti che, anzi,
1) hanno reso noto che non intendono schiodarsi dal succhiare petrolio siriano («non dovrebbero esserci dubbi sul fatto che difenderemo e proteggeremo pienamente il personale e le posizioni militari statunitensi nel nord-est della Siria», dice Linda Thomas-Greenfield)
2) Non difenderanno la Siria da Israele, ma Israele dalla Siria («Gli Stati Uniti continueranno a sostenere i vicini della Siria, tra cui Giordania, Libano, Iraq, Turchia e Israele, nel caso in cui dovessero emergere nuove minacce dalla Siria durante questo periodo di transizione.»)

In tutto questo c'è un fatto strano. Nel video caricato sul canale youtube dell'ONU c'è un "salto" (https://www.youtube.com/live/nyzZ0z6qAtQ?t=7948s)
Mancano 3 minuti e 10 secondi. Il video è integrale nel live delle agenzie di stampa come Reuters, AP, Hindustan Times eccetera (qui da AP, ad esempio: https://www.youtube.com/live/2NZVT3kFC6c?t=7256s)

Bizzarro il fatto che manchino proprio questi minuti "pregnanti" dell'intervento della Thomas-Greenfield.

Morale della storia, a meno che la bozza di risoluzione non si limiti a dichiarazioni generiche gli Stati Uniti porranno il veto.

La bozza non potrà contenere riferimenti alle flagranti e inaccettabili violazioni israeliane, non potrà contenere riferimenti alla presenza illegale degli Stati Uniti nel nord-est della siria, non potrà contenere riferimenti alla revoca delle sanzioni che alcuni Paesi hanno unilateralmente imposto alla Siria (come sollecitato dal Svizzera, Russia, Cina, Iran, Iraq e Turchia, oltre che dai relatori Pedersen e Fletcher)

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