C'era una volta...LICIO GELLI e la loggia PROPAGANDA 2-Speciale di Enzo Biagi (1983) DOCUMENTARIO Licio Gelli morì ad Arezzo a 96 anni il 15 dicembre 2015 nei nomi della sua loggia P2 svelati nel 1981 comparivano Calvi e Sindona che erano massoni
.https://rumble.com/v5bo72d-la-p2-di-licio-gelli-la-loggia-massonica-propaganda-2-che-manovrava-litalia https://rumble.com/v5bsun9-come-il-vaticano-riciclava-i-soldi-di-cosa-nostra-e-della-loggia-massonica
molto attuale ancora perchè dice la storia del premierato e del controllo della rai che voleva fare la massoneria della Propaganda2 o P2 di Licio Gelli e ricordiamo che Silvio Berlusconi era un massone della loggia P2 e non a caso il governo di MERDALIA attuale di Lady Aspen Merdoni detta Giorgia stia facendo queste cose paro paro a quello che dice questo documentario.. storie vere queste mica invenzioni con documenti
https://it.wikipedia.org/wiki/Piano_di_rinascita_democratica
https://www.archivioantimafia.org/p2/piano_rinascita_democratica.pdf
https://www.archivioantimafia.org/p2.php
Il piano di rinascita democratica (detto anche programma di rinascita nazionale o il Piano) è considerato una parte essenziale del programma della loggia massonica P2, per quanto non sia stato rinvenuto negli archivi della loggia bensì in quello del suo fondatore Licio Gelli.
Venne materialmente redatto da parte di Francesco Cosentino, e consisteva in un assorbimento degli apparati democratici della società italiana dentro le spire di un autoritarismo legale che avrebbe avuto al suo centro l'informazione.
https://www.ilfattoquotidiano.it/wp-content/uploads/2010/07/Il-Piano-di-rinascita-democratica-della-P2-commentato-da-Marco-Travaglio.pdf
Venne scoperto e sequestrato il 4 luglio 1981[4] in un doppiofondo di una valigia di Maria Grazia Gelli, figlia di Licio Gelli, Maestro "venerabile" della loggia massonica P2, assieme al memorandum sulla situazione politica in Italia, poco dopo il rinvenimento della lista degli appartenenti alla P2. Fu successivamente pubblicato negli atti della commissione P2 sulla loggia massonica P2[5].
https://it.wikipedia.org/wiki/Licio_Gelli
Licio Gelli (Pistoia, 21 aprile 1919 – Arezzo, 15 dicembre 2015) è stato un faccendiere italiano, noto per essere stato il «Maestro venerabile» della loggia massonica eversiva P2,fu condannato per la bancarotta fraudolenta del Banco Ambrosiano
Licio Gelli nel 2003 ha sostenuto che la coincidenza di talune parti del "Piano" con i programmi dei partiti attuali non sarebbe casuale[6]. In un'intervista dell'ottobre 2008 ha successivamente affermato che, sebbene tutte le forze politiche abbiano preso spunto dal Piano (tanto da indurlo a reclamare ironicamente i diritti d'autore), Silvio Berlusconi era l'unico che poteva attuarlo. Dello stesso avviso furono Mario Guarino, Sergio Flamigni e Umberto Bossi[
Nel 2010 è stato reso disponibile on line dal giornale italiano Il Fatto Quotidiano
Obiettivi principali
I suoi obiettivi essenziali consistevano in una serie di riforme e modifiche costituzionali al fine di:
«… rivitalizzare il sistema attraverso la sollecitazione di tutti gli istituti che la Costituzione prevede e disciplina, dagli organi dello Stato ai partiti politici, alla stampa, ai sindacati, ai cittadini elettori»
In particolare andavano programmate azioni di Governo, di comportamento politico ed economico, nonché di atti legislativi, per ottenere ad esempio nel settore dell'istruzione di:
«… chiudere il rubinetto del preteso automatismo: titolo di studio - posto di lavoro…»
Alcuni punti del piano sono stati completamente attuati mentre altri solo a livello parziale, nel campo istituzionale, di assetto economico nel mondo imprenditoriale e soprattutto nei mass media. Altri sono stati riproposti dalle forze politiche, anche di tendenza opposta. I principali punti furono:
La nascita di due partiti: "l'uno, sulla sinistra (a cavallo fra PSI-PSDI-PRI-Liberali di sinistra e DC di sinistra), e l'altra sulla destra (a cavallo fra DC conservatori, liberali e democratici della Destra Nazionale)."
Un progetto di controllo o di lobbismo sui mass media. Il piano prevedeva il controllo - tramite acquisizione di quote e fondazione di nuove testate - di quotidiani e la liberalizzazione delle emittenti televisive (all'epoca permesse solo a livello regionale); nonché l'abolizione del monopolio della RAI e la sua privatizzazione. L'abolizione del monopolio RAI era avvenuto prima della scoperta della loggia, con la sentenza della Corte Costituzionale del luglio 1974 che liberalizzava le trasmissioni televisive via cavo.
Superamento del bicameralismo perfetto attraverso una "ripartizione di fatto di competenze fra le due Camere (funzione politica alla Camera dei deputati e funzione economica al Senato della Repubblica)".
Riforma della magistratura: separazione delle carriere di P.M. e magistrato giudicante, responsabilità del CSM nei confronti del parlamento, da operare mediante leggi costituzionali (punto I, IV e V degli obiettivi a medio e lungo termine - vedi infra).
Riduzione del numero dei parlamentari[11].
Abolizione delle province[11].
Abolizione del valore legale del titolo di studio[11].
Non rieleggibilità del Presidente della Repubblica Italiana
Obiettivi strumentali
Modifiche urgenti
la responsabilità civile (per colpa) dei magistrati;
la normativa per l'accesso in carriera (esami psicoattitudinali preliminari).
Modifiche riguardo al governo
la “legge sulla Presidenza del Consiglio e sui Ministeri" (Cost. art. 95) per determinare competenze e numero (ridotto) dei ministri, con eliminazione o quasi dei sottosegretari;
riforma dell'amministrazione (relativa agli artt. 28, 97 e 98 Cost.) fondata sulla teoria dell'atto pubblico non amministrativo, sulla netta separazione della responsabilità politica da quella amministrativa (che diviene personale, attraverso l'istituzione dei Segretari Generali di Ministero) e sulla sostituzione del principio del silenzio-rifiuto con quello del silenzio-consenso;
Provvedimenti economico-sociali
eliminazione delle festività infrasettimanali e dei relativi ponti (eccettuato il 2 giugno, il Natale, il Capodanno e Ferragosto) da riconcedere in un forfait di 7 giorni aggiuntivi alle ferie annuali di diritto;
alleggerimento delle aliquote sui fondi aziendali destinati a riserve, ammortamenti, investimenti e garanzie, per sollecitare l'autofinanziamento premiando il reinvestimento del profitto;
concessione di forti sgravi fiscali ai capitali stranieri per agevolare il ritorno dei capitali dall'estero;
Riforma del mercato del lavoro;
Trasformare le università in Italia in fondazioni di diritto privato.
TV e stampa
immediata costituzione di una agenzia per il coordinamento della stampa locale (da acquisire con operazioni successive nel tempo) e della TV via cavo da impiantare a catena in modo da controllare la pubblica opinione media nel vivo del Paese.
moltiplicazione delle reti radio e TV in nome della libertà di antenna (art. 21 della Costituzione), e la soppressione della RAI. Queste emittenti e i giornali dovevano essere coordinati da un'agenzia centrale per la stampa.
Sindacati
ricondurre il sindacato alla sua «naturale funzione» di «interlocutore del fenomeno produttivo in luogo di quello illegittimamente assunto di interlocutore in vista di decisioni politiche aziendali e governative» il sindacato non deve fare politica. In quest'ottica occorre «limitare il diritto di sciopero alle causali economiche ed assicurare comunque la libertà di lavoro»
provvedere alla «restaurazione della libertà individuale nelle fabbriche e aziende in genere per consentire l'elezione dei consigli di fabbrica con effettive garanzie di segretezza del voto»
Il primo obiettivo è collegato al tema della insufficiente delimitazione di chiari confini e della sovrapposizione di poteri, che indeboliscono lo Stato. Come esempio:
«lo spostamento dei centri di potere reale del Parlamento ai sindacati e dal Governo ai padronati multinazionali con i correlativi strumenti di azione finanziaria»
I due obiettivi si realizzano con due ipotesi:
sollecitazione alla rottura di CISL e UIL e successiva unione con i sindacati autonomi;
controllo delle correnti interne: «acquisire con strumenti finanziari di pari entità i più disponibili fra gli attuali confederali allo scopo di rovesciare i rapporti di forza all'interno dell'attuale trimurti.» Lo Statuto dei lavoratori art. 17 vietava il finanziamento a sindacati di comodo. È lasciato come ultima scelta «un fenomeno clamoroso come la costituzione di un vero sindacato che agiti la bandiera della libertà di lavoro e della tutela economica dei lavoratori»
Provvedimenti a medio e lungo termine
Ordinamento giudiziario:
unità del Pubblico Ministero con gli altri magistrati (nell'ordinamento vigente, invece, il P.M. è distinto dai Giudici, a norma della Costituzione - articoli 107 e 112);
riforma del Consiglio Superiore della Magistratura che deve essere responsabile verso il Parlamento (modifica costituzionale);
riforma dell'ordinamento giudiziario per ristabilire criteri di selezione per merito delle promozioni dei magistrati, imporre limiti di età per le funzioni di accusa, separare le carriere requirente e giudicante, ridurre a giudicante la funzione pretorile.
Ordinamento del Governo:
modifica della Costituzione per stabilire che il Presidente del Consiglio è eletto dalla Camera all'inizio di ogni legislatura e può essere rovesciato soltanto attraverso l'elezione del successore;
Ordinamento del Parlamento:
nuove leggi elettorali, per la Camera, di tipo misto (uninominale e proporzionale) riducendo il numero dei deputati a 450 e, per il Senato, di rappresentanza di 2º grado, regionale, degli interessi economici, sociali e culturali, diminuendo a 250 il numero dei senatori ed elevando da 5 a 25 quello dei senatori a vita di nomina presidenziale, con aumento delle categorie relative (ex parlamentari - ex magistrati - ex funzionari e imprenditori pubblici - ex militari, ecc.);
preminenza della Camera dei Deputati nell'approvazione delle leggi; Senato delle Regioni focalizzato sulla legge di bilancio.
Ordinamento di altri organi istituzionali:
Corte Costituzionale: sancire l'incompatibilità successiva dei giudici a cariche elettive ed in enti pubblici; sancire il divieto di sentenze cosiddette attive (che trasformano la Corte in organo legislativo di fatto);
Abolire le Province.
Abolire tutte le provvidenze agevolative dirette a sanare i bilanci deficitari con onere del pubblico erario e abolire il monopolio RAI.
Il ruolo della stampa:
«che va sollecitata al livello di giornalisti attraverso una selezione che tocchi soprattutto: Corriere della Sera, Il Giorno, Il Giornale, La Stampa, Il Resto del Carlino, Il Messaggero, Il Tempo, Roma, Il Mattino, La Gazzetta del Mezzogiorno, il Giornale di Sicilia per i quotidiani; e per i periodici: L'Europeo, L'Espresso, Panorama, Epoca, Oggi, Gente, Famiglia Cristiana. La RAI-TV non va dimenticata.»
https://it.wikipedia.org/wiki/Appartenenti_alla_P2
La lista degli appartenenti alla P2 fu scoperta, il 17 marzo 1981, dai magistrati durante le indagini sul presunto rapimento di Michele Sindona.
L'elenco dei soggetti appartenenti alla P2 fu trovato nella cassaforte di Licio Gelli e fu reso pubblico dalla presidenza del Consiglio dei ministri in seguito il 21 maggio 1981.
Tra le 962 persone figuranti nella lista, vi erano i nomi di 119 alti ufficiali (50 dell'Esercito, 37 della Guardia di Finanza, 32 dei Carabinieri), 22 dirigenti di Polizia, 59 parlamentari, un giudice costituzionale, 8 direttori di giornali, 4 editori, 22 giornalisti, 128 dirigenti di aziende pubbliche, diplomatici e imprenditori. Nell'elenco degli iscritti comparvero i nomi di Silvio Berlusconi, Vittorio Emanuele di Savoia, Gino Birindelli, Edgardo Sogno, Giulio Caradonna, Maurizio Costanzo, Alighiero Noschese (morto suicida più di due anni prima della scoperta della lista), Claudio Villa, Paolo Mosca e il medico e personaggio televisivo Fabrizio Trecca (capo gruppo). Altri piduisti furono Michele Sindona e Roberto Calvi, Umberto Ortolani (allora proprietario della Voxson), Osvaldo Minghelli, generale della Polizia di Stato, il costruttore romano Mario Genghini, l'imprenditore Gabriele Cetorelli (attivo nel settore della grande distribuzione), Leonardo Di Donna (presidente dell'Eni), Duilio Poggiolini, insieme a tutti i capi dei servizi segreti italiani e ai loro principali collaboratori, Vito Miceli, Gianadelio Maletti, Antonio Labruna.
https://www.uonna.it/p2elenchi.htm
https://it.wikipedia.org/wiki/P2
P2 (acronimo di Propaganda due, fondata nel 1877 con il nome di Propaganda massonica o P1)fu una loggia della massoneria italiana aderente al Grande Oriente d'Italia (GOI).
Fondata nella seconda metà del XIX secolo, venne sciolta durante il ventennio fascista e poi ricostituita alla fine della seconda guerra mondiale; nel periodo della sua conduzione da parte di Licio Gelli assunse forme deviate rispetto agli statuti della massoneria ed eversive nei confronti dell'ordinamento giuridico italiano. Fu sospesa dal GOI il 26 luglio 1976; successivamente, la Commissione parlamentare di inchiesta sulla loggia massonica P2 sotto la presidenza dell'onorevole Tina Anselmi concluse il caso P2 denunciando la loggia come una vera e propria «organizzazione criminale» ed «eversiva», venendo sciolta definitivamente nel 1982
Con la proclamazione del Regno d'Italia unitario, sorse l'esigenza, da parte del Grande Oriente d'Italia, cioè la più importante e numerosa comunione massonica d'Italia, di salvaguardare l'identità degli affiliati più in vista, anche all'interno dell'organizzazione. Per tale motivo, l'adesione di questi ultimi non figurava in nessun elenco ufficiale, ma era nota al solo Gran maestro, risultandogli come iniziazione «all'orecchio». Fu solo nel 1877 che Giuseppe Mazzoni iniziò a stilarne un elenco denominato Propaganda massonica, costituendo ufficialmente la loggia in questione e diventandone il primo "maestro venerabile".
Adriano Lemmi (Gran maestro dal 1885 al 1895) fu iniziato alla loggia Propaganda già nel 1877 e contribuì a darle prestigio, riunendo al suo interno deputati, senatori e banchieri che, in ragione dei loro incarichi, erano costretti a lasciare le loro logge territoriali e stabilirsi a Roma. Tra gli iniziati o affiliati più famosi della fine del XIX secolo si ebbero Agostino Bertani (1883)[6], Giosuè Carducci (1886)[7], Luigi Castellazzo (1888)[8], Giuseppe Ceneri (1885)[9], Giuseppe Aurelio Costanzo (1889)[10], Francesco Crispi (1880)[11], Nicola Fabrizi[12], Camillo Finocchiaro Aprile[13], Menotti Garibaldi (1888), Pietro Lacava[15], Ferdinando Martini (1885)[16], Giuseppe Muscatello (1907), Ernesto Nathan (1893), Oreste Regnoli (1892), Aurelio Saffi (1885), Gaetano Tacconi (1885) e Giuseppe Zanardelli (1889).
Anche dopo la Gran maestranza di Lemmi, la loggia continuò a rappresentare un riferimento importante nell'organizzazione del Grande Oriente massonico. Tra gli affiliati dell'inizio del XX secolo si ebbero Giovanni Ameglio (1920)[23], Mario Cevolotto[24], Eugenio Chiesa (1913)[25], Alessandro Fortis (1909)[26], Gabriele Galantara (1907)[27], Arturo Labriola (1914)[28] e Giorgio Pitacco (1909).
Sin dalla fondazione, la caratteristica principale della loggia fu quella di garantire un'adeguata copertura e segretezza agli iniziati di maggior importanza, sia all'interno che al di fuori dell'organizzazione massonica. L'originale loggia operò fino alla promulgazione della legge 26 novembre 1925, n. 2029 che ebbe come conseguenza lo scioglimento di tutte le associazioni caratterizzate da vincoli di segretezza, costringendo il Gran maestro Domizio Torrigiani, a firmare il decreto di scioglimento di tutte le logge.La massoneria italiana, peraltro, si ricostituì in esilio, a Parigi, il 12 gennaio 1930.
Il 5 ottobre 1980 Gelli rilasciò un'intervista a Maurizio Costanzo (anch'egli affiliato con tessera n. 1819 della P2) per il Corriere della Sera, all'epoca diretto da Franco Di Bella, tessera P2 1887 (che la pubblicò), nella quale si sintetizzavano gli obiettivi già descritti nello «Schema R», e che saranno rinvenuti nel Piano di rinascita democratica. Il 17 marzo 1981 i giudici istruttori Gherardo Colombo e Giuliano Turone, nell'ambito di un'inchiesta sul presunto rapimento dell'avvocato e uomo d'affari siciliano Michele Sindona, fecero perquisire la villa di Gelli ad Arezzo, villa Wanda, e la fabbrica di sua proprietà (la Giole a Castiglion Fibocchi presso Arezzo – divisione giovane di Lebole – e la Socam): l'operazione, eseguita dalla sezione del colonnello Vincenzo Bianchi della Guardia di Finanza, scoprì fra gli archivi della Giole una lista di quasi mille iscritti alla loggia P2, tra i quali il comandante generale dello stesso corpo, Orazio Giannini (tessera n. 832).[66][67] Secondo la Commissione parlamentare, presieduta da Tina Anselmi, il Venerabile, durante il suo presunto periodo di latitanza in America Latina, portò con se la parte più importante del suo archivio personale, compresa la lista completa degli iniziati alla P2, la quale, secondo alcune testimonianze, sarebbe stata composta da quasi 2400 nomi.
La lista fu ritrovata il 17 marzo 1981 durante una perquisizione a Villa Wanda. La scoperta suscitò grande scalpore nell'opinione pubblica italiana. La lista fu resa pubblica solo il 21 maggio seguente dal Presidente del Consiglio Forlani, che, travolto dallo scandalo, si dimise
Sette mesi dopo il ritrovamento, il 31 ottobre 1981, la corte centrale del Grande Oriente d'Italia espulse Licio Gelli dal consesso massonico: Gelli, in quel momento latitante all'estero, aveva già presentato richiesta di «assonnamento» in data 1º ottobre 1981.[69] Pur tuttavia il Grande Oriente ritenne di non poter procedere allo scioglimento della Loggia Propaganda 2, essendo la sua attività all'interno del GOI ufficialmente sospesa sin dal 1976; così in tale contesto la loggia affermò che tutte le attività gestite dal Gelli dal 1976 sino a quel momento, eccedenti la normale amministrazione della loggia da lui diretta in regime transitorio, erano state adottate autonomamente e non dovevano essere ricondotte alla responsabilità dell'ordine massonico, ma nulla si disponeva nei confronti degli altri 961 iscritti alla loggia che – di conseguenza – restavano a far parte della massoneria italiana. Poco dopo una perquisizione, la polizia rinvenne nella sua villa oltre 2 milioni di dollari in lingotti d'oro.
Lo scandalo conseguente al ritrovamento delle liste della P2 fu senza precedenti. Nel giugno 1981, al posto del dimissionario Presidente del Consiglio Arnaldo Forlani, fu insediato il repubblicano Giovanni Spadolini, divenne così il primo Presidente del Consiglio non appartenente alla Democrazia Cristiana (DC) della Storia repubblicana[39], mentre il Presidente della Repubblica Sandro Pertini dichiarò: «Nessuno può negare che la P2 sia un'associazione a delinquere».
Dalle sinistre si era prontamente levata un'intensa campagna d'accusa, che di fatto non sgradiva un eventuale riconoscimento del coinvolgimento di esponenti dei partiti di governo e del Partito Socialista Italiano (PSI), antica «concorrente» a sinistra del partito di Enrico Berlinguer. Soprattutto i comunisti avevano da recriminare contro un organismo che clandestinamente lavorava per la loro espulsione dalla società civile, e non risparmiarono ai partiti di governo e ai loro esponenti accuse di golpismo e di prono asservimento a interessi di potenze straniere.
Altri politici, tra cui Bettino Craxi del PSI e alcuni deputati della DC, attaccarono invece l'operato della magistratura, accusandola di aver dato per scontato la veridicità di tutta la lista che invece, secondo Craxi, mischiava «notori farabutti» (di cui però non faceva i nomi) a «galantuomini» e di aver causato, con le indagini e l'arresto di Roberto Calvi, una crisi della Borsa, che nel luglio 1981 dovette chiudere per una settimana per eccesso di ribasso.
Mentre, intimoriti dal clima arroventato, alcuni personaggi di altro campo come Maurizio Costanzo negavano ogni coinvolgimento (Costanzo fu poi costretto a lasciare la direzione del telegiornale Contatto del network PIN, facente capo al gruppo Rizzoli), altri, come il deputato socialista Enrico Manca, che fu anche presidente della Rai, già minimizzavano la loro condivisione delle esperienze piduiste.
Si ebbe quindi una sorta di temporanea epurazione, in realtà agevolata dal ridotto desiderio degli interessati di restare sotto i riflettori, e molti piduisti si eclissarono dalle cariche più in vista, o si fecero da parte per poi ripresentarsi qualche tempo dopo.
La scoperta della lista degli appartenenti
«Con la P2 avevamo l'Italia in mano. Con noi c'era l'Esercito, la Guardia di Finanza, la Polizia, tutte nettamente comandate dagli appartenenti alla P2.»
Tra le 962 persone che figuravano tra gli iscritti alla loggia massonica, vi erano politici, imprenditori, avvocati, dirigenti di imprese ma soprattutto membri delle forze armate italiane e dei servizi segreti italiani. Lo stesso Michele Sindona comparve nella lista degli iscritti alla P2, confermando le intuizioni dei giudici istruttori. Il colonnello Bianchi resistette a vari tentativi di intimidazione, in quanto erano ancora al potere gran parte delle persone che ivi erano citate, e trasmise la lista agli organi competenti. Fra i generali, la stampa fece più volte il nome di Carlo Alberto dalla Chiesa, sebbene risultasse solo un modulo di iscrizione firmato di suo pugno e nessuna prova di un'adesione attiva
Circa i servizi segreti, si notò che vi erano iscritti non solo i capi, (fra i quali Vito Miceli[39] a capo del SIOS e successivamente direttore del SID, Giuseppe Santovito del SISMI, Walter Pelosi del CESIS e Giulio Grassini del SISDE) che erano di nomina politica, ma anche i funzionari più importanti, di consolidata carriera interna. Tra questi si facevano notare il generale Giovanni Allavena (responsabile dei fascicoli SIFAR), il colonnello Giovanni Minerva (gestore dell'intricato caso dell'aereo militare Argo 16 e considerato uno degli uomini in assoluto più importanti dell'intero Servizio militare del dopoguerra) e il generale Gianadelio Maletti[39], che con il capitano Antonio Labruna (anch'egli iscritto) fu sospettato di collusioni con le cellule eversive di Franco Freda e per questo processato e condannato per favoreggiamento.
Fu avanzata l'ipotesi che la lista trovata nella villa di Gelli non fosse la lista completa, e che molti altri nomi siano riusciti a non restare coinvolti. Nella ricostruzione della commissione parlamentare, ai 962 della lista trovata sarebbero da aggiungere i presunti appartenenti a quel vertice occulto di cui Gelli sarebbe stato l'anello di congiunzione con la loggia. Lo stesso Gelli, come evidenziato anche dalla Commissione Anselmi, in un'intervista del 1976, aveva parlato di più di duemilaquattrocento iscritti.
Secondo il procuratore di Roma del periodo, gli iscritti delle due liste dovevano essere complessivamente 2000, mentre il 29 maggio 1977 il settimanale L'Espresso scrisse: «Loggia P2... È il nucleo più compatto e poderoso della massoneria di Palazzo Giustiniani: ha 2400 iscritti, la crema della finanza, della burocrazia, delle Forze Armate, dei boiardi di Stato, schedati in un archivio in codice... Gelli, interlocutore abituale delle più alte cariche dello Stato (si vede spesso con Andreotti ed è ricevuto al Quirinale), è ascoltato consigliere dei vertici delle Forze Armate, con amici fidati e devoti nella magistratura».[40][75]
Lo stesso Gelli, commentando la presenza di numerosi iscritti alla P2 nei comitati di esperti che si occuparono del rapimento di Aldo Moro (marzo-maggio 1978), ha affermato che la presenza di un elevato numero di affiliati alla loggia in questi era dovuto al fatto che al tempo molte personalità di primo piano erano iscritte, quindi era naturale che in questi se ne trovassero diverse. Gelli affermò che normalmente gli aderenti non erano a conoscenza dell'identità degli altri iscritti, ma che l'esistenza della Loggia P2 era comunque nota, avendone parlato anche in diverse interviste ben prima della scoperta della lista
la scoperta del caso della P2 fece conoscere in Italia l'esistenza, in altri sistemi ed in altri Paesi, del lobbismo, cioè di un'azione di pressione politica sulle cariche detenenti il potere affinché orienti le scelte di conduzione della nazione di appartenenza in direzione favorevole ai lobbisti.
Tra i personaggi politici menzionati nel famoso «programma di rinascita» elaborato per la P2 da Francesco Cosentino, Bettino Craxi confermò la previsione per cui avrebbe assunto il «predominio» nel suo partito e nel governo del Paese (anche grazie all'appoggio degli Stati Uniti d'America, che finanziarono il suo partito in chiave anti-PCI, come scriverà poco prima di morire nel suo memoriale consegnato al cognato Paolo Pillitteri, ex sindaco di Milano)[senza fonte]. Ad Antonio Bisaglia, invece, la morte improvvisa non consentì di soddisfare le previsioni su di lui espresse nel medesimo testo.
Dal 2007 Licio Gelli fu posto in detenzione domiciliare nella sua villa Wanda di Arezzo, per scontare la pena di 12 anni per la bancarotta del Banco Ambrosiano. In un'intervista rilasciata a la Repubblica il 28 settembre 2003, durante il governo Berlusconi II, ha raccontato: «Ho una vecchiaia serena. Tutte le mattine parlo con le voci della mia coscienza, ed è un dialogo che mi quieta. Guardo il Paese, leggo i giornali e penso: ecco qua che tutto si realizza poco a poco, pezzo a pezzo. Forse sì, dovrei avere i diritti d'autore. La giustizia, la tv, l'ordine pubblico. Ho scritto tutto trent'anni fa in 53 punti»
I contenuti del programma eversivo
Il Piano di rinascita democratica
Il controllo sui mass media
«Il vero potere risiede nelle mani dei detentori dei mass media.»
(Licio Gelli[94].)
La scoperta del Piano di rinascita democratica ha permesso di comprendere le ragioni dei notevoli cambiamenti avvenuti all'interno dei mass media italiani alla fine degli anni settanta.
La scalata ai media italiani iniziò dall'obiettivo più ambito: il Corriere della Sera, il quotidiano nazionale più diffuso e allo stesso tempo più autorevole.[39] Per quest'operazione Licio Gelli fu coadiuvato dal suo braccio destro Umberto Ortolani[39], dal banchiere Roberto Calvi[39], dall'imprenditore Eugenio Cefis e dalle casse dello IOR, l'Istituto per le Opere di Religione.[39] Infine era necessario un editore interessato all'acquisto della testata giornalistica più importante d'Italia, e furono individuati i Rizzoli. I Rizzoli, Andrea e il figlio Angelo, acquistarono la proprietà del Corriere di propria iniziativa da Giulia Maria Crespi, Gianni Agnelli e Angelo Moratti, poi si ritrovarono sotto una montagna di debiti.[39] Bruno Tassan Din, direttore amministrativo del giornale, dichiarò: «La Rizzoli fatturava 60 miliardi di lire l'anno ed altrettanti ne fatturava il Corriere: quindi la Rizzoli aveva acquistato un'unità grande come la Rizzoli facendo tra l'altro un debito a breve termine senza avere programmato e pianificato un eventuale ricorso al medio termine».[75] Angelo Rizzoli spiegò che «per ottenere finanziamenti dei quali il nostro gruppo aveva bisogno l'unica strada praticabile era quella di rivolgerci all'Ortolani», giacché quando «qualche volta tentavamo di ottenere finanziamenti senza passare attraverso l'Ortolani ed il Gelli ci veniva immancabilmente risposto di no».[75]
Successivamente Andrea si ritirò a vita privata e rimase a guidare il gruppo il figlio Angelo, il cui braccio destro Bruno Tassan Din gli presentò Gelli e Ortolani.[95]
I Rizzoli, sostenuti finanziariamente da Eugenio Cefis (secondo la ricostruzione di Alberto Mazzuca i Rizzoli non furono sostenuti da Eugenio Cefis)[96], nel 1974 si decisero quindi per l'acquisto, ma si resero conto ben presto che l'operazione si sarebbe rivelata molto più onerosa di quello che si aspettavano. I Rizzoli (Andrea e il figlio Angelo) quindi si misero alla ricerca di altri fondi presso le banche italiane, inconsapevoli del fatto che molte erano presiedute o dirette da affiliati della P2, e che quindi la decisione di conceder loro nuovi liquidi era condizionata dal parere di Gelli. Non vedendo altre vie di uscita, nel luglio 1977 si appellarono al capo piduista: a quel punto entrò in scena Roberto Calvi, che aveva rapporti con lo IOR, e che grazie all'intermediazione di Gelli era entrato nell'operazione per rilevare il Corriere della Sera[39]. Si è affermato che il pacchetto azionario, pagato 200 miliardi di lire, ne valesse al massimo 60[39]. La concessione di nuovi fondi, provenienti dallo IOR, rese i Rizzoli sempre più indebitati nei confronti della P2 ed economicamente deboli. In questo modo non fu difficile far passare il controllo della casa editrice al sistema Gelli-Calvi-IOR[97].
Licio Gelli ottenne il suo primo obiettivo: inserire nei posti chiave della Rizzoli i suoi uomini, uno su tutti Franco Di Bella alla direzione del Corriere della Sera al posto di Piero Ottone.[98] Il controllo del quotidiano dava alla P2 un'enorme capacità di manovra:
Poteva condizionare ai propri voleri la condotta dei politici, ai quali l'adesione all'area piduista era ripagata con articoli e interviste compiacenti che garantivano visibilità presso l'opinione pubblica.
Poteva inserire nell'organico del quotidiano personaggi affiliati alla loggia, come Maurizio Costanzo, Silvio Berlusconi, Fabrizio Trecca, con l'ovvio intento di pubblicare articoli graditi alle alte sfere della P2.
Poteva infine censurare giornalisti, come capitò a Enzo Biagi, che sarebbe dovuto partire come corrispondente per l'Argentina, governata da una giunta militare golpista.[99]
Nel 1977 la P2 spinse i Rizzoli verso l'acquisizione di molti altri quotidiani: Il Piccolo di Trieste, il Giornale di Sicilia di Palermo, l'Alto Adige di Bolzano e La Gazzetta dello Sport. Nel 1978 fu fondato un nuovo quotidiano locale: L'Eco di Padova: la casa editrice entrò nella proprietà de Il Lavoro di Genova e finanziò L'Adige di Trento. Nello stesso anno Andrea lasciò il gruppo al figlio Angelo e si ritirò a vita privata. Nel 1979 la Rizzoli portò la propria quota azionaria del periodico TV Sorrisi e Canzoni al 52%, ottenendone il controllo. Infine fu fondato L'Occhio, con direttore Maurizio Costanzo.
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dati ufficiali consultabili e scaricabili: https://www1.finanze.gov.it/finanze/pagina_dichiarazioni/public/ottoxmille.php https://www1.finanze.gov.it/finanze/stat_8xMilleSerie/public/index.php?&req_classe=01
https://rendiconto8xmille.chiesacattolica.it/rendiconto-di-esercizio/un-processo-in-divenire.html#02 https://rendiconto8xmille.chiesacattolica.it/esigenze-di-culto-e-pastorale/esigenze-di-culto-e-pastorale-della-diocesi.html https://rendiconto8xmille.chiesacattolica.it/interventi-caritativi/interventi-caritativi.html https://rendiconto8xmille.chiesacattolica.it/sostentamento-del-clero/sostentamento-del-clero.html
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come la chiesa rubano le offerte dei fedeli ai poveri speculando in borse:
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riassunti biblici: https://rumble.com/v5akxed-giubileo-2025-che-cos-la-storia-del-giubileo-della-chiesa-cattolica-spiegat https://rumble.com/v2wgf78-la-parabola-di-ges-del-ricco-e-lazzaro
PER LE DONAZIONI DELL'8x1000 E L'OBOLO DI SAN PIETRO MANDARE QUI I SOLDI PER I POVERI: https://www.paypal.com/paypalme/emaguru NON ME FREGA NULLA SE I PRETI CATTOLICI MUOIONO DI FAME O VANNO IN BANCAROTTA VISTO CHE NON SONO CATTOLICO,CRISTIANO Sì MA NON CATTOLICO O DI ALTRE CONFESSIONI RELIGIOSE E NEANCHE EBREO MENTRE LORO SONO DEI LADRI CHE RUBANO AI POVERI https://rumble.com/v2p3lzg-il-nuovo-concordato-tra-repubblica-italiana-e-chiesa-romana-del-18-febbraio https://rumble.com/v2p2qxe-i-patti-lateranensi-dell11-febbraio-1929-tra-il-regno-ditalia-e-chiesa regolano ancora oggi i rapporti fra Italia e Santa Sede. Ai Patti del 1929 si deve l'istituzione della Città del Vaticano come STATO INDIPENDENTE https://it.wikipedia.org/wiki/Otto_per_mille l'8xmille è la quota di imposta sui redditi soggetti IRPEF, che lo Stato italiano distribuisce, in base alle scelte effettuate nelle dichiarazioni dei redditi, fra sé stesso e le confessioni religiose – attualmente sono dodici – che hanno stipulato un'intesa. È stata introdotta dall'art. 47 della legge n.222 il 20 maggio 1985, (durante il Governo Craxi I) in attuazione dell'Accordo di Villa Madama del 1984 tra la Repubblica Italiana e la Santa Sede, nella qualità di rappresentante della Chiesa cattolica.
sulla mia pagina trovi tutti i documenti che sono pubblici tra l'altro https://www.academia.edu/103846166/Azimut_Switzerland_SA_LinkedIn hanno una holding in Svizzera a Lugano la sogenel holding SA Via Nassa 58 6900 Lugano che ora fa parte della AZ swiss del gruppo azimut sempre a Lugano Via Carlo Frasca 5 6900 Lugano e il fondo centurion a malta St Paul Street 259 a La Valletta MT-60 VLT 1213,Malta è loro e fanno parte di una società lussemburghese chiamata new millenium Sede Legale:
49, Avenue J.F.Kennedy
L 1855 Lussemburgo e la società NATAM sempre in lussemburgo al 11, rue Béatrix de Bourbon - L-1225 Luxembourg hanno una banca la banca finnat che controlla questa NATAM in lussemburgo in piazza del gesù a Roma Palazzo Altieri, Piazza del Gesù, 49 - 00186 Rome https://en.wikipedia.org/wiki/Banca_Finnat cioè in parte alla sede della massoneria e dei gesuiti cioè poi almeno cambiare i simboli o l'indirizzo neanche quello..ma chi vuole prendere per il culo sta gente di merda..
attuale : https://www.vatican.va/roman_curia/secretariat_state/archivio/documents/rc_seg-st_19850603_santa-sede-italia_it.html Concordato è il nome dato ai trattati bilaterali che la Santa Sede stipula con altri stati per regolare la situazione giuridica della Chiesa cattolica in un determinato Stato del mondo.
https://it.wikipedia.org/wiki/Concordato
Gli accordi prevedono reciproche concessioni per evitare possibili contrasti tra diritto civile e diritto canonico e riguardano ambiti sia religiosi che temporali. Agli Stati viene talvolta concesso un potere di veto sulla nomina di vescovi o la restrizione di alcune libertà di culto, mentre alla Chiesa possono essere riconosciuti privilegi economici (sussidi diretti o sostegno alle opere di culto) o particolari diritti per i fedeli laici o per il clero
https://it.wikipedia.org/wiki/Accordo_di_Villa_Madama
La Costituzione repubblicana, entrata in vigore nel 1948, con l'articolo 7[2] aveva riconosciuto la vigenza dei Patti Lateranensi sottoscritti da Benito Mussolini, quale Capo del governo primo ministro segretario di Stato del Regno d'Italia[3] e dal cardinale Pietro Gasparri, allora Segretario di Stato della Santa Sede.
Il mutato quadro politico del secondo dopoguerra e le trasformazioni che avevano interessato la società dell'Italia repubblicana, insieme alle aperture del Concilio Vaticano II in materia di libertà religiosa e di rapporti fra la Chiesa cattolica e gli Stati, avevano dato avvio a un processo negoziale tra la Santa Sede e l'Italia volto alla necessaria revisione dei Patti Lateranensi, che tuttavia si protrasse a lungo, senza giungere a risultati tangibili.
I negoziati giunsero al termine nel 1984, con la stipula, presso Villa Madama, di un testo di revisione del Concordato del 1929, che venne sottoscritto dal Segretario di Stato vaticano Agostino Casaroli e dal presidente del Consiglio italiano Bettino Craxi.[5]
Contenuto
L'accordo di Villa Madama è costituito da una serie di punti con cui si intende «regolare le condizioni della religione e della Chiesa in Italia»[6]. Consta di quattordici articoli, i quali intendono affermare e tutelare:
Art 1: L'indipendenza e la sovranità dei due ordinamenti, Stato e Chiesa in linea con il dettato costituzionale (Art. 7 della Costituzione).
Art 2: Le garanzie in ordine alla missione salvifica, educativa e evangelica della Chiesa cattolica.
Art 3: Le garanzie in merito alla libera organizzazione ecclesiastica in Italia.
Art 4: Immunità e privilegi per figure ecclesiastiche.
Art 5: Gli edifici di culto che non possono essere requisiti, occupati, espropriati, demoliti o violati da forza pubblica se non per casi di "urgente necessità".
Art 6: Le festività religiose.
Art 7: Le nuove discipline degli enti ecclesiastici.
Art 8: Gli effetti civili del vincolo matrimoniale celebrato in forma canonica.
Art 9: L'istituzione di scuole e la parificazione delle stesse alle scuole pubbliche.
Art 10: La parificazione delle qualifiche e dei diplomi ottenuti nelle scuole ecclesiastiche.
Art 11: L'assistenza spirituale.
Art 12: Il patrimonio artistico e religioso.
Art 13: La volontà in merito al valore giuridico del nuovo Accordo.
Art 14: In caso di difficoltà interpretative o applicative, vi si impone ai due contraenti di risolvere in maniera amichevole tali divergenze, per il tramite di un'apposita commissione paritetica.
La scambio degli strumenti di ratifica, che ai sensi dell'articolo 13 rende efficace il trattato, è avvenuto il 3 giugno 1985[7].
Genesi dell'8 per mille
La Conferenza episcopale e il suo presidente preferivano "la defiscalizzazione delle offerte". Questa era la forma che proponevano per il nuovo finanziamento alla Chiesa reso necessario dall’abolizione della congrua. Poi (...) accedettero alla proposta avanzata dallo Stato di un intervento “aggiuntivo”, pensato in qualche maniera quale “copertura” del principale (la defiscalizzazione, appunto)": questa la genesi della misura dell'8 per mille, rivendicata da Gennaro Acquaviva, che la ascrive alla proposta elaborata da Craxi "con Margiotta, Amato, anche Tremonti (...) tra il 1983 ed il 1987"[8].
Infatti, "quando si trattò di definire la direttiva per chi dovesse rappresentare il suo Governo nel negoziato per redigere la normativa da cui nacque l'otto per mille", Bettino Craxi «fu inequivoco: "Non affamate i preti", comandò netto».
Attualmente la Santa Sede intrattiene rapporti diplomatici bilaterali con 184 stati del mondo.[1] L'ultimo ad allacciare relazioni ufficiali è stato l'Oman il 23 febbraio 2023.[2] Ottantotto dei Paesi che hanno rapporti diplomatici con la Santa Sede (ai quali si aggiunge anche la rappresentanza dell'Unione Europea) hanno una propria ambasciata a Roma[1] (distinta da quella dell'Italia, in quanto la Santa Sede non è solita accreditare presso di sé personale del corpo diplomatico che risulti già in missione presso il governo italiano); gli altri invece sono rappresentati da diplomatici addetti ad ambasciate site in altri Paesi europei
quindi con prove storiche certe si può dire con certezza che lo Stato della Chiesa o Stato pontificio cessò di esistere il 20 settembre 1870 con la breccia di porta pia..dal 1870 al 1929 la chiesa romana non aveva più uno Stato proprio e che fu rifatto poi nel 1929 con i patti lateranensi costituendo con quei patti lì LO STATO INDIPENDENTE DELLA CITTà DEL VATICANO che ha poco più di 90 anni ad oggi,2023...il Regno d'Italia(monarchia) diventò poi nel 1948 la Repubblica italiana che c'è oggi..quindi evitare di dire scemenze se non sono sostenute da prove storiche certe...testo integrale: https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:legge:1929-6-24;810!vig= https://www.vatican.va/roman_curia/secretariat_state/archivio/documents/rc_seg-st_19290211_patti-lateranensi_it.html#CONVENZIONE_FINANZIARIA attuale https://www.vatican.va/roman_curia/secretariat_state/archivio/documents/rc_seg-st_19850603_santa-sede-italia_it.html https://rumble.com/v2p2qxe-i-patti-lateranensi-dell11-febbraio-1929-tra-il-regno-ditalia-e-chiesa
I Patti Lateranensi sono gli accordi sottoscritti tra il Regno d'Italia e la Santa Sede l'11 febbraio 1929 contenenti un trattato, una convenzione e un concordato. Sottoposti, nella parte del concordato, a revisione nel 1984, essi regolano ancora oggi i rapporti fra Italia e Santa Sede. Ai Patti si devono l'istituzione della Città del Vaticano come Stato indipendente e la piena riapertura formale dei rapporti fra Italia e Santa Sede, interrotti nel 1870 ma gradualmente riallacciati nei decenni successivi fino alla loro definitiva sistemazione con la stipula di tali accordi. Sono richiamati dall'articolo 7 della costituzione della Repubblica Italiana, entrata in vigore nel 1948.
https://it.wikipedia.org/wiki/Patti_Lateranensi
Contesto Questione romana
Firma 11 febbraio 1929
Luogo Palazzo del Laterano, Roma
Efficacia 7 giugno 1929
Condizioni Conciliazione, nascita dello Stato della Città del Vaticano
Parti Italia Italia
stemma Santa Sede
Firmatari Italia Benito Mussolini
Città del Vaticano Pietro Gasparri
Antefatto
La necessità dei Patti Lateranensi si colloca nell'ambito storico della questione romana. Nel 1870, con la Presa di Roma, il Regno d'Italia aveva annesso quanto rimaneva degli Stati della Chiesa, ponendo fine al potere temporale dei papi.
L'Italia delineò unilateralmente i suoi rapporti con la Chiesa e la Santa Sede nel 1871 con la legge delle Guarentigie, che Pio IX non riconobbe mai, appunto in quanto unilaterale, né lo fecero i suoi successori.[2] Al contrario Pio IX nel 1874 interdisse la partecipazione dei cattolici alla politica italiana. Questo divieto venne gradualmente alleggerito, per poi essere annullato del tutto nel 1919. Con il passare dei decenni, si introdusse fra gli ecclesiastici l'idea che era impossibile aspettarsi una restituzione tout-court degli Stati Pontifici, ma la sovranità su uno Stato in miniatura avrebbe comunque consentito al Papa di agire liberamente. Il desiderio di papa Pio XI di salvaguardare giuridicamente la libertà d'azione della Chiesa dopo l'avvento del Fascismo, assieme a quello del dittatore Mussolini di incanalare nel movimento fascista il cattolicesimo nazionale, portarono alla firma dei Patti Lateranensi.
I Patti presero il nome del Palazzo di San Giovanni in Laterano in cui furono firmati. Li sottoscrissero il Cardinale Segretario di Stato Pietro Gasparri per la Santa Sede ed il Capo del governo primo ministro segretario di Stato Benito Mussolini per il Regno d'Italia.
Il contenuto dei Patti
I Patti Lateranensi consistono in due distinti documenti:
il Trattato riconosceva l'indipendenza e la sovranità della Santa Sede che fondava lo Stato della Città del Vaticano;
Allegata al Trattato* la Convenzione finanziaria, che regolava le questioni sorte dopo le spoliazioni degli enti ecclesiastici a causa delle leggi eversive. È stata inoltre prevista l'esenzione, al nuovo Stato denominato «Città del Vaticano», dalle tasse e dai dazi sulle merci importate.
«Art. 1
L’Italia si obbliga a versare, allo scambio delle ratifiche del Trattato, alla Santa Sede la somma di lire italiane 750.000.000 (settecento cinquanta milioni) e a consegnare contemporaneamente alla medesima tanto Consolidato italiano 5% al portatore (col cupone scadente al 30 giugno p.v.) del valore nominale di lire italiane 1.000.000.000 (un miliardo).»
(Patti lateranensi, 11 febbraio 1929 - Segreteria di Stato, card. Pietro Gasparri[6])
il Concordato che definiva le relazioni civili e religiose in Italia tra la Chiesa e il Governo (prima d'allora, cioè dalla nascita del Regno d'Italia, sintetizzate nel motto: «libera Chiesa in libero Stato»). Il rapporto precedente (regolato dalla Legge delle Guarentigie), nel quale ancora vigeva la norma del giuramento dei nuovi vescovi al Governo italiano, l'unico vescovo che non era obbligato a giurare fedeltà all'Italia era colui che fa le veci del Pontefice nella sua qualità di vescovo di Roma, cioè il cardinale vicario. Questa eccezione alla regola, che appariva nel Concordato, era stata prevista proprio in segno di rispetto dell'indipendenza del Papa da parte dell'Italia. Il suo vicario non deve essere sottoposto al giuramento, perché rappresenta il vescovo effettivo della città di Roma cioè il Papa. Il governo italiano acconsentì di rendere le sue leggi sul matrimonio e il divorzio conformi a quelle della Chiesa cattolica di Roma e di rendere il clero esente dal servizio militare. I Patti garantirono alla Chiesa il riconoscimento del cattolicesimo quale religione di Stato in Italia, con importanti conseguenze sul sistema scolastico pubblico, come l'istituzione dell'insegnamento della religione cattolica, già presente dal 1923 e tuttora esistente seppure con modalità diverse. Il capoverso dell'articolo 1 del Concordato riconosceva anche il carattere sacro della città di Roma, sostituito, all'articolo 2.4 degli accordi di villa Madama, dal riconoscimento del "particolare significato che Roma, sede vescovile del Sommo Pontefice, ha per la cattolicità"[7].
Storia
I Patti Lateranensi non furono gli unici accordi stipulati negli anni successivi alla prima guerra mondiale tra il Vaticano e stati esteri, nell'ottica di rendere libera la professione della religione cattolica e di ridare un ruolo diplomatico di primo piano al papato. Tra gli altri vi furono accordi con Lettonia (stipulato nel 1922), Baviera (1924), Polonia (1925), Lituania e Romania (1927), Prussia (stipulato nel 1929), Baden (1932), e infine con la Germania nazista (nel 1933).[8]
La connessione dei Patti lateranensi con la linea d'indirizzo segnata dai precedenti Concordati fu notata sin dal 1929, come risposta alla critica secondo cui il Papato aveva barattato il suo potere temporale ed il grandioso imprigionamento nel quale ha prosperato per quasi sessant'anni, in cambio di vantaggi di interesse della sola chiesa italiana
Gli accordi politici
I Patti Lateranensi (la «Conciliazione») tra Stato e Chiesa nel 1929 per la risoluzione della "Questione romana" si conclusero in maniera soddisfacente per entrambe le parti in causa. L'inizio di trattative segrete avvenne grazie all'iniziativa di tre zelanti sacerdoti: padre Giovanni Genocchi dei Missionari del Sacro Cuore di Gesù, don Giovanni Minozzi e Giovanni Semeria, fondatori dell'O.N.M.I.. Quest'ultimo riferì che proprio in casa di suoi parenti i tre si riunirono per discutere e studiare la possibilità di trovare una via di uscita per riallacciare le relazioni tra Stato e Chiesa. Le discussioni e i lavori durarono tre giorni al termine dei quali padre Genocchi si incaricò di portare all'allora segretario di Stato Vaticano, il cardinale Pietro Gasparri, il risultato del loro lavoro. L'alto prelato della Curia romana rimase "trasecolato" per tale iniziativa personale dei tre sacerdoti.
Finalmente il 26 agosto 1926 furono designati ufficiosamente e informalmente due incaricati: uno dal governo Mussolini e l'altro da parte di papa Pio XI.
Per la prima volta figura l'avvocato concistoriale Francesco Pacelli quale plenipotenziario per il Vaticano, fratello di Eugenio Pacelli, futuro segretario di Stato prima e papa Pio XII poi. Da parte italiana fu scelto Domenico Barone.
L'11 febbraio ricorreva il 71º anniversario della prima apparizione di Nostra Signora di Lourdes; la scelta di firmare il concordato in quell'occasione intendeva rimarcare la soddisfazione da parte vaticana per i nuovi patti e poteva avere altri significati politici. Il 13 febbraio 1929 Pio XI tenne un discorso a un'udienza concessa a professori e studenti dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, che passò alla storia per un passaggio in cui Benito Mussolini è indicato come «un uomo [...] che la Provvidenza Ci ha fatto incontrare[11]»:
«Le condizioni dunque della religione in Italia non si potevano regolare senza un previo accordo dei due poteri, previo accordo a cui si opponeva la condizione della Chiesa in Italia.
Negli allegati II e III dei patti furono riconosciute allo stato del Vaticano anche la proprietà dei seguenti immobili in Roma e provincia, esenti da espropriazioni e tributi:
San Giovanni in Laterano
Santa Maria Maggiore
basilica di San Paolo
San Callisto in Trastevere
Villa Barberini
Castelgandolfo e dipendenze
proprietà della Congregazione di Propaganda Fide sul Gianicolo
Santi XII Apostoli
San Andrea della Valle
San Carlo ai catinari e pertinenze
Palazzo della Dataria
Palazzo della Cancelleria
Palazzo della Propaganda Fide
Palazzo del Santo Uffizio
Palazzo dei Covertendi
Palazzo del Vicariato
Università Gregoriana
Istituto Biblico
Istituto Orientale
Istituto Archeologico
Seminario russo
Collegio lombardo
San Apollinare
Casa del Clero dei SS. Giovanni e Paolo.
Alle ore zero dell'indomani, 8 giugno, entrarono in vigore le sei leggi principali del nuovo Stato, promulgate dal Pontefice subito dopo il mezzogiorno del giorno 7, fra cui la Legge Fondamentale, che all'art. 1 prevede che il Sommo Pontefice è sovrano dello Stato della Città del Vaticano.
L'inserimento nella Costituzione
Immagine commemorativa. Da sinistra verso destra, SM re Vittorio Emanuele III di Savoia, papa Pio XI e Benito Mussolini.
Nel 1948 i Patti furono riconosciuti costituzionalmente nell'articolo 7, con la conseguenza che lo Stato non può denunciarli unilateralmente come nel caso di qualsiasi altro trattato internazionale, senza aver prima modificato la Costituzione. Qualsiasi modifica dei Patti deve inoltre avvenire di mutuo accordo tra lo Stato e la Santa Sede, in tal caso la revisione dei Patti non richiede un procedimento di revisione costituzionale.
L'articolo 7 non ha comunque inteso parificare il contenuto dei Patti alle norme costituzionali, ma soltanto costituzionalizzare il principio concordatario, con la conseguenza che essi, per il tramite della legge di esecuzione, avrebbero dovuto ritenersi soggetti al giudizio di compatibilità con i principi supremi dell'ordinamento da parte della Corte costituzionale. Pertanto, i Patti Lateranensi devono essere modificati col procedimento ordinario nel caso ci sia mutuo consenso fra Stato e Chiesa,
La revisione del 1984: il nuovo concordato
https://it.wikipedia.org/wiki/Concordato
https://rumble.com/v2p3gc8-craxi-e-il-nuovo-concordato-con-la-chiesa-in-revisione-dei-patti-lateranens
L'accordo di Villa Madama, noto anche come nuovo concordato, o concordato bis, fu un accordo politico stipulato il 18 febbraio 1984 tra la Santa Sede e la Repubblica Italiana allo scopo di modificare consensualmente i contenuti del concordato sottoscritto, nell'ambito dei Patti Lateranensi del 1929, fra la Santa Sede e il Regno d'Italia. È stato ratificato con Legge 25 marzo 1985, n. 121. https://it.wikipedia.org/wiki/Accordo_di_Villa_Madama
Il Concordato (ma non il Trattato) fu rivisto, dopo lunghissime e difficili trattative, nel 1984, fondamentalmente per rimuovere la clausola riguardante la religione di Stato della Chiesa cattolica in Italia. La revisione che portò al nuovo Concordato venne firmata a Villa Madama, a Roma, il 18 febbraio dall'allora presidente del Consiglio Bettino Craxi, per lo Stato italiano, e dal cardinale Agostino Casaroli, Segretario di Stato, in rappresentanza della Santa Sede. Il nuovo Concordato stabilì che il clero cattolico venisse finanziato da una frazione del gettito totale IRPEF, attraverso il meccanismo noto come otto per mille e che la nomina dei vescovi non richiedesse più l'approvazione del governo italiano.Fu ratificato dall'Italia con Legge 25 marzo 1985.Nel precedente Concordato, nel quale ancora vigeva la norma del giuramento dei nuovi vescovi al Governo italiano, l'unico vescovo che non era obbligato a giurare fedeltà all'Italia era colui che fa le veci del Pontefice nella sua qualità di vescovo di Roma, cioè il cardinale vicario.
chiediamolo anche all'intelligenza artificiale e vediamo che dice su queste cose magari in un tribunale o davanti ad un pubblico ufficiale pure invece di dire stronzate culattoni sodomiti e pedofili di merda,no problema...prrrrrrrrrr
in Italia per la costituzione italiana SONO ILLEGALI E VIETATE TUTTE LE SOCIETà SEGRETE quindi sono iscritte TUTTE come associazioni in un albo pubblico in MERDALIA💩 art.18 costituzione https://www.brocardi.it/costituzione/parte-i/titolo-i/art18.html ,il che consente di avere tutte dall'ordinamento italiano una propria capacità giuridica e sono assoggettate TUTTE al diritto PENALE italiano e quindi possono essere tutti imputati ovviamente come tutti e difendersi dalle accuse in un tribunale con degli avvocati se la pensano diversamente dall'enciclopedia e dall'intelligenza artificiale fatta da loro certo portando prove certe e non invenzioni che dicano il contrario,ma essendo che non le hanno le prove certe andrebbero tutti in prigione per tutti i reati che gli contesterò ovvio,ricordando che tutta questa gente paga rette annuali per farsi truffare..Le associazioni o ordini possono avere caratteristiche e finalità di tipo religioso,culturale,assistenziale,filosofica,militare,ricreativa,fraterno,monastico,sociale,ambientale,sportivo ecc. In generale, si parla di associazione che viene considerato dall'ordinamento giuridico soggetto di diritto, dotato di propria capacità giuridica https://it.wikipedia.org/wiki/Associazione_(diritto) quindi ho giudicato le associazioni o ordini e se fai parte di una associazione o ordine qualsiasi di questi elencati nei link muori e vai all'inferno prima e poi al giudizio poi ovvio e posso farlo perchè la legge me lo consente...prrrrrrrr https://www.brocardi.it/codice-penale/libro-secondo/titolo-v/art416.html
https://www.brocardi.it/codice-penale/libro-secondo/titolo-i/capo-i/art270.html https://www.brocardi.it/codice-penale/libro-secondo/titolo-i/capo-v/art305.html
https://rumble.com/v3yizqs-tutte-le-strade-portano-a-roma-documentario https://rumble.com/v34qc5u-le-famiglie-pedo-sataniche-gesuite-della-nobilt-nera-papale-vaticana-docume https://rumble.com/v4imvjo-papa-francesco-loscuro-presagio-per-il-2024prepararsi-alla-profezia-di-san https://rumble.com/v5384j0-giuseppe-garibaldila-massoneria-italiana-e-lunit-ditalia-del-1861-documenta https://rumble.com/v53fnui-i-savoiala-massoneria-italiana-e-la-formazione-del-regno-ditalia-nel-1861 https://rumble.com/vmnvij-come-i-rothschild-finanziarono-lunit-ditalia i https://rumble.com/v1jo2x1-perch-il-sud-italia-arretrato-rispetto-al-nord-italia-e-al-resto-deuropa https://rumble.com/vrm59z-la-massoneria-non-una-religione-e-lo-dicono-imassoni-stessi https://rumble.com/v2sogjw-la-storia-della-societ-segreta-della-carboneria-documentario https://rumble.com/v2sf90w-le-origini-occulte-della-massoneria-documentario https://rumble.com/v4oks6e-tutte-le-eresie-dello-gnosticismo-spiegate-documentario https://rumble.com/v4olgw5-ogni-eresia-spiegata
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riassunto sul peccato di sodomia nel video https://rumble.com/v38axiv-cos-il-peccato-di-sodomia-documentario https://rumble.com/v592nrh-pratiche-sessuali-inquietanti-degli-antichi-popoli-pagani-sodomiti-document
https://rumble.com/v595tr9-il-sesso-ai-tempi-degli-antichi-greci-documentario
https://rumble.com/v595uuz-il-sesso-ai-tempi-degli-antichi-romani-documentario https://rumble.com/v4defnh-la-sodomia-degli-antichi-popoli-pagani
https://rumble.com/v39f5hx-fornicatoriadulterieffeminati-e-sodomiti-non-entreranno-nel-regno-di-dio
https://en.wikipedia.org/wiki/List_of_Neopagan_movements https://en.wikipedia.org/wiki/List_of_new_religious_movements https://en.wikipedia.org/wiki/List_of_general_fraternities
https://en.wikipedia.org/wiki/Secret_society
https://en.wikipedia.org/wiki/List_of_Gnostic_sects https://it.wikipedia.org/wiki/Religioni_misteriche Con il termine misteri (dal greco μυστήριον [mysterion], poi latinizzato in mysterium) si indicano i culti PAGANI e GNOSTICI di carattere esoterico che avevano le loro radici nelle antiche iniziazioni primitive e arcaiche e che si diffusero in tutto il mondo greco antico e mediorientale, con un particolare sviluppo in età ellenistica e successivamente romana.
Si differenziavano dalle religioni ufficiali, perché si trattava di riti esercitati e praticati soltanto da gruppi ristretti e riservati di iniziati ai misteri(che pagano) e a cui era vietato l'accesso ai comuni profani.Venivano praticati spesso nei templi chiamati poi successivamente 'logge' o 'valli', il cui aspetto esteriore era quello di scuole, dove la conoscenza costituiva un tutt'uno con la disciplina pratica, i cui segreti erano custoditi e insegnati da cerchie riservate di maestri-sacerdoti..IO NON SONO MASSONE,NON FACCIO PARTE DI NIENTE E NON SONO INIZIATO A NULLA spiegazione qui:https://rumble.com/v2wozsm-intervista-del-2014-di-lilli-gruber-al-gran-maestro sentite che gli dicevano nel 2014 in tv..https://rumble.com/v2wp52e-intervista-del-2014-di-lilli-gruber-al-gran-maestro https://rumble.com/v2wiy8e-intervista-del-2014-di-lilli-gruber-al-gran-maestro l'intervista integrale qui: https://rumble.com/v1c5pf9-intervista-al-gran-maestro https://rumble.com/v4xdtt0-forze-occulte-film-1943-antimassonico-di-denuncia
Detto questo astenersi da idiozie se non sono sostenute da prove storiche certe...
https://en.wikipedia.org/wiki/List_of_Neopagan_movements https://en.wikipedia.org/wiki/List_of_new_religious_movements Il paganesimo moderno, noto anche come "contemporaneo" o "neopagano", comprende una vasta gamma di gruppi religiosi e individui. Questi possono includere vecchi gruppi occulti, quelli che seguono un approccio New Age, quelli che cercano di ricostruire le vecchie religioni etniche e seguaci della religione pagana e della Wicca.
Gruppi neopagani o proto-neopagani nati dall'occultismo prima delle guerre mondiali scritte dal noto massone di 33°grado di rito scozzese Albert Pike nel 1871,sepolto ancora oggi a Washington alla house of the temple massonica https://rumble.com/v1yhfa8-the-masonic-house-of-the-temple-scottish-ritewashington-d.c.-documentario
https://en.wikipedia.org/wiki/House_of_the_Temple
la House of the Temple è un tempio massonico situato a Washington,D.C.,USA che funge da quartier generale del Rito Scozzese della Massoneria, Giurisdizione del Sud,
Il Consiglio Supremo della Giurisdizione Massonica del Sud,è il primo Consiglio Supremo della Massoneria di Rito Scozzese,fondato nel 1801.A volte è chiamato il Consiglio Supremo Madre del Mondo. È l'organo di governo della Massoneria di Rito Scozzese nella sua giurisdizione,ed è solo 1 dei 5 Consigli Supremi negli USA, insieme alla Giurisdizione Massonica del Nord, due Consigli Supremi affiliati a Prince Hall e il Consiglio Supremo della Louisiana.
Afferma che tutti gli altri Consigli Supremi del Rito Scozzese derivano da esso https://en.wikipedia.org/wiki/Supreme_Council,_Scottish_Rite_(Southern_Jurisdiction,_USA) https://en.wikipedia.org/wiki/Supreme_Council,_Scottish_Rite,_Northern_Jurisdiction,_USA
https://en.wikipedia.org/wiki/Prince_Hall_Freemasonry https://en.wikipedia.org/wiki/National_Grand_Lodge
https://en.wikipedia.org/wiki/Supreme_Council_of_Louisiana
https://en.wikipedia.org/wiki/List_of_Masonic_buildings_in_the_United_States
https://en.wikipedia.org/wiki/List_of_Masonic_buildings
https://en.wikipedia.org/wiki/List_of_people_burned_as_heretics
https://en.wikipedia.org/wiki/List_of_people_executed_for_witchcraft
https://en.wikipedia.org/wiki/List_of_Neopagan_movements
https://en.wikipedia.org/wiki/List_of_new_religious_movements
https://en.wikipedia.org/wiki/List_of_general_fraternities
https://en.wikipedia.org/wiki/Masonic_bodies
https://en.wikipedia.org/wiki/List_of_Masonic_rites
https://en.wikipedia.org/wiki/List_of_Gnostic_sects
https://rumble.com/vy7hmn-lagenda-2030-e-il-nuovo-disordine-mondiale
https://rumble.com/v1hfaa9-linquietante-agenda-2030-del-world-economic-forum-di-davos-in-svizzera-doss
https://rumble.com/v24xxne-politici-e-massoni-che-vengono-gettati-dentro-il-cassonetto-dellimmondizia
https://rumble.com/v24y84s-previsione-sul-futuro-degli-uomini-nel-film-linceneritore
quindi è un peccato e ho ragione io e torto loro ovvio e quindi tutti i bugiardi andranno nello stagno di fuoco e zolfo con idolatri,immorali,adùlteri,effeminati,sodomiti,ladri,avari,ubriaconi,maldicenti,rapaci,codardi,increduli,abominevoli,omicidi,fornicatori,stregoni certo non no
https://rumble.com/v19x0f4-apocalisse-2012-e-vidi-i-morti
https://rumble.com/v1m1e3g-e-i-morti-furono-giudicati
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