Name: CURIOSITà EUROPEE La Germania ha legalizzato la cannabis e l'hashish dal 1 aprile 2024 è diventato legale detenere fino a 25g e fino a tre piante coltivate a persona non a scopo commerciale e senza limiti di THC,ha ora la legge più liberale in UE
Uploaded: 2024-07-12T17:28:17+00:00
Duration: 35 s
Description: fumare erba o hashish non è un peccato per Dio..La nuova legge consente la coltivazione per uso personale di massimo tre piante e il possesso di massimo 25 grammi. Via libera anche alla produzione e l

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fumare erba o hashish non è un peccato per Dio..La nuova legge consente la coltivazione per uso personale di massimo tre piante e il possesso di massimo 25 grammi. Via libera anche alla produzione e la distribuzione su larga scala attraverso i Cannabis club che possono avere un massimo di 500 membri. Rimane il divieto per gli under 18.La Germania ha ora la legge più liberale in UE
https://rumble.com/v56p8h1-curiosit-europee-la-germania-ha-legalizzato-la-cannabis-e-lhashish
https://rumble.com/v1qd7t9-la-germania-annuncia-un-disegno-di-legge-per-legalizzare-la-cannabis-ricrea
https://en.wikipedia.org/wiki/Legality_of_cannabis
https://it.wikipedia.org/wiki/Legalit%C3%A0_della_cannabis
I paesi ad aver legalizzato l'uso ricreativo della cannabis sono Canada, Georgia, Germania, Malta, Messico, Sudafrica, Thailandia e Uruguay. Negli Stati Uniti l'uso ricreativo della pianta è stato legalizzato in 19 stati federati, 2 territori e nel Distretto di Columbia; in Australia soltanto nel Territorio della Capitale Australiana.
In molti paesi, in particolare nei Paesi Bassi, è stata adottata anche una politica di applicazione limitata, dove la vendita di cannabis è tollerata nei coffeeshop autorizzati.
https://en.wikipedia.org/wiki/Cannabis_in_Germany
Dal 1° aprile 2024 la cannabis in Germania è legale per uso ricreativo da parte di adulti (di età pari o superiore a 18 anni[1]) in una capacità limitata. A febbraio 2024, è stato stimato che 4,5 milioni di tedeschi fanno uso di cannabis. [2]

Dal 1° aprile 2024, in Germania è legale per gli adulti possedere 25 grammi o meno di cannabis in pubblico, fino a 50 grammi di cannabis essiccata in privato e avere fino a tre piante di cannabis in casa. [3] Il 1° luglio 2024 in Germania sono stati legalizzati i cannabis social club senza scopo di lucro per soli adulti. Tuttavia, le vendite con licenza legale (cioè le vendite di cannabis nei negozi o online e nelle attività di cannabis) non saranno consentite, una decisione che ha ricevuto critiche. [4] Per gli stranieri e i turisti, non è possibile acquistare legalmente cannabis. L'appartenenza ai club è fortemente regolamentata e la residenza nella regione è un prerequisito. Il problema più grande per quanto riguarda la legalizzazione è stato il diritto dell'UE, che ha portato l'iniziativa a essere suddivisa in diverse fasi. Il passo successivo include piani per le vendite commerciali.
La legge tedesca sugli stupefacenti (Betäubungsmittelgesetz) stabilisce che le autorità non sono tenute a perseguire il possesso di una "quantità minore" di qualsiasi stupefacente destinato al consumo personale, tranne nei casi "di interesse pubblico", cioè il consumo in pubblico, di fronte a minori o all'interno di una scuola pubblica o di una prigione statale. [17] La definizione di "quantità minore" varia, da un massimo di 6 grammi (0,21 once) di cannabis nella maggior parte dei land tedeschi a 15 grammi (0,53 once) a Berlino.

Secondo la legge tedesca, il consumo di stupefacenti in sé non è illegale: dal punto di vista giuridico, è considerato un autolesionismo non punibile.
La legge sulla cannabis ha parzialmente legalizzato il possesso e la coltivazione di cannabis per il consumo ricreativo da parte di adulti (di età pari o superiore a 18 anni) in Germania. [54][59] Il possesso di un massimo di 25 grammi (0,88 once) consentito in pubblico e fino a 50 grammi (1,8 once) di cannabis essiccata in privato (a casa) è stato reso legale. [59] Tuttavia, le persone di età compresa tra i 18 e i 21 anni sono limitate dalla legge a un limite massimo di acquisto di 30 grammi di cannabis. [59] Gli adulti possono avere fino a tre piante di cannabis in casa. [1] Dal 1° luglio 2024, è legale per i residenti adulti in Germania formare e aderire a cannabis social club senza scopo di lucro, con l'iscrizione di ogni club limitata a un massimo di 500 persone. [60] I membri del club possono acquistare fino a 50 grammi ogni mese. Tuttavia, è vietato consumare nei locali del club.

È vietato il consumo di cannabis entro 100 m da alcune aree[58] (tra cui scuole, asili, parchi giochi pubblici, impianti sportivi e "zone pedonali nei centri urbani" tra le 07:00 e le 20:00). [60][3] La legge è entrata in vigore il 1° aprile 2024. [61]
Alcuni prevedono che ciò potrebbe portare a un punto di svolta per l'intera UE
Ci si è chiesti fino a che punto la legislazione influenzerà il traffico illecito di cannabis in Germania: poiché la vendita commerciale di cannabis rimarrà vietata, coloro che non desiderano coltivare le proprie piante o unirsi a un club sociale probabilmente continueranno a ricorrere all'approvvigionamento di cannabis da spacciatori illegali.
Il 23 febbraio 2024, il Bundestag tedesco ha approvato la legge sull'uso controllato della cannabis, legalizzando il possesso di 25 g (7⁄8 oz) fuori casa, 50 g (13⁄4+ oz) a domicilio e coltivazione privata di tre piante, per adulti dai 18 anni in su, a partire dal 1° aprile 2024. Dal 1° luglio 2024 sarà consentita la coltivazione collettiva e non commerciale nelle associazioni di coltivazione (cioè i cannabis social club)
https://en.wikipedia.org/wiki/Cannabis_Social_Club
Un Cannabis Social Club (CSC), a volte chiamato Cannabis Club, Cannabis Association o Teapad, è un tipo di punto vendita al dettaglio di cannabis, un modello industriale per la cannabis regolamentata[1] organizzato come cooperative senza scopo di lucro in cui la cannabis viene coltivata, condivisa e gustata collettivamente, di solito allo scopo di rilassarsi o per la comunione sociale.

Questi luoghi differiscono dai dispensari di cannabis standard, o coffeeshop olandesi, in quanto operano a scopo di lucro aperti a tutti gli adulti, mentre i Cannabis Club operano su basi senza scopo di lucro e consentono l'accesso solo ai membri registrati.
https://en.wikipedia.org/wiki/Cannabis_in_the_Netherlands
La cannabis nei Paesi Bassi è illegale, ma è depenalizzata per uso personale. Il consumo ricreativo della droga è tollerato ed è disponibile nei coffeeshop.
https://en.wikipedia.org/wiki/Coffeeshop_(Netherlands)
La cannabis è disponibile per uso ricreativo nei coffee shop dal 1976. [5] I prodotti a base di cannabis sono venduti apertamente solo in alcuni "coffeeshop" locali e il possesso di un massimo di 5 grammi per uso personale è depenalizzato. Tuttavia, la polizia può ancora confiscarlo. [6] Altri tipi di vendita e trasporto non sono consentiti, anche se l'approccio generale nei confronti della cannabis era indulgente anche prima della depenalizzazione ufficiale. [7][8][9]

Sebbene le vendite al dettaglio siano tollerate, la produzione, il trasporto e il possesso all'ingrosso di marijuana al di fuori dei negozi al dettaglio è illegale, impedendo i test per i contaminanti e il dosaggio. Dopo la legalizzazione e la regolamentazione dell'intera catena di approvvigionamento in altri paesi, alcune città dei Paesi Bassi stanno partecipando a un progetto pilota utilizzando coltivatori e tester ufficialmente approvati e l'etichettatura della quantità di THC
Nei Paesi Bassi, i coffeeshop sono un tipo di punto vendita al dettaglio di cannabis, stabilimenti in cui la vendita di cannabis per il consumo personale da parte del pubblico è tollerata dalle autorità locali. [1]

Secondo la politica sulle droghe dei Paesi Bassi, la vendita di prodotti a base di cannabis in piccole quantità è consentita dai coffeeshop autorizzati. La maggior parte di questi serve anche bevande e cibo. I coffeeshop non sono autorizzati a servire alcolici o altre droghe e rischiano la chiusura se si scopre che vendono droghe leggere ai minori, droghe pesanti o vendono alcolici. L'idea di autorizzare la vendita di cannabis è stata introdotta negli anni '70 con l'esplicito scopo di tenere separate le droghe pesanti da quelle leggere.

Un giudice olandese ha stabilito che ai turisti può essere legalmente vietato l'ingresso nei cannabis cafè, come parte delle restrizioni che sono state implementate nel 2012. [2] I consigli comunali possono scegliere se attuare o meno questo divieto. Questo divieto è applicato solo da alcuni comuni nei Paesi Bassi meridionali.(Eindhoven e alcune città al confine appunto dove è consentita la vendita solo ai residenti nelle caffetterie,se sei un turista vai al mercato illegale)

Il consiglio comunale di Maastricht consente ai turisti di visitare i coffeeshop, ma tutti, tranne uno, hanno fatto un accordo volontario per consentire solo ai residenti locali, che sono definiti come persone che vivono entro un raggio di 150 km (le persone locali provenienti dal Belgio e dalla Germania sono ancora ammesse). Il divieto non è applicato nella città di Amsterdam e nella maggior parte delle altre parti dei Paesi Bassi.
https://rumble.com/vy3k01-amsterdam-coffeeshop-tour-visits
https://rumble.com/vy3mfj-the-amsterdam-coffeeshop-guide
https://rumble.com/vy3ktr-amsterdam-coffeeshop-menus-prices
Il consumo e la vendita sono tollerati nei coffeeshop autorizzati. [7] Il possesso fino a 5 g (3⁄16 oz) è depenalizzato. La coltivazione di un massimo di 5 piante non è obbligatoria per uso non commerciale (a meno che non venga coltivata in un ambiente professionale).
https://rumble.com/vy05ft-ketama-marruecos-documentario
https://rumble.com/vy054f-strain-hunters-marocco-expedition-documentario
https://rumble.com/vy03fb-la-cultura-del-kif-in-marocco-documentario https://rumble.com/v3ujrlj-lavventurosa-storia-della-cannabis-documentario
La cannabis è stata coltivata in Marocco per secoli e il paese è attualmente tra i principali produttori mondiali di hashish. A partire dal 2016, il Marocco era il primo fornitore mondiale di cannabis. [3] Il 26 maggio 2021, il parlamento marocchino ha votato per legalizzare l'uso della cannabis per scopi medici, cosmetici e industriali
https://en.wikipedia.org/wiki/Cannabis_in_Morocco
Il Marocco produce una parte sostanziale dell'hashish mondiale; è stato il primo produttore per il periodo 2002-2010 prima che uno studio del 2012 collocasse l'Afghanistan come primo produttore. La produzione del Marocco nel 2010 è stata di 760 tonnellate di resina di cannabis. [10] Nel 2003, il 70% dell'hashish consumato in Europa è stato prodotto in Marocco. Nel 2021, 73.000 ettari di terra in Marocco sono stati utilizzati per coltivare cannabis.
Nella produzione tradizionale, i gambi di cannabis vengono tagliati dal campo in autunno e conservati in casa per asciugare per un mese. I coltivatori quindi posizionano i gambi essiccati su un tessuto fine teso su una bacinella metallica e battono i gambi, causando la caduta dei tricomi carichi di THC nel bacino per la raccolta. Il primo kif battuto dai gambi è della migliore qualità, e i gambi possono essere ulteriormente battuti una seconda e terza volta, tuttavia, producendo continuamente un prodotto di qualità inferiore. Alcuni dei tricomi sono confezionati così come sono, oppure possono essere ripetutamente pressati e riscaldati per formare dense lastre di hashish. Le lastre di hashish sono spesso contrassegnate con un emblema di firma che indica i suoi produttori, come un design astratto, un numero o l'imitazione di un logo commerciale. Questi simboli non hanno standardizzazione o coerenza stagione per stagione, ma servono a breve termine a segnare l'output corrente di un determinato produttore.Con il consumo mondiale sempre più pubblicizzato di cannabis, i cittadini marocchini hanno capitalizzato sulla fattibilità della produzione di questo farmaco nella regione montuosa del Rif, così come l'interesse per la cannabis da parte dei turisti. L'area stessa non produce molte colture diverse da kif, il nome marocchino per la cannabis, creando ampio spazio per i tour della regione. Le città di Chefchaouen e Ketama sono diventate un centro per il turismo della cannabis negli ultimi decenni. [14]

Il turismo della cannabis è cresciuto fino a diventare una fonte importante e dominante di ricchezza per coltivatori, rivenditori e guide turistiche non ufficiali. I tour non sono pubblicizzati ufficialmente e per lo più avvengono con il passaparola. La spremitura dell'hashish, i tour, il consumo della droga e le vendite sono ancora illegali, ma ufficiosamente, la combinazione di questi servizi ha reso la regione nordafricana uno dei maggiori esportatori di hashish, che viene prodotto da piante di cannabis femminili attraverso la compressione e il riscaldamento delle ghiandole di resina conosciute come tricomi. Questa coltura da reddito ha fornito un reddito stabile e affidabilità per oltre 90.000 famiglie.
Uso economico
Mentre i funzionari della legge marocchina continuano a discutere sulla legalità della produzione di cannabis per uso pubblico, la produzione ha iniziato a diventare meno criminalizzata. Riconoscendo che nessun'altra coltura cresce nella regione montuosa, oltre alla cannabis, il governo marocchino è stato costretto a consentire agli agricoltori di continuare le loro piccole attività produttive. Produrre hashish per le esportazioni europee e visitare i turisti fornisce una forma coerente di occupazione e reddito per gli agricoltori della regione del Rif. [15] I costi e i prezzi di distribuzione variano a seconda della posizione e della vicinanza alle grandi città. Più un sito di produzione proviene dalle città, meno distributori sono necessari, assegnando così tutti i fondi dalle vendite ai coltivatori stessi. [16] L'impennata della domanda di cannabis ha anche notevolmente aumentato la fattibilità del traffico di droga per rimanere un business di successo in tutti i porti e le frontiere del Marocco. [17]

Mentre l'accettazione per la produzione di cannabis è in crescita, così è l'inflazione dei prezzi e la svalutazione delle colture degli agricoltori. Le tasse rappresentano una minaccia per la sicurezza del reddito su cui i coltivatori fanno affidamento come pochi mezzi di guadagno economico. [18]

Uso ricreativo
Prima dell'internazionalizzazione del commercio di cannabis, il kif marocchino veniva consumato localmente, fumato in una lunga pipa sebsi o mescolato nel cibo, ed era anche usato occasionalmente nei rituali religiosi sufi. [19] Majoun è anche un popolare commestibile tradizionale, una caramella o marmellata a base di cannabis con la combinazione di miele, cioccolato e varie noci che viene ingerita per sentire le sensazioni simili a quelle del fumo di cannabis.
https://it.wikipedia.org/wiki/Cilum
Il cilum, traslitterato anche come chiloom, chilum, chillum, cyloom, cilam, è forse la più antica forma di strumento finalizzato all'inalazione dei fumi di materiali combusti. Progenitore della pipa, manca della divisione fra braciere e bocchino, essendo una sorta di "pipa orizzontale": come un lungo tronco di cono diviso all'interno da una semplice pietra filtrante, più o meno decorato ed esteticamente adattato a svariate forme etniche che riproducano animali, cose, miti o iscrizioni tradizionali. È originario dell'area di influenza culturale indiana, in particolare fra le popolazioni himalayane, fra le prime a coltivare la canapa, da cui ricavano, secondo la loro lingua, la charas (la particolare varietà di hashish autoctona locale).
questo avvenne anche per i primi fumatori di cilum, tanto che i giacimenti di argilla (funzionale alla manifattura dello strumento) vennero considerati terre sacre, e con essi vere e proprie città sante (come Bombay, Madras o Hampi) divennero meta dei pellegrinaggi degli Shadu e dei Baba, tuttora attivi nella predicazione quanto nell'attività del fumare hashish. I cilum sono amati in particolare dai consumatori della locale charas in quanto strumenti tradizionali investiti spesso di una valenza rituale, ma non è raro che siano utilizzati anche con hashish di provenienza differente. Allo stesso modo del calumet della pace e del narghilè, il cilum, a differenza di una pipa, ha una funzione aggregante, è una "pipa di gruppo", più adatto all'uso collettivo.
La pietra filtrante, anche nota con lo spagnolismo "pedra" o il suo derivato gergale wedra, è un oggetto estraibile di forma poliedrica posto all'interno alla struttura del cilum che svolge la funzione di filtro.
. La pietra è fondamentale per il corretto funzionamento del cilum e se assente può essere rimpiazzata da un oggetto sostitutivo e provvisorio costituito solitamente da un piccolo sasso naturale di forma e dimensioni compatibili alla cavità oppure da carta stagnola appositamente profilata ad hoc. Preferibilmente la pietra filtrante viene prodotta di dimensioni poco inferiori al cilum, mentre gli antichi usavano una pietra delle dimensioni di un terzo del cilum lasciando spazio nella canna del cilum per far incamerare più fumo così da avere una fumata più densa.

Utilizzo
Il braciere che si forma con la pietra deve essere riempito con la sostanza, il materiale o l'impasto da bruciare. Spesso si usa mettere un panno o un foulard molto fine, tipicamente il saffi (un fazzoletto di foggia indiana o indonesiana), tra la bocca e l'oggetto, in modo che il fumo possa trapassare senza che eventuali resine sciolte dal calore o altro materiale fuoriuscito dalla pietra filtrante possano finire indesiderabilmente nel cavo orale. Per accenderlo sono necessari tiri lunghi per mantenere uniforme la combustione, ma possibilmente non molto forti per non saturare la respirazione. Un fumatore inesperto può rimanere letteralmente senza fiato dopo l'accensione di un cilum, poiché la quantità e la temperatura del fumo inalato possono risultare molto irritanti. Un cilum nuovo deve essere usato per alcune volte con un materiale di ripiego (usualmente tabacco biondo) per effettuare una sorta di rodaggio.

L'effetto del cilum è molto più intenso ed immediato rispetto a quello della canna ed il suo esaurimento è più rapido.Le fumate sono molto dense e quando il colore tende a variare di tonalità significa che sta esaurendosi il materiale in combustione.
https://en.wikipedia.org/wiki/Cannabis_in_India
La cannabis in India è nota per essere utilizzata almeno dal 2000 a.C. [1] Nella società indiana, i termini comuni per le preparazioni a base di cannabis includono charas (resina), ganja (fiore) e bhang (semi e foglie)
Atharvaveda (c. 1500-1000 a.C.) menziona il bhanga come una delle cinque piante sacre che alleviano l'ansia. Sayana interpretò il bhanga come un tipo di erba selvatica, ma molti studiosi identificano il bhanga con la cannabis.
Sushruta Samhita (c. 600 a.C.) menziona nuovamente il bhanga, come pianta medicinale, e lo raccomanda per il trattamento del catarro e della diarrea.
Issaguen, già chiamata Ketama, è una cittadina del Marocco che si trova nel centro-nord del Paese, nella catena montuosa del Rif. Gli abitanti appartengono a varie tribù berbere ma principalmente a quella dei Ketama, vivono di agricoltura, silvicoltura e pastorizia, ma sono ben più noti per la produzione della cannabis.[1] Lo Stato marocchino cerca di combattere il traffico internazionale di stupefacenti che queste alimentano, agendo con periodiche azioni sulle coltivazioni e severi controlli doganali, tuttavia l'uso del Kif (canapa) è ben radicato nella cultura popolare e più che ad una totale distruzione dei campi si tende a ridurne il numero e circoscriverli alle zone più isolate.
https://it.wikipedia.org/wiki/Issaguen
Negli ultimi anni la coltivazione della cannabis, unico vegetale che fornisce reddito nella zona, è stata liberalizzata all'interno della provincia di Al Hoceima.

Prevalentemente a seguito di accordi commerciali con l'Olanda che importa un importante quantitativo della produzione, commissionata con sementi di varietà non autoctone.

Questo ha comportato una ibridazione delle varietà.

Contemporaneamente sono stati disinibiti i sistemi di irrigazione, ora "goccia a goccia" e senza limitazione di pompaggio dai corsi d'acqua sottostanti, quando negli anni 80 era in vigore l'embargo in merito alle pompe aspiranti.

Ora tra aprile e giugno si possono osservare coltivazioni di cannabis ai lati delle strade, una volta oltrepassato il confine della provincia di Al Hoceima.
https://rumble.com/v48e0ak-i-canapai-del-canton-ticino-primi-anni-2000-documentario
https://www.fuoriluogo.it/eodp/svizzera.htm A gennaio 1999 la Polizia parlava di 150 canapai attivi in Svizzera. Nel 1998 si calcola che il mercato della canapa si aggirasse attorno ai 500 milioni di franchi (circa 625 miliardi di lire). La Svizzera era diventata il più grande produttore di canapa in Europa ed aveva superato anche i livelli di produzione dell'Olanda.Tutta la canapa venduta veniva prodotta in Svizzera. I produttori migliori si trovavano tutti nella parte tedesca del paese. Grazie alla canapa i contadini Svizzeri avevano visto multinazionali di tutto il mondo interessate a comprare quintali di "canapa alpina svizzera" In Olanda si acquista erba e hashish in bar che hanno ricevuto una licenza particolare per poterlo fare,inoltre i prodotti si possono consumare sul posto. In Svizzera la canapa la si acquistava in un normale negozio per profumare i propri armadi (e visto il mercato che si è creato sembrava che la Svizzera fosse un armadio unico!):era quindi vietato consumare il prodotto a scopo "ricreativo"
https://www.dolcevitaonline.it/svizzera-questa-estate-cannabis-legale/
Per contrastare il mercato illecito tuttora presente nel Paese, già nel 2020 il Consiglio nazionale svizzero con 113 voti contro 81, ha infatti modificato la legge sugli stupefacenti per permettere la sperimentazione pilota per la distribuzione di cannabis ad uso ricreativo con valori di THC fino al 20% per i maggiorenni.

Dopotutto si sa, se si vuole sottrarre una vasta fonte d’introiti al mercato nero, l’unico modo è la regolamentazione e legalizzazione della cannabis, come ammise anni orsono la Direzione Italiana Antimafia.

Tra poco anche in Svizzera dunque, si permetterà l’emersione futura del mercato della cannabis, con tutti i vantaggi sociali che ne derivano.
https://www.tvsvizzera.it/tvs/salute-_i-giovani-svizzeri-grandi-consumatori-di-cannabis/45770168?
https://www.fanpage.it/esteri/la-legalizzazione-della-cannabis-in-svizzera-sta-funzionando-a-losanna-5-di-spaccio-in-un-mese/
La legalizzazione della cannabis in Svizzera sta funzionando: a Losanna -5% di spaccio in un mese
Secondo i dati diffusi sui media locali il progetto sta già producendo risultati soddisfacenti: il negozio di Losanna, città con circa 140mila abitanti, aperto non casualmente in un quartiere di forte spaccio, ha già venduto 4,5 chili di cannabis a 320 persone. "Pensiamo di aver sottratto il 5% dal mercato nero”, ha affermato Zobel sottolineando il successo dell'iniziativa tra i partecipanti al progetto. Altri 600 adulti, secondo quanto da lui annunciato, hanno giù contattato la Ong per chiedere di poter entrare nel progetto pilota finora costato l'equivalente di circa 1,7 milioni di euro.

Visti i risultati a Losanna il progetto potrebbe essere velocemente replicato in altre realtà come Basilea, Zurigo e Ginevra. La vendita di canapa e derivati è da tempo autorizzata in Svizzera – precisa Addiction Suisse – ma solo con un tenore di tetraidrocannabinolo (Thc) inferiore all’1%. Il ‘plus' del progetto non sarebbe solo quello di fermareil fenomeno dello spaccio, ma anche di tenere monitorata e valutare saltuariamente la popolazione che fa uso di sostanze stupefacenti. Le piantagioni svizzere che riforniscono di ‘materia prima' il negozio di Losanna restano coperte dal più totale riserbo delle autorità: non si sa assolutamente dove si trovino e quanti siano gli addetti alla coltivazione che, peraltro, per contratto non possono rivelare alcun particolare sulla loro attività lavorativa neppure in famiglia.
https://www.huffingtonpost.it/esteri/2024/01/16/news/svizzera_cannabis_legale-14830716/
La Svizzera testa la cannabis legale. E i primissimi risultati sono positivi: lo spaccio si riduce
Nel paese dove si sperimenta la vendita legale di cannabis in negozio, arrivano i primissimi dati sui possibili risvolti di questo percorso. A Losanna, città della Svizzera dove è partito il progetto, in un mese sarebbe calato lo spaccio del 5%
https://www.swissinfo.ch/ita/societa/cannabis-a-uso-medico_-entro-tre-anni-la-canapa-ritorner%C3%A0-nelle-farmacie-svizzere-/44699144
https://www.ticinonews.ch/svizzera/losanna-la-vendita-legale-di-cannabis-ne-ha-tolto-il-5-dal-mercato-nero-388365
GLI ACQUIRENTI E LE LORO RICHIESTE
Quasi 320 persone sono venute a comprare cannabis nella nuova struttura, spiega Zobel. "In media hanno fra i 35 e i 40 anni e generalmente non fanno parte di alcun programma legato alle dipendenze", ha aggiunto. Oltre 600 adulti hanno già preso appuntamento per partecipare al progetto pilota, denominato Cann-L, nei prossimi mesi, indica ancora Zobel. Il tipo di cannabis più richiesto è quello più forte, che contiene un tasso intorno al 15% di THC e rappresenta il 40% delle vendite.